11/01/2019 21:49 |
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| | | Post: 7.321 | Registrato il: 18/07/2009 | Sesso: Maschile | Amministratore Unico | Thriller Fan | Direzione | | OFFLINE |
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Ragazzi, credo che questa vicenda del documentario "Leaving Neverland" rappresenti l'evento più grave per Michael Jackson dai tempi del processo del 2005. Non tanto per la proiezione in sé, quanto per il trambusto mediatico che ne è conseguito.
Oggi tutti, anche chi fino a ieri neanche sapeva dell'esistenza di Robson e Safechuck, parlano dei due ragazzi "abusati da MJ". Sembra di essere tornati indietro di 15 anni, solo che stavolta Michael non può essere qui a difendersi e a lottare per la verità.
Ora come ora, il rischio che MJ veda andare distrutta quella parziale riabilitazione di cui aveva beneficiato dalla sua morte in poi, è altissimo. Così com'è concreta la possibiltà che torneremo ad essere i "fan del pedofilo" piuttosto che i fan del Re del Pop.
In questo contesto, visto anche l'enorme successo del film sui Queen, temo che l'unico modo davvero efficace per invertire la tendenza sia quello di produrre un film ufficiale su MJ che metta in netto risalto, oltre all'aspetto musicale, anche quello delicatissimo del suo rapporto coi bambini.
La gente deve comprendere inequivocabilmente perché Michael preferì accordarsi finanziariamente con Chandler nel 1993, cosa successe tra il 2003 e il 2005, chi siano Robson e Safechuck, perché MJ preferisse frequentare i bambini piuttosto che gli adulti, e va messa in luce la sua incredibile missione umanitaria a favore dei più piccoli.
Per quanto possa sembrare più adatto, non penso basti un documentario. Quelli non li guarda nessuno. Ci vuole un vero e proprio film alla Bohemian Rhapsody che porti le masse nei cinema. Devono uscire da lì con un'illuminazione, con la consapevolezza di non averci capito niente prima di quel momento.
E voi che ne pensate a riguardo? |