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[top news] "Michael Jackson: On The Wall" - la mostra sul Re del Pop

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2020 17:12
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23/09/2017 01:02
 
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L'impatto di Michael Jackson sull'arte approfondito in una mostra a Londra

20 settembre 2017



Ritratto di Michael Jackson realizzato da Andy Warhol nel 1984, che verrà mostrato come parte della galleria della mostra On the Wall la prossima estate.
Fotografia: Roland White/NPG/PA)



Michael Jackson sarà il soggetto di un'esposizione che si terrà alla National Portrait Gallery l'anno prossimo, che offrirà una prospettiva sulla "storia non raccontata" della sua influenza sull'arte.

Secondo la galleria di Londra, a distanza di quasi 10 anni dalla morte del cantante, il modo in cui ha ispirato gli artisti contemporanei sarebbe "una storia mai raccontanta".

Michael Jackson: On the Wall aprirà l'estate prossima per coincidere con quello che sarebbe stato il 60° compleanno della star. La mostra, che includerà oggetti presi in prestito da tutto il mondo, sarà curata dal direttore della galleria, Nicholas Cullinan.

Nonostante l'eredità di Jackson nella musica, nei video, e nella moda sia già stata celebrata, non si può dire altrettanto dell'influenza che ha avuto sull'arte, ha detto il gallerista. Saranno incluse le opere di più di 40 artisti, tra cui Andy Warhol, il primo artista a ritrarre Jackson nel 1982, Maggi Hambling, Gary Hume, David LaChapelle e Grayson Perry.

Verranno inclusi anche nuovi lavori realizzati appositamente per l'esibizione.

Nicholas ha detto: "Michael Jackson: On the Wall esplora, con un approccio nuovo, drastico e deciso, l'impatto culturale di un'unica figura attraverso l'arte contemporanea."

"Tutti gli artisti inclusi, pur provenienti da diverse parti del mondo e diverse generazioni, e nonostante utilizzino diversi tipi di media, sono rimasti affascinati da ciò che Michael Jackson ha rappresentato e da cosa ha creato."

"Raramente c'è qualcosa di nuovo da dire riguardo a qualcuno così famoso, ma questo è il caso. La mostra rapresenta qualcosa di completamente nuovo per la National Portrait Gallery, a partire dal tema fino alla portata e al profilo degli artisti che sono stati invitati a partecipare."

"Aprirà nuove strade per riflettere sull'arte e sull'identità, incoraggerà nuovi dialoghi tra gli artisti e inviterà il pubblico interessato alla cultura pop e alla musica ad entrare in contatto con l'arte contemporanea. Come per quanto riguarda il tema, speriamo che questa mostra possa essere allettante per tutti, senza compromettere l'integrità artistica e abbattendo barriere allo stesso tempo."

Michael Jackson: On the Wall è stata organizzata con la cooperazione dell'Estate di Michael Jackson.

Michael Jackson, autore di hit come Thriller, morì nel 2009 all'età di 50 anni in seguito ad un'overdose di anestetici, mentre si stava preparando per un grande ritorno sul palcoscenico con un una serie di spettacoli alla O2 Arena di Londra.



Wind (Michael/David) di Isa Genzken, che verrà mostrata all'esibizione dell'anno prossimo alla National Gallery.
Fotografia: Jens Ziehe/NPG/PA


Michael Jackson: On the Wall sarà aperta dal 28 giugno al 21 ottobre 2018 alla National Portrait Gallery.

Fonte: MJVIBE

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Michael Jackson On The wall
21 settembre 2017

Nuove informazioni e come acquistare i biglietti!




Questa importantissima esposizione esplora l'influenza che Michael Jackson ha avuto su alcuni dei massimi esponenti dell'arte contemporanea, includendo svariate generazioni di artisti attraverso tutti i media. Curata dal Dottor Nicholas Cullinan, Direttore della National Portrait Gallery, la mostra sarà aperta nell'estate del 2018 per coincidere con quello che sarebbe stato il sessantesimo compleanno di Michael Jackson (il 29 agosto 2018).

Michael Jackson è una delle figure culturali più influenti del ventesimo secolo e la sua eredità continua nel ventunesimo secolo. Il suo valore e la sua rilevanza sono ampiamente riconosciuti quando si parla di musica, video musicali, danza, coreografia e moda, ma ma sua influenza sull'arte contemporanea rimane una storia non raccontata.

Da quando Andy Warhol utilizzò la sua immagine nel 1982, Jackson è diventato la figura culturale più rappresentata nelle arti visive da una grande fetta di importanti artisti contemporanei.

Michael Jackson: On the Wall raggrupperà per la prima volta i lavori di oltre quaranta di questi artisti, attingendo sia da collezioni pubbliche che private da tutto il mondo, e includendo nuovi lavori realizzati appositamente per l'esposizione.

La mostra Michael Jackson: On the Wall è stata organizzata con la cooperazione dell'Estate di Michael Jackson.

PRENOTA I BIGLIETTI QUI

Apertura: giovedì 28 giugno 2018
tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Giovedì e venerdì fino alle 21:00.

Indicazioni stradali:
Wolfson and Lerner Galleries
National Portrait Gallery, St Martin's Place, London WC2H 0HE

Biglietti con donazione a partire da 17,50£ fino a 22£
Biglietti senza donazione a partire da 15.50£ fino a 20£

Fonte: MJVIBE

- Traduzione a cura di dearmichael per Michael Jackson FanSquare -





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Interessantissima iniziativa. Grazie dear!
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Prego rosi!
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Grazie per la traduzione.
Se il livello dei lavori creati apposta per questa mostra è del livello dei due esposti qui sopra, però, son alquanto perplessa [SM=g27827] .
02/05/2018 23:38
 
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Può Michael Jackson cambiare la sorte della National Portrait Gallery di Londra? Le speranze puntano su un grande successo

La mostra potrebbe incrementare le presenze e le entrate per un museo che sta affrontando tempi di verifica, ma la scultura del cantante di Jeff Koons con lo scimpanzé Bubbles sarà una notevole assenza.

Javier Pes, 24 aprile 2018


L'artista statunitense Jeff Koons con Michael Jackson e Bubbles Photo Fabrice Coffrini / AFP / GettyImages.



La National Portrait Gallery di Londra sta già vendendo biglietti anticipati per il suo spettacolo estivo di successo, che esamina l'influenza di Michael Jackson sull'arte contemporanea. La speranza è che il potere da star di Jackson sia sufficiente per attirare folle - e i ben più necessarii ricavi dei biglietti – all’interno di un'istituzione che sta vivendo dei periodi di verifica.

Ma Artnet News ha appreso che quando la mostra si aprirà ad un pubblico entusiasta il 28 giugno, una delle opere più iconiche ispirate a Michael Jackson sarà una notevole assenza. La National Portrait Gallery non è stata in grado di ottenere il prestito della scultura in porcellana dorata di Jeff Koons, "Michael Jackson and Bubbles" (1988), nonostante il desiderio dell'artista di includerla nel progetto.

La settimana scorsa, il quotidiano Evening Standard ha riferito che 24 membri dello staff della galleria avevano preso delle acquisizioni volontarie. La cifra rappresenta una significativa riduzione per il relativamente piccolo museo nazionale del Regno Unito, che ha impiegato un totale di 337 persone a marzo 2017.

La galleria "ha completato un ciclo di uscite e ridondanze volontarie per ottimizzare i nostri costi principali e garantire che siamo nella migliore forma possibile per il futuro", ha detto una portavoce in una dichiarazione ad Artnet News. Si è rifiutata di specificare quanti posti di lavoro erano stati tagliati o se una qualsiasi delle posizioni eliminate fosse di ruolo senior o curatoriale.

La mostra di alto profilo "Michael Jackson: On the Wall", organizzato da Nicholas Cullinan, direttore della galleria, con la collaborazione dell'Estate del musicista, riunirà opere di 40 artisti tra cui Andy Warhol, David Hammons, Paul McCarthy, Isa Genzken, Kehinde Wiley e Jordan Wolfson.

Dal momento in cui Andy Warhol lo ha ritratto nel 1982, il Re del Pop è diventato "la figura culturale più rappresentata nell'arte visiva", secondo la National Portrait Gallery. Dopo il suo debutto a Londra, la mostra sarà trasferita al Grand Palais di Parigi, a Bonn e ad Helsinki.

Una portavoce della National Portrait Gallery afferma che i curatori hanno cercato di prendere in prestito una delle quattro edizioni dell'opera, ma "erano già impegnate in altre esposizioni o ritenute troppo fragili per essere trasportate". Le suddette quattro versioni appartengono al Broad di Los Angeles, al Museo d'arte moderna di San Francisco, al Museo d'arte moderna Astrup Fearnley di Oslo e alla collezione Dako Joannou ad Atene.

La mostra non sarebbe potuta arrivare prima - si apre proprio durante il periodo più impegnativo per Cullinan come direttore fino ad oggi. L'ex curatore senior del Metropolitan Museum of Art di New York e della Tate Modern di Londra ha preso il timone della National Portrait Galley nel 2015. Oltre alla recente riduzione del personale, la decisione della galleria di chiudere al pubblico per la prima volta nella sua storia di 162 anni per ospitare una sfilata di moda ha provocato un dibattito (alcuni dissero che si trattava di una raccolta fondi necessaria).

Il museo sta anche combattendo contro un calo di presenze. Da un massimo di oltre 2 milioni di visitatori nel 2015, l'affluenza è scesa a circa 1,27 milioni l'anno scorso, un calo di oltre il 35%. I fiduciari probabilmente sperano che l’esposizione su Michael Jackson, abbinata ad una mostra del lavoro di Cindy Sherman previsto per il 2019, contribuirà a ribaltare la situazione. (La National Portrait Gallery non è stato l'unico museo del Regno Unito a subire un calo di presenze lo scorso anno, ma la sua riduzione è stata più significativa di quella dei suoi pari).

Durante questo periodo, il museo ha altresì ospitato una serie di esposizioni molto apprezzate dalla critica, tra cui una mostra che abbina il lavoro della fotografa francese surrealista Claude Cahun e dell'artista britannica contemporanea Gillian Wearing. Nel frattempo, la sua ambiziosa mostra di ritratti di Cézanne attirò 136.000 visitatori e si trova attualmente alla National Gallery of Art di Washington, DC.

Nel frattempo - ha confermato la portavoce - sta andando avanti la serie di migliorie pianificate dalla National Portrait Gallery da 35,5 milioni di sterline (circa 50 milioni di dollari), che includono un'entrata ampliata, spazi espositivi temporanei e una completa riorganizzazione della collezione permanente. "L'approccio e l'aspetto esteriore dell'edificio disincentivano il passaggio e non soddisfano le aspettative verso l’ingresso di una galleria moderna", si afferma nell'ultimo piano aziendale dell’NPG. Il progetto, che dovrà essere portato a termine entro il 2023, verrà curato da Jamie Fobert.

Il tempo stringe: una scadenza importante per la raccolta fondi è solo ad un anno di distanza. Secondo i verbali delle recenti riunioni del consiglio, i fiduciari hanno fissato un termine per raccogliere la maggior parte del denaro a marzo 2019. La NPG sta attualmente valutando se accettare o no un impegno di 1 milione di sterline (1,4 milioni di dollari) da parte del Sackler Trust per sostenere il progetto. Ha già ottenuto importanti finanziamenti dall'Heritage Lottery Fund, per circa 9 milioni di sterline (12,55 milioni di dollari). Un obiettivo chiave dell'iniziativa, chiamata "Inspiring People" ["Persone ispiratrici"], è quello di aumentare la partecipazione della galleria a un record di 2,5 milioni.

Nel frattempo, il re del pop sarà a pronto a dare una mano.

FONTE

- Traduzione a cura di Vittoria Moccia per il Michael Jackson FanSquare.

[Modificato da Compix 06/07/2020 16:58]
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Andy Warhol è il pezzo forte nella mostra d'arte per il sessantesimo compleanno di Michael Jackson.



La mostra della National Portrait Gallery comprende 40 opere con il 'King of Pop'

Diverse versioni del defunto "King of Pop" si stanno dirigendo verso la National Portrait Gallery per l'apertura della prossima settimana di una mostra dedicata a Michael Jackson che segnerà quello che sarebbe stato il suo 60esimo compleanno.

Tra tutta l'arte ispirata a Jackson riunita per l'esposizione dal direttore della galleria Nicholas Cullinan, protagonisti saranno gli oggetti della collezione di Michael Jackson delle tele di Andy Warhol, da cui il ritratto di Warhol del cantante ventiseienne realizzato nel 1984 per una copertina della rivista Time. "Le canzoni, i passi e l'aura sexy di Michael Jackson hanno dato un ritmo appariscente al decennio", affermò allora la rivista. Da quel giorno, Jackson, morto nel 2009 all'età di 50 anni, divenne il personaggio culturale più rappresentato nell'arte contemporanea.

Warhol incontrò Jackson nel 1977 a New York, dove erano entrambi clienti abituali del nightclub Studio 54. L'artista fotografò il cantante molte volte, inclusa la conferenza stampa del 1983 per il Victory Tour dei Jacksons. In primo piano nello show insieme ad alcune di queste immagini ci sono i contenuti di una delle "capsule del tempo" personali degli oggetti che Warhol ha sigillato e conservato. Hanno funzionato come un diario; un gran numero di questi ha documentato la relazione di Warhol con Jackson.

"Michael Jackson: On the Wall" mostrerà 40 opere che rappresentano la star o sono state realizzate in merito a lui. Tuttavia, la scultura del 1988 di Jeff Koons, di Jackson e del suo scimpanzé Bubbles, non ci sarà. Koons voleva che venisse inclusa, ma nessuna versione del lavoro era disponibile per il prestito.

La galleria sulla Trafalgar Square di Londra ha passato un momento difficile. Quest'anno ha perso 24 dipendenti licenziati volontariamente a causa di tagli, mentre l'anno scorso la partecipazione è diminuita di oltre il 30%, un calo leggermente più importante di quello subìto da altre importanti gallerie e musei.

Mentre la recente esposizione dei ritratti di Cézanne della NPG ha attirato ben 136.000 visitatori, l'appeal popolare di una nuova esposizione dedicata a Jackson, curata con la collaborazione dell'Estate del cantante americano, dovrebbe dare una spinta agli ingressi.

Fonte

- Traduzione a cura di Vittoria Moccia per il Michael Jackson FanSquare.



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Sarebbe bello poter assistere. Peccato sia leggermente fuori mano!
Confideremo sulle recensioni di qualche utente che CASUALMENTE si troverà a Londra in quei mesi [SM=g27828]
[Modificato da Morphine95 19/06/2018 18:26]




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R.it "La mostra resterà aperta fino al 21 ottobre, prima di iniziare il suo tour in Francia, Germania e Finlandia."

video.repubblica.it/socialnews/londra-michael-jackson-musa-di-decine-di-artisti-la-mostra-ispirata-al-re-del-pop/309236/309870?ref=RHRD-BS-I0-C6-P2...
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La fortuna è scegliere - Michael Jackson: On The Wall - la recensione di MJVIBE

27 Giugno 2018



L'impatto che Michael Jackson ha avuto sul mondo è tutto intorno a noi, ogni giorno della nostra vita. Dai video virali di bambini che danzano sulla sua musica indossando un cappello e una giacca piena di lustrini, ai negozi di vendita al dettaglio che proseguono l’idea di moda che Jackson ha iniziato. Ha letteralmente conquistato il mondo ed è diventato una delle figure più influenti e dinamiche del nostro tempo.

Dunque non è una sorpresa che la sua arte, la sua vita e il suo impatto sulla cultura popolare abbiano ispirato non solo musicisti e performer a lui affini, ma anche coloro che appartengono al mondo dell’arte. Ed è proprio questa ispirazione che è stata riunita a Londra quest’estate in quello che è stato presentato come l’evento imperdibile dell’anno.

Il nome della mostra: 'On the Wall', tocco inconfondibile di 'Off the Wall', album di debutto del Jackson adulto, vede appesa 'al muro' della National Portrait Gallery l’arte che si ispira, richiama e celebra Jackson come icona culturale, leggenda ed enigma musicale.

Icona a sé stante, la National Portrait Gallery è sempre stata in prima linea nella scena artistica di Londra da quando ha aperto 162 anni fa. Il suo patrimonio e prestigio offrono lo sfondo perfetto per esporre pezzi che rappresentano qualcuno del calibro di Jackson.

Vale la pena notare che non si tratta di una mostra d’arte dei fan. Sebbene alcuni degli artisti possano effettivamente essere fan di Jackson e del suo lavoro, i pezzi sono di natura artistica e potrebbero non essere ciò che noi in quanto fans ci aspetteremmo, ma c’è davvero qualcosa per ognuno e la cosa migliore è partecipare con la mente aperta, pronta a essere sorpresa.

Quindi cosa c'è?



Aspettatevi l'inaspettato! Non è forse questa la cosa che amiamo di più di Jackson? Quando il mondo pensava di conoscerlo a pieno, lui cambiava rotta e introduceva suoni, look e performance nuovi e innovativi per alzare ulteriormente il livello.
Passando attraverso le diverse componenti, alcune immediatamente riconoscibili, altre che richiedono un po’ più di studio, è interessante vedere come un solo uomo abbia potuto ispirare tanti risultati diversi.

Uno dei miei pezzi preferiti era intitolato “P.Y.T” di Appau Junior Boakye-Yiadom che vede un paio di mocassini nel centro della sala, sostenuti da un bouquet di palloncini, rispecchiando l’iconico toe-stand Jackson. Il fatto che i palloncini una volta sgonfi debbano essere sostituiti rappresenta il continuo lavoro richiesto per poter mantenere un’immagine pubblica. La vivacità dei palloncini mi ha ricordato il desiderio di Jackson di un’infanzia avuto per tutta la sua carriera.

Il pezzo forte per me è stato di certo il dipinto ad olio di Mark Ryden della copertina dell'album Dangerous. Essendo sia il mio album preferito che la copertina preferita di tutta la carriera di Jackson, vederlo è stato un surreale. Non avrei mai pensato di poterlo vedere nella sua forma originale e poterne osservare le pennellate e i colori nella loro piena vitalità è stato emozionante ed elettrizzante. Era racchiuso in una bellissima cornice d'oro, una reminiscenza del trono che Jackson custodiva al Neverland Ranch.



I pezzi di Andy Warhol sono stati un altro elemento di spicco. Essendo le stampe più iconiche e artistiche di Jackson mai prodotte, esse si inseriscono perfettamente in una mostra che celebra il suo impatto sul mondo dell'arte contemporanea. Accanto alle tre stampe si trova il videoclip del cortometraggio Scream, in cui entrambi i fratelli passano da un’opera all’altra, incluso un Warhol. Il curatore voleva mostrare lo stesso apprezzamento che Jackson aveva verso Warhol e che Warhol aveva verso Jackson.



Forse uno dei pezzi più peculiari per un occhio inesperto di arte come me è quello di Susan Smith-Pinelo del 1999 dal titolo 'Sometimes' [‘A volte’], che presenta una clip di 2,50 minuti della scolla tura di una donna che si muove al ritmo di' Workin 'Day and Night' e indossa una collana con scritto 'Ghetto'. Il pezzo mette in discussione le nozioni di femminilità nera nella cultura hip hop e la lotta che l’artista ha dovuto condurre per emergere nel suo lavoro in quanto persona di colore - una relazione diretta con le lotte sociali e culturali vissute dallo stesso Jackson.



Il fotografo di Jackson, Todd Gray (nella foto a sinistra presenta una nuova versione di alcune delle sue fotografie più iconiche di Jackson. I pezzi rappresentano "l'oscurità della storia della cultura black e della diaspora africana" e ogni descrizione spiega come Gray ha avvicinato la serie per esprimere a un nuovo messaggio tramite i suoi lavori precedenti.

Ciò che è stato evidente fin dal lancio di questa mattina è l'eccitazione che circonda la mostra in galleria. Il personale sembra entusiasta, con una che mi dice che è stato il suo idolo con cui è cresciuta negli anni '80 e come lavorare in questa mostra l’abbia riportata a tanti ricordi della sua infanzia. Ho parlato con una signora che mi ha detto di non avere molta familiarità con la musica di Jackson, ma che come persona e come immagine lo trovava splendido, abbiamo parlato un po’ di tempo durante il quale lei mi ha educato su Michael ed io lo stesso con lei. È stato in quel momento che ho capito quanto sia importante questa mostra. Il suo scopo è fondere persone di tutti i ceti sociali per conoscere, apprezzare e capire Michael Jackson... e questo secondo me lo avrebbe fatto molto felice. Quindi, vi consiglio questa mostra, che amiate l’arte, o Michael, o che siate semplicemente curiosi!



Pez Jax for MJVibe.com

Fonte: MJVIBE

- Traduzione a cura di Vittoria Moccia per il Michael Jackson FanSquare.






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Questa recensione ti fa davvero venire voglia di salire su un aereo e andare a vederla!




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