Make-Up Artist Kabuki Starshine parla degli ultimi scatti di Michael Jackson.
14 Luglio 2017
Durante una recente intervista per Paper Mag, il make-up artist Kabuki Starshine ha parlato di quando ha lavorato con Michael Jackson per il servizio fotografico per la rivista L'Uomo Vogue.
Come sei arrivato a lavorare con Michael Jackson?
È un grande mistero. Non mi sono reso conto di come sia successo. Ho pensato che potrebbe essere accaduto perché ho lavorato con Macaulay, ma no. In realtà fu Bruce Weber, con cui non avevo mai lavorato prima, a pensare a me per quel progetto.
Era per L'Uomo Vogue, ed era il primo servizio fotografico a cui Michael partecipava dopo 10 anni. Quelli furono i suoi ultimi scatti. Era molto gentile.
Riesco ricordare tutto molto chiaramente dato che ero carico di adrenalina durante quegli scatti. Prima di incontrarlo dovevo parlare con lui.
Ero al bancomat quando mi suonò il telefono: erano i suoi agenti che si stavano assicurando che fossi io. Mi avrebbe chiamato dopo sette minuti, quindi corsi a casa, per non essere disturbato da sirene e altri rumori della strada.
Ero così nervoso che ho dovuto respirare in una busta di plastica. Stavo andando in iperventilazione. Ma anche lui sembrava talmente agitato che mi sono subito tranquillizzato. In qualche modo mi faceva compassione.
E quando l'ho incontrato di persona indossava occhiali da sole in modo che non si potessero vedere i suoi occhi. Sembrava molto timido, ma quando abbiamo iniziato a lavorare insieme immagino abbia sentito la mia energia, e si dimostrò gentilissimo e rispettoso per quanto riguardava me e il mio processo lavorativo.
Fonte
- Traduzione a cura di dearmichael per il Michael Jackson FanSquare -