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"L'Abito Magico"

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2017 22:31
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30/06/2017 23:26
 
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[SM=g27812] L'Abito Magico

"Chiunque abbia visto Michael Jackson in concerto sa che includeva un numero di magia in ogni show, più precisamente si trattava di scomparire. Il numero di magia avveniva nel bel mezzo dello spettacolo, sempre prima di "Beat It", che faceva impazzire il pubblico ogni volta. Lo spettacolo di magia serviva a dare a Michael modo di indossare il suo completo di "Beat it" senza perdere tempo a cambiarsi.

Avevamo bisogno di sovrapporre i suoi abiti in modo che potesse indossare i pantaloni da Billie Jean e la maglietta bianca, che servivano anche per il suo outfit di "Beat It", al di sotto di qualunque cosa avrebbe indossato nelle canzoni precedenti. L'unico modo di fare tutto questo era realizzare un abito staccabile all'istante che, dato che lo indossava sempre prima e durante il numero di magia, venne soprannominato "L'Abito Magico".


L'Abito Magico era composto da diversi materiali uniti tramite velcro, invece di essere cuciti insieme, ma senza che si potesse notare. I vari pezzi si univano in centro, sul davanti, dando l'impressione che fosse una giacca indossata su un paio di pantaloni, ma in pratica veniva indossato come una tuta intera.

Ogni pezzo di velcro e ogni cucitura era stata realizzata in modo che tutto ciò che avrei dovuto fare era semplicemente afferrare Michael per la nuca, alla base del collo, tirare e voilà, l'intero completo sarebbe venuto via.

Dopo aver realizzato ogni Abito Magico, io e Dennis lo testavamo. Per un po' di tempo ho avuto la stessa taglia di Michael, quindi io mi mettevo l'Abito Magico e Dennis lo tirava via da dietro. Se funzionava? Molte volte no.

Stendevo le braccia, mi piegavo, calciavo più in alto che potevo, contorcendomi in modi che non avrei mai creduto possibili solo per accertarmi che non saltassero cuciture, cosa che puntualmente accadeva. Il velcro avrebbe potuto essere troppo spesso in centro o non abbastanza sui lati. Dovevamo verificare: reggerà in questo punto se Michael calcerà con la gamba, o il velcro si staccherà mostrando lo strato di vestiti inferiore? Dove sono i punti di tensione? Inizierà a strapparsi se si piegherà per tendere la mano a un fan o se farà una scivolata lungo il palco?

Quindi mi sforzavo di fare la mia migliore imitazione di Michael Jackson. Dennis tirava e spingeva, controllando le chiusure a strappo, e cronometrando quanto velocemente si riusciva a rimuovere l'abito.
E poi rifacevamo tutto dall'inizio, dietro le quinte. E poi di nuovo dietro le quinte durante uno spettacolo, perché è quello che facevamo quando dovevamo togliere l'abito a Michael, cambiandolo nella sua giacca di Beat It.

Michael aveva cantato "Working Day and Night", da Off the Wall, proprio prima del numero di magia. Sotto all'Abito Magico, che era diverso a seconda dello show (dato che serviva un po' di tempo per rimettere insieme i pezzi con il velcro), Michael aveva i suoi pantaloni Billie Jean arrotolati e una t-shirt bianca indosso.

Per il numero di sparizione durante il Dangerous Tour, Michael aveva portato con sè David Copperfield (a volte Siegfried e Roy) per aiutarlo a realizzare l'illusione. E l'Abito Magico faceva parte della strategia.
Come poteva Michael essere in un certo punto del palcoscenico indossando quello che sembrava essere un paio di pantaloni in nylon bianchi e blu e una giacca coordinata blu, e poi in pochi secondi saltar fuori dall'altro lato del palco indossando una giacca nera, pronto a infiammare il pubblico con "Beat It"?

Tutti noi in tour abbiamo dovuto firmare in segreto degli accordi impegnandoci a non divulgare i segreti dei trucchi di cui eravamo al corrente.
Mi sembra però corretto rivelare che luci ed esplosioni sono i migliori amici di un illusionista.

Durante il Bad Tour, Michael scendeva delle scale che portavano sotto al palco.
Una volta scese doveva sfrecciare nel buio verso l'altra parte del palco, con me che lo rincorrevo, schivando tubi e griglie di metallo, tirando dal collo le parti dell'abito da rimuovere e lasciandole a terra dietro di me. Una volta raggiunto l'altro lato, dovevamo srotolare i suoi pantaloni Billie Jean, aggiungere la sua giacca di Beat It e attaccarlo ad un gancio che lo avrebbe poi risollevato, portandolo sul palco sull'altro lato dello stadio… in undici secondi netti.

Sarei andato fuori di testa, se avessi avuto il tempo per farlo.
Non sempre c'era l'opportunità di fare le prove per il numero di magia in ogni città del tour – 123 spettacoli in 16 mesi attraverso 15 paesi. E anche se la struttura del posto era una sorpresa, in qualche modo riuscivo a rimanere concentrato. Dovevo. Sapevo che entro una certa nota dovevo portare Michael in un certo punto sotto il palco. Se non ci fossi, riuscito saremmo stati completamente spacciati.

La Magia di Michael doveva essere perfetta. Se quelle luci si fossero accese senza che ci fosse un "ta-da", non ci sarebbe stato ritorno. Avrebbe distrutto l'illusione magica di Michael".

- Michael Bush, stilista del Re del Pop -


Estratto dal libro "The King of Style: Dressing Michael Jackson"

- Traduzione a cura di dearmichael per il Michael Jackson FanSquare -



[Modificato da dearmichael 30/06/2017 23:30]
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