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Ricordo che un giorno andammo a prendere i bambini per portarli a comprare il gelato. Il signor Jackson rimase a casa.
Era il mese di febbraio, faceva ancora freddo.
Eravamo per strada e Mr. Jackson mi chiamò, chiedendomi se Blanket indossasse il cappello. No, non lo indossava. L'aveva dimenticato.
Il signor Jackson disse: "Tornate indietro e venitelo a prendere".
I bambini non sarebbero comunque scesi dalla macchina, ma insistette: se faceva freddo, i bambini dovevano avere i loro cappelli e guanti, punto.
Siamo tornati indietro verso casa.
La gente rideva all'idea di lui come padre, sbeffeggiandolo per i nomi dei bambini e per le maschere. Pensavano: "Che strano dev'essere per Michael Jackson essere padre".
Ma più lo si conosceva, più si poteva vedere che, per lui, essere padre fosse la cosa più normale al mondo.
Un giorno stavamo facendo sicurezza in casa. Ci chiamò e ci disse che aveva poco sapone liquido per i vestiti, chiedendoci se qualcuno potesse andare a comprarne altro.
Prima di quel momento, non avevo mai pensato a Michael Jackson in lavanderia, a lavare i vestiti dei suoi figli. Ma lui era così per gran parte del tempo. E non li rovinava neanche».
Dal libro
Remember The Time: Protecting Michael Jackson in his Final Days, di
Bill Whitfield,
Javon Beard e
Tanner Colby:
A cura di Giusy Mascolo per il Michael Jackson FanSquare.
[Modificato da Compix 19/03/2022 19:30]
'Sono nato per non morire mai
Per vivere in beatitudine, per non piangere mai
Per dire la verità e mentire mai
Per amare senza un sospiro
Per distendere liberamente le mie braccia...'
- Michael Jackson , from Dancing the Dream -
I miss you ...
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