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[rubriche] Michael Jackson e i suoi fotografi

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2021 22:09
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06/09/2018 16:15
 
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Dave Hogan, fotografio di Getty, condivide i suoi ricordi dell’ultimo ‘Re del Pop’ Michael Jackson

Il fotografo Dave Hogan ha conosciuto per la prima volta il cantante notoriamente riservato nel 1983 ed ora si è aperto raccontando del Re del Pop.


Quando il fotografo inglese Dave Hogan ha incontrato Michael Jackson per la prima volta nel 1983, l’ascendente Re del Pop indossava uno smoking e stava in piedi nell’angolo a lato di una stanza del Grosvenor Hotel di Londra.

Jackson era vicino all’apice della sua fama immensa, avendo pubblicato Thriller appena pochi mesi prima, una collezione mostruosa di canzoni che si trova ancora in cima agli album più venduti nella storia negli Stati Uniti.

Si trovava in città per i British Recording Industry Awards, un evento ricco di star con altri luminari della musica mondiale come Paul McCartney e Pete Townshend dei The Who in scaletta, e Hogan approfittò dell’opportunità per fare ciò che la maggior parte delle persone probabilmente non fece in quei giorni: avvicinarsi a Jackson per due chiacchiere.

“Mi sono avvicinato ed ho semplicemente iniziato a parlargli,” dice Hogan.

“Gli dissi, ‘Ciao, come va? Per quanto tempo starai a Londra?’ e credo che lui rimase un po’ confuso perché nessuno aveva mai fatto una cosa simile nei suoi confronti.”

Da quella conversazione nacque un lungo rapporto tra il fotografo e il soggetto che durò quasi vent’anni, passando per numerosi tour mondiali, da Bad alla fine degli anni ’80 a Dangerous e HIStory negli anni ’90 e alla 30th Anniversary Celebration del 2001.

Hogan, un fotografo per Getty Images, è conosciuto per il suo straordinario nell’industria musicale, avendo immortalato nel corso degli anni soggetti come David Bowie, gli U2 e Madonna.

“Ho appena finito di lavorare con Taylor Swift e i Rolling Stones – una delle più grandi star femminili e una delle più grandi rock band,” dice. “Ma non c’era nessuno più grande di Michael Jackson.”

Jackson, morto nel 2009, avrebbe compiuto 60 anni il 29 Agosto 2018. Qui daremo uno sguardo al passato della sua carriera attraverso l’obiettivo di un fotografo che ha contribuito a documentarla per l’eternità.


IL PRIMO INCONTRO

Questo ritratto di Jackson scattato nel 1983 è stato ampiamente diffuso dopo la sua morte e proviene dalla prima sera in cui Hogan lo ha incontrato.

“Quella fu la prima volta in cui lo fotografai,” dice Hogan. “Ricordo solo di aver pensato, ‘Dio, ha un viso adorabile!’”

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Il cantante Michael Jackson nel 1983 a Londra. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


RICHIESTA FOTOGRAFICA

Qui in basso, Jackson è stato immortalato ai BRIT Awards con Kim Wilde, Pete Townshend e Paul McCartney in quella stessa sera del 1983.

Dopo che Hogan ebbe chiacchierato con lui, Jackson gli chiese scattargli alcune foto con i suoi amici nella stanza.

Il giorno successivo, Hogan lasciò le stampe all’hotel di Jackson e da quel momento in avanti lui entrò nella regolare cerchia del cantante.

“Costruii un rapporto molto particolare con lui,” dice Hogan.

“La casa discografica mi chiamava ogni volta che Michael si trovava in città e diceva, ‘Andrà a fare acquisti da Hamleys (negozio di giocattoli londinese), vuoi andare a fare shopping con lui?’ Non ero il suo nuovo migliore amico – ero semplicemente lì per documentare cosa stava accadendo nella sua vita a quel tempo.”


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Da sinistra a destra: Jackson, Kim Wilde, Pete Townshend e Paul McCartney ai BRIT Awards a Londra, il 16 Febbraio 1983. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


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Jackson mentre si esibisce con i suoi fratelli nel Victory Tour nel 1983. Picture: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


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Nel Bad tour al Wembley stadium nel 1988. Jackson si esibì in 7 spettacoli sold-out a Londra durante quel tour di fronte ad un totale di 504,000 persone. Picture: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


LONTANO DALLE FOLLE ESASPERANTI

Hogan ebbe spesso occasione di vedere da vicino l’effetto di Jackson sulle persone. “Di tutte le persone con cui ho lavorato, non ce n’è nessuna con cui la gente diventasse così isterica,” racconta.

“Urlavano e piangevano semplicemente vedendolo. Era davvero un modo abbastanza bizzarro di vivere la vita.”


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Jackson sale sul tettuccio della sua limousine al Madame Tussauds di Londra nel 1990. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


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La polizia mentre controlla la folla di fan di Michael Jackson fuori dal museo Madame Tussauds di Londra nel 1985. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


PAUSA AD EFFETTO

Sul palco, il potere di Michael Jackson era indescrivibile a parole.

“C’è un paio di foto dove mi trovo sul palcoscenico con lui, lui esce dalla sua capsula spaziale e 75,000 persone gridano verso di lui,” ricorda Hogan.

“Sta lì con le braccia distese, come fosse Gesù, e non canta, non fa niente. Faceva venire letteralmente la pelle d’oca! Io stavo dietro di lui vestito tutto di nero, con una macchina fotografica, come una tartaruga ninja, cercando di non distinguermi. Ma la sensazione che avevi stando lì: ti si drizzano i peli sulla nuca e pensi, ‘Sarà sicuramente qualcosa di speciale.’”


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Durante l’HIStory tour a Brema, Germania, nel 1997. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


DIETRO LE QUINTE

Nell’HIStory tour del 1997, Hogan ebbe l’occasione di dare un’occhiata a rari momenti nel dietro le quinte, tra cui la preparazione dei costumi.

“Ho aperto tutti i cassetti per poter fotografare cosa ci fosse dentro,” dice Hogan. “Poi ho realizzato che tutta la storia di Michael Jackson si trovava lì dentro – il costume da lupo mannaro, i guanti paillettati, i cappelli.”


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Alcuni dei costumi di scena di Michael Jackson nel backstage di Brema durante l’HIStory World Tour, 1997. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


L’UOMO COL GUANTO

Ad un certo punto, il manager del guardaroba di Jackson chiese a Hogan se volesse provare il cappello e il guanto. “Dopo inizi immediatamente a fare il moonwalk avanti e indietro,” dice Hogan, “E il ragazzo disse, ‘Sì, lo fanno tutti.’”


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Il cappello fedora e il guanto del cantante americano Michael Jackson nel backstage a Brema durante l’HIStory World Tour, 1997. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


UN TRENO DI SCARPE

Sulle collezioni di calzature di Michael Jackson: “Non le ho mai prese per guardarle,” dice Hogan. “Ma [ho appreso] a posteriori che avrebbero tagliato i talloni, così da poter agganciare le scarpe ad un piolo [sul palco] e che questo lo avrebbe aiutato a piegarsi avanti e indietro. La gente si sarebbe chiesta, ‘Ma come ha fatto?’ Beh, era il più grande showman che sia mai esistito. Era un po’ come un mago: non dava via i propri trucchi.”


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Mai giudicare un libro dalla copertina. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


JACKSON A RIPOSO

In basso vediamo Jackson nel suo camerino. Se guardate più da vicino, potete vedere la sua scaletta, i suoi evidenziatori e il suo succo d’arancia.

Uno dei momenti più memorabili di Hogan con Jackson è stato anche uno dei più casuali. Hogan si trovava in quel minuscolo camerino quando Jackson entrò, si tolse la camicia e si spruzzò il deodorante.

“L’unica cosa che riuscivo a pensare era, ‘Oh mio Dio, Michael suda,’” dice Hogan.

“Perché tu lo elevi a questo genio divino e dimentichi che era un normale essere umano.”

Hogan e Jackson chiacchierarono un po’, anche se come sempre in modo superficiale. “Come fotografo, trovo sempre che bisogni stare attenti a non fare domande che facciano pensare che tu li stia intervistando,” dice Hogan. “Perché dopo si chiudono – se inizi a chiedere, cominciano a domandarsi, ‘È un’intervista o è un set fotografico?’”


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Il cantante americano Michael Jackson nel backstage a Brema durante l’HIStory World Tour, 1997. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


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Jackson in un momento contemplativo sul palcoscenico a Brema nel 1997. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


GUITAR HERO

Hogan ha anche fotografato la sontuosa celebrazione del 30th Anniversary a New York, durante la quale Michael ha fatto due spettacoli al Madison Square Garden il 7 e il 10 settembre 2001, con guest star come le Destiny’s Child, Whitney Houston, Liza Minnelli e Slash, nella foto qui sotto.


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Michael Jackson si esibisce con Slash al Michael Jackson: 30th Anniversary Celebration, The Solo Years al Madison Square Garden a New York City nel 2001. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


LIZ

Le fotografie dei concerti del 30esimo anniversario della carriera di Michael Jackson sono state perlopiù dimenticate per via dell’attacco dell’11 settembre di pochi giorni dopo.

I tempi hanno portato ad una leggenda incredibile e duratura negli anni a venire: che Jackson, Taylor e Marlon Brando, che parteciparono anche ad uno dei concerti, uscirono insieme da New York dirigendosi in auto verso ovest quando il traffico aereo era impraticabile.


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Con la sua grande amica Elizabeth Taylor il 7 settembre 2001. Foto: Dave Hogan/Getty Images. Fonte: Getty Images


GLI ULTIMI ANNI

HIStory fu l’unico grande tour di Jackson.

Hogan fotografò il cantante solo poche volte prima del 2001, tra cui la sua apparizione ai World Music Awards nel 2006.

A marzo 2009, Hogan fotografò la conferenza durante la quale Jackson annunciò un ritorno in concerto chiamato This Is It che sarebbe iniziato con una maratona di 10 concerti a Londra.

Hogan probabilmente sarebbe stato chiamato di nuovo, ma non era destino: il 25 giugno 2009, il cantante morì all’età di 50 anni.

Questo articolo è stato ripubblicato con il permesso di Getty Images.


FONTE: News.com.au


Grazie a dearmichael per la notizia.

Traduzione a cura di Vittoria Moccia per Michael Jackson FanSquare.

[Modificato da Morphine95 06/09/2018 16:16]




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