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La morte di Umberto Eco

Ultimo Aggiornamento: 23/06/2016 10:23
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11/06/2016 11:28
 
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migi.mj, 15/03/2016 18.53:



«Quando una qualsiasi autorità religiosa di qualsiasi confessione si pronuncia su problemi che concernono i princìpi dell’etica naturale, i laici debbono riconoscerle questo diritto: possono consentire o non consentire sulla sua posizione, ma non hanno nessuna ragione per contestarle il diritto di esprimerla, anche se si esprime come critica al modo di vivere del non credente. Non ritengo esista il diritto inverso. I laici non hanno diritto di criticare il modo di vivere di un credente. Non vedo perché debbano scandalizzarsi perché la Chiesa cattolica condanna il divorzio: se vuoi essere cattolico non divorzi, se vuoi divorziare fatti protestante. Io confesso che sono persino irritato di fronte agli omosessuali che vogliono essere riconosciuti dalla Chiesa, o ai preti che vogliono sposarsi. Ci sono ricevimenti (laicissimi) in cui è richiesto lo smoking, e sta a me decidere se voglio piegarmi a un costume che mi irrita, perché ho una ragione impellente per partecipare a quell’evento, o se voglio affermare la mia libertà standomene a casa» (In cosa crede chi non crede, Liberal Libri 1996, p. 13).

Il pensiero unico a me personalmente fa orrore da sempre.


edit : e riportiamola per intero la sua considerazione critica
nei riguardi dei social, meglio:

«danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel».



La citazione di Eco è interessante. Mi fa pensare a un certo Voltaire che diceva: "Non son d'accordo con la tua idea ma combatterò fino alla morte affinchè tu possa esprimerla". Peccato che Voltaire intendesse le idee uguali alle sue. Tipico degli illuministi proclamare tolleranza (e venerare la ragione) e essere intolleranti (e non usare la ragione) nei confronti di chi la pensa diversamente da loro. Eco predicava libertà ma dava pubblicamente dell'imbecille a chi votava a destra considerandolo appartenente ad una sottospecie culturale. Eco apparteneva a quelli che decidono di venerare (ma non usare) l'intelletto a scopo di propagandare odio nei confronti del cattolicesimo e della chiesa cattolica. E' stato un abile bugiardo. Purtroppo c'è chi gli ha dato retta e chi continua a farlo. La propaganda anticlericale ha una matrice precisa. La stessa che ha avuto la rivoluzione francese, e anche la guerra di secessione americana e anche la prima guerra mondiale e anche quel disastro che abbiamo avuto in questo paese dopo 1500 anni di gloriosa storia cattolica italiana, l'unità d'Italia, le cui conseguenze (mafia e questione meridionale) le paghiamo ancora oggi dopo 150 anni. Questa matrice è la massoneria. Non sto dicendo che Eco fosse un massone (non ho idea se lo fosse). Dico che la propaganda anticlericale viene da lì. Molti ne sono stati contagiati, compreso Eco e hammo continuato a montare l'opinione pubblica contro la chiesa cattolica falsificando la realtà storica, con i risultati che tutti vediamo.
Anche a me il pensiero unico ha sempre fatto orrore. Peccato che forse non vi siate accorti che viviamo in piena dittatura massonico-mondialista. Viviamo in un regime totalitario ateo, marxista e laicista. I massoni sono di nuovo al potere, perchè a loro quello interessa. E hanno imposto come religione di stato l'ateismo. Peccato che anche l'ateismo sia una religione (a meno che gli atei non siano in grado di dimostrare l'inesistenza di Dio). Hanno spazzato via dall'Europa i tre pilastri su cui si è sempre fondata: il pensiero greco, il diritto romano e, soprattutto, il cristianesimo. Siamo immersi fino al collo nel relativismo (ecco che Eco ritorna) partendo dall'asssunto che le religioni siano tutte uguali e che una verità non esiste e, se esiste, non è conoscibile. Peccato che anche questa sia una verità, un'affermazione dogmatica. E' quella che si chiama dittatura del relativismo. Un vero relativista dubita di tutto e quindi diventa uno scettico assoluto. I relativisti moderni, come Eco, invece dubitano di tutto fuorchè di ciò che pensano loro. Loro hanno ragione e gli altri torto. Loro hanno la verità e gli altri sono da trattare alla stregua di trogloditi ignoranti e irrecuperabili. Ma come si fa ad avere stima di Umberto Eco?
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