[rubriche] Foto del Giorno: la vita di Michael Jackson in un click

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2023 07:53
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27/02/2020 00:57
 
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Los Angeles (Stati Uniti), 24 Febbraio 1993

- Durante la trentacinquesima edizione dei Grammy Awards allo Shrine Auditorium, Michael Jackson riceve dalle mani di sua sorella Janet Jackson il "Grammy Legend Award", in onore della sua straordinaria carriera nell'industria musicale.

Ecco un estratto particolarmente toccante del discorso di ringraziamento del Re del Pop:

«Non leggo tutte le cose che vengono scritte su di me. Non ero consapevole del fatto che il mondo pensasse che fossi così strano e bizzarro.
Ma quando cresci, come ho fatto io, di fronte a 100 milioni di persone, fin dall'età di 5 anni, sei automaticamente diverso.

La mia infanzia mi è stata completamente portata via. Non c'era il Natale, non c'erano i compleanni. Non era un'infanzia normale, nessuna gioia tipica della fanciullezza.
Tutto questo fu sostituito dal duro lavoro, dai sacrifici e dalla sofferenza.

Un potenziale materiale per avere successo nella carriera, ma al terribile prezzo che io non potrò mai ricreare quella parte della mia vita. E nemmeno cambierei una qualsiasi parte della mia vita.

Ad ogni modo, oggi, quando creo la mia musica, mi sento come uno strumento della natura. Mi domando quale meraviglia la natura provi quando apriamo i nostri cuori ed esprimiamo i talenti che Dio ci ha donato.

Il suono dell'approvazione riverbera in tutto l'universo, e il mondo intero abbonda di magia.
La meraviglia riempie i nostri cuori per quello che, per un istante, abbiamo intravisto: l'allegria della vita».
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Post di Vincenzo Compierchio e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

Grazie a Ilaria Sacchini, Mariella Bello e Wioletta Maria Gorka per la segnalazione.
27/02/2020 00:59
 
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IL MIRACOLO DI #THRILLER

UN SOLO DISCO PER SALVARLI TUTTI

In questo giorno di 37 anni fa, 26 Febbraio 1983, l'immortale 'Thriller' di Michael Jackson raggiungeva la prima posizione della prestigiosa 'Billboard 200', la principale classifica degli album più acquistati negli Stati Uniti.

Eppure, 'Thriller' non è solo il disco più venduto nella storia della musica. Ma, come ben spiegato da Bruce Swedien - l'ingegnere del suono che vi lavorò - questo capolavoro riuscì nell'impresa di risollevare un intero mercato discografico.

Eccovi il suo racconto.
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LA CRISI DEL MERCATO DISCOGRAFICO

«Mi hanno spesso chiesto perché 'Thriller' è un album così incredibile.

Alla fine degli anni '70 e i primi anni '80, l'attenzione dei consumatori di dischi musicali era sviata. Il successo dei videogiochi fu incredibile e improvviso.
Alcune persone mi dissero che la musica popolare non sarebbe sopravvissuta, in quanto i giovani erano catturati dalle sale giochi e dalle console casalinghe di video games.

Le vendite dei dischi erano in sostanziale calo sin dalla metà degli anni '70, fatte le dovute eccezioni. E anche la qualità musicale stava scemando.

Gli artisti erano diventati finanziariamente sazi, artisticamente pigri ed eticamente compiacenti.
Produttori e ingegneri del settore, con alle spalle dei successi, andavano in studio con poca convinzione e preparazione.
Sembrava che durante il tragitto i nostri standard fossero andati perduti.

Molti artisti pubblicavano qualsiasi cosa per soddisfare le major discografiche e rispettare i contratti stipulati con esse, giusto per avere qualcosa da dare al pubblico, incuranti della qualità del prodotto.

Qualità e musica erano andate al diavolo!
Nessuna sorpresa se i negozi di dischi erano spesso vuoti.
Come disse Samuel Goldwyn a proposito del Cinema, "la gente gli stava alla larga in mucchio!".

Qualcosa andava fatto affinché la gente tornasse nei negozi ad acquistare dischi.
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::: FERMI TUTTI: ARRIVA THRILLER! :::

Ricordo che, quando entrammo in studio per iniziare a registrare 'Thriller', Quincy Jones disse solennemente: "Siamo qui per far tornare nuovamente la gente nei negozi di dischi!".
Aveva ragione, naturalmente. Non ho mai visto in vita mia un gruppo di persone così impegnate su un solo progetto.

A partire da Quincy, Michael e me, ognuno era coinvolto ad ogni livello su 'Thriller', e demmo il 110% tutto il giorno, tutti i giorni! E funzionò!

Credo davvero che 'Thriller' abbia incoraggiato le persone ad uscire dalle sale giochi per entrare nei negozi di dischi e acquistarli nuovamente in gran numero!
Andavano nei negozi non solo per comprare 'Thriller', perché mentre si trovavano lì prendevano altri ottimi dischi.

Credo che la verità della spiegazione di ciò risieda nel fatto che la musica sia organica nella psiche umana.
Le immagini che la musica proietta nella mente sono il video game più ancestrale, selvaggio e complesso che l'essere umano sia in grado di percepire.

Scoprimmo che la qualità musicale poteva essere molto più importante per noi di qualsiasi video gioco di tendenza.
La qualità musicale e tecnica di 'Thriller', assieme alla sua profondità, ne fanno un evento fondamentale nella storia della discografia.

Noi, nell'industria, abbiamo la tendenza di pensare al successo discografico solo in termini di unità vendute e grandi incassi. Infatti, le unità vendute e le leggendarie statistiche di 'Thriller' risultano essere la più grande missione che abbiamo portato a termine in favore degli amanti della musica.

Sono sicuro che, in futuro, gli storici diranno che 'Thriller', musicalmente e artisticamente, era senza dubbio grande quanto o più del suo successo finanziario.

Con il fenomeno di Michael Jackson e le sue incredibili performance, e l'impeccabile gusto e direzione artistica di Quincy, tutto ciò che ho fatto fu usare la mia immaginazione e dipingere il più ampio affresco sonoro della mia vita».
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Post di Marco Di Gregorio e introduzione di Vincenzo Compierchio dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

Grazie anche a Eric Di Scenza per la foto e a Ilaria Sacchini per la segnalazione.

27/02/2020 06:20
 
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Thriller è la leggenda della musica ragazzi. Thriller è inarrivabile
04/03/2020 13:50
 
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UNO SHOW INDIMENTICABILE

MICHAEL ILLUMINA IL MADISON SQUARE GARDEN

In questo giorno di 32 anni fa, 3 Marzo 1988, Michael Jackson si esibisce davanti a 57.000 spettatori al Madison Square Garden di New York, per il suo “Bad World Tour”.

Sarà il primo di tre straordinari giorni di concerti, il cui incasso di 600 mila dollari viene donato in beneficenza allo “United Negro College Found”.

Alle performance del Re del Pop si uniscono numerosi ospiti d’eccezione, tra cui Steve Stevens in “Dirty Diana”, il quale aveva già eseguito l’assolo di chitarra centrale del brano in studio, e Siedah Garrett in “I Just Can't Stop Loving You”, già voce femminile del brano nell’album.

Indimenticabile anche la presenza durante “The Way You Make Me Feel” di Tatiana Thumbtzen, la bellissima modella che aveva interpretato la ragazza nel videoclip della canzone, con la quale Michael si scambia un bacio teatrale al centro del palcoscenico di fronte al pubblico in delirio.

Con la sua energia esplosiva nelle coreografie e le sue performance canore dal vivo, Michael lascia gli spettatori newyorkesi a bocca aperta. In quell’occasione, il sindaco della città, Ed Koch, rilascia al “New York Post” una dichiarazione entusiasta:

«Michael Jackson è il più grande ballerino di tutti i tempi insieme a Fred Astaire».

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Post a cura di Vittoria Moccia dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA. Grazie a Eric Di Scenza per la foto e a Francesca De Donatis per la segnalazione.

[Modificato da dollarboy77 04/03/2020 13:51]
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QUANDO "BILLIE JEAN" SALVÒ MTV

In questo giorno di 37 anni fa, 10 Marzo 1983, il video della leggendaria "Billie Jean" veniva trasmesso per la prima volta in assoluto su MTV, cambiando per sempre la storia e la programmazione del celebre canale musicale.

In verità, l'approdo di Michael Jackson su quell'emittente televisiva nata appena due anni prima, la prima in assoluto a trasmettere solo videoclip musicali h24, era stato tutt'altro che semplice e scontato.

Fino a quel momento, infatti, MTV non aveva mai mandato in onda video di artisti di colore, restando concentrata soprattutto sulla musica di artisti bianchi come The Clash, Blondie, i Genesis, i Duran Duran, Peter Gabriel e Billy Idol.

Di fronte al rifiuto dei responsabili della programmazione, l'allora presidente della Epic Records, Walter Yetnikoff, informò il presidente della rete che se il video di "Billie Jean" non fosse stato trasmesso, la casa discografica non avrebbe più dato l'autorizzazione neanche per quelli dei suoi artisti non di colore, come Cyndi Lauper, Billy Joel, i Culture Club, gli Wham!.

Nonostante tutto, gli ascolti eccezionali fatti registrare dalla messa in onda del capolavoro del Re del Pop aprirono per MTV una strada completamente nuova.

«Yetnikoff ha combattuto per Michael e per questo video musicale da riprodurre su MTV, e una volta che il video è stato in rotazione tutti ne hanno capito il perché», ha dichiarato DJ Dave Paul. «Probabilmente, senza il successo di "Billie Jean", ci sarebbero voluti almeno altri due o tre anni, secondo me, perché MTV arrivasse ad integrare completamente gli artisti neri».

Ancora più significativa la testimonianza di Rob Tannenbaum, co-autore di "I Want My MTV: The Story Uncensored of The Music Revolution":

«Non basta dire che i video tratti da "Thriller" hanno costretto MTV ad integrarsi: Michael Jackson ha contribuito a salvare l'emittente dalla chiusura.
I dirigenti di MTV si aspettavano di perdere 10 milioni di dollari prima di riuscire a mostrare un profitto. La rete, invece, ne perse rapidamente 50 milioni, e la sua società madre si preparava a chiudere MTV.
I tre video di Jackson tratti da "Thriller" uscirono nel 1983. Nei primi tre mesi del 1984, MTV ottenne il primo profitto trimestrale, e, ironia della sorte, fu salvata dal fallimento grazie ad un musicista che non si adattava al formato "rock 'n' roll" originale del canale».

La lezione di "Billie Jean" servì... Eccome! Solo pochi mesi dopo quel 10 Marzo del 1983, il 2 Dicembre dello stesso anno, fu la stessa MTV a lanciare in mondovisione il video di "Thriller", nella sua versione integrale di 14 minuti, raggiungendo straordinari picchi di ascolto proprio durante il passaggio del capolavoro di Michael e John Landis, come l'allora direttore della programmazione Les Garland non poté fare a meno di ammettere.
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Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.


[Modificato da dollarboy77 20/03/2020 15:18]
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"BILLIE JEAN": L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA

Come già detto nel precedente post, esattamente 37 anni fa, 10 Marzo 1983, il video della leggendaria "Billie Jean" venne trasmesso per la prima volta sull'emittente musicale MTV.

Ma come nacque l'idea e il successivo sviluppo di uno dei videoclip musicali più conosciuti nella storia della musica?

Tutto cominciò quando il regista Steve Barron, reduce dalla produzione del video di "Don't You Want Me" del gruppo inglese Human League, fu contattato telefonicamente da Michael Jackson in persona, il quale si congratulò per l'atmosfera cinematografica che era riuscito ad imprimervi.

Quel che Michael voleva per "Billie Jean" era un mini-film che raccontasse una storia, non certo un videoclip ordinario. E Barron, per fortuna, accettò volentieri la sfida.

La CBS Records mise a disposizione ben 50.000 dollari per produrre il videoclip: il più alto budget mai ricevuto da Barron fino a quel momento.
Tuttavia, i soldi non erano sufficienti per far illuminare tutte le piastrelle, e Michael dovette adattarsi alla situazione.

Il regista riprese in considerazione un'idea pensata - ma in ultimo scartata - per un video della cantante Joan Armatrading, riguardante il Re Mida che, con il suo tocco magico, trasformava in oro tutto ciò che toccava.

La ripropose a Jackson, spiegandogli la sua visione: Michael avrebbe dovuto muoversi per il set illuminando magicamente ogni oggetto che toccava. Il cantante ne fu entusiasta e accettò senza remore.

Mentre creavano lo storyboard, Michael suggerì di inserire una scena in cui lui passava davanti a una vetrina con dei manichini esposti: con il suo tocco li avrebbe animati e ballato insieme a loro, così da avere una coreografia simile a quelle che avremmo visto successivamente in "Thriller" e "Beat It".

La CBS, però, non accolse positivamente l'idea, e quei 5.000 dollari extra necessari alla realizzazione della suddetta sequenza rimasero nelle tasche della major discografica.

Nonostante ciò, le riprese proseguirono nel migliore dei modi, e Steve Barron era molto rilassato sul set. Fino a quando Michael cominciò a ballare.

Barron rimase infatti così esterrefatto nel vedere le strabilianti abilità di ballerino di Jackson, da non riuscire quasi a stare dietro ai suoi passi con la telecamera.

La sequenza di ballo prevedeva undici piastrelle illuminate da interruttori manuali, premuti nel momento in cui Michael vi sarebbe passato sopra.
Quando arrivò il momento di girare la scena di danza, alcune piastrelle non funzionarono: Jackson, senza alcun problema, riaddattò le sue mosse per sopperire all'imprevisto tecnico.

Il risultato fu talmente strabiliante che, quando Barron posò la telecamera, esclamò due corali e stupefatti «Wow! Wow!», mentre applaudiva sonoramente il Re del Pop.
Il regista, a questo proposito, raccontò: «Non avevo mai visto qualcosa di così sbalorditivo come quei passi di danza, era surreale!».

Dopo che le riprese terminarono, Michael raggiunse Steve a Londra per collaborare anche alla post-produzione, ma il regista gli tenne segreta una particolarità che avrebbe regalato al videoclip di "Billie Jean" un tocco innovativo per l'epoca: la suddivisione dello schermo in tre sezioni, al fine di mostrare più immagini in simultanea del Michael Jackson danzante, enfatizzandone così i movimenti.

Il 10 marzo 1983, con la trasmissione di "Billie Jean", MTV mandò in onda per la prima volta il video di un artista di colore, abbattendo così le barriere razziali che fino a quel momento avevano stabilito una netta linea di demarcazione tra la cosidetta "black music" e il "rock dei bianchi".

Lo short movie di "Billie Jean" alzò l'asticella qualitativa così in alto che, da lì in poi, tutti gli altri artisti dovettero adattarsi a nuovi e più impegnativi standard commerciali.

"Billie Jean" segnò davvero l'inizio di una nuova era.
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Post di Marco Di Gregorio e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.


[Modificato da dollarboy77 20/03/2020 15:19]
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16 Marzo 1992 - Michael Jackson compare come immagine di copertina di Jet magazine, che pubblica un ampio reportage sulla visita del Re del Pop in Africa.

Autorizzato dallo stesso MJ, l'editore di Jet/Ebony dedica 13 pagine all'evento, il cui racconto verrà ampliato nel mese di Maggio sulle pagine della rivista Ebony.

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A cura di Giuseppe Mazzola dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

[Modificato da dollarboy77 20/03/2020 15:17]
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New York, 19 Marzo 2001

Michael Jackson diventa il più giovane artista solista della storia ad essere inserito nel prestigioso "Rock & Roll Hall of Fame Museum", quattro anni dopo aver ricevuto lo stesso riconoscimento insieme ai mitici Jackson 5.

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