"C'era molta gente che seguiva ogni suo passo, qualcosa che non disturbava Michael. Una regola che è stata sempre posta al personale di sicurezza era "tratta sempre bene i fan!"
Quando Michael viveva a casa, c'erano sempre molte persone alla porta. Occasionalmente, un fan entrava nel cortile per vedere Michael. A volte non arrivavano nemmeno a casa. Quando ciò accadeva, Michael manteneva sempre la calma, essendo gentile ed educato. Era molto grato ai suoi fan e riconoscendo che non sarebbe diventato chi era senza il loro amore e supporto".
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"Quando creava la musica era quando si sentiva nel suo elemento. Ha raccolto i suoi sentimenti intuitivi e ha creduto e creduto in se stesso. Era davvero un grande pensatore, un sognatore, e in qualche modo aveva la convinzione che non avrebbe mai potuto fallire se metteva l'amore nel suo lavoro".
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"Sono rimasta vicino a mio figlio durante la sua vita. I nostri legami furono rafforzati dopo che suo fratello se ne andò di casa e ancor di più durante le accuse. Michael sapeva di aver bisogno di me tanto quanto i suoi fan in quel momento, quindi non ho smesso di essere al suo fianco".
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Katherine Jackson (dal suo libro- Never Can Say Goodbye: The Katherine Jackson Story)