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"Non dimenticherò Michael Jackson per il suo contributo alla canzone "We Are The World" ha avuto un effetto molto significativo sulla mia vita.
Ora ho 50 anni ormai, ma 25 anni fa vivevo ad Addis Abeba, in Etiopia, che all'epoca soffriva di fame e di una lunga siccità.
E' stata una situazione terribile. Molte persone erano malate e molte altre sono morte. Circa un milione di persone sono morte di fame.
Nel 1984, Michael Jackson, insieme ad altri importanti musicisti, ha fatto la canzone "We Are The World" per raccogliere fondi pe l'Africa.
Jackson era un'icona in Africa. Abbiamo ricevuto un sacco di aiuti in tutto il mondo e sono stato uno di coloro che hanno beneficiato direttamente da questo evento.
Farina di grano tenero che è stata distribuita alle vittime della carestia era diversa dalla farina ordinaria che compriamo sul mercato.
Abbiamo preparato un pane speciale con essa, la popolazione locale lo ha chiamato "Cibo di pane", in seguito divenne noto come "Il pane di Michael" era morbido e delizioso.
Quando si passa attravero un momento così difficile, non si scorda mai un evento come questo.
Se parlate con qualcuno che stava ad Addis Abeba in quel momento tutti sanno che cos'è "Il pane di Michael" e io so che mi ricorderò per il resto della mia vita."
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"Il 25 giugno del 2009, ero in procinto di lasciare l'Etiopia, quando mio cugino scoppiò in lacrime all'annuncio della morte dell'icona tanto amata. Automaticamente, non ci potevo credere, ammesso che erano solo voci fino a quando ho fatto un passo fuori di casa.
Ovunque in Addis lo spirito di Michael era nell'aria. La gente in strada, nei taxi, negozi e caffè intorno alla capitale stavano suonando le sue canzoni.
Questo è quando la realtà bussa alla porta. L'impatto della sua morte si era diffusa non solo in Etiopia, ma in tutto il mondo. E ora, un anno dopo, è ancora difficile credere che il nostro Michael se n'è andato.
Un filantropo notevole, Michael ha dedicato la sua vita a rendere il mondo un posto migliore. Nel 1992 ha fondato "la Heal the World Foundation", che ha inviato milioni di dollari in tutto il mondo per aiutare i bambini che sono stati colpiti dalla guerra, la povertà e le malattie.
Ha anche donato centinaia di migliaia di dollari per cause benefiche, sostenendo più di 39 enti di beneficenza.
Non era solo l'inizio di una leggenda, era una persona che ho guardato con ammirazione.
Anche se i media hanno cercato di offuscare la sua immagine, lui sarà sempre il Michael con cui son cresciuto, che ho ascoltato e amato.
Non dimenticherò mai quando ho sentito per la prima volta "Black or White", dopo aver visto il video.
Anche se ero vicino all'età di Macaulay Culkin, in quel momento, ha cambiato per sempre il mio modo di vedere il mondo.
Forse la lezione più importante che Michael mi ha insegnato è stata quella di dare ai meno fortunati.
Un anno dopo sono ancora in stato di shock e, allo stesso tempo, ci saranno filmati ed eventi in televisione, ma io renderò omaggio a Michael a modo mio."
Elias Kifle (Gibuti, Africa orientale)
Fonte: Il sito ufficiale di Elias Kifle
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