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Che io sappia, non ho mai sentito nessun'affermazione proveniente da Michael del tipo "odio Neverland, non vedo l'ora di venderla!"
Al contrario, ha sempre affermato che si identificava completamente in Neverland, e che mai e poi mai avrebbe potuto venderla.
Anche i figli, prima Paris poi Prince, hanno espresso la volontà che quella tenuta resti di loro proprietà...si perchè i proprietari sono loro, non l'Estate.
Ed onestamente, preferisco far fido alle parole uscite direttamente dalla bocca di Michael piuttosto che ad ipotesi e convinzioni con labili fondamenta.
Posto un articolo di Syl Mortilla (un blogger), che forse chiarisce meglio perchè a volte si deve andare oltre il discorso economico, e perchè, a volte, certe cose non possono essere vendute nè comprate:
Neverland era l'anima di Micahel Jackson resa manifesta
Quand’ero un ragazzino, ero solito immaginare che, in soffitta, ci fosse un esemplare di ogni animale che esistesse sulla Terra. E nelle mattine dei giorni feriali mi avventuravo in soffitta con il solo scopo di scegliere e recuperare un animale che mi accompagnasse a scuola nella giornata. In genere, optavo per una tigre, uno scimpanzé o un elefante. Quando tornavo a casa, avrei ricondotto l’animale al suo serraglio di amici. Detta soffitta stava nella casa della mia infanzia - il luogo dove ho trascorso i più formativi quindici anni della mia vita. Fino ad oggi, quando dormo – a prescindere dal contesto - per lo più sogno l’interno delle mura di quella casa.
Michael Jackson ha acquistato Neverland nel 1988, all’età di 30 anni.L’avrebbe abitata per 15 anni. Durante i quali, sarebbe stata utilizzata come sua utopia e rifugio. Era un luogo a dir poco scandaloso nella sua pura espressione di sé e di libertà. In verità, Neverland era l’anima di Michael Jackson resa manifesta. Michael è stato in definitiva strappato dalla sua casa spirituale in seguito ai consigli di un team di legali consapevoli della spietatezza di Tom Sneddon, un uomo con una vendetta insaziabile e psicotica.
Ogni concerto del Bad Tour del 1988-1989 si è concluso con le parole “Make that change” (Fate questo cambiamento), Nel 1989, Michael rilasciò il video “Leave me alone” in cui esorcizzava sé stesso dall’atteggiamento materialistico in cui erano incapsulati gli anni ’80 (molto a suo scapito artistico, secondo i critici musicali). Sulla scia del fenomeno che era stato il progetto Bad - in particolare, Man In The Mirror - Michael cercò di concentrare specificamente la sua vita e la carriera verso scopi umanitari. Neverland era un costrutto fisico fatto su misura per questo. L’utilizzazione di Michael del capitalismo rampante che aveva caretterizzato gli anni ottanta rese lo sviluppo di Neverland una possibilità fiscale – ma una volta che questo fu compiuto, Michael trasformò la sua casa in qualcosa di significativo e importante. Elevò Neverland a “un luogo chiamato Hallowed Ground (Terra Benedetta)” – Michael scrisse Speechless mentre guardava i bambini giocare lì.Neverland era un’oasi di innocenza, come la protagonista della pittura di Salvador Dalì “Figura Femminile Con la Testa di Fiori”,
www.leninimports.com/salvador_dali_female_figure...
Neverland brillava come un faro di bellezza in un altrimenti arido paesaggio tormentato dal ricercare, solitudine, rimpianto e asservimento: sia metaforicamente che materialmente parlando.Il tentativo di estorsione del 2005 colpì il fulcro stesso della sua filosofia: la sua missione, il suo cuore. Sono stati strappati i fiori e calpestati nell’oblio della polvere circostante.
La vivace risata dei bambini dà ad ogni luogo un innato senso di gioia sfrenata. Il parco giochi che era Neverland divenne spettrale silenzio nel suo dolore per quei bambini caduti vittime delle personalità demoniache infettate da “la stessa malattia della lussuria, gola, avidità”. Le azioni di alcuni malignamente invidiosi, determinati a un guadagno monetario, sono state quelle che hanno violentato i bambini. Non Michael Jackson. C’è un fotogramma nell’intervista di Martin Bashir, quando Michael e Gavin Arvizo si tengono per mano, in cui la testa di Gavin è appoggiata con noncuranza sulla spalla di Michael. Esiste anche un più famoso adattamento di questo fotogramma, maggiormente distribuito dai media, in cui l’espressione del viso di Gavin è sgranata e la faccia di Michael – molto evidentemente e inequivocabilmente, quando i fotogrammi sono piazzati fianco a fianco – è stata digitalmente manipolata per apparire sinistra. Per i photoshoppati posteri.
La settimana scorsa, guardavo le mie due figlie correre nel parco, si avvicinavano alle persone senza pregiudizio, i loro occhi imploranti dal desiderio di saziare una domanda nella loro mente: “Perché il tuo bambino sta piangendo?” oppure, “Puoi andare anche in bicicletta?” Sono una gioia senza eguali, da osservare. Eppure c’era qualcosa nel loro atteggiamento che mi ha ricordato gli orrori di cui sono stato testimone nelle strade di Nairobi, la capitale del Kenia. La sete di conoscenza che ho riconosciuto nel volto delle mie figlie mi ha fatto ricordare lo sguardo negli occhi dei bambini kenioti della stessa età – quattro o cinque (anni) – che imploravano denaro dagli stranieri di passaggio; denaro che sarebbe stato speso per droghe da cui erano diventati dipendenti; droghe che li aiutavano a sfuggire la realtà dello loro miserabili vite.
Recentemente mi è capitata un’intervista con Zac Efron. Come si usa. In essa, Zac descrive – come fortuita conseguenza di lavorare con Kenny Ortega nel film in esclusiva “High School Musical” – che gli passarono un telefono cellulare, in cui Michael era all’altro capo. Zac Efron è un fan di Michael da tutta la vita, e l’imprevista circostanza che lui fosse al telefono con il suo idolo, ha portato Zac a crollare in un pianto dirotto. Incapace di ricomporsi, Zac consegnà il telefono a Kenny Ortega, che chiuse la chiamata. Michael telefonò poi di nuovo e chiese espressamente di parlare con l’attore. Anche Michael stava piangendo. Attraverso i reciproci singhiozzi, Michael riuscì a pronunciare le parole, “Vedi? I sogni si avverano.” Credo che Michael stesse piangendo per la suscitata speranza di credere che i suoi propri sogni un giorno sarebbero arrivati a compimento; che tutti i suoi sforzi di forgiare una fondazione culturale su una fede nella saggezza dell’infanzia un giorno sarebbero stati realizzati: che tutto il sacrificio ne sarebbe valso la pena. Dopotutto – e con il totale rispetto per la piacevole persona (di Zac Efron ndt) – dubito che Michael Jackson fosse addolorato per la realizzazione di un sogno che avrebbe dovuto avverarsi che implicasse il parlare al telefono con Zac Efron.
L’Estate di Michael Jackson va oltre ogni immaginazione, inerentemente all’ ingiustificabile volontà di permettere la vendita di Neverland – il costrutto fisico, ricordate, che esprime inimitabilmente l’anima di Michael – deve sicuramente fornire alla comunità dei fan di Michael Jackson una motivazione che sia unanimemente accettata.La vendita di Neverland è inconfutabilmente – anche per i più accaniti sostenitori dell’Estate – palesemente sbagliata. I preparativi per il This Is It (un tour che Michael è stato costretto ad accettare per motivi finanziari, sebbene allo stesso tempo seriamente deciso a respingere l’idea di vendere Neverland – o la sua musica inedita, per quel problema) ha portato alla sua morte.Il primo piano fotografico del viso di Michael durante le prove di ‘They Don’t Care About Us’ , che ritrae chiaramente il volto di un essere umano agonizzante (ancora utilizzato per promuovere l’uscita del film, con esso anche costituire una prova che Michael fosse ‘in forma’) – da allora è stato protetto da copyright – quindi, limitandone la distribuzione. ‘This Is It’ è stato un carro funebre vuoto. ‘This Is It’ è stato un film internazionale che mostra la morte che ha fatto soldi a palate.
E l’ultima cosa che avrebbero fatto i razzisti organizzati dopo aver effettuato un linciaggio? Impadronirsi della proprietà del linciato.
Basta scagliare pietre, però. Confucio filosofeggiava che in una battaglia, nel momento in cui una fazione sembra prendere il controllo, la cosa più saggia da fare è permettere all’avversario di ritirarsi attraverso il ponte, consentendogli così l’opportunità di riconsiderare il loro punto di vista. Il settore dei sostenitori dell’Estate della comunità dei fan di Michael Jacksons sono arrivati a un tale frangente.
Nel 2003 Michael ha detto: “Volevo avere un posto dove avrei potuto creare tutto quello che non ho avuto da bambino….Lo amoE sempre lo amerò. E io mai, mai venderò Neverland. Neverland è me….Sai? Essa rappresenta la totalità di quello che sono…..E’ così davvero…..Io amo Neverland.” Nel 2012 un portavoce legale di Katherine Jackson ha detto: “ E’ desiderio dei beneficiari che Neverland sia conservata in famiglia e i figli di Michael decidano, un giorno, cosa fare della loro casa.” Nel 2013, Paris Jackson ha parlato del suo desiderio di far risorgere la casa della sua infanzia, Neverland. Tra quattro brevi anni, Prince Jackson, otterrà il controllo personale della sua quota ereditaria multi-milionaria di suo padre. Perché gli avvocati alla guida dell’Estate di Michael Jackson non possono finanziare l’unicamente preziosa conservazione della sua casa d’infanzia storicamente-significativa fino ad allora? Il luogo dove i figli di Michael sono cresciuti senza dover immaginare di recuperare dalla loro soffitta un animale, come quegli animali molto reali che vivevano nel loro giardino? Gli animali che vivevano lì, perché Michael Jackson aveva compreso gli aneliti idiosincratici della gioventù così chiaramente e intrinsecamente.
Il talento senza pari e il genio di Michael Jackson diventano quasi superflui di fronte a quello che ha cercato di utilizzare proveniente dal successo - un tentativo di lascito che rendesse il mondo un posto migliore a cominciare da una venerazione universale per l’infanzia. Neverland racchiude questo. C’è clamore a tutto tondo nella comunità dei fan di Michael Jackson: milioni di individui che esprimono la loro incredulità all’idea che Neverland sia venduta.
Perciò, che cosa fare? Mi sono imbattuto nella brillante idea di usare Twitter per incoraggiare coloro con i mezzi economici e le motivazioni ad impegnarsi per la causa. Le persone che balzano subito in mente sono Janet Jackson e Lisa Presley. Può benissimo sembrare un approccio ingenuo per alcuni, ma dobbiamo avere fiducia nella nostra forza numerica. Inoltre, l’ingenuità, era un così potente e definito tratto del carattere del nostro eroe. E lo sforzo speso per inviare un tweet è minimo.
Sono un grande credente nella speranza. Sono un grande credente nella casa.
E’ dove vado nei miei sogni.
Fonte: sylmortilla.com
Traduzione di Maria Laura Bili
'Sono nato per non morire mai
Per vivere in beatitudine, per non piangere mai
Per dire la verità e mentire mai
Per amare senza un sospiro
Per distendere liberamente le mie braccia...'
- Michael Jackson , from Dancing the Dream -
I miss you ...
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