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MJ nella nuova storia di copertina di Billboard: The Inside Story of 'Xscape'

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2014 01:46
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05/05/2014 01:11
 
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Aneddoti e retroscena raccontati direttamente dai produttori dell'album - Traduzione integrale
Grazie alla nostra mitica traduttrice e procacciatrice di news 4everMJJ, ecco a voi la traduzione integrale della nuova storia di copertina che Billboard ha voluto dedicare a Michael Jackson, ricca di aneddoti e retroscena raccontati direttamente dai produttori di XSCAPE.
Entro oggi, lunedì 5 maggio, il sito della rivista dovrebbe pubblicare la storia completa, che noi ovviamente tradurremo e integreremo in questo post. Quindi ... Stay Tuned [SM=g27823]


Michael Jackson's Billboard Cover: 5 cose che abbiamo appreso sul nuovo album




La nuova storia di copertina di Billboard si concentra sul Re del Pop, Michael Jackson, andando dietro le quinte con i super-produttori che hanno passato al setaccio quasi due decenni di outtakes da studio di MJ nel tentativo di produrre ciò che sperano sarà un successo postumo da record, "Xscape" (in uscita il 13 maggio).
Antonio "LA" Reid, Timbaland, Rodney Jerkins e J-Roc - il team di "Xscape" - portano Billboard nel cuore della realizzazione dell'album, disponibile in un'edizione estesa che include un nuovo duetto Justin Timberlake-MJ, "Love Never Felt So Good".
Tornate lunedì (5 maggio) per la storia completa. Fino ad allora, qui ci sono cinque cose che abbiamo appreso sul percorso di "Xscape" di Michael Jackson.

NON C'ERA CARENZA DI MATERIALE.
I produttori hanno selezionato 24 possibilità per "Xscape". Una alla volta hanno ristretto il campo a 20, che sono state riviste fino a circa 14. Otto saranno nell'album, anche se molte altre sono state preparate (un'edizione deluxe conterrà anche i brani originali). Le scelte non sono esattamente delle sorprese, anche se le omissioni possono esserlo. Le tracce che Jackson ha messo insieme con Freddie Mercury dei Queen nel 1983 non sono su "Xscape", sebbene sia Brian May che Roger Taylor dei Queen hanno parlato del fatto di averci lavorato l'anno scorso. E anche se una versione di "Slave to the Rhythm" con Justin Bieber è trapelata lo scorso agosto (sostenuta da una serie di tweets di Bieber), non la sentirete su "Xscape".

I FAN PIU' ACCANITI PROBABILMENTE RICONOSCERANNO I BRANI
... Ma questo non significa che i produttori li avevano sentiti prima. Timbaland e Mikkel Eriksen di Stargate hanno cominciato ascoltando il materiale sorgente che Reid ha presentato, ed entrambi hanno rapidamente deciso di rinunciare ai brani strumentali e lavorare solo con le parti vocali di Jackson e alcuni rumori raccolti dal microfono. "Si può sentire il suo piede nella cabina quando canta, e lo schiocco delle sue dita", dice Jerkins.

MJ ERA INARRESTABILE IN STUDIO.
Durante le sessioni originali di "Slave to the Rhythm" nel 1989 Jackson ha registrato le parti vocali 24 volte. "E non era farla una volta e sistemare solo la nota che non andava bene", dice Reid, che ha lavorato sulla traccia base con Babyface. "No, lui ha cantato la canzone da cima a fondo 24 volte, senza una pausa, senza andare in bagno, senza un 'Dammi un momento'. Cantava la canzone e diceva: 'Ok, datemi un'altra traccia, posso fare di meglio', e lo faceva di nuovo. 'Posso azzeccarla, dammi un'altra traccia', e lo faceva di nuovo".

L.A. REID HA CERCATO DI FAR FIRMARE JACKSON CON LA ISLAND DEF JAM.
"Lui ha detto: 'Non voglio un altro successo, non voglio fare solo un altro disco: voglio fare qualcosa di grande. Se non può essere grande, se non può essere rivoluzionario, se non può essere imponente, se non sei impegnato come lo sono io, allora non dovremmo farlo. Ma se tu ti impegni con me io prometto di impegnarmi con te". Non doveva accadere. Jackson invece firmò un contratto di breve durata con lo sceicco Abdulla bin Hamad Al Khalifa, il principe del Bahrein.

MJ VOLEVA DAVVERO LAVORARE CON STARGATE.
Jackson stava cercando di collaborare con il duo di produzione norvegese Stargate - Mikkel Eriksen e Tor Hermansen - noti per i loro successi con Rihanna e la Perry. Il cantante era un fan delle loro canzoni per Ne-Yo, e si era incontrato con loro al ristorante cinese di Midtown Manhattan Mr. K per discutere di progetti futuri. "Solo noi due, e i manager, e c'era anche Blanket", dice Eriksen. "Giù nel seminterrato".




05/05/2014 - PUBBLICATA LA STORIA COMPLETA DELLA COPERTINA DI BILLBOARD

Prontamente tradotta dalla nostra 4everMJJ ... Buona lettura!


Bringing Michael Jackson Back: The Inside Story of 'Xscape' (Cover Story)




Poco meno di un anno fa LA Reid incontrò John Branca a cena al Cecconi di West Hollywood. Reid era Presidente e Amministratore delegato di Epic Records ("la casa che Thriller ha costruito", come la chiama Reid) dal luglio 2011 e aveva ereditato un'etichetta "fredda" che fino a quel punto non era diventata molto più "calda". Branca aveva ripreso il suo ruolo di consigliere e avvocato di Michael Jackson poco prima della sua morte nel 2009, e durante il suo periodo da co-esecutore testamentario di Jackson aveva cancellato 500 milioni di dollari di debito del patrimonio, grazie al film-concerto This Is It (che ha incassato 261 milioni di dollari in tutto il mondo) e redditizie performance basate su Jackson con il Cirque du Soleil.

Uno degli elementi sul tavolo quella sera era l'idea di Reid per un film biografico su Jackson che coprisse la sua vita tra i 19 anni - quando ha girato The Wiz e ha lavorato per la prima volta con Quincy Jones - e i 24 anni, quando lui e Jones hanno rimodellato il mondo con Thriller.
Branca dette una risposta semplice a Reid: No.
"John mi disse: 'Questo è meraviglioso. Perché? Perché dovremmo permetterti di farlo?'" ricorda oggi Reid, 57 anni. Branca si lamentava del fatto che durante il suo periodo alla Epic Reid non aveva fatto nulla per Jackson. I primi due anni di Reid presso l'etichetta avevano coinciso con il suo incarico come giudice a "The X Factor" sulla Fox (una decisione che ora definisce "orribile"), e Branca colse la palla al balzo anche su questo. "Mi disse: 'Tu non parli di Michael quando sei in tv'", dice Reid. "E comincia a rimproverarmi".
Ma Reid vide la possibilità di dimostrare il suo valore, e così chiese qualcos'altro, qualcosa di più grande: cercare negli archivi e sentire le registrazioni che Jackson - che era noto per lavorare su ben 70 canzoni per ogni album - aveva lasciato. "Fammi sentire tutto", disse a Branca. "E poi fammi mettere insieme la mia squadra e fare un album su Michael."
"Stavo praticamente facendo lo stronzo discografico bugiardo", spiega Reid. "Perché non avevo idea di ciò che ci fosse negli archivi." Ma ora lo dice con un sorriso e la fiducia che acquisisci perseguendo una strategia poco ortodossa e creando qualcosa che nessuno credeva possibile - un album che merita di essere discusso nel contesto della musica straordinaria che Jackson ha fatto da Off the Wall del 1979 a Invincible del 2001.

"Xscape", che uscirà il 13 maggio, è composto da otto tracce di parti vocali di Jackson adeguate alla nuova musica di Timbaland e J-Roc, Rodney Jerkins, Stargate e John McClain, l'ex dirigente di A & M Records, che è co-esecutore testamentario di Jackson insieme a Branca. Gli originali su cui hanno lavorato sono stati registrati tra 1983 e il 1999, il periodo da subito dopo Thriller a poco prima di Invincible.
Le canzoni finite non sono remix. Reid ha scelto una strada più rischiosa, incaricando ciascuno dei suoi produttori di creare quelle che sono essenzialmente nuove canzoni basate solo sulle tracce vocali di Jackson. Timbaland - il produttore esecutivo del progetto, che ha curato cinque tracce con il suo collaboratore J-Roc - ne parla quasi come una storia di fantasmi, con la voce senza corpo di Jackson che lo incita, dissuadendolo dai suoni che non erano abbastanza innovativi e dando la sua benedizione quando lo erano.

Questo è il secondo album previsto da un accordo tra l'Estate di Jackson e la Sony Music per far uscire materiale inedito, del valore riferito di 250 milioni di dollari. Il primo, "Michael" del 2010, era incentrato sul materiale più recente che Jackson stava registrando negli anni precedenti la sua morte. E' stato completato da una mezza dozzina di produttori, molti dalle sessioni originali, che hanno cercato di assecondare le sue intenzioni come meglio potevano. I risultati sono andati ben al di sotto del perfezionismo di Jackson in studio. Branca definisce il processo "un po' caotico" e osserva che mancava una visione d'insieme che guidasse il tutto.
Dalla sua pubblicazione Michael ha registrato vendite per 540.000 pezzi, assolutamente non rilevanti. Tuttavia Jackson rimane, cinque anni dopo la sua morte, un grande business. L'anno scorso "Michael Jackson: The Immortal World Tour", un partenariato tra il patrimonio di Jackson e il Cirque du Soleil, è diventato il nono tour con il maggiore incasso di tutti i tempi, superando il Voodoo Lounge Tour dei Rolling Stones del 1994 e 1995 con un utile di 325,1 milioni di dollari per 407 spettacoli che hanno attirato quasi 3 milioni di spettatori. Immortal è di nuovo in tour in Nord America, e una seconda produzione Cirque du Soleil, "One", è diventato, nel maggio del 2013, uno show permanente presso il Mandalay Bay di Las Vegas.
Gli album di Jackson hanno venduto 12,8 milioni di copie negli Stati Uniti dopo la sua morte, secondo Nielsen SoundScan - 8 milioni nei mesi immediatamente dopo la sua morte avvenuta il 25 Giugno 2009, facendo di lui l'artista best-seller di quell'anno. Da allora le vendite di Jackson hanno rallentato. L'anno scorso i suoi album hanno venduto 584.000 copie, meno di Elvis Presley (1,1 milioni) e Johnny Cash (969.000), ma più di Whitney Houston (310.000) e Jimi Hendrix (539.000). "Xscape" raggiungerà il numero in alto, anche se non è chiaro di quanto.

Un disco di successo sarebbe ovviamente benvenuto, ma Reid e tutte le persone coinvolte vedono anche uno scopo più alto: rianimare la presenza di Jackson nell'universo pop di oggi. Non c'è dubbio che la sua influenza sia viva. Ascoltate le canzoni della Billboard Hot 100 per la maggior parte delle settimane e sentirete le tracce dei discepoli Jackson, che in questo momento sono Pharrell Williams, il quale ha a lungo inseguito quello che lui definisce il suono "pop balbuziente" di Jackson, al numero 1 con "Happy"; e Justin Timberlake, al numero 9 con "Not a Bad Thing", co-prodotto dal team di "Xscape", Timbaland e J-Roc.
Lavorando sull'album Timbaland dice di essersi chiesto: "Come sentirei questo alla radio a confronto con Katy Perry? Come un suono datato, sembrerebbe nuovo? Dovevo fare in modo che potesse competere con tutto ciò che sta accadendo oggi nel mondo del pop".

Nel mese di aprile Reid si è riunito con i produttori che hanno lavorato su "Xscape", McClain a parte, per parlare con Billboard della realizzazione dell'album e per girare un documentario. Si sono incontrati agli Henson Studios di Hollywood, gli ex A & M Studios di La Brea, costruiti nel 1966 sul luogo dello studio di Charlie Chaplin. Jones e Jackson hanno registrato "We Are the World" qui nello Studio A e Jackson - che ossessivamente proiettava filmati di Chaplin come forma di studio - faceva le prove sul palco.
Alcuni di questi uomini avevano conosciuto Jackson e lavorato con lui. Jerkins, 36 anni, produttore di successi per Brandy e Destiny Child, ha incontrato per la priva volta Jackson a 16 anni e ha iniziato a lavorare con lui a 19. "Mi aveva richiesto per un anno", dice Jerkins di Jackson. Alla fine sono diventati tre, dal 1999 al 2001. Reid stesso aveva prodotto uno dei brani originali di "Xscape", "Slave to the Rhythm", con il suo partner Kenneth "Babyface" Edmunds nel 1989 (e aveva quasi messo sotto contratto Jackson nel 2005, quando era presidente / Amministratore delegato della Island Def Jam).
Timbaland ha fatto il restyling per "Xscape". "Ha chiesto [a Rodney] di lavorare con lui per un anno", scherza Reid. "Questo dimostra dove sono come produttore - mi ha richiesto per due settimane".

Jackson avrebbe voluto lavorare con il duo di produzione norvegese Stargate - Mikkel Eriksen e Tor Hermansen, entrambi 41 anni - noti per i loro successi con Rihanna e la Perry. Il cantante era un fan delle loro canzoni per Ne-Yo, e si era incontrato con loro al ristorante cinese di Midtown Manhattan Mr. K per discutere di progetti futuri. "Solo noi due, e i manager, e c'era anche Blanket", dice Eriksen. "Giù nel seminterrato".
"Ha mangiato?" chiede Reid.
"Ha mangiato - ha portato le sue bacchette", dice Hermansen.
Per quanto riguarda Timbaland, 42 anni, Reid sentiva che la sua innovazione costante era in sintonia con il desiderio di Jackson di costruirsi sempre un suono unico. Come faceva Jackson, Timbaland mette in atto i suoni nella sua testa, facendo beatbox e vocalizzi in studio. E, come Jackson, è implacabile nella sua ricerca di nuovi approcci. "Mi sono sempre sentito in anticipo sui tempi, come se nessuno capisse il mio metodo musicale. Sento che tutto intorno a noi è musica. Ecco perché nelle canzoni uso grilli e uccelli e cucchiai e maniglie delle porte o un motore di auto, e ne faccio un ritmo".
Timbaland è stato la prima chiamata di Reid. "Ho detto: 'Voglio entrare in studio, non voglio parlare al telefono'", ricorda Reid. I due si incontrarono ai Jungle Studios sulla West 27th Street a Manhattan, costruiti da Alicia Keys e di sua proprietà. "Com'è normale, la sala di controllo dello studio era piena di gente - musicisti, tecnici del suono, assistenti, amici, autori - c'erano un sacco di persone nella stanza", spiega Reid. "Non volevo parlarne in un contesto di gruppo, così ho detto: 'Tim, possiamo parlare?' Siamo usciti e gli ho sussurrato in un orecchio di questo grande progetto speciale. Ho detto: 'Senti questo: "Michael Jackson prodotto da Timbaland"'.
"Mi sentivo come se mi stesse dando un compito", dice Timbaland. "Del tipo: 'Fammi vedere quanto sei bravo davvero. Che ne dici di Michael Jackson?'"

Per Reid stesso il progetto rappresenta anche la possibilità di dimostrare quanto è bravo davvero. "Quando sono venuto alla Epic Records non sapevo esattamente perché", dice. Da quando ha co-fondato la LaFace Records con Edmunds 25 anni fa, Reid è salito ai primi posti sia con la Arista che con la Island Def Jam, supervisionando dischi innovativi di TLC, Usher, Outkast, Pink, Avril Lavigne e Rihanna. "Avevo davvero bisogno di un altro lavoro in un'altra casa discografica?" chiede. E anche se Epic è in ripresa, grazie ai recenti successi di Future, Kongos e A Great Big World, i suoi primi 18 mesi sono stati difficili. "Fino a quando non abbiamo iniziato a lavorare sul progetto di Michael Jackson... non avevo capito, sai?" dice. "Avevo bisogno di affondare i denti in qualcosa che aveva il potenziale di essere grande".

Il processo è iniziato con l'Estate di Jackson che ha cercato - negli archivi di registrazione memorizzati nei diversi magazzini di beni di Jackson - tutto: dal suo guardaroba, gioielli e auto ai suoi appunti e scritti, nel sud della California. "Abbiamo informatizzato la gran parte di esse", dice Branca delle registrazioni. "Abbiamo indicizzato e registrato, così abbiamo un accesso veloce a tutto".
Non c'è carenza di materiale. Nel fiore degli anni Jackson lavorava senza sosta. Utilizzava più studi, in modo da poter passare da canzone a canzone, a volte per 16 - 18 ore di fila. Cantava piuttosto che suonare, ma poteva cantare accordi o arrangiamenti per il suo team, e portava loro demo di orchestrazioni vocali (con ritmi fatti con il beatbox) costruiti nel suo studio casalingo. "Ha un intero disco nella sua testa e cerca di fare in modo che glielo facciano in quel modo", ha detto l'autore-produttore-ingegnere Bill Bottrell a Joseph Vogel, autore di Man in the Music (e delle note di copertina per "Xscape"). "Il suo compito è quello di estrarre da musicisti, produttori e tecnici ciò che sente quando si sveglia la mattina."

Jackson ri-registrava per ogni progetto, lavorando su canzoni per anni, e talvolta riprendendole in mano per album successivi - "Wanna Be Startin 'Somethin" fu iniziata durante le sessioni di Off the Wall, ma finì su Thriller. Lui continuava a spingere se stesso e chi gli stava intorno. Quando collaborava con Jerkins su "Xscape", che è stata registrata tra il 1999 e il 2001, mandò il produttore da uno sfasciacarrozze con un registratore per trovare nuovi suoni percussivi. "Cominciai a colpire delle cose e pensai, 'Wow, questo potrebbe funzionare in una canzone, potrebbe stare bene con l'effetto'. Dopo un po' i suoni iniziavano a prendere vita, ed erano momenti in cui lui si sentiva stimolato per la cosa successiva. Cercava di capire come creare suoni.
"'Dov'è il suono che te la farà ascoltare più e più volte?'" chiedeva a Jerkins. "Dobbiamo essere pionieri e creare quel suono".

Da tutto questo materiale Reid e lo storico talent scout di Sony, John Doelp, avevano un obiettivo chiaro. Volevano trovare canzoni, dice Reid, che "Michael avesse cantato dall'inizio alla fine più volte, tracce multiple, perché quella era l'unica indicazione da cui potevo rilevare l'amore di Michael per le canzoni". Reid lo sapeva bene: quando lui e Edmunds avevano registrato l'originale "Slave to the Rhythm" con Jackson, a Los Angeles, nel 1989, durante le sessioni di Dangerous, Jackson aveva registrato le parti vocali 24 volte.
"E non era farla una volta e sistemare solo la nota che non andava bene", dice Reid, che ha lavorato sulla traccia base con Babyface. "No, lui ha cantato la canzone da cima a fondo 24 volte, senza una pausa, senza andare in bagno, senza un 'Dammi un momento'. Cantava la canzone e diceva: 'Ok, datemi un'altra traccia, posso fare di meglio', e lo faceva di nuovo. 'Posso azzeccarla, dammi un'altra traccia', e lo faceva di nuovo. Ogni volta la faceva meglio, ma arrivati alla traccia 13, alla 14 ci siamo persi, perché sembrava sempre la stessa. A quel punto l'aveva perfezionata, ma continuava ancora".

Esaminando gli archivi, Branca e Karen Langford - che sanno cosa c'è nei magazzini di archivio meglio di tutti - hanno selezionato 24 possibilità conformi alle specifiche di Doelp e Reid. Una alla volta hanno ristretto il campo a 20, che sono a loro volta state ridotte a circa 14. Otto saranno nell'album, anche se molte altre sono state preparate (un'edizione deluxe conterrà anche i brani originali). Le scelte non sono esattamente delle sorprese, anche se le omissioni possono esserlo. Le tracce che Jackson ha messo insieme con Freddie Mercury dei Queen nel 1983 non sono su "Xscape", sebbene sia Brian May che Roger Taylor dei Queen hanno parlato del fatto di averci lavorato l'anno scorso. E anche se una versione di "Slave to the Rhythm" con Justin Bieber è trapelata lo scorso agosto (sostenuta da una serie di tweets di Bieber), non la sentirete su "Xscape".
I fan di Jackson più accaniti riconosceranno quasi tutti questi brani. La maggior parte erano in qualche modo completati, e sono trapelati nel corso degli anni, in parte o completi. Alcuni dei brani trapelati possono essere ancora sentiti online. Ciò non significa, però, che i produttori di "Xscape" li avessero sentiti prima.

Timbaland e Mikkel Eriksen di Stargate hanno cominciato ascoltando il materiale sorgente che Reid ha presentato, ed entrambi hanno rapidamente deciso di rinunciare ai brani strumentali e lavorare solo con le parti vocali di Jackson e alcuni rumori raccolti dal microfono.
"Si può sentire il suo piede nella cabina quando canta, e lo schiocco delle sue dita", dice Jerkins. "Era tutto puro, vero. Non era 'Togli gli schiocchi di dita, togli il piede che batte'. No - è reale, è lui nella cabina, e si sente quello che sta facendo".
"Come produttore, rende il nostro lavoro facile", dice Hermansen. "Tutta la roba che è sulla traccia vocale, fa venir voglia di alzarsi e ballare."
Per Eriksen e Hermansen, il progetto li ha portati di nuovo ai loro primi giorni, quando remixavano alla fine degli anni '90 successi R & B americani - Mary J. Blige, Mariah Carey, Brandy - per il mercato europeo, mettendo nuove tracce strumentali sulle voci a cappella. Ma quello che era un piacere per loro era più complicato per Timbaland.
"Ci sono stati momenti in cui sono crollato", dice. "Era molto difficile da fare. Pensavo,'sto facendo Michael Jackson, ma non posso parlare con lui. Quindi come faccio a incarnarlo?'". Quando lui e J-Roc erano in studio a rielaborare "Loving You" - una canzone scritta e prodotta da Jackson nel suo studio di casa a Encino, in California, dove ha vissuto prima di Neverland - la prima versione che hanno tirato fuori era terribile. "Pensavo, 'Non credo che Mike vorrebbe questo. Dobbiamo tornare indietro, dobbiamo semplificarla'", dice. Dopo averlo fatto - cercando un suono ricco che, dice, sembra come "i Boyz II Men incontrano l'oggi" - ha sentito la voce di Jackson che diceva "Eccola, Tim."
"Mi guardo intorno e non c'è nessuno nella stanza", dice. "Non ho mai condiviso questa storia, neanche con il mio co-produttore, Jerome. Lui fa, 'Tutto bene?' e io, 'Nah, sono a posto, solo...' E io sono seduto e penso, 'Yo, ho appena sentito qualcosa. So che non sono pazzo. Io so quello che ho sentito'. Quindi è come se il suo spirito risuonasse attraverso di me per darmi l'ok."
L'attenzione sulla voce a cappella di Jackson è diventato un principio guida per "Xscape". Le nuove versioni lo hanno messo al centro ("lui si sente più forte", dice Reid). "Abbiamo effettivamente tolto alcune cose solo per far respirare Michael", dice Hermansen. "Michael sta cantando ed è grande, facciamolo semplicemente respirare e fargli fare le sue cose."

Per Reid questo progetto è personale per molti motivi. Nato nel 1956, due anni prima di Jackson, è cresciuto con la musica di Jackson, prima di vedere The Jackson 5 presso la Ohio State Fair. "Ero un ragazzino, e Michael era un ragazzino, e mi lasciò senza parole", dice. "Quando il piccolo Michael Jackson aprì la bocca, la sua voce si è librata attraverso il palco."
Reid ricorda il suo primo incontro con Jackson, in un evento BMI a Los Angeles. "Feci una foto con lui", dice. "Avevo i capelli ricci completamente pieni di gel, il gel mi scorreva giù per il collo". Non è stato molto tempo dopo questo incontro che Jackson fece andare Reid e Edmunds a Neverland per parlare di lavorare insieme. Arrivarono in elicottero, firmarono un accordo di confidenzialità ("perché era così quando andavi da Michael") e attesero Jackson in biblioteca.
"Eravamo lì forse da cinque minuti, ma mi sembravano più di 20: trepidazione, nervosismo, tenevo d'occhio la porta, in attesa che Michael entrasse. Michael entra. Non passa attraverso quella porta, arriva da una porta segreta - i libri si muovono ed entra Michael". I tre iniziarono a parlare di musica, di quello che amavano in quel momento. Jackson citò "The Knowledge", una canzone sull'album di sua sorella Janet "Rhythm Nation 1814", prodotto da Jimmy Jam e Terry Lewis. Reid cominciò a preoccuparsi. "Ogni canzone che nominava era stata scritta e prodotta da Jimmy Jam e Terry Lewis. Così guardo Kenny pensando: 'Credo che Michael abbia chiamato i tipi sbagliati. Credo che volesse Jimmy Jam e Terry'". Ma poco dopo Jackson stava già nominando canzoni alla 'Tender lover' di Edmunds, che dominava le classifice di R&B e pop.
La giornata si concluse con una proiezione nella sala cinematografica di Jackson ("c'era un addetto lì, in alta uniforme, con un piccolo berretto, come se fossimo negli anni '40"), dove guardarono un video del 1983 di Jackson e Prince sul palco con James Brown, seguito dalla proiezione del film di Prince del 1986, Under the Cherry Moon.

Quando cominciarono a lavorare insieme, Jackson scelse una demo, solo batteria e basso, e disse: "Eccola, finitela." Ma la traccia, "Slave to the Rhythm", non è stata davvero finita fino a "Xscape".
Quando ha iniziato a gestire le case discografiche, Reid si è tenuto in contatto con Jackson, e aveva parlato con lui di portarlo alla Island Def Jam. "Mi chiamava Signor Presidente", dice Reid. "Era la cosa più dolce del mondo". I due si sono incontrati presso il Dorchester Hotel di Londra. "Lui ha detto: 'Non voglio un altro successo, non voglio fare solo un altro disco: voglio fare qualcosa di grande. Se non può essere grande, se non può essere rivoluzionario, se non può essere imponente, se non sei impegnato come lo sono io, allora non dovremmo farlo. Ma se tu ti impegni con me, io prometto di impegnarmi con te". Non doveva accadere. Jackson invece firmò un contratto di breve durata con lo sceicco Abdulla bin Hamad Al Khalifa, il principe del Bahrein.
"Michael e io ci separammo sapendo che volevamo lavorare insieme", dice Reid. "Xscape" realizza tale intenzione. E' mirato e coerente, come ogni album postumo potrebbe essere, esprimendo le libertà creative che Jackson cercava nella sua musica. Costruito intorno alla voce e all'eredità di Jackson, riesce semplicemente suonando come la musica di Michael Jackson, piena di gioia e disperazione, spesso senza distinzione tra queste due. E trasporta lo spirito del defunto genio del pop dal passato verso il futuro, il luogo in cui Jackson ha sempre voluto che la sua musica vivesse.
[Modificato da Compix 06/05/2014 01:19]
05/05/2014 01:23
 
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grazie davvero, quindi hanno altro materiale, ergo altro album di inediti tra 3-4 anni :D

Hanno lavorato solo sulle parti vocali, spero però che le canzoni non siano state completamente stravolte



05/05/2014 02:47
 
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Re:
real palermo 1985, 05/05/2014 01:23:

grazie davvero, quindi hanno altro materiale, ergo altro album di inediti tra 3-4 anni :D



Hanno scartato però le tracce con Freddie Mercury ... Sono anni che le aspetto.

05/05/2014 16:05
 
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MJ ERA INARRESTABILE IN STUDIO.
Durante le sessioni originali di "Slave to the Rhythm" nel 1989 Jackson ha registrato le parti vocali 24 volte. "E non era farla una volta e sistemare solo la nota che non andava bene", dice Reid, che ha lavorato sulla traccia base con Babyface. "No, lui ha cantato la canzone da cima a fondo 24 volte, senza una pausa, senza andare in bagno, senza un 'Dammi un momento'. Cantava la canzone e diceva: 'Ok, datemi un'altra traccia, posso fare di meglio', e lo faceva di nuovo. 'Posso azzeccarla, dammi un'altra traccia', e lo faceva di nuovo".



...posso davvero immaginarmelo...un perfezionista eccelso... [SM=x47963] [SM=x47963]
grazie Compix [SM=g27823]
05/05/2014 18:16
 
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Re: Re:
Compix83, 05/05/2014 02:47:



Hanno scartato però le tracce con Freddie Mercury ... Sono anni che le aspetto.





eccheballe pero', uffaaa!

Grazie ragazzi per le notizie.


Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello.
D.Adams

Il sarcasmo con certe persone è utile quanto lanciare meringhe ad un castello.
Terry Pratchett

05/05/2014 18:38
 
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Re:
Compix83, 05/05/2014 01:11:






MJ ERA INARRESTABILE IN STUDIO.
Durante le sessioni originali di "Slave to the Rhythm" nel 1989 Jackson ha registrato le parti vocali 24 volte. "E non era farla una volta e sistemare solo la nota che non andava bene", dice Reid, che ha lavorato sulla traccia base con Babyface. "No, lui ha cantato la canzone da cima a fondo 24 volte, senza una pausa, senza andare in bagno, senza un 'Dammi un momento'. Cantava la canzone e diceva: 'Ok, datemi un'altra traccia, posso fare di meglio', e lo faceva di nuovo. 'Posso azzeccarla, dammi un'altra traccia', e lo faceva di nuovo".





Anche per 'I Want You Back' incise circa 24 volte.. cresciuto a pane e perfezionismo proprio.. questo era Michael [SM=g27817]


06/05/2014 01:22
 
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05/05/2014 - PUBBLICATA LA STORIA COMPLETA DELLA COPERTINA DI BILLBOARD

Prontamente tradotta dalla nostra 4everMJJ ... Buona lettura!
06/05/2014 09:44
 
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grazie per la traduzione!
l'ho stampato e appena posso lo leggerò con piacere!
06/05/2014 10:15
 
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Grazie mille per la traduzione. [SM=x47963]

Lascio la scheda aperta su Chrome come promemoria, alla prima pausa la leggo tutto d'un fiato. [SM=g2927029]

06/05/2014 11:07
 
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oh grazie! [SM=g27836]

Darth-Ragiu. Postato 25 Giugno 2009. Ore 21.33

voglio vedere la gente che si strappa i capelli, ma dove siete????
l'avete capito che mancano 17 schifosissimi giorni???

Bubbles. Postato 28 Giugno 2009. Ore 23.40

uno dei post + tristi in assoluto! alle ore 21.33: a 2 ore circa dalla fine!
tutto polverizzato: un grumo d emozioni polverizzato in un solo colpo, un grumo di aspettative,
di ansie per l'evento per l'attesa dei biglietti, le emozioni per aver preso un biglietto, il conto alla rovescia,
insomma un piccolo istante(l'istante in cui si muore) ha cancellato settimane, mesi di emozioni.

Posts tratti dal thread: "Topic delle emozioni pre/cum/post concerto" di MJ Junior

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