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Maicol Jecson - Film con Remo Girone

Ultimo Aggiornamento: 23/07/2015 16:30
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27/06/2014 00:04
 
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...ed esce il giorno del mio onomastico, è ovvio [SM=g27828] !

Sapphi, il pretesto per infilarci MJ è questo:

...lo portano a vivere un' avventura on the road insieme a suo fratello più giovane Tommaso, un grande fan di Michael Jackson,


Nel trailer, quando Girone e il ragazzino sono sotto la pensilina, mi pare accennino proprio ad una tipica mossa jacksoniana.
27/06/2014 15:40
 
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ci sono un sacco di riferimenti a MJ, tra cui le maschere che MJ metteva ai figli, una t-shirt con la scritta OFF THE WALL e tutto il personaggio del fratello minore che ha il look di MJ e in generale una certa fissazione per MJ. che volete di più?
24/07/2014 00:09
 
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Vi posto un paio di recensioni, ma ce ne sarebbero altre...

I film del weekend
17/07/2014

Maicol Jecson: si salva solo Girone

Alessandra Levantesi Kezich

In quel giugno 2009 in cui Michael Jackson morì, i registi- sceneggiatori Enrico Audenino e Francesco Calabrese hanno ambientato il piccolo romanzo di formazione di Andrea: quindicenne che ha deciso di approfittare dell’assenza dei genitori per vivere la sua prima esperienza sessuale con una graziosa coetanea, di cui si crede innamorato.
Il problema è che in casa è rimasto anche il fratellastro minore di Andrea, il Maicol Jecson del titolo, così soprannominato perché vive nel mito della carismatica pop star, ne conosce le canzoni e ne imita lo stile di ballo. Per liberarsi qualche ora del bimbo, Andrea lo lascia in una casa di riposo inventando il gioco del finto nonno, ma il finto nonno si materializza davvero nella figura di Remo Girone, che pare svampito e invece si rivelerà maestro di vita.
L’idea poteva essere buona, ma il copione meno che esangue non la sviluppa in alcun modo, i personaggi non arrivano a esistere; e i tentativi di creare riempitivi e diversivi attraverso un viaggio al lago dei tre costellato di piccoli incidenti di percorso non migliora la situazione: l’unico a salvarsi, in grazia della simpatia e di una consumata professionalità, è nonno Girone.

www.lastampa.it



Maicol Jecson

17 07 2014
di Paola Casella

Una commedia di formazione che indaga le dinamiche del rapporto tra adolescenti, anziani e bambini, ed esplora l'amore adolescenziale, l'amicizia, i rapporti familiari al di là dei legami di sangue e la scoperta dell'identità.

Con una scrittura fluida e divertente e una regia originale viene realizzato un prodotto irriverente ma che non sconfina mai nel cattivo gusto.

È l'estate del 2009. Il 15enne Andrea e il fratellino Tommaso, 9 anni e una passione sfrenata per Michael Jackson, dovrebbero partire per il campo estivo. Ma Andrea ha un appuntamento con la ragazza dei suoi sogni con la quale conta di perdere la verginità, approfittando della casa lasciata vuota dai genitori in vacanza. Fra i maldestri tentativi di sbolognare Tommaso a qualche anima pia che se ne prenda cura mentre lui va in missione per conto di sé, Andrea si imbatte in Cesare, un anziano signore che non vede l'ora di calarsi nel ruolo del nonno putativo dei due fratelli.
Non appena si è formato l'improbabile trio inizia l'avventura del film, con tanto di road movie. Ed è evidente che il modello di Francesco Calabrese ed Enrico Audenino, registi trentenni esordienti al lungometraggio, sono le commedie indie americane, in particolare Little Miss Sunshine: c'è la famiglia disfunzionale, il teenager sbullonato, il fratellino eccentrico, il nonno fuori di testa e poi una vicina svampita, una migliore amica con lo shatush blu, tre amici nerd (di cui uno nero), la ragazza dei sogni che pare uscita da una sorority yankee. Su tutti aleggia il fantasma del Maicol Jecson del titolo, che proprio quell'estate diventerà fantasma per davvero.
"Facciamo conto di essere in America", si dice ad un certo punto della storia. Data dunque per esplicitamente acquisita la paternità cinematografica del loro film, che mostra un'Italia indistinguibile dalla provincia americana (c'è persino l'anziana jogger in rosa a fare da tormentone visivo), Calabrese e Audenino compiono un'operazione interessante e dotata di una notevole freschezza: una riflessione pop sui topos del cinema indie d'oltreoceano con aggiunte glocal. Nella colonna dei meno c'è l'eccesso di narrazione fuori campo, che andrebbe sostituita con più drammaturgia e l'estetica MTV con un montaggio che sa più di televisione che di cinema. Nella colonna dei più, sorprendentemente nutrita, c'è l'originalità degli attori, dai due protagonisti (soprattutto l'irresistibile Vittorio Giannotti nei panni del piccolo Tommaso) a un inedito Remo Girone nel ruolo del "nonno"; una scrittura fluida e divertente, con un tocco di irriverenza che non sconfina mai nel cattivo gusto (e in questo, forse, sta la principale originalità europea del prodotto); una regia gradevole e alla fine anche originale, posta l'acquisizione degli stilemi del "genere indie"; scelte musicali interessanti (quelle sì, davvero locali); una ricchezza di sfumature nella costruzione dei rapporti fra i personaggi. A questo proposito la vera freccia all'arco di Maicol Jecson è la scelta, molto consapevole, di concentrarsi sul rapporto nonni-nipoti, ovvero giovanissimi-anziani, due categorie per lo più ignorate dal cinema italiano contemporaneo, soprattutto quello di commedia. E il momento più commovente è quello in cui Girone si guadagna il titolo di nonno di Tommaso, invitandolo a fare tutto quello che vuole, senza paura di sbagliare.

www.mymovies.it


[Modificato da (Miss Piggy) 24/07/2014 00:11]
24/07/2014 14:39
 
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A tempo perso,se lo daranno in qualche sala,ci andro'...dubito pero' che ci sia a Napoli!
26/07/2014 00:22
 
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L' ennesima speculazione del cavolo. Usano il nome di MJ solo per darsi pubblicità ed attirare l' attenzione.
Dire che è grottesco è un eufemismo ...
[SM=g2927028]
27/07/2014 13:35
 
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Re:
darKside87, 26/07/2014 00:22:

L' ennesima speculazione del cavolo. Usano il nome di MJ solo per darsi pubblicità ed attirare l' attenzione.
Dire che è grottesco è un eufemismo ...
[SM=g2927028]




ma quale speculazione?
io non la vedo.


dalle 2 recensioni escono fuori giudizi discordanti, credo che sia un film che avrà estimatori e detrattori divisi in parti uguali. Insomma, un film nè orribile, nè meraviglioso. Sta nel mezzo.
16/07/2015 19:15
 
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Se da un anno non vedevate l'ora di vedere questo film [SM=x47979] , ecco che la zia Piggy vi serve il link per godervelo: sopportate i due spot iniziali, poi parte il film.

QUI

Io l'ho già guardato, e per passare un'ora e 20 gratis si può anche fare: ma la sceneggiatura è davvero fragile ( gli autori son stati premiati proprio per quella [SM=g27815] ) e direi che la recensione più calzante è la prima, quella de "La Stampa", nel mio post #23.

Se vi avventurate nella visione, dopo dite la vostra, qualunque essa sia [SM=g27828] !
23/07/2015 16:15
 
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Grazie del link Miss,me lo sono guardato.
certo la trama è quello che è,al cinema sarebbe stato una delusione andarlo a vedere,però mi è sembrato carinissimo fin da subito il personaggio del bambino fan di Michael,con i calzini bianchi,i mocassini,la maglia bianca con scollo a "v".
Forse eccessivo l'uso della maschera,ma alla fine non mi ha disturbato,nel senso che non è,secondo me,stata strumentalizzata a qualcosa e non è stata proposta come una ridicolaggine o una mania di Michael.
A me è sembrato tutto molto leggero e non c'è a mio parere una speculazione sull'immagine di Michael.
Mi è piaciuta anche la scena in cui il piccolo fan racconta al "nonno dei figli di Michael....
insomma io l'ho trovato leggero e piacevole,niente di chè ma mi sono annoiata di piu guardando altri film mentre questo alla fine,scorreva se pur nella sua fragilità compositiva

comunque non capisco perchè Hanno messo proprio quel titolo e perchè hanno scritto il nome in quel modo....non ci trovo spiegazione nemmeno dopo aver visto il film...
[Modificato da LOREMJ 23/07/2015 16:30]
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