| | | Post: 3.287 | Registrato il: 16/07/2009 | Sesso: Femminile | Bad Fan | | OFFLINE |
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Se chi ci ha preceduto avesse applicato questa certezza, oggi non potremmo beneficiare dei tanti progressi della medicina. Ciò che cento anni fa era impensabile, oggi è possibile e salva la vita di migliaia di persone. Questo vale anche per la ricerca neurologica.
La depressione, tanto sottovalutata, è una malattia, ed è cosa ben diversa dall’essere tendenzialmente melanconici e pessimisti, o dal dover affrontare situazioni molto negative e dolorose, così come lo sono le tante psicosi che compromettono seriamente la qualità di vita di persone che, senza un adeguato trattamento farmacologico, nemmeno l’avrebbero avuta più una vita.
La volontà conta tantissimo, e non solo nei disturbi neurologici e psichiatrici, come pure conta il sostegno dei propri cari, ma, d fronte a vere patologie, il trattamento farmacologico è fondamentale e imprescindibile. E quindi, purtroppo, lo è anche la ricerca.
Senza alcuna polemica, ogni volta che sento o leggo certe posizioni, mi chiedo: ma chi è categoricamente e totalmente contrario alla sperimentazione animale, rifiuta poi coerentemente anche le cure mediche e la somministrazione dei farmaci sviluppatisi grazie ad essa? |