| | | Post: 273 | Registrato il: 15/07/2012 | Città: ARCIDOSSO | Età: 51 | Sesso: Femminile | Utente Certificato | Number Ones Fan | | OFFLINE |
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non rispondo a Sebastian,avete già detto voi tante cose e vi ringrazio per avermele ricordate tutte,in momenti come questo c'è bisogno di rileggere testimonianze e fatti che tolgono ogni dubbio e ci danno la certezza dell'innocenza di Michael.
per Valerie77
sono andata a vedere cosa è la sindrome di Stoccolma e ti dico che anche in un caso di rapimento avvenuto anni fa nelle mie zone accadde che la ragazza rapita instaurò una relazione con uno dei suoi rapitori.
Con questa ipotesi non ho capito cosa volevi dire...ossia,volevi ipotizzare che i ragazzini che potrebbero aver subìto un abuso potrebbero essersi infatuati e affezionati al loro abusatore?(in questo caso Michael?)
una persona su un altro forum ha postato questa parte di articolo.
Vittorino Andreoli, psicologo e scrittore italiano, scrive sulla pedofilia:
"Si tratta spesso di un bambino abbandonato affettivamente, solo dunque all’interno della famiglia o all’interno della comunità, che finisce per aspettare con ansia l′incontro già accaduto con il pedofilo, perché in qualche modo è l’unico che gli chiede e gli dà attenzione.[...]
Provate ad immaginare una famiglia che è costretta a vivere in un monolocale o un luogo angusto, tenuta insieme più dalle mura domestiche che dall’affettività. Tante solitudini che si sfiorano, e tra esse quella del bambino che si abitua a non avere attenzione e ascolto. Ma quando accade che quel padre, quello zio o quell’amico ricercano in lui qualche aspetto del suo corpo, si sente d’un tratto amato.[...]
Naturalmente non intendo creare degli stereotipi ma bisogna che nello stesso momento in cui ci occupiamo del pedofilo, cioè di colui che agisce, teniamo conto anche dei bambini i cui comportamenti si indirizzano e che intessono, in qualche modo, una relazione con il pedofilo. Questi bambini spesso si accorgono di essere oggetti esistenti solo quando si tirano giù i pantaloncini e spesso lo fanno ancora prima che gli venga richiesto. Come se ambissero a loro volta attenzione, ma anziché un amore spontaneo accettassero giochi di tipo erotico."
terradinessuno.wordpress.com/biblioteca-di-terra-di-nessuno/vittorino-andreoli-la-pedofilia-come-malattia/
sinceramente queste cose mi hanno fatto lavorare il cervello su una serie di ipotesi,ma non mi hanno mai fatto associare Michael al termine stretto di Pedofilia.
mi hanno fatto anche valutare degli scenari in cui Michael potrebbe essersi rapportato con i ragazzini come un coetaneo e quindi aver fatto gesti che in persone di pari età potrebbero essere dei semplici giochi di scoperta,mentre se attuati fra un adulto e un bambino si catalogherebbero come pedofilia....
vorrei esprimere altre cose,ma non è facile,potrei essere fraintesa in molti sensi,
in base ai fatti accaduti,alla sentenza e a tutto ciò che è accaduto in questi anni posso dire di essere sicura del fatto che Michael non abbia abusato,prevaricato,violentato psicologicamente e fisicamente un bambino,ma con onestà devo dire che la mia mente ha valutato scenari in cui alcuni atteggiamenti di Michael con dei bambini potrebbero essere accaduti,ma non come gesti di pura pedofilia.
Mi sono sentita in colpa per aver anche solo pensato queste cose,ma la frase detta da un mio amico mi ha fatto in un certo senso sentire meglio:
Chi non ha dubbi non ha fede.
Credo che per me,e chi come me,ha iniziato a seguire profondamente Michael dal giorno della sua morte,sia stato il primo momento in cui ci siamo trovati ad affrontare questo genere di accuse,perché quelle del 2005 le abbiamo ricevute già risolte,ossia Michael era già stato assolto e i suoi accusatori sbugiardati.
Quindi accumuli notizie e sensazioni che ti fanno acquisire una conoscenza e una sicurezza su di lui che ti permettono di non porti nemmeno il problema…io non ho mai pensato nemmeno per un momento che Michael potesse aver abusato di un bambino.
Poi arriva questo Robson e ti sconvolge la vita,ti mette paura perché non capisci come possa dire certe cose e immagino che sia normale porsi delle domande che non ci si era mai posti.
Chi ha già affrontato le accuse precedenti a questo forse era già allenato,ma noi nuovi credo che siamo un po’ caduti nel panico…almeno a me è questo che è accaduto,ma adesso è tutto a posto,il dubbio mi ha fatto ritrovare la fiducia che avevo riposto in Michael perché i fatti danno ragione a Michael così come il suo passato,i suoi occhi,le sue parole e i suoi messaggi.
Spero che non fraintendiate il mio discorso…mi si è fuso il cervello in questi giorni e la paura mi ha assalito,ho avuto paura e ho dubitato,ma grazie anche a tutto ciò che avete detto voi,tutti i fatti reali che avete riportato alla mia mente ho potuto rasserenarmi e credere e amare Michael come prima delle parole di Robson.
A dire il vero non ho mai smesso di credere in lui è solo che ho pensato cose che non avrei voluto pensare…
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