Katherine Jackson colta in un contraddizione ENORME a proposito di Michael che potrebbe affondare la richiesta di omicidio colposo - Vedere la prova!
(di Jen Heger, 1 Maggio 2013)
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Katherine Jackson è stato colta in una contraddizione ENORME sul consumo di droga del figlio Michael, una contraddizione così grande che potrebbe affondare la sua querela per omissione di soccorso di 40 miliardi di dollari contro la AEG, promoter del concerto.
Un avvocato di Katherine ha detto lunedì ai giurati nelle dichiarazioni di apertura del processo per omicidio colposo di Michael Jackson, che il defunto re del Pop aveva avuto una dipendenza da farmaci da prescrizione per decenni e che la famiglia di Michael lo sapeva e solo AEG sostiene di essere stata all'oscuro di questo.
Ma RadarOnline ha ottenuto in esclusiva una dichiarazione firmata dalla matriarca della famiglia Jackson, che sostiene che suo figlio NON aveva una dipendenza da antidolorifici o da alcool.
E si può vedere la prova di seguito, visto che Radar ha ottenuto la dichiarazione firmata che pianta un enorme buco nell' argomento proposto dall' avvocato di Katherine.
Nel 2007, quasi due anni dopo che Jackson era stato assolto dall'accuse di molestie a Santa Maria, California, e due anni prima della sua morte, Katherine Jackson, Jermaine, Jackie, Tito e Marlon rilasciarono una dichiarazione pubblica, firmata da tutti e cinque, dichiarando che Michael non aveva AFFATTO problemi di dipendenza.
Tutti hanno inoltre dichiarato di non aver mai tentato di organizzare un intervento su Michael. La dichiarazione era stata rilasciata dopo che la rivista People pubblicò una storia che il Re del Pop era dipendente da alcol e da pillole.
E' un punto chiave perché Katherine ha citato in giudizio la AEG promoter del concerto e i suoi legali sostengono che tutti sapevano che Michael aveva problemi di dipendenza da antidolorifici, cercando di mettere in dubbio l'affermazione di AEG, che non era a conoscenza. Ora, improvvisamente, sembra che la posizione della famiglia è stata cambiata per adattarsi alla querela.
La dichiarazione della famiglia, emessa in data 7 settembre 2007, dice:
"la rivista People ha dato seguito ad altre pubblicazioni nel riportare informazioni false e inesatte su Michael Jackson e la famiglia Jackson. Di queste voci selvaggiamente riportate, quello che è diventato più preoccupante e odioso, è che mio figlio e nostro fratello, Michael Jackson, è dipendente da antidolorifici e dall'alcool. Persone e altri organi di informazione, hanno citato "fonti", indicando che la nostra famiglia ha tentato un intervento per la droga e si è impegnata in un tentativo per subentrare ai suoi affari, a causa di questa presunta droga e all'uso di alcol".
"Noi neghiamo categoricamente di aver mai organizzato, di aver preso parte, o di essere a conoscenza di qualsiasi tipo di intervento, qualunque," afferma la dichiarazione
Potete leggere il documento firmato qui:
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L'avvocato di Katherine Jackson, Brian Panish, ha detto ai giurati durante le dichiarazioni di apertura di lunedì nel processo per omicidio colposo, che il cantante di Thriller aveva una dipendenza da antidolorifici, e che l'organizzatore dei concerti, la AEG ha omesso di indagare adeguatamente il dottor Conrad Murray. Murray è stato condannato per omicidio colposo per la morte di Michael.
"Nel corso degli anni la famiglia di Michael e le persone che lo conoscevano, credeva che lui avesse un problema con la prescrizione di farmaci," ha detto Panish ai giurati, e che la AEG e dei suoi dirigenti affermano di essere gli unici che non erano a conoscenza dei suoi problemi.
Panish ha rivelato alla giuria di sei uomini e sei donne che Jackson aveva una dipendenza da farmaci da prescrizione, tra cui il Demerol, e faceva affidamento sui farmaci per il dolore, dopo aver subito ustioni orribili sulla sua testa durante le riprese di uno spot per la Pepsi nel 1984.
La dichiarazione pubblica Katherine firmato nel 2007
"potrebbe rivelarsi molto problematica per lei quando si presenterà (davanti al giudice). Potrebbe essere usata per screditare la sua testimonianza di fronte alla giuria. Katherine sapeva che per anni prima di morire, che Michael aveva una dipendenza da Demerol. AEG non vuole dare una lavata di capo a Katherine, ma lei li ha citati in giudizio per 40 miliardi di dollari", ha detto in esclusiva a RadarOnline una fonte vicina alla situazione.
AEG afferma che non ha assunto Murray e non poteva prevedere gli eventi che hanno portato alla morte di Jackson.
Un avvocato per la AEG, Marvin Putnam, ha detto ai giurati durante le dichiarazioni di apertura, che non c'era modo per l'organizzatore del concerto di poter sapere che a Jackson veniva somministrato il Propofol dal Dr. Murray.
"Questo era tra il medico e il paziente e non AEG live ... questo caso riguarda di prendere la responsabilità delle vostre azioni", ha detto Putnam.
radaronline.com/exclusives/2013/05/katherine-jackson-says-michael-not-drug-addict-signed-d...
"Hanno mangiato la mia anima ma non importa, io ho milioni di anime, quelle dei miei fans" (1995 Michael Jackson)