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Italiani all'estero

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2013 21:23
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29/03/2013 11:13
 
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Re: Re: Re: Re:
°Mark Lanegan°, 28/03/2013 18:55:




hmm la francia? la germania? Sai quanti scrittori italiani si conoscono mediamente all'estero? Uno o due al massimo. E intendo dire tutti, non solo quelli attuali. Fai la controprova con quelli inglesi o americani. La cina poi, hmm se cultura è tutto un insieme di dizionari, ha scritto metà di quei volumi solo che noi non li consideriamo nemmeno perché euro-centrici, anzi euro-miopi. Il punto è che fuori dall'italia nessuno pensa che l'italia sia il centro del mondo, e nemmeno il paese culturalmente più importante. Semplicemente l'italia non la considerano in modo particolare ed in cina direbbero esattamente l'opposto. Al limite questa cosa ha la stessa genesi di quella storiella per cui l'italia ha il 40% delle opere d'arte di tutto il mondo (battuta disaminata in lungo e in largo per vedere che razza di origine potessa avere avuto).
La frase "ah certo come si sta bene in italia non si sta bene da nessuna parte del mondo" in effetti la sento dire solo da chi non è mai stato... appunto da nessuna parte nel mondo. E non riflette altro che un'ignoranza nel senso vero e letterale del termine.
In realtà gli italiani sono superficiali e provincialissimi. Se prendi una lonely planet internazionale l'italia viene dissezionata e massacrata. Non voglio dire solo cose cattive dell'italia perché poi, mi sembra ovvio, la devo continuatamente difendere all'estero. Difendere eh, mica l'ammirano. Sicuramente ci sarebbero cose positive ma adesso siamo sull'ottovolante ed in fase di planaggio, hai voglia a dare gli spavaldi...








Appunto Germania e Francia che hanno una cultura vastissima, ma inferiore a quella Italiana. Basta viverci per accorgersene.
Si sanno vendere bene, mentre gli Italiani no,ma davvero ci sono cittadine in Italia che a Berlino gli farebbero tanto così,se solo si curasse di più la cultura. La Germania per esempio eccelle nella filosofia, è una delle materie in cui la Germania domina, sopratutto grazie al XIX secolo che per la Germania è stato oro culturale. Ma io a Stoccarda che sono stata solo in mezzo a gente super studiata,non ho incontrato uno che sapesse chi era Nietzsche, come se a Milano nessuno sapesse chi è Giuseppe Verdi, questo perchè è ovvio, sono Paesi dovve l'umanesimo è stato un po' dimenticato, consentendo la formazione mirata al business ed eliminando il resto. In Svezia una volta ho chiesto: "ma perchè non studiate il romanticismo, visto che culturalemtne è la cosa di maggior rilievo nei Paesi nordici" "Perchè non serve." Punto a capo. Ma detto questo anche in Francia, tutto finisce in poco rispetto a ciò che può offrire l'Italia è questo è vero,e anche in Cina, hanno una cultura così ricca che hanno distrutto tutto,poichè il passato uccide il progresso, e non ho conosciuto nessuno che sapesse andare oltre a Confucio (ho insegnato inglese in Cina ai ragazzi di fine superiori), quindi direi abbastanza risicata come cosa.
Tutto questo non per dire bene dell'Italia, è vero che è bistratta,ma c'è un motivo per cui lo è. Andare all'estero infatti mi è servito ad limare il mio disprezzo per il mio Paese, e ho capito tante cose.
Il 40% delle opere d'arte non lo ho mai sentito, l'Italia è il paese con la maggior parte di siti dell'Unesco (il 6% mondiale), per quanto possa essere indicativo, ma per me non lo è, sarebbe difatti interessante capire la qualità di certi siti. E' più rilevante la piazza di Bruxelles o la Cappella Sistina? Sarebbe per me più interessante vedere questo. Ma non c'entra nulla.
E gli scrittori Italiani conoscono molto bene l'estero, l'Italia è un Paese esterofilo, per questo non viene considerata manco da noi stessi. Mentre se vai negli stati che hai citato te, sono invece nazionalisti centrici all'ennesima potenza,e anche questo aiuta a far credere che siano migliori o più ricchi di cultura (nonstante mangino italiano, i nomi dei prodotti di design tedesco siano in italiano, la musica sia scritta in taliano, i compositori siano italiani, a scuola insegnano la divina commedia, all'università insegnano arte italiana, l'elezione del Papa è segutia in tutte le tv, hanno quasi tutti case in Italia, ma l'Italia è un Paese di merda.)

Detto questo restando in topic io credo che gli italiani siano un popolo di viaggiatori ed esploratori da smepre. L'emigrazione ha picchi naturalemtne durante le crisi, ma quella è necessità, cosa che spinge in questi anni la maggior parte delle persone ad andare via, non tanto per progetti pensati e organizzati, ma solo per trovare un lavoro.


[Modificato da sery84 29/03/2013 11:27]

- you're squawking like a pink monkey bird -
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