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12 marzo 1967 - 12 marzo 2013

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2013 06:24
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13/03/2013 18:35
 
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Simone Jackson, 13/03/2013 13:46:

No dai, diamo a Cesare quel che è di Cesare. Questo disco è stato importante per il Rock e l'Avanguardia, ma non venitemi a dire che è influente per il Jazz, il R&B, il Rap, la New Age, e tutti gli altri generi di questo mondo, perchè davvero si sconfina nella sopravvalutazione più assoluta.

Tral'altro, vorrei fare una precisazione sui generi, giusto per evitare confusione e fraintendimenti. Spesso (mi auguro per comodità e non perchè lo si pensi davvero), ci riferiamo a Metal, Hard Rock, Progressive Rock, ecc. come generi. In realtà sarebbero dei subgeneri del Rock. Così come il Cool, il Bop, l'Hard Bop, ecc. lo sono del Jazz. Il Pop, che erroneamente viene considerato un genere, è in realtà un termine per descrivere:
1) la musica che vende e si trova in classifica, a prescindere dal genere di appartenenza.
2) qualsiasi tipo di musica che abbia una struttura semplice e di facile comprensione per il pubblico. Quindi, adatto alla vendita.

Per farla breve, ci sono grandi generi, che si dividono in macrogeneri, che a loro volta si dividono in microgeneri, i quali spesso si intrecciano tra di loro, sforando anche altrove.
Questo giusto per precisare, perchè molto spesso su internet mi imbatto in discussioni su cui c'è confusione su questi punti.



Esistono studi profondi sul pop. Middleton su tutti, ma poi c'è philip tagg, in italia il bianchi, michelon, eccetera, i quaderno di montag, ok. Questo per dire che l'argomento è lungo e su O.R. ci si scanna per parlare di pop. Io qui riporto il pensiero di Middleton, se non ti piace...

1) pop come "popular music". Termine che indica tutto quello che non è musica non-popolare, ovvero alta. La musica classica contemporanea. La mia accezione preferita quando parlo di teoria della musica. Anche quella di Middleton. Comprende quasi tutto, ma non tutto. Certo anche il jazz, anche se si affretta a dire Middleton "meglio trattarlo a parte". Ma anche il jazz è popular music e si contrappone, per genesi, per sua natura di musica non scritta eccetera alla musica colta e alta, quella classica. Aggiungo: in questo senso il rock è un genere o categoria del "pop" inteso come popular music.

2) pop ancora come "popular music" ma inteso come categoria di produzione musicale destinata ad un consumo massificato reso possibile dalla diffusione in UK di dischi a cavallo fra l'ultimo decennio dell'ottocento e meglio, il 1912, con la pubblicazione del primo disco di musica per la distribuzione di massa, vado a memoria perdonatemi se non è il 1912. Teoria gramsciana, che middleton adotta; il termine popular music nasce dagli scritti di gramsci e prima di questi nessuno aveva usato quel termine, ok, qui poco importa però.

3) pop come genere storico, ovvero categoria che definisce un genere musicale nato negli anni '50, quindi post tin pan alley se sai a cosa mi sto riferendo, codificato negli anni '60 e che tutto sommato procede fino ad adesso. Suddiviso per sottogeneri: il jangle pop, il twee pop, l'indie pop, il new pop, il psych pop, il post pop, l'alt-pop, perfino il pop e basta, eccetera. Ma sono sottogeneri che servono solo per la qualificazione e la catalogazione. Se hai una macro struttura chiamali pure sotto-sotto generi. (quindi 1. popular music, 2. pop music. 3. twee pop ? Mi sta bene, nulla osta. Di solito però le sub directories di un hard disk si chiamano subdirectories, non si dice sub-sub-sub-sub directories e così via a seconda del reale collocamento, comunque arbitrario)

4) pop come genere musicale, indagine su una sovrastruttura a questi sottogeneri. Vi sarebbe infatti una struttura precisa del pop ed un fine identico a tutte queste categorie, "la cattura del piacere", Bianchi ci dedica diversi libri, secondo lui si può fare una suddivisione in schema beatlesiano e quello dylaniano. Un genere determinato da strutture definite a secondo della posizione del verse e del chorus, la strategia della tensione, l'accumulo di carica e la posizione delle singole parti di un pezzo. Le battute, la coda. Eccetera.

5) una dizione spregiativa, in vigore soprattutto in italia e corrispettiva di trash oppure muzak inglese, di Easy listenening

Scusa, ne ho lette tantissime di cose non mi meraviglio più di nulla.
Cosa intendi con "Metal, Hard Rock, Progressive Rock, ecc. come generi. In realtà sarebbero dei subgeneri del Rock. Così come il Cool, il Bop, l'Hard Bop, ecc. lo sono del Jazz. "
Ah ok, in sede di rilettura direi che va bene, qui posso abbastanza concordare, mi riferisco al tuo discorso fra generi e sottogeneri: secondo la teoria di middleton, che ricordo nasce come confutazione delle tesi estetiche della scuola hegeliana sul pop, come musica di non-interesse, ci potrebbe anche stare configurandosi ad es il prog come subgenere di un genere (il rock) del pop(ular music). Quindi come configuri ad es il black metal? subgenere di subgenere? Non mi sembra importante. Credo piuttosto che se definisci genere il metal puoi chiamare anche il black metal genere senza definirlo sub-subgenere. PErché allora per il doom black-metal devi dire subgenere di subgenere di subgenere? Mi sembra irrilevante (e comunque nessuno si sogna di fare questo discorso nella pratica: sono tutti generi)


Poi sui VU.
I VU hanno un'influenza diretta su una miriade di generi, di cui sono antenati ... per test del dna accertato: l'ho detto sopra nell'intervento di apertura. Cosa ho detto? punk, new wave, dark o darwave, noise rock, post rock eccetera. Non li ho nemmeno detti tutti eh? ho lasciato fuori la no-wave di new york, vabbe, per il resto vedi sopra. E fin qui basterebbe per essere il disco più influente della storia, mica lo dico solo io, ma c'è di più.

Quello che ok, tra mille iperboli dico sopra (ma mi sembra che joe vogel quando parla di MJ un po' di enfasi ce l'abbia anche lui), sarebbe un discorso serio e che andrebbe ponderato. Quindi ti invito a considerarlo con il tempo, non vale l'immediata risposta cma quella che ti entrerà dentro con gli anni, ovvero è che l'eredità dei VU va molto al di là dell'influenza del semplice suono.

I VU creano una nuova estetica nella popular music, nel pop inteso in senso middletoniano. La prendono dalla musica contemporanea (e già questo fa vedere che un balzo è possibile fra mondi diversi) e la portano nel rock.
Questa estetica trascenderà il rock dei VU ed attecchirà in generi insospettabili, distanti spettri interi dal suono dei VU.
Ti faccio subito un esempio. Sopra hai detto che per la new age... eh, cosa volete che i VU esplichino effetti sulla new age??
Invece...
Tu sai vero da dove si fa partire la new age nella sua componente più sofisticata ed intellettuale, ovvero il lounge? Bravo, da music for airports di brian eno. E da chi ha preso mezza vita artistica brian eno, tanto che ho messo una sua frase all'inizio del mio commento sopra, quale discepolo dei VU? Da questo disco.

Il rumore dei VU è quello che Brian Eno abbasserà di volume e farà partire per la creazione del suo manifesto longe, la music for airports. E' grazie a quell'interruttore sul rumore che hanno attivato i VU che si è reso possibile il silenzio misto a rumore di tanto lounge e new age.

Quindi riassumendo. Ok, diamo a cesare quel che è di cesare. Questo disco fa impallidire non uno ma tutti i dischi di musica fino ad oggi per innovazione.
Possiamo trovare dei campi dove non esplica la sua influenza? Ma sì certo. Soprattutto se tu e miss piggy mi segnalate dei settori musicali già esistenti all'epoca dei VU e rimasti sostanzialmente inalterati nel corso degli anni.
Io ho segnato sopra alcuni settori di induzione "diretta" di effetti VU (perché se consideriamo il punk in toto come filiazione dei VU allora mezza umanità musicale deriva indirettamente da questo disco, potendosi il punk mettere alla base dei dischi che sto scaricando adesso e che sono usciti oggi).
Quando invece tu e miss piggy mi ricordate che i dischi di r6b, il gospel, non so cosa, non sono stati influenzati dai VU, oh grazie, c'erano già, io mi sono limitato a spiegare la frase per cui un 5% di ogni disco (magari è 10%, faccio a memoria) di cose nate da quel momento in avanti deve qualcosa a questo album, in via indiretta.
Ma anche per il jazz (è immaginabile il disco di DAvid Sylvian dell'anno scorso senza i VU, un cross over fra new wave e jazz atonale e reediano fino al midollo???) si può fare lo stesso discorso e per quanto riguarda i contenuti perfino il rap. Insomma, i critici si possono spingere molto avanti con questo materiale. Del resto Vogel con dangerous arriva a dire che ha influenzato il genere industrial. Visto che lui dice che uno influenza un genere nato 15 anni prima posso dire che i VU influenzano generi nati 15 anni dopo?

ps.
Ah sto correggendo (alcuni) errori e quindi colgo l'occasione per aggiungere: non è che valga come criterio di indagine, ma "la mia principale influenza soono, a parte i VU,..." è la frase più ricorrente su una rivista musciale. Forse adesso meno, ma fino agli anni 90' è stata un tormento. Il punto però è che adesso nascono sì nuovi ragazzini che giustamente ignorano tutto e tutti, ma il punto è che imitano quelli che, fino agli anni '90 dicevano di rifarsi in tutto e per tutto ai VU. La cosa che sorprende al limite è che leggi delle cose impossibile, e non escluderei che perfino christina aguilera abbia detto di rifarsi.. (il naso? no, cioè sì anche, ma) ai VU!

[Modificato da °Mark Lanegan° 13/03/2013 19:35]
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