articolo del 9 luglio 2009 su Rollingstone.com
Visto che questa testimonianza non c'era sul forum ho pensato di rimediare
Quando l'ho incontrato la prima volta non ero nervoso perché sentivo tipo che tutta la mia vita era propedeutica a quel momento. Come fan è sempre stato nella mia vita. Avevo 15 anni quando sono andato ai Grammy Awards e l'ho visto vincere tutti i suoi Grammy allo Shrine. Mi ha chiesto: "Che canzoni ti piacciono?" e se volevo fare un video. E io ho detto, "OK, bene, possiamo mettere dei neri nel video?" [Ride] Lo stavo sfidando. E lui disse: "Tutto quello che vuoi". Era tranquillo con me perché io ero diretto con lui, e sentivo che tutti erano sempre cerimoniosi attorno a lui e non gli dicevano le cose come stavano. E questo era dal punto di vista di un giovane ragazzo nero cresciuto ammirando Michael Jackson, ispirato dalla visione che lui aveva non solo nella musica, ma nella sua vita. Avere la possibilità di frequentarlo e di chiamarlo amico è stato un onore per me.
Sul set [del video "Remember the Time"] lui era vivace. La mia coreografa in quel video era Fatima Robinson e noi tre ci riunivamo e lei faceva la routine con lui. Era davvero una grande atmosfera, solo vedere come arrivava a fare ogni passo, a poco a poco, l'intera routine, come se stessimo mettendo su uno spettacolo di Broadway. Diceva: "Qualunque cosa vogliate per renderlo più cool possibile, facciamola. Prendiamo Eddie Murphy. Prendiamo Magic Johnson". Magic Johnson stava attraversando quel brutto momento, aveva appena rivelato che aveva l'HIV. Michael ha detto: "Dobbiamo mettere Magic in questo video". Lo ricorderò sempre.
Era un tipo molto visivo. Non erano video per lui, erano cortometraggi, visualizzavano l'anima di quello che stava cercando di realizzare nella musica. Cercava sempre di alzare il livello.
Speravo che stesse per finire il suo album. Aveva innumerevoli brani che aveva fatto nel corso dei sei o sette anni. Era così meticoloso in quello che faceva. Aveva canzoni da hit di scorta che non avrebbe mai fatto uscire e lavorava con tutti questi produttori diversi. Se eri una persona con un minimo di nome nel mondo della musica, Michael Jackson ti chiamava e ti chiedeva di lavorare con te. La gente veniva. Ma lui non pubblicava niente di quella roba.
Ho mangiato i cereali dei Jackson 5, ho suonato i 45 giri, ho guardato il cartone quando ero un ragazzino, sono andato ai concerti, ero al Victory tour. Avevo una cravatta con le paillettes, cosa che mi dispiace ammettere. [ Ride ] Lo amerò per sempre.
www.rollingstone.com/music/news/michael-jackson-remembered-john-singleton-on-challenging-his-hero-...
C'è anche il Making of del video, trasmesso a suo tempo da MTV. La scena più esilarante è quando l'uccello (aquila? falco?) sulla sedia di Eddie si alza in volo e lui si spaventa e scappa e poi cerca di giustificarsi (1.22): "Non voglio che pensiate che sono corso via perché sono spaventato o sono un fifone perché Iman non si è mossa, ma ci sono due modi per reagire a una situazione del genere: puoi correre o restare completamente immobile, e lei è rimasta immobile, ma è spaventata quanto me. Lei è cresciuta in Africa, lei sa che se l'aquila impazzisce devi restare immobile, io sono di Brooklyn, perciò scappo"
www.youtube.com/watch?v=W_vaNZyFyHE
[Modificato da Compix 28/12/2015 07:47]