Bellissima domanda Raronno che mi induce ad interrompere il silenzio per rispondere con un articolo che mi colpì moltissimo apparso su La Repubblica il 27 giugno 2009:
Rivoluzionario come Fred Astaire - di Alessandra Ferri-
Vedendo Michael Jackson in un concerto dal vivo ho sentito che arrivava da un altro pianeta.
Il suo modo di ballare non era solo questione di talento, ma di talento rivoluzionario.
Strabilianti erano la sua musicalità, la velocità, la precisione e la pulizia dei suoi movimenti, e per eleganza e leggerezza era paragonabile solo a Fred Astaire, il quale era cosciente di questo, tanto che di lui disse che era il massimo danzatore del secolo.
I movimenti di Michael Jackson non hanno mai una sbavatura. Sono così taglienti e definiti che mortificano quelli dei pur bravissimi ballerini che gli stanno intorno.
Mentre negli altri si intuisce sempre il peso del corpo di Michael quello che emerge è l'anima.
Spesso nei ballerini si vede la preparazione a un movimento o a un passo.
In Michael mai, lui lo faceva e basta.
Perciò la sua danza era sempre inaspettata e spiazzante, talmente unica da risultare ipnotica.
Impossibile cercare d'imitarla.
A chi la guarda resta solo l'ammirazione per questo ballerino autodidatta eccezionale che col suo passo tipico, il moonwalk, sapeva "camminare sulla luna" perchè da li o forse da più lontano proveniva.
Per l'argomento vitiligine molto materiale è raccolto in questa pagina di un blog molto accurato e ricco di documenti:
vindicatemj.wordpress.com/2011/08/13/lupus-vitiligo-plastic-surgery-and-the-concept-of-self-hatred-did-michael-jackson-want-to-g...[Modificato da Antonella-60 15/11/2012 19:25]