di Willa Stillwater e Joie Collins (26.09.12)
è stata accontentata
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: come da sua richiesta, in occasione di Bad 25, Wille e Joie stavolta analizzano proprio "Leave Me Alone".
Willa: Così questa settimana concluderemo il nostro mese di celebrazione di Bad, ma questo non significa che ce lo stiamo lasciando alle spalle. Immagino che parleremo un bel pò su Bad e su Bad 25, e le ulteriori tracce, e il DVD del concerto, e pure il documentario di Spike Lee. Ci sono un sacco di cose interessanti da discutere!
Ma questa settimana concluderemo la nostra celebrazione con uno sguardo a "Leave Me Alone", che è una delle critiche più acute e più mirate di Michael Jackson alla celebrità mediatica, tutto contenute in un video molto divertente e piacevole. E sai, Joie, una delle prime cose che mi saltano all’occhio sono tutte le immagini di isolamento che vediamo nel video. Aldebaranredstar ha parlato del tema dell’intrappolamento in un commento su Dirty Diana un paio di settimane fa, e sicuramente lo vediamo anche qui. Sia lui che Bubbles sono ritratti con una palla al piede fissata alle caviglie e le catene ai polsi. Vediamo anche una figura lillipuziana che conficca un palo con delle corde per tenerlo giù, e vediamo poi scoprire un intero parco a tema che è stato costruito sul suo corpo disteso. Più astutamente, lo vediamo rivestito da fotografie dei tabloid, e in una banconota da un dollaro.
Ma, soprattutto, egli sovverte tutti questi sforzi per confinarlo e lo descrive. Quelle immagini statiche di lui non sono affatto statiche, si muovono e cantano, come i ritratti in un film di Harry Potter. Balla con la palla al piede, così diventa niente più che un oggetto di scena sul palco in un atto di Vaudeville. E alla fine lui si libera dal luna park che ha costruito su se stesso e sul suo corpo.
Joie: Willa, penso che sia molto interessante che tu ti riferisca solo al parco di divertimenti che lo sta trattenendo come un "luna park", perché questa è davvero una metafora per raccontare la fama e il business di essere una celebrità. E ho sempre pensato che il video di “Leave Me Alone” era semplicemente geniale a causa di tale immagine fino alla fine quando si scopre che tutte le scene alle quali abbiamo appena assistito, sono in definitiva una parte di questo parco di divertimenti gigante o "luna park" che i media presumibilmente hanno costruito intorno a Michael Jackson. Quello era solo un’idea geniale e quindi perfetta per il concetto di un video per questa particolare canzone.
Willa: Sono d'accordo. Cattura meravigliosamente in modo visivo come un intero settore è stato costruito su di lui e, se ci pensate, è proprio vero.
Joie: E' vero. In realtà, credo che possa essere fatta una discussione allo stato attuale delle cose, con i media che si sentono autorizzati su ogni aspetto della vita personale di una star, iniziato con il loro trattamento a Michael Jackson.
Willa: Beh, non lo so. Voglio dire, sembra che ci sono state persone come Hedda Hopper e Louella Parsons fin dai primi giorni dell’industria del cinema, o almeno ai suoi primi anni, che potevano rendere la vita piuttosto infelice alle celebrità. Sicuramente non le volevi avere sul tuo percorso se eri un attore gay nel 1950. In realtà, il tabloid ha fatto parte della vita americana da prima che fossimo una nazione. Anzi, è stato insinuato che la rivoluzione americana non sarebbe potuta accadere se non ci fossero stati i libellisti a seminare zizzania. E alcuni dei primi attacchi politici erano scioccanti, storie scandalose di corruzione e di dissolutezza e di figli illegittimi, di fatto senza alcun fondamento.
Joie: Beh, quello può essere tutto vero, Willa ma, credo che il trattamento dei media su Michael Jackson ha raggiunto un minimo storico e ha aperto la strada per lo stile estremamente invadente e prepotente dei paparazzi aggressivi che tutti amano così tanto. E penso che nel cortometraggio "Leave Me Alone", Michael rende abbastanza chiaro su come si sentiva sul comportamento dei media.
Willa: Capisco quello che stai dicendo, Joie, davvero, ma sai, anche questo è problematico. Voglio dire, quando ha creato questo video, lui ha ovviamente voluto esprimere i suoi sentimenti sulla stampa scandalistica e che cosa si prova ad essere oggetto di così tanto controllo pubblico e speculazione. E se veramente lo odiava, potresti pensare che l'avrebbe rappresentato inequivocabilmente in modo orribile, come essere torturati dall'Inquisizione, o torchiati durante le audizioni di McCarthy, o rosicchiati a morte dalle formiche, o inseguiti da iene selvagge, o punti da uno sciame di api assassine, o da qualcosa di straziante come quello.
Ma non lo fa. Lo descrive come un viaggio attraverso un parco di divertimenti, con saltimbanchi e un'atmosfera carnevalesca. E qui c’è il trucco, Michael Jackson amava i parchi di divertimento, attrazioni e carnevali. Ammirava davvero P.T. Barnum (c'è una sua foto sulla copertina dell'album Dangerous) e Barnum era specializzato nel montare l'interesse pubblico con stranezze umane e animali e "spettacoli Freak" proprio il tipo di attrazioni da baraccone che vediamo durante “Leave Me Alone”.
E in realtà, lo stato d'animo di questo video non è uno di rabbia o di risentimento. Sembra più divertito che arrabbiato, e incredulo che la gente credesse a tali cose folli. Sta sorridendo per gran parte del video mentre attraversa davanti a tutte queste prove, anzi, sorride di più in questo video di qualsiasi altro video che mi viene in mente. A un certo punto scoppia davvero a ridere, che ci dà un indizio per la domanda che rivolge più volte nel testo: "Chi sta ridendo, baby?" A quanto pare la risposta corretta è lo stesso Michael Jackson. I tabloid stanno cercando di trasformarlo in un oggetto ridicolo, ma lui è l'unico che ride.
Joie: Questo è vero, Willa. Lui sorride molto in questo video, anche se penso che in realtà sorrida di più nel cortometraggio Speed Demon.
Willa: Oh, hai ragione! Ed è interessante notare che il video parla di celebrità che sono perseguitate anche dai fan ossessivi.
Joie: Sì lo fa, ma stiamo andando un pò fuori tema. Sono d'accordo con te che la sua critica dei mezzi di comunicazione in questo video è molto sottile e lo maschera bene con l’intera strategia del “luna park”. Ma credo che il suo disprezzo per i media sia in realtà nascosto in bella vista qui. Hai ragione che lui amava i parchi di divertimento, erano una delle cose che amava di più al mondo, e la sua ammirazione per P.T. Barnum è ben nota. Ma penso che sia molto significativo che egli si pone come soggetto di tutte le attrazioni e stranezze da "fenomeno da baraccone" che ha attraversato. E mentre quelle attrazioni da luna park hanno lo scopo di prendere in giro alcuni tra le più persistenti e più ridicole voci dei tabloid sulla sua vita, il suo messaggio è abbastanza chiaro, credo.
Nel suo libro, Man in the Music, Joe Vogel ci dice:
"Per anni, la stampa, i mainstream e i tabloid allo stesso modo, si sono nutriti di Michael Jackson come nessun altra pop star della storia. "Leave Me Alone" è la sua espressione di esasperazione per i media e per il pubblico che era cresciuto insaziabile".
E, infatti, in un'intervista sulla stessa canzone, Michael ha detto questo:
"Sto inviando un semplice messaggio qui: “Lasciami in pace”. La canzone parla di una relazione tra un ragazzo e una ragazza, ma quello che sto veramente dicendo alle persone che mi danno fastidio è "lasciami in pace!".
Non credo che si possa essere molto più chiari di così.
Willa: Questo è vero, e credo che sia significativo che uno dei tabloid si chiamava "The Intruder". Penso anche che sia molto interessante il fatto che in questa intervista, egli collega esplicitamente il testo della canzone "su una relazione tra un ragazzo e una ragazza" con la sua relazione "alle persone che mi stanno fastidio", come i giornalisti ed i paparazzi. Questo è un schema che vediamo in molte delle sue canzoni e qualcosa di cui abbiamo parlato un pò nel passato, ma non ho mai sentito lo stesso Michael Jackson discutere quella connessione prima. E' davvero interessante.
Ma Joie, mi piace anche quello che hai appena detto a proposito di come "si pone come soggetto di tutte le attrazioni e stranezze da ”fenomeno da baraccone” che ha attraversato". Questo è un punto così importante, credo. Lui si posiziona come il "mostro" nel "fenomeno da baraccone" ed esagera quelle parti oltraggiose, con uno dei titoli da prima pagina dei tabloid che urlano, "Michael e Diana sono la stessa persona!"
Joie: Scommetto che si divertiva con questi titoli !
Willa: Oh, scommetto che l'ha fatto! Ma la sua risposta a tutto ciò è interessante. Lui non nega quelle storie, sono troppo ridicole per perderci tempo, e di certo non cerca di convincerci che lui è normale. Invece, celebra le differenze, come fa sempre. Quindi, mi sembra che ci sia un doppio messaggio interessante qui. Da un lato, non gli piace essere chiamato un mostro (che ricorda quel confronto tra il Sindaco e il Maestro in Ghosts), ma allo stesso tempo, sembra voler dire che è consentito essere tipi diversi celebrando le stravaganze.
Joie: Sì, sono d'accordo con questo. E penso che è un messaggio che ha cercato spesso di farci passare. E' in molte delle sue canzoni e dei suoi video, se ci pensate.
Willa: sì davvero, sin da "Ben", che come sapete ha un posto molto speciale per me. Ma tutto questo mi ricorda di nuovo P.T. Barnum. Ci sono persone che, non per colpa loro, vengono trattate come mostri a causa della loro altezza o del loro peso o per la loro pigmentazione o per qualche altro attributo fisico. E' completamente ingiusto, e generalmente è considerato educato far finta che non ci sia alcuna differenza, mentre segretamente quella sensazione c’è. Ma Barnum non ha fatto una cosa gentile. Ha assunto le persone che si trovavano in questa situazione e li ha messi in esposizione, ma lui li trattava anche come persone. Tom Thumb (Pollicino) è stata la sua "scoperta" più famosa e i due divennero amici intimi e andarono in tour insieme in Europa e divennero insieme delle celebrità.
Tutto questo è molto problematico, ma credo che sia importante che Barnum insistette per l'umanità di ogni persona, comprese le persone che sono state spesso trattate come reietti nelle loro comunità. Come disse in un discorso appassionato al Senato dello stato del Connecticut, mentre stavano discutendo sui diritti degli schiavi liberati dopo la Guerra Civile,"L'anima umana...non ci si scherza. Si può vivere nel corpo di un Cinese, di un Turco, di un Arabo o di un Ottentotto, è ancora uno spirito immortale".
Vedo quell’insistenza sull’umanità di tutte le persone, comprese le persone ingiustamente etichettate come strane, continuando su Michael Jackson, tranne in questo caso, la persona in esposizione è se stessa. O meglio, è in una doppia situazione: è l'oggetto dello spettacolo, ma è anche un testimone e una critica al tempo stesso.
Joie: Hmm. Capisco quello che dici e sono d'accordo con te, Willa. Barnum insiste sulla loro umanità, e questo mi fa pensare a quella vecchia intervista di Ebony/Jet che ha avuto luogo poco dopo l'uscita dell'album Bad. Il giornalista chiede a Michael della sua passione per John Merrick, l'Uomo Elefante, e lui dice che la sua parte preferita di quel film è dove Merrick grida: "Lasciami in pace! Io non sono un animale. Sono un essere umano!”. Quello che mi piace di quella parte dell’intervista è che, prima che l'intervistatore possa tirar fuori le parole, Michael ha già citato proprio la parte di cui l'intervistatore sta parlando. E che citazione ! Non solo è perfetta per questa discussione che stiamo avendo, ma potrebbe anche descrivere lo stesso Michael.
Willa: Lo potrebbe davvero ed è così interessante che inizia con il titolo di questo video "Lasciami in pace!" ed è quello che grida Merrick. E' affascinante. Mi chiedo se il titolo sia venuto da lì?
Joie: Il titolo della canzone? Non lo so, questa è una domanda interessante. Ed è affascinante, non è vero? In quella intervista, Michael dice al suo intervistatore che si identifica con John Merrick: "Mi sento vicino a [lui]," dice. Sai, i media hanno sempre cercato di renderlo qualcosa di strano ma, in realtà, è una cosa molto compassionevole avere una predilezione per John Merrick.
Willa: Sono d'accordo.
Joie: In realtà, molto tempo prima di quel rumor di Michael che voleva acquistare le ossa dell’ ”Uomo Elefante”, ho sviluppato la mia passione per John Merrick. Non vedo come si possa vedere quel film e non affezionarsi a lui. O, per lo meno, avere un pò di compassione per l'uomo. Era, come ha detto, un essere umano! E penso che sia stata una mossa audace e divertente per Michael sottolineare quel particolare rumor nel cortometraggio “Leave Me Alone” nel modo in cui lo fa, ballando con le ossa dell'Uomo Elefante. Penso che sia troppo divertente!
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Willa: Oh, è meraviglioso! E' molto divertente, bizzarro, del genere Vaudeville, una scena carnevalesca, chi avrebbe mai immaginato una cosa del genere? Ma è anche significativo, credo, che lui e le ossa dell’Uomo Elefante stanno ballando fianco a fianco. Che torna a quello che dicevamo prima, Joie, di come si posiziona in questo video come uno degli spettacoli. Penso che sia molto importante che lui e l'Uomo Elefante sono entrambi in mostra, ballano gli stessi movimenti in tandem, quindi sono chiaramente presentati alla pari in quella scena. E' come se avesse creato una rappresentazione visiva di ciò che ha detto l'intervistatore e del legame che sente con l'Uomo Elefante.
E, soprattutto, Merrick ha cercato di far capire alla gente quanto è stato doloroso essere in quella posizione, sempre in mostra, sempre trattato come diverso, gridando: "Lasciami in pace! Io non sono un animale. Sono un essere umano!", come hai citato in precedenza. E penso che è esattamente ciò che Michael Jackson ci sta dicendo in questo video. Sta occupando una doppia posizione, come spettacolo e come osservatore dello spettacolo, e ci sta incoraggiando come pubblico a prendere in considerazione questa situazione da entrambi i punti di vista e di considerare ciò che si deve provare per lui.
Joie: E' davvero molto brillante. E hai ragione. Chi avrebbe mai pensato a tale idea, se non Michael Jackson? Il video è stato diretto da Jim Blashfield e in realtà ha vinto un Grammy nel 1988 per il miglior cortometraggio musicale. Ha anche vinto un "MTV Video Music Award" per i migliori effetti speciali in un video. E, come sempre, mi chiedo fino a che punto l’idea è stata del regista e di quanto è stata di Michael. Ha detto a un intervistatore di MTV nel 1999, che era sempre molto coinvolto nel processo di ideazione, e Joe Vogel ci dice in "Man in the Music" che Blashfield ha diretto
"con il suggerimento di Jackson".
Willa: Oh, credo che fosse molto coinvolto. Se avesse avuto uno o due video eccezionali, a suo nome, allora si potrebbe pensare che era solo il lavoro del regista. Ma se si considera che ha fatto film eccezionali uno dopo l'altro, con circa 30 registi diversi, e che l'unico elemento comune era lui, bene, allora ad un certo punto si deve concludere che la vera presenza guida dietro il suo lavoro è stato lo stesso Michael Jackson.
dancingwiththeelephant.wordpress.com/2012/09/26/celebrating-bad-leave-m...
- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -