AntonellaP85, 02/10/2012 13.33:
Sinceramente lo trovo un discorso piuttosto ideologico e poco concreto. A un bambino non puoi introdurre ex abrupto l'Olocausto, non lo capirebbe neanche pienamente. Si possono far leggere libri (ad esempio il Diario di Anna Frank) oppure far vedere film (anche se questo è già un passaggio avanzato, io andavo alle elementari quando uscì Schindler's List e ce lo fecero vedere a scuola, ma l'ho ben compreso solo qualche anno dopo, come è ovvio che sia), ma credo che in generale partire dal gioco non sia una scelta sbagliata per spiegare fenomeni complessi a chi non ha ancora gli strumenti per affrontarli pienamente, come i bambini, e questo non toglie sacralità al luogo e a ciò che rappresenta (per inciso, io Dachau l'ho visitato, quindi so che sensazioni si provano entrandoci).
Senza contare che chi si indigna per un puzzle dovrebbe farlo anche per l'Olocausto perpetrato ai danni dei palestinesi, ma questo è un altro discorso....ovviamente mi riferisco ai parenti delle vittime.
Continuo anon essere d'accordo,ma fa niente
..in quanto educatrice da tanti anni consco il valore e le parole che occorrono per trattare un argomento cosi' delicato e non banalizzarlo,per non toglierli sacralita'...il film di Spielberg non e' adatto se non a giovani dell'ultimo anno delle superiori,prima puo' risultare pesante e noioso,meglio Il pianista,che ha in se' energia e dinamicita',oltre a dare un valore molto positivo alla spinta alla vita.