Capitolo 9
Gli chiesi dov’ero e mi rispose a casa sua:
-Dai Michael non scherzare non saremo mica a Los Angeles!- poi mi spiegò che aveva anche una casa nella nostra città. Ero stanca allora mi misi nel letto per dormire, mi rimboccò le coperte e mi addormentai… mentre dormivo sentivo le voci di Michael, Jon e Soraya che parlavano:
-Ok, ok andrò io a chiederglielo…- era la voce di Michael. Ad un tratto la porta si aprì, io ero appoggiata con la schiena allo schienale. Michael si diresse verso di me e si sedette sul letto:
-Ciao… hai dormito bene?-
-Sì…-
-Dovevo chiederti una cosa…- abbassò lo sguardo
-Continua…-
-Ehm… io non so come chiedertelo…- era diventato rosso fuoco
-Sai… la nausea… poi in macchina ti tenevi la pancia…-
-Non ti seguo…- chiesi imbarazzata
-Per caso… non è che sei…-
-Michael… arriva al sodo!- iniziavo a spazientirmi
-Ecco non è che sei incinta…?- mi guardò negli occhi. Non ci credevo.
-Ma stai delirando?! Io?! Ho solo 17 anni! E sono vergine!!- risposi
-Ok, ma sai è la prima cosa che ci viene in mente…- disse guardandomi. Altra fitta alla pancia. Per fortuna non avevo la flebo. Saltai giù dal letto, scavalcai Michael che si spaventò.
-Dove vai??!- chiese terrorizzato con le mani nei capelli. Ero in panico, la maniglia della porta era bloccata ed ero incazzata nera perché avevo urgentemente bisogno del mio caro amico water.
-Devo andare in bagno!- urlai come una pazza.
-Ok!! Ma fai attenzione puoi…- *CRAC!* avevo rotto la maniglia e ero rimasta con la maniglia in mano come una deficiente.
-Attenzione che puoi rompere la maniglia…- disse sospirando mentre spingeva la porta
-Entra…- entrai e feci quello che dovevo fare, ma mi accorsi di una cosa… la cosa più importante del bagno… la cartaigienica. “Oddio!! E mò cosa faccio?!” mi chiesi disperata alla fine decisi di chiederglielo…
-Ehm, Michael…- iniziai
-Cos’è successo?!1- chiese con il tono pieno di disperazione
-No… niente guarda ho appena scoperto di essere incinta!- ridacchiai per la burla che gli stavo facendo. La porta si spalancò di colpo e c’era lì Michael con gli occhi sbarrati.
-Ma che ca… cavolo fai!!- dissi imbestialita coprendomi con la maglietta, cavoli! Meno male che mi stava larga!
-Ops… e scusa ma sai…- si scusò arrossendo e fece per andarsene mentre mi stavo tirando su le mutande, tirai l’acqua, mi girai e lui era ancora li:
-Beh? Che fai, aspetti il tram?!- gli dissi
- ehm… Andy… la porta è bloccata!-
-Cosa?!- dissi avvicinandomi a lui. Stavamo picchiando sulla porta quando mi venne un’idea
-Michael! Sfonda la porta!-
-Che?! Ma sei impazzita?-
-Allora che cos’hai in mente per farci uscire da qui?- gli chiesi
-Chiamiamo Jon e Soraya.- disse frugando nelle tasche
-E ora mi dirai che hai dimenticato il telefonino fuori dalla stanza vero?-
-Eh già… anche perché Jon e Soraya sono usciti e non so quando tornerannò…- rispose lui mettendosi le mani in tasca e appoggiandosi con le spalle al muro. Io ero di fronte a lui e mi lasciai scivolare contro il muro fino a farmi cadere a terra, poco dopo lui fece lo stesso. Ci furono alcuni momenti di silenzio finchè io non decisi di provare a rompere il ghiaccio:
-Michael quanti anni hai adesso?-
-54 ad Agosto, tu?-
-Io 18 ad Agosto- parlammo fino a rompere il ghiaccio finchè gli chiesi una cosa
-Michael… ho capito che sei affascinante- dissi mentre mi avvicinavo a lui, quando colsi il suo imbarazzo puntualizzai – ma non fraintendermi, non in quel senso, io dico che sei una persona molto colta e piena di curiosità…- sbadigliai e mi stropicciai gli occhi.
-Hai sonno?- mi chiese
-Ehm… sì- sbadigliai di nuovo – Cavoli mi manca l’aria!- dissi.
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