Capitolo 4 (mi sn dimenticata, in questa storia Michael ha 33 anni -.-" e l'accusa del 2005 sarebbe quella del 1993...)
Andammo di la e sprofondammo nel divano come era nostro solito fare. Sua madre attaccò a parlare:
-Allora ragazze vi presento Jon, in realtà non è un parente lontano ma un mio cugino, ed è venuto qui dall’America per conoscere voi e darvi l’opportunità di andare in America per un po’ anche perché la scuola organizza corsi di scambio inter-colturali inglese-italiano, quindi non ci saranno problemi con la scuola…- io stavo per dire che sarebbe stata un’impresa convincere i miei ma lei mi interruppe e continuò a parlare:
-Con i tuoi ci ho già parlato e sono più che d’accordo, allora si parte!- esclamò, io guardai JBJ (Jon bon Jovi abbreviato…) e la mamma di Soraya allibita
-S.. Si parte domani?!- dissi, e tutti tranne me e Soraya si misero a ridere dicendo che saremmo partiti fra 2 settimane.
-E… quanto tempo staremo in America?-chiesi, stavolta mi rispose Jon
-A tempo indeterminato forse fino a Natale-
-E come faremo con i compiti e la famiglia?! E…e noi andiamo a cavallo abbiamo anche una gara fra due mesi!- dissi quasi urlando
-State tranquille avrete un ottimo insegnante e compagno per questi mesi… hihihihi- disse –E per la vostra gara… quand’è la prossima volta che andate al maneggio?- ci chiese, Soraya buttò un occhio sull’orologio, le 15.00, la lezione iniziava alle 15.35!
-Ehm… inizia tra esattamente 35 minuti! Noi ci dobbiamo preparare! E non arriveremo mai in tempo con tutto il traffico che c’è!- Soraya iniziò a sclerare, allora Jon ci disse di andare di la a cambiarci e ci avrebbe pensato lui ad accompagnarci. Andammo in camera e ci cambiammo. Io misi un paio di pantaloni di equitazione beige con una maglietta da polo bianca con ricamato sopra il numero dodici. Soraya invece si infilò dei pantaloni neri con una maglia di topolino sopra. Prendemmo i nostri borsoni e uscimmo dalla camera. Salutammo sua mamma e seguimmo Jon.
-Scusa ma come facciamo ad arrivare in tempo?- chiesi io, mi rispose che avremmo preso la limousine. In ascensore calò il silenzio, ci mancava solo la musichetta, sì, quella idiota che mettono negli ascensori. Jon ruppe il silenzio chiedendoci qual era il nostro cantante preferito:
-Ehm, non offenderti ma noi non abbiamo mai sentito una tua canzone. Il nostro cantante preferito è Michael Jackson- risposi io, lui ci guardò e annuì con la testa.
-Non sarete mica delle fan che appena lo vedono si mettono a urlare e gli saltano addosso?!- chiese con aria preoccupata
- Certo che no! Odio quel tipo di fan, quando guardo i concerti su internet mi vergogno per loro!- risposi io, intanto eravamo arrivati al piano terra. Uscimmo e trovammo una limousine nera lunghissima. Un gentlemen ci aprì la porta e noi entrammo, dopo di noi entrò Jon. Ci sedemmo e seduto di fronte a noi c’era un tipo con i baffi e gli occhiali neri che ci sorrise abbassando lo sguardo.
-Ragazze questo è il mio caro amico Chris! Verrà con noi dai cavalli.- noi lo salutammo con la mano come due idiote perché non sapevamo cosa dire, non è che eravamo il massimo di socialità!
-Chris, queste sono Andy e Soraya.- disse indicandoci
- Ehm… ciao io sono Chris.- disse venendo verso di noi e ci strinse la mano. Eravamo partiti per un po’, e io iniziavo ad annoiarmi allora chiesi se avevano dei cd di musica, lo so è una domanda stupida da fare a un cantante…
-Sì, certo. Prova a guardare di fianco al sedile di Chris.- io guardai Soraya, lei guardò me.
-Oh no bella! Vuoi tu la musica? Allora ci vai tu!- mi disse
- Ok ci vado io, ma se c’è Bad non lo metto!- risposi facendo la linguaccia, intanto Chris e Jon si erano messi a ridere per la nostra scenetta. Io mi alzai e andai dalla parte di Chris. Soraya non capisce proprio quando è il momento giusto per fare uno scherzo…
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