Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva

Aggiornamento: Intervista realizzata! Topic di raccolta delle domande da rivolgere a Enrico Rava

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2012 00:55
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
17/07/2012 15:31
 
Quota
Post: 5.140
Registrato il: 27/10/2009
Città: BARI
Età: 38
Sesso: Femminile
Bad Fan
OFFLINE
Stiamo organizzando un Q&A con il maestro Enrico Rava, in una forma che vi illustreremo successivamente. Se avete domande da rivolgergli, postatele in questo topic!


Ecco il video dell'intervista fatta al Maestro Rava dalla nostra Niki e che dollarboy77 ha provveduto a sottotitolare per voi!





Testo dell'intervista



Niki: innanzitutto Maestro Rava la ringrazio personalmente e a nome del Michael Jackson Fan Square per averci concesso la possibilità di effettuare questa preziosissima intervista.
I suoi fan storici e i suoi colleghi jazzisti come hanno preso la sua iniziativa di realizzare questo album e relativa tournée?
Qualcuno di loro è d’accordo con la definizione di genio, rivolta a Michael, o la ritengono una sua pazzia, nel senso buono del termine, che le perdonano solo in virtù della sua lunga carriera ?

Rava
: No, io direi che in generale i musicisti di Jazz anche gli americani ecc. adorano Michael Jackson, contrariamente a quello che si può credere, assolutamente...infatti io con tutti i miei colleghi americani ho passato delle ore a parlare dei dischi di Michael.
Tutti i musicisti che son qua sono ben felici di farlo...io devo dire...non mi viene in mente un musicista di Jazz che io conosca a cui non piaccia Michael Jackson…

Niki: Forse perché si è sempre pensato all'accostamento Jazz-Pop...

Rava: Ma il Jazz...ma a parte quello...il Jazz da sempre, dagli anni ’20 i musicisti di Jazz hanno suonato le canzoni della loro epoca, già negli anni ’20 ’30 ’40..Miles Davis negli anni ’50 suonavano le canzoni di Broadway ovviamente, a parte che Miles Davis ha fatto anche "Human Nature" nel frattempo.Comunque da sempre i musicisti Jazz hanno suonato le canzoni chiamiamole così Pop, negli anni '30 '40 le canzoni di Broadway poi per dire Miles Davis nel ’57 ha inciso “Someday my prince will come” che è da un film di Walt Disney, cioè è una cosa più che normale

Niki: Sembra dovuta alla poca conoscenza allora ?

Rava: Il fatto di credere che...probabilmente...poi io ovviamente non è che suono una canzone di Michael Jackson, no, ho fatto tutto un album su Michael Jackson, e questo è già un po’ diverso, però è normale perché anche la musica di Michael Jackson come tutta la musica non so come dire il Pop, il Funky, il Soul, il Jazz, viene tutto dalle stesse radici, sono quelle che affondano in quel crogiuolo che era il sud degli Stati Uniti, cioè New Orleans alla fine dell’ 800 quindi ricordo di musica africana, musica sacra inglese, musica da salotto francese, opera italiana...quindi da lì sono uscite è uscito il Jazz, poi più tardi è uscito il Ragtime prima, lo Swing, il Soul, quindi è tutta musica che ha le stesse radici di fondo.

Niki: Quale è stata la maggiore difficoltà che ha incontrato nella lavorazione di questo bellissimo progetto? Ci sono stati degli ostacoli che hanno reso difficile lo studio della musica di Michael?

Rava: No, nessuno.Non solo, in più ho avuto la fortuna di avere in questo gruppo il trombonista che è un bravissimo arrangiatore, Mauro Ottolini, che appena abbiamo parlato su come affrontare la faccenda poi lui ha lavorato su questo benissimo ed è arrivato con del materiale molto adatto alle nostre possibilità.

Niki: Ha avuto difficoltà a convincere la casa discografica a produrre un lavoro per certi versi rischioso?

Rava: No, anzi, io siccome la mia casa discografica che è
l’ ECM non è che fa delle musiche molto superficiali, insomma fa delle musiche austere diciamo così, io pensavo che non sarebbero stati interessati quindi quando ho fatto il primo concerto non avevo tra l’altro in mente di fare un disco, abbiamo avuto l’idea l’avevamo registrato così per avere una testimonianza e gliel’ho mandata e dopo 5 minuti mi hanno mandato una mail “lo facciamo”!, quindi al secondo concerto abbiamo inciso anche il secondo concerto che abbiamo scelto i pezzi migliori dei due concerti, ma è stato veramente tutto come fosse che Michael Jackson dal cielo ci aiutava perché non abbiamo avuto nessuna difficoltà anzi dovunque ho trovato una disponibilità assoluta

Niki: Uno dei brani che sta eseguendo dal vivo nel tour è “Whatever happens” che è stato particolarmente apprezzato dai fan, come mai non è stato inserito nell’album?

Rava: Non è stato inserito nell’album perché c’era un assolo di chitarra acustica che non è venuto bene, quindi di fatto sono tre pezzi che non sono stati inseriti, uno è “Stranger in Moscow” perché lo uso all’inizio per presentare i musicisti veniva troppo lungo, l’altro è “Whatever happens” e l’altro ancora che non abbiamo inserito non mi ricordo più qual è, comunque ce n’è un terzo che non abbiamo inserito perché anche quello non era venuto molto bene... siccome il Live è ad alto rischio e inoltre non volevo fare un disco lungo, volevo fare un disco che stesse entro l’ora, infatti questo disco dura 56 minuti per me è perfetto perché lascia la gente con la voglia di ascoltarne di più

Niki: perché troppo avrebbe stancato…

Rava
: Preferisco i dischi non troppo lunghi, di fatti tutti anche anche mia moglie che lei è una fan di Michael Jackson è arrivata alla fine del disco “Oddio è già finito?”... è quello che voglio...non che uno arriva alla fine e dice: "ah che palle!", no, assolutamente!

Niki: Ha mai incontrato qualche musicista che ha lavorato con Michael Jackson?

Rava: vediamo un po’...no, non credo...mo, penso di no...boh, però può darsi anche di sì in America...ma al momento no, non mi sembra...no

Niki: Questa esperienza può rappresentare l’inizio di un nuovo percorso della sua carriera oppure resterà un unicum? Ci sono altri artisti Pop o comunque di massa che le piacerebbe reinterpretare e secondo lei queste esperienze artistiche potrebbero servire ad avvicinare il grande pubblico anche giovane al Jazz, che viene considerato spesso un genere di nicchia e di difficile ascolto, soprattutto da parte dei ragazzi?

Rava: al momento no, non ho in programma perché non è che voglio fare...reinterpretare i musicisti Pop o quello che sia...
ho voluto fare Michael Jackson perché mi piace Michel Jackson.Non so se io, può anche darsi che possa servire anche a portare il Jazz magari alla conoscenza di qualcuno però devo dire che non è poi così necessario, perché il Jazz comunque sarà una musica di nicchia, però in effetti ci sono i concerti pieni, cioè quindi... sì Umbria Jazz... ma per esempio ci sono anche gruppi non so l'altro anno c'era Prince, concerti di Jazz, non so io a Torino al Teatro Regio 1000-1400 persone tutto esaurito un mese prima, quindi suonando con il mio quintetto, la mia musica quindi non è poi così di nicchia come si crede.

Niki: Secondo lei è possibile che oltre al lato compositivo il mondo del Jazz e della musica in generale oggi sia arrivato a riconoscere ed apprezzare unanimemente anche il
lato umano di Michael Jackson attraverso i suoi lavori?

Rava: Ma questo non lo so, io personalmente tendo sempre a fare una nettissima distinzione tra la persona e quello che fa, infatti io personalmente penso che Michael Jackson sia una vittima veramente, non so perché ogni volta che parlo di Michael Jackson vittima, mi viene in mente Marco Pantani che per me è un’altra vittima, un’aggressione nei suoi confronti che...no... un’aggressione pesantissima che sia nel caso di Michael Jackson che nel caso di Marco Pantani, che sono poi stati sempre assolti in tutti i processi che hanno avuto, quindi...però hanno sofferto enormemente di questo immagino sia dal punto di vista mediatico che Michael Jackson con questa storia le vendite dei dischi sono crollate, la casa dei dischi lo ha... la Sony lo ha sollevato ecc., ma lo stesso vale per Pantani. Pantani è stato distrutto a parte come ciclista, moralmente, tant’è che praticamente non si è suicidato ma quasi, quindi come se in fondo anche Michael...con Michael Jackson il dramma è che lui si stava veramente riprendendo perché io vedendo “This is it”...
certo l’ho visto 10 volte, anche gli extra, tutto, è straordinario... di Michael Jackson quello che viene in mente è che è un artista completo oltre ad essere un compositore, cantante straordinario, il più grande ballerino del secolo, a detta di Fred Astaire, è stato anche quello che ha rivoluzionato praticamente la Videomusic, cioè prima di Michael Jackson la video musica era una cosa noiosa, lui si è inventato dei film, quindi è veramente importantissimo, tra l’altro leggevo proprio stamattina mia moglie mi ha fatto vedere su Internet c’era una dichiarazione di Ennio Morricone che diceva “Michael Jackson è stato un gigante”. Ennio Morricone, che tutti sanno è uno durissimo nei giudizi, perché parlava proprio di questi piccoli film geniali che ha voluto fare lui, così come "Thriller", il disco "Thriller" che tutti sempre tendono ad attribuire a Quincy Jones, no Quincy Jones ha fatto “Off The Wall”, che tra l’altro è il disco che a me interessa di meno... mi dà molto fastidio il cotè disco, la disco music, i violini, gli archi che sono opera di Quincy Jones che tra l’altro io adoro, mentre in Thriller Quincy Jones voleva fare la stessa cosa, è stato Michael Jackson che non ha voluto fare come “Off the Wall” e ha voluto fare un’altra cosa, che Quincy Jones ha detto: “Guarda se lo facciamo come vuoi tu venderemo pochi milioni di copie”, ovviamente aveva ragione...200 milioni...quindi cioè si tende a dimenticare che non era solo un cantante, uno straordinario uomo di spettacolo ecc. ecc. un ballerino, un compositore ma era anche un essere molto intelligente benché infantile in certe sue cose... tant’è che gli ultimi dischi che sono quelli che mi piacciono veramente...mi piace “Invincible”, mi piace “Blood on the Dance Floor”... mi piace “History”... in questi dischi lui fa veramente delle cose musicalmente molto interessanti, fa degli innesti di cori e di musica contemporanea, delle cose un po’ come avevano fatto i Beatles con “White Album”.Tra l’altro per me gli ultimi dischi di Michael Jackson stanno alla sua opera come “White Album” e anche “Let it be” stanno alle opere dei Beatles, cioè sono andati al di là di quello che era l’immagine che si aveva di loro, molto oltre, un pezzo come “Little Susie” ...è una cosa incredibile...assolutamente, ma perché sono gli ultimi dischi!


Niki: Alcune domande sulla sua carriera. Qual è il suo album a cui si sente più legato e che emotivamente, sia in fase di produzione che di ascolto, le ha trasmesso molto?

Rava: Beh, diciamo pure che come tutti i genitori quello più amato è l’ultimo, il più piccolo... però se proprio devo fare un...un disco a cui io sono molto legato è un disco del ’78, si chiama “Quartet” sempre per la stessa casa discografica, la ECM, che avevo fatto appena tornato dagli Stati Uniti.E' un disco che mi piace veramente molto, ce n’è un altro di qualche anno fa “The words and the days”, parole e giorni, che secondo me è riuscito benissimo, che peraltro tra tutti i miei dischi più recenti è quello che ha venduto meno ma è quello che a me piace di più.

Niki: Durante la sua carriera ha lavorato con alcune delle più grandi icone del Jazz, ricordo che lei si è trasferito a New York, dove ha vissuto e lavorato per una decina d’anni, qual è la collaborazione che si porta maggiormente nel cuore?

Rava: Mah, nel cuore probabilmente Gato Barbieri, che è quello anche che mi ha spinto a fare il musicista, poi con questo grande trombonista americano che si chiama Roswell Rudd, Steve Davies e infine dal punto di vista musicale che mi ha colpito di più lavorandoci insieme è stato Joe Henderson, sassofonista noto come uno dei più grandi della storia del Jazz.

Niki: Ogni artista ha degli album o degli artisti che sono dei pilastri per la sua carriera, dei punti di ispirazione fissi, i suoi quali sono?

Rava: Sicuramente Miles Davis, poi il cantante brasiliano Joao Gilberto, Louis Armstrong, Thelonious Monk, più o meno questi sono quelli da cui io mi sono... ho cominciato a muovermi.

Niki: L’ultima domanda e poi la lascio andare. Può farci una breve recensione di “A love Supreme” di John Coltrane ?

Rava: Beh “A Love Supreme” che tutti considerano il più bel disco di Coltrane non io, non lo considero il più bel disco di Coltrane... penso che ci siano altri di Coltrane più belli, comunque è il momento di svolta nella storia di Coltrane quando è entrato in questa storia di misticismo, influenze indiane e poi... cominciare a vivere la musica come un fattore religioso etc, etc.
Infatti “A love Supreme” si riferisce ad un amore supremo, ed è forse per questo che io non sono un grande amante di “A love Supreme”, perché io preferisco sempre quando la musica è separata da queste, dalla religione, dalla politica, da insomma... però è un disco straordinario su questo non c’è dubbio...non è...il mio preferito...no!

[Modificato da Grieved 06/11/2012 00:55]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:48. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com