Con tutto il bordello che hanno fatto i Jackson mi stavo dimenticando di postare le risposte di Joe Vogel al Q&A!
Premetto che le domande da inoltrare sono state selezionate dallo staff di MJJCommunity, ma ce ne sono alcune delle nostre
MJJC: Qual è la peculiarità di MJ che ti ha inizialmente attratto e spinto ad approfondire lo studio della sua musica? In alre parole perché hai deciso di analizzare proprio l'opera di Michael piuttosto che di un qualsiasi altro artista? Immagino che ci siano molteplici ragioni per cui lo apprezzi, alcune probabilmente anche scoperte durante il tuo lavoro, ma mi piacerebbe sapere proprio qual è stata, diciamo così, la molla.
Joe Vogel: Michael Jackson era così diverso. Sono affascinato da artisti che sfidano le convenzioni e le categorie, artisti che ci possono portare in posti in cui non siamo mai stati prima, che ci sfidano. Michael, ovviamente, ha pagato un prezzo terribile per essere audace e diverso. Quando ho iniziato il mio libro nel 2005, il livore, l'odio e l'inganno che erano diretti verso di lui erano terribili. Chiunque dia un'occhiata agli archivi dei media di quel periodo troverà un livello di insensibilità e crudeltà è spaventoso. E mi ricordo che guardavo tutto questo dispiegarsi ed ero davvero arrabbiato. In un primo momento ho concepito di scrivere una sorta di biografia alternativa, qualcosa di più umano e sfumato ed obiettivo di quello che esisteva a quel tempo, ma sviluppando il progetto ho davvero sentito fortemente che dovevo lasciare che il lavoro creativo di Michael fosse il punto focale, rivelando l'uomo attraverso la musica.
MJJC: Hai iniziato a scrivere "Man in the Music" prima della morte di Michael e stavi per intervistarlo. Avevi preparato delle domande da fare a Michael, e se sì, puoi dirci alcune di queste domande? Anche se non avevi domande preparate, cosa avresti chiesto a Michael se ne avessi avuto la possibilità?
Joe Vogel: Avevo preparato delle domande. La maggior parte erano sul processo
(creativo, ndt). Michael è sempre stato così vago circa il suo processo creativo. Naturalmente una parte del problema era che pochi intervistatori gli facevano domande approfondite sulla sua creatività. Quindi le mie domande erano tutte sui dettagli. Non ero molto interessato a domande sensazionali (quante operazioni di chirurgia plastica?) o grandi domande (come vuoi essere ricordato?), ma a domande specifiche (parlami di questo testo di "Stranger in Moscow" o di questo segmento della pantera in "Black or White"). Volevo fargli vedere i capitoli che avevo fatto in modo che potesse vedere com'era stato delineato, come riguardasse totalmente l'arte, e poi procedere colmando le lacune e raccogliendo nuove storie.
MJJC: Nel tuo ultimo pezzo "The Top Ten Songs di Michael Jackson of All time" hai scritto: "Se fossi costretto a mettere insieme un gruppo di canzoni da far competere con il miglior lavoro dei Beatles o di Bob Dylan o di Prince, queste sono quelle che porterei". Mi piacerebbe sapere, se ti venisse chiesto di mettere insieme un album non per i fan, ma per le persone che non conoscono Michael Jackson o non hanno mai apprezzato la sua musica, quali canzoni sceglieresti di includere in questo album per fare in modo che queste persone conoscano e capiscano Michael Jackson, l'artista e l'uomo, e la sua musica
(questa è mia ) ?
Joe Vogel: In un certo senso questo faceva parte della filosofia della mia Top Ten: quali sono le dieci canzoni che mettono davvero in mostra il genio di Michael che lavora in diversi stili e in diverse parti della sua carriera. Ma se dovessi mettere insieme un mix per un non-fan, potrei fare: In the Back, Butterflies, Cheater, In the Closet, Give in to Me, Morphine, Stranger, 2Bad, Human Nature, Little Susie, Will You Be There, Threatened. Probabilmente userei un sacco di brani meno noti, perché una parte del problema con Michael Jackson è che le sue canzoni classiche sono così familiari che molte persone non le possono sentire più.
MJJC: Qual è stata la cosa più sorprendente che hai imparato nella tua ricerca su Michael Jackson?
Joe Vogel: Non so se c'è una cosa. Sono rimasto veramente colpito dall'intelligenza che entrava nel suo lavoro. Amavo le storie su di lui che rintracciava le persone, che chiamava nel cuore della notte, che andava a casa di un vecchio a trovare il massaggiatore di Walt Disney, entrando in contatto con tutte le persone che rispettava o ammirava. Era così curioso, che è una grande qualità per un artista.
MJJC: Perché pensi che così tanti ignorino il lavoro di Michael dopo Thriller/Bad?
Joe Vogel: Questa è una domanda molto complicata. In parte era una reazione al suo successo, in parte aveva a che fare con la razza, in parte riguardava la sua diversità e la caricatura dei media che era stata costruita. E in parte era solo pigrizia. I critici si attaccavano a una semplice narrazione - dalle stelle alle stalle alle rovine - e non sembrano trovare l'acutezza intellettuale di andare oltre e riconoscere l'evoluzione dell'arte di Jackson.
MJJC: In riferimento alla musica di Michael Jackson usi spesso termini come "ha re-inventato". Questo per me suona come un tentativo di affermare - in qualche modo - che è stato il primo a creare qualcosa di nuovo nella musica mentre sei consapevole che altri, anche se meno pubblicizzati, musicisti lo hanno già fatto prima di MJ. E' corretto? E se no, perché dici "reinventato" invece di "inventato"?
Joe Vogel: Beh, nessuno crea dal nulla quindi penso di essere scettico sul termine "invenzione" per ogni artista. Si trae sempre da ciò che viene prima di noi. Michael non ha inventato il R&B o il soul o la disco, ma ha stilizzato questi generi in modi che non erano mai stati fatti prima. Io in realtà penso che Michael abbia, a tutti gli effetti, inventato il "pop" come lo conosciamo oggi, ma penso che lo abbia re-inventato con l'album Dangerous. Allo stesso modo mi sentirei tranquillo nel dire, con cognizione di causa, che Michael ha "inventato" i video musicali moderni. Certo, esistevano prima di Michael, ma ha avuto un impatto enormemente profondo su ciò che sono diventati.
MJJC: Cosa ne pensi di quei giornalisti rock che scrivono di "criteri" in musica, affermando che "innovazione" e "influenza" sono i criteri più importanti per giudicare la musica e che secondo questi criteri non considerano Michael Jackson un musicista importante nella storia del pop?
Joe Vogel: Innovazione e influenza sono criteri importanti, ma sono criteri che Michael soddisfa in modo sostanziale. Guardate il panorama musicale di oggi: l'influenza di Michael è ovunque. Detto questo, non credo che la grandezza di Michael Jackson sia in alcun modo legata all'esistenza di Justin Bieber, proprio come i Beatles non sono valutati per la loro influenza sui Jonas Brothers.
MJJC: Pensi che l'arte di Michael e il suo impatto sulla cultura pop saranno accuratamente esaminati da altri studiosi in futuro?
Joe Vogel: Assolutamente. Sta già accadendo. C'è stata una proliferazione di studi meticolosi su Jackson nel corso degli ultimi anni, incluse pubblicazioni e conferenze. Viene insegnato in molti diversi campi - musica, film, inglese, danza, studi visivi, studi culturali, studi afro-americani e così via - nelle università di tutto il mondo.
Ciò per cui sembra servire un po' più di tempo è scrivere seriamente su MJ rivolgendosi a un pubblico più mainstream. Questo è un pubblico che ho cercato di aiutare a costruire con i miei libri e articoli. Ci sono ancora un sacco di persone per le quali Michael è più una celebrità o intrattenitore che un artista serio. E' strano perché Michael ha una quantità enorme di fan, ma il pubblico per questo tipo di lavoro è ancora relativamente piccolo. Siamo abbastanza lontani dal raggiungere i Beatles, o Dylan, o anche Springsteen e gli U2.
MJJC: Eri frustrato come i fan che Michael venisse ridotto a una caricatura da tabloid, e la sua musica e i suoi successi sostanzialmente ignorati? Pensi che sia in atto una svolta e la gente sta finalmente vedendolo come uno showman e musicista brillante e che la sua musica non è ignorabile?
Joe Vogel: C'è sicuramente in atto una svolta. C'è stato un cambiamento enorme nella percezione del pubblico dal 2009. E' molto triste che sia questo che ci voleva perché la gente ricordasse il suo genio, ma con artisti del suo calibro spesso questo è il modo in cui va. Ho avuto il privilegio di essere un consulente dell'imminente documentario Bad25 di Spike Lee e guardare quel filmato è stato semplicemente incredibile. Più le persone sono esposte a Michael Jackson, l'artista, più la sua eredità prospererà.
MJJC: Qual è il tuo album preferito di MJ? E la canzone?
Joe Vogel: I miei preferiti cambiano di mese in mese, di anno in anno. Il mio album preferito in questo momento è Bad, soprattutto gli outtakes e le demo. Le canzoni che preferisco in questo momento: "Destiny", "Cheater" e "She Drives Me Wild"
MJJC: Come stanno procedendo i pezzi su Stranger in Moscow e Scared of The Moon ai quali stai lavorando? Hai idea di quando potrebbero essere pubblicati?
Joe Vogel: Purtroppo entrambi sono in secondo piano in questo momento. Per questi tipi di progetti è quasi impossibile trovare degli editori, perciò presentano un sacco di sfide. Molto probabilmente dovrei farli in modo indipendente come ho fatto per "Earth Song".
MJJC: Chi ha scritto davvero "On the line"? Ci sono informazioni molto confuse. Spike Lee ha detto che Babyface ha scritto la canzone, ma sia il sito di Warner/Chappell che Ultimate elencano MJ come autore.
Joe Vogel: Per quanto ne so è stato co-scritto da Jackson e Babyface.
MJJC: Includerai nuovi capitoli nella versione tascabile di Man in the Music?
Joe Vogel: Umm... probabilmente non nuovi capitoli, ma decisamente nuovo materiale all'interno dei capitoli già esistenti.
MJJC: Dopo "Featuring Michael Jackson", cosa ci dovremmo aspettare da te (per quanto riguarda MJ e non)? Hai pianificat oaltri libri su Michael? Tipo libri sui video musicali di Michael o canzoni inedite? O anche un libro sulla vita personale di Michael?
Joe Vogel: Ci sono infiniti progetti che potrebbero essere fatti su Michael (ne ho un paio in mente), ma il mio prossimo libro importante sarà su un artista diverso. Non ci sono piani attuali di scrivere sulle canzoni inedite di Michael o una biografia.
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[Modificato da 4everMJJ 23/07/2012 07:55]