Il punto non è che a tutti deve piacere per forza qualcosa (ma torna sempre il discorso che il gusto è una cosa, l'oggetto in sé un'altra). Il punto è che Celentano è questo, lo è sempre stato, coerente con se stesso e libero. Lui è stato, è e resterà sempre un grande, al di là del merito artistico che esiste oggettivamente, per la sua personalità, il carisma, l'aver creato un qualcosa di inimitabile e che ancora oggi resta trasgenerazionale (non credo esista un altro artista italiano oltre a lui, Battisti e De Andrè a unire le generazioni da 50 anni a questa parte).
La musica melodica può tranquillamente essere anche elaborata, avere una tessitura alta, pur non essendo musica classica, l'elaborazione non è un criterio indicativo della qualità comunque.
Io non penso che lui debba ancora dimostrare qualcosa, ha già dimostrato a sufficienza per entrare nella storia della musica. Questi concerti - evento sono una celebrazione della sua vita e carriera.
Ma poi chi se ne frega delle stonature....ci può anche stare alla sua età e poi l'emozione che trasmette non ne viene minimamente intaccata, è reale e autentica ancora di più rispetto a un'esecuzione perfetta. Nonostante queste, può tranquillamente insegnare a cantare a una bella fetta di gente.
Poi veramente non capisco chi si lamenta dei monologhi. A parte che si sa, ma poi (non prendetevela, non è riferito a voi, ma è un mio pensiero in generale) forse ci lamentiamo perché non siamo più capaci di ascoltare. Celentano è un po' come Grillo in fondo, semplifica e rende popolari concetti complessi e li introduce nel dibattito pubblico, usa la sua popolarità per farlo e fa bene, cerca di indurre un minimo di riflessione, cosa che non è così scontata. Daniela, tu sai che io e te e anche altri pure su Fb diciamo queste cose, ma che riscontro hai? Quando si condividono cavolate invece ne abbiamo tanto, commenti a profusione. La gente non è interessata a riflettere, perché la riflessione è un esercizio mentale difficile. Quindi, se qualcuno riesce a stimolare anche una minima riflessione, un interessamento verso un tema, che possa poi svilupparsi, ben venga! Non c'entra il momento storico, anzi proprio quello ci dovrebbe stimolare ancora di più a riflettere! Io non so quanti di voi conoscessero Fitoussi, ma l'averlo invitato dimostra la grande cultura di Celentano, si tratta di un economista eccellente e non conforme alle scuole dominanti, che di solito è relegato al programma di Gad Lerner, piuttosto elitario perché difficile. Bene, portare questa gente in programmi popolari è giusto. Ed è ancora più giusto denunciare il sistema economico corrotto nella casa di colui che è uno degli artefici del disastro, cioè dentro Merdaset. Questa è la nemesi più divertente direi. Infatti basta leggere Il Giornale e Libero di oggi per rendersi conto dell'effetto.
Mi dispiace solo che la cecità dei dirigenti (politici) Rai abbia fatto perdere al servizio pubblico un evento del genere purtroppo.
L'arte è una forma di politica e ben venga tutto ciò, altro che certi pseudoartisti lobotomizzati e pagliacci.
[Modificato da AntonellaP85 09/10/2012 10:49]