WATCH ME FLY (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2013 21:44
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21/08/2012 17:02
 
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Grazie Blood..(scusa ma non ricordo se mi dicesti il nome). Grazie del complimento.
21/08/2012 17:13
 
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prego, cmq mi chiamo Ally


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Buona lettura!!

Capitolo ventesimo

Settembre 1995

Quando tutti i bambini furono dentro e il pulmann che li accompagnava si ritirò, una macchina simile a quella di Michael ma un po’ più piccola puntava al cancello ,diretta. Clara osservava la vettura accigliata scorgendovi un po’ di familiarità che non sapeva però spiegarsi. Di chi poteva trattarsi ,Michael non poteva aver fissato un appuntamento sapendo di non essere presente.
“Non ci credo!” disse Joan apparendo di fianco a Clara e la schiera di bambini che era ammutolita aspettandosi chissà cosa.
Clara spostò lo sguardo attonito su di lui che andò incontro al misterioso ospite con fare precipitoso.
“Chi è secondo te Clara?” chiese uno dei bambini ansioso di sapere.
“Vorrei tanto scoprirlo anche io.” gli rispose con aria sconsolata dandogli delle pacche sulla testa.
L’auto entrò scortata da un visibilmente vinto Joan. Si fermò alla meglio e dal sedile posteriore uscì una gamba che finiva con un’elegante mocassino femminile. Lo sportello si chiuse e da sotto un cappello ampio si mostrò un volto che fece rabbrividire la povera Clara.
“Ciao dolcezza!” fu il saluto semi-gentile che ricevette da…….Lisa a cui seguì un passare in rassegna tutti i presenti con il suo solito cipiglio.
Dopo qualche attimo di sorpresa Clara riuscì a parlare: “Lisa ,come mai qui?” Poteva davvero essere cambiata, perciò mise da parte quello strano effetto che le produceva e le sorrise.
“Vedo che anche oggi sei in compagnia.- osservò ,mentre la piccola comitiva si sistemava nel solito spazio riservato alle lezioni- Michael mi ha detto di quanto amore metti nell’aiutarli.”
“Michael ha detto questo?” Clara si sentì lusingata.
“Certo. Spende tante belle parole su di te che mi ha fatto ricredere e oggi ho deciso di venire per porgerti le mie scuse.”
“O, bè anche io ho fatto la mia bella figura.” rise Clara sollevata dalla buona atmosfera che si stava creando.
“Non biasimarti cara. Comunque, vorrei chiederti un piccolo favore.” La sua espressione sembrava la prova di un vero e proprio mutamento di idee.
“Se posso ,perché no.”
“Vedi, come saprai, io ho dei figli, ebbene vorrei che per alcuni giorni tu aiutassi anche loro. Hanno dei problemi con i compiti e ti sarei grata se li accettassi.”
“Sì , non vedo motivi per negarglielo.” fu l’umile risposta di Clara.
Sul volto di Lisa si accese una scintilla e metà bocca si alzò in un mezzo sorriso ,beffardo.
“Potresti cominciare oggi? Sono in macchina. Te li chiamo.”
E dalla macchina scesero dei ragazzini visibilmente annoiati dal lungo tempo trascorsovi. Clara si concentrò su uno in particolare ,aveva qualcosa che la fece pensare.
“Eccoli qua, attenta però, sono dei ribelli.” E dicendo così, Lisa posò le mani sulle spalle del ragazzino come per evidenziarlo più degli altri.
Clara realizzò e si portò una mano alla bocca. “Il cappello!” esclamò.
Lisa esultò dentro ma abilmente non fece trasparire nulla :“Cosa scusa?”
Clara lo indicò: ”Quel cappello, è è come..”
“è un regalo di Michael. Oh, ma- lo guardò meglio-ora che ci penso ,è identico a quello che gli regalasti.”
“Lo è!” Clara non sapeva più cosa pensare né tantomeno come reagire.
“Ma tu guarda. Glielo ha regalato perché non sapeva cosa farsene, ne ha così tanti! Com’è stato buono! Lo perdonerai vero? Infondo ha fatto del bene ad un bambino.”
Clara non aveva dubbi sul fatto che non c’era nulla di male, ma quello ,non era un cappello qualsiasi .Era il cappello che gli aveva regalato e che lui avrebbe custodito con cura.
“Come…non ci credo.” farfugliò.
“Purtroppo è così cara. Mi duole molto. “ e si pose una mano al cuore.
“Clara ,Lisa!” Michael si dirigeva verso di loro con passo veloce, come se presagisse un uragano in vista.
Appena lo vide Clara avrebbe tanto voluto chiedergli spiegazione, ma ci sono certe situazioni capaci di stringerti il cuore fino a farti perdere la ragione ,l’unica soluzione fu scappare. Corse senza meta per Neverland ,sparendo sul retro, forse.
“Lisa! cosa è successo a Clara?” Questa alzò le spalle.
“Lisa cosa le hai detto?” la aggredì a piena voce.
“Calmati, non ho fatto niente. Ha fatto tutto da sola.”
Lo sguardo di Michael cadde poi sul capo del ragazzino e capì.
“Il mio cappello! Ecco dov’era!” disse con una smorfia di disgusto verso la faccenda.
Lisa era interdetta e come un aquila lo vide fuggire alla ricerca di Clara.
“Tornate dentro ragazzi.” Disse ai figli.
“Ma cosa è accaduto?”
“Dammi il cappello. Comunque niente, tranquilli.”
Il copricapo le fu restituito con sdegno.” Cosa hai combinato mamma? e poi, a che mi serviva questa pagliacciata.” e si ritirò bofonchiando con i fratelli.
Michael percorse Neverland a grandi passi. Clara era introvabile. Cercò in casa con l’aiuto di Joan, ma neanche l’ombra.
“è passata di là, sembrava un fulmine.” fu la testimonianza di uno dei piccoli alunni.
“Qualcosa non va?” fece un altro.
Michael li tranquillizzò e si disse spiacente di dover interrompere quel pomeriggio, poi per non destare curiosità, spiegò che la maestra non si sentiva al meglio. Cosa in un certo senso vera.
Tutti in religioso silenzio obbedirono e scortati da Joan si apprestarono per andarsene.
“Domani potremmo tornare?”
Michael sorrise. “Credo di sì. Vi farò avvisare.”
Riprese la disperata ricerca. Si arrestò improvvisamente arrivato al laghetto e gettò un’occhiata oltre. La casa! Si affrettò a raggiungerla passando tra l’acqua e sperando che fosse davvero lì. La porta era accostata.La spalancò e la vide accucciata ,con le gambe strette a sè tra le braccia. la testa affondata tra esse e un susseguirsi di singhiozzi e parole perse tra le lacrime. La luce che filtrava dai vetri della finestra la illuminavano creando un contrasto con il suo stato d’animo.
22/08/2012 13:59
 
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bello!! il prossimo!!:-)


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22/08/2012 14:02
 
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Fai in modo che Lisa sparisca perché fa soffrire Clara. Posta il prossimo
23/08/2012 13:07
 
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Buona lettura!!

Capitolo ventunesimo

Le si avvicinò lentamente scivolandole poi ,seduto, vicino prese ad accarezzarle il capo con fare così pentito che poteva dar a dimostrare davvero ciò che si era inventata Lisa. Clara, benchè calmatasi, non diede importanza alla sua presenza e se ne restò immutata.
“Non avrai davvero creduto alle sue parole?” iniziò Michael cercando di poter guardarla in viso.
“Il fatto è che ,le ha dette con tanta convinzione ,con quel tono che non sai mai se ti apprezza o si sta prendendo gioco di te. Hanno fatto male lo stesso.” mugolò lei posando il mento sulle mani giunte.
“Io comunque ti do la mia parola che non mi sono mai sognato di regalare via il tuo dono prezioso. Sennò, tutto quello che ti dissi, a cosa è servito?” abbozzò un sorriso.

“Mi scusi, mi permette?”
Lisa si ritrovò davanti Joan, molto più determinato di lei. Non le era mai stato in simpatia quell’omaccione ai suoi occhi terribile. Forse, perché, sapeva che nonostante la bontà, era una presenza in grado di tenerle testa.
“Potrei parlarle da semplice domestico a signora, un momento?”
“Avanti.” disse apparentemente imperturbabile.
“Mi sembra chiaro che la qui presente signora, madre per lo più, non riesca a far trovare pace ad una coppia innamorata. Che insegnamento vuole dare ai suoi figli? Non sempre possiamo ottenere ciò che vogliamo e questo lo saprà anche lei. Suvvia signora, si metta l’anima in pace una buona volta. Preferisce essere accanto ad un uomo che sa non ricambiare il suo amore? Per cosa ,per un suo capriccio? Io non ci capirò molto in questo campo ,ma so che, come si suol dire,”al cuor non si comanda” e lei non può comandare quello di Mich…il signor Jackson.” Joan aveva parlato così diretto e serio che finito il discorso,si stupì.
Lisa resto dapprima sulle sue ,poi, qualcosa in lei cambiò. Un suono di clacson proveniente dalla sua macchina la spinse ad affrettare la sua partenza.
Sorrise ,di un sorriso nuovo sulle sue labbra, dolce si arriverebbe a dire. Prese le mani di Joan.
“Mi dispiace, davvero. Grazie, io, mi sto vergognando di me stessa. Ha ragione, ho dei figli a cui insegnare le buone maniere e i sani principi-si voltò in loro direzione e li vide bisticciare in macchina-ne hanno serio bisogno. Sono stata una…vipera”
Joan provò un briciolo di tenerezza, in fondo, era anche lei un essere umano che commetteva i suoi errori ,ma nei suoi occhi ,rabboniti, vide un’altra Lisa.
“Chiederei davvero scusa a Clara ,ma…non posso, dopo tutto quello che le ho fatto. Lasci solo questo messaggio da parte mia: Auguro ogni bene a Michael e Clara. Non stiano più a pensare a me.” Gli restituì il cappello.
“Grazie Joan. Sono…felice che Michael si sia circondato di persone come voi.”
“Lisa, Lisa aspetta!” Clara affrettò il passo in sua direzione con Michael al seguito.
“Clara io…”farfugliò.
“Abbiamo sentito le ultime parole, se i tuoi bambini vorranno davvero seguire le mie lezioni, ne sarò lieta.”
Lisa scosse la testa. ”No grazie ,hanno già chi ci pensa ,e ,non vede l’ora che vadano a lavorare.” Rise contagiando anche Clara.
“Penso che alla fine però, anche loro cambino.”
“Lo spero” sospirò.
Clara la abbracciò con così tanto affetto che Lisa completò la sua trasformazione contraccambiando come fanno due buone amiche. Scioltasi, si avvicinò a Michael a testa bassa.
“Dai lisa, non fare il cane bastonato. “scherzò lui.
“Chiedo scusa anche a te Michael. Sono stata una vera e propria serpe. Stavo pensando-gli puntò gli occhi nei suoi-io credo che tu possa rigirare il video con Clara. “
Michael sorrise. “Non voglio invadere la sua privacy.”
“Ma prima o poi…”continuò Lisa con fare quasi di preghiera.
“Hai ragione ,ma vorrei che accadesse nel modo più naturale e sincero.” le spiegò.
Gli occhi di Lisa si inumidirono:” Trattala bene mi raccomando, lei ti merita. Non farla soffrire più Michael.”
E così, Lisa Marie se ne andò ,lanciando sguardi di umile invidia al quadretto che lasciava.
“Joan, ma esattamente ,come hai fatto?” chiese Michael mentre rientravano. Il” semplice domestico” ammise di non saperlo dire neanche lui: ”forse, ero stanco di questa odiosa situazione.”
“O, i bambini, li ho abbandonati! Povere creature.” si allarmò Clara dandosi una pacca sulla fronte.
“Joan li ha fatti tornare a casa. Domani torneranno.” la placò Michael.
Clara allora si abbandonò rincuorata sul divano e reclinò la testa sullo schienale.
“Dopo domani mi vedrai in televisione?” fece lui sedendosi.
“Cosa farai di bello?”
“Aprirò gli mtv awards .E, scusa, secondo te cosa farò.” disse ironico avendo ricevuto una domanda ovvia.
Clara sorrise, girò la testa in sua direzione e aprendo un solo occhio disse:” ovviamente uno spettacolo di marionette”
Le arrivò un cuscino in faccia che la fece scattare in piedi e riprendersi la rivincita con una bella cuscinata da parte sua.
“Ok,ok,mi arrendo.” disse Michael dopo essersi parato dall’ultimo colpo.
Agli mtv music awards colse l’occasione per chiarire la storia del video e frenò, con acuta dialettica, ogni male lingua. Clara ,non smetteva mai di compiacersi per il suo piccolo discorso. La quiete era tornata e allietò ancor di più i giorni che portavano alla partenza per la tournè. Successero molte cose, in quel periodo, nuovi video, nuove glorie e il nuovo album che Clara ascoltava senza stancarsi mai e spesso, riceveva qualche dimostrazione live canticchiando insieme. La sua canzone preferita? Non sapeva cosa rispondere, era una più bella e intensa dell’altra. Michael le mostrò anche le immagini delle imponenti statue fatte erigere per la presentazione del nuovo lavoro e lei pensò che nessuna poteva sostituirsi a lui. Ci risero su. Poi, cominciava ad essere sempre meno presente, ma non smetteva di farsi sentire ,il suo cuore volava sempre dalla sua amata.

1996

Ben presto, il tempo di salutarsi per lungo tempo giunse.
“La vedo così io. Rafforzerà il nostro amore.” disse Clara al momento della partenza sulla porta.
“é così. Allora, ricapitoliamo ,ti scriverò e tu…saprai come poi. Ricordi no?” Clara annuì.
“Scrivere mi conforterà!”
“Anche a me. Poi, quando avrò più tempo ti chiamerò” le prese le mani tra le sue.
Clara lo fissò accorata, poi lo abbracciò forte. “ preferisco comunque che tu mi scriva. Fai buon viaggio Michael. Abbi cura di te.”
Michael deglutì stringendola a sé.” Ora sei la padrona di casa. Mi raccomando ,se qualcosa non va ,non esitare a scrivermelo.”
Facendo tesoro delle sue parole gli spostò un po’ di capelli, ormai ricresciuti dal volto e si scambiarono un bacio pieno d’amore che entrambi volle assaporare al meglio per mantenerlo indelebile sulle loro bocche.
“Ti amo.” gli sussurrò al momento di doversi dividere. Michael le sorrise e scomparve nel buio. Clara giunse le mani davanti il petto. Joan le arrivò alle spalle dando ad intendere che lui era lì ,sempre pronto per lei.


[Modificato da chiarajackie 23/08/2012 13:08]
23/08/2012 13:22
 
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bello! meno male che lisa ha capito qual'era il suo posto! peccato che si devono allontanare... continua è bella!


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23/08/2012 13:50
 
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Finalmente Lisa ha capito di andarsene peccato che loro non si vedranno per tanti mesi. Posta il prossimo
24/08/2012 17:10
 
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Capitolo ventiduesimo

PRAGA HOTEL ore:02.00

Michael era seduto sul letto e finalmente, con un po’ di ritardo, che Clara avrebbe di sicuro capito, prese in mano la lettera chiusa con cura e tutta profumata. È sempre la solita! Si disse con un dolce pensiero. La aprì e iniziò a leggere:

Dear Michael,
prima di tutto, come è andato il viaggio e….il primo concerto?(So che anche se ti arrivasse prima la leggerai a lavoro concluso).:) Qui va tutto bene ,Joan è un tesoro, bè lo è sempre ,ma ora si comporta con vero riguardo. Vedessi come è buffo. Ieri stavo per combinare un disastro….vabbè lasciamo stare i particolari e lui ha voluto rimettere tutto a posto di persona. A volte penso che sia davvero un papà. Con i piccoli tutto al meglio. Gli manchi di già ,metà tempo delle lezioni siamo stati a parlare di te. Non credo di avergli dato risposte molto precise, di concerti non ci capisco molto. Ah, abbiamo fatto una specie di gita nello zoo(potevamo vero?) e gli ho dato delucidazioni su quegli animali. Joan ci seguiva con lo sguardo da lontano, voleva dar a dimostrare che non era vero. Io dico, come poteva negare l’evidenza? Poi, devo darti una notizia :da domani mi sono imposta di prendere lezioni di cucina. Quando tornerai vorrei essere io a cucinarti qualcosa. Ora, mentre ti scrivo ,stavo riascoltando il tuo nuovo album e provavo ad immaginarti. Per passare il restante tempo sto tenendo un corso di uncinetto. Voglio migliorarmi. Ho visto un libro davvero interessante in biblioteca che con semplici parole ti da tante nozioni. Mentre sono occupata a cucire, mi diletto ancora a canticchiare le tue canzoni. Le conosco a memoria! Anche questo è un modo che mi fa sentir meno la tua lontananza. Domani andrò con Joan a fare delle spese qui intorno. Non vorrei far spendere i soldi per le mie richieste ma vorrei procurarmi dei nuovi fili per realizzare qualcosa per voi. Ho detto abbastanza ti pare? Scusa ma mi sono fatta prendere dalla foga di raccontarti. Mi manchi Michael, inutile negarlo, manchi anche a Joan(si vede sai?). Però sono felice e aspetterò con pazienza. Tu come stai? Sei stanco? Vedi di riposare Michael! Ora ti saluto, non voglio trattenerti ancora per molto. Fai il bravo mi raccomando.:)
Ti amo Michael!
P.s.: Ho spruzzato sul foglio un po’ di lavanda. Buon profumo vero? Ah ,com’è la città?
Your little teacher
Clara


Michael ripiegò il foglio e lo ripose nella busta dopo aver riassaporato quel delizioso aroma. Si diresse allo scrittoio e presa carta e penna ,gettò un’ occhiata al cappello immacolato sorridendo e iniziò a scrivere.

NEVERLAND RANCH–camera di Clara

My dear Clara,
Spero che non tardi ad arrivarti la mia lettera perché ,ebbene sì, ho dovuto leggerla con un po’ di ritardo la tua. Il viaggio è andato bene e ne dovrò di già affrontare un altro. Partirò nella notte. Non penarti per me. Non sono poi così stanco. Vorrei tanto vedere la faccia di Joan in apprensione per tutti voi. Buffo vero? Scommetto che nonostante tu non sappia molto di concerti, avrai fatto tesoro di quello che ti spiegai io e lo avrai esposto alla grande ai bambini. Poi, non vedo l’ora di assaggiare le tue bontà culinarie. Diventerai una chef imbattibile. Ne sono sicuro. Poi tra le pentole mi dirai “Watch me fly!”. AHAH, no tranquilla non ti sto prendendo in giro,anzi, dovrai dirmi così. Ci conto e! Allora, per quanto riguarda Praga, purtroppo non ho potuto goderne molto. Comunque mi piace. Dal mio albergo si vede molta natura e di notte molte stelle. La città è un po’ caotica, non esco per questo. Il pubblico è molto caloroso, il concerto è andato bene. Poi ti porterò un frammento dello spettacolo registrato. Anche a me manchi Clara, vorrei tanto essere rimasto con te, ma vedrai, il tempo passerà in fretta. Che onore! Canti le mie canzoni anche mentre cuci! Sono lusingato mademoiselle. Fai la brava anche tu mi raccomando. Ti bacio my “little teacher”.
Ti amo anche io Clara. Very much.
P.S.: Sul retro c’è la nuova via. Il profumo era buonissimo ,ora tutte le mie cose ne hanno l’odore.
Michael



Clara si strinse la lettera al cuore e così si addormentò. Era la seconda volta in tutta la giornata che la leggeva e le sembrava di averlo lì vicino. Nello scorrere le parole il suo viso aveva assunto mille espressioni diverse ,concludendo con un bacio al “sacro foglio”. Nell’indomani avrebbe subito risposto.
24/08/2012 21:26
 
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Che romantici! Mi piace! Non vedo l'ora del prossimo!


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