Le "teste parlanti" che creano informazione manipolata e la legge sulla diffamazione che non protegge le persone defunte - articolo di Charles Thomson

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2012 21:11
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22/06/2012 07:58
 
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Re: Re: Re:
°Mark Lanegan°, 22/06/2012 04.13:




Mi spiego meglio: Stefania Craxi fu in italia colei che portò avanti la medesima battaglia che sta portando avanti...qualche jacksoniano in america (rendetevi conto di questo almeno). Dei 20 avvisi o più di garanzia di Craxi, questi ha ricevuto solo due condanne, oltretutto abbastanza secondarie. Di qui la battaglia della figlia per riabilitare il padre, condotta non so se avete presente con decine, centinaia di lettere a repubblica e, immagino, ad altri quotidiani.
Tanto da meritare qualche piccola riflessione sulle riviste di giurisprudenza in tema di tutela allargata del diritto al nome, quei fogli inutili che girano negli studi legali italiani. Forse un giorno si arriverà a qualche forma di azione, magari sulla "verità" di quei fatti "coperti" da sentenza ma anche qui è difficile, chi conosce l'istituto giuridico della revisione (istituto che consente di riaprire un caso dopo la sopravvenienza di elementi di prova nuovi) vi dirà il perché.
Però, ad oggi, come qualunque studente di legge potrebbe assicurarvi, i morti non presentano querele negli uffici giudiziari, i figli non hanno un interesse al nome dei padri, i fan men che meno, i reati sono un numero chiuso e limitato, tutelano interessi concreti e attuali, già è brutto in tempo di internet reprimere le opinioni altrui, cambiasse una virgola sul punto saremmo tutti in carcere, non ci sarebbe più giornalismo, tanti ulteriori piccoli corollari in tema di responsabilità e soprattutto libertà. Per fortuna negli stati uniti ci tengono ancora a queste cose. Magari in iran si può denunciare la giornalista che ha affermato le falsità su MJ, e magari vederla condannata penalmente.
Tutto qui.
Bisogna distinguere le falsità su MJ da qualunque altro discorso radicale e ignorante e sottoscrivere quella petizione di legge (magari in California dove sperimentano ogni cazzata l'approvano pure, ma non credo visto che è un attacco pazzesco alla libertà) è un grave errore.




Due cose
MJ ne è cmq uscito pulitissimo....e la seconda in riferimento a questa frase (è una domanda eh) i figli non hanno un interesse al nome dei padri
...e se ne avessero?
22/06/2012 08:57
 
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Re: Re: Re: Re:
badgirl., 22/06/2012 07.58:


Due cose
MJ ne è cmq uscito pulitissimo....e la seconda in riferimento a questa frase (è una domanda eh) i figli non hanno un interesse al nome dei padri
...e se ne avessero?



Mica ho dubbi che le accuse di una sedicente giornalista siano infondate nei confronti di MJ. Solo che non si cambiano le leggi penali per rendere giustizia alla memoria di un nome. LA lesione del nome, dell'onore, eccetera è un reato personalissimo e non è trasmissibile per successione; MJ va difeso utilizzando gli stessi metodi della sedicente giornalista, ovvero a mezzo stampa, eccetera. Non è possibile farlo a mezzo di una querela, improponibile a buon diritto. Vi sono, mi pare, delle correnti giurisprudenziali che vorrebbero ampliare la tutela del nome ma non entro limiti così ampi come ventilati nell'articolo qua sopra. Quindi quella parte lì dell'articolo tradotto è sbagliato ideologicamente e non rende giustizia alla denuncia delle cazzate che ha detto la giornalista.
I figli non hanno tutela penale per diffamazione, perché l'interesse leso per mandare qualcun altro in galera deve essere incredibilmente al di sopra di una soglia costituzionale per meritare ascolto. In linea generale, mi pare elementare, io non posso querelare te per le cazzate che hai detto nei confronti di un altro. Al limite ho un interesse patrimoniale ma allora devo dimostrare la lesione di un diritto di credito per la lesione del nome del papà, ma allora è causa civile, ha a che fare con la tutela di interessi patrimoniali attuali e concreti e soprattutto dimostrabili.
22/06/2012 09:52
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
°Mark Lanegan°, 22/06/2012 08.57:



Mica ho dubbi che le accuse di una sedicente giornalista siano infondate nei confronti di MJ. Solo che non si cambiano le leggi penali per rendere giustizia alla memoria di un nome. LA lesione del nome, dell'onore, eccetera è un reato personalissimo e non è trasmissibile per successione; MJ va difeso utilizzando gli stessi metodi della sedicente giornalista, ovvero a mezzo stampa, eccetera. Non è possibile farlo a mezzo di una querela, improponibile a buon diritto. Vi sono, mi pare, delle correnti giurisprudenziali che vorrebbero ampliare la tutela del nome ma non entro limiti così ampi come ventilati nell'articolo qua sopra. Quindi quella parte lì dell'articolo tradotto è sbagliato ideologicamente e non rende giustizia alla denuncia delle cazzate che ha detto la giornalista.
I figli non hanno tutela penale per diffamazione, perché l'interesse leso per mandare qualcun altro in galera deve essere incredibilmente al di sopra di una soglia costituzionale per meritare ascolto. In linea generale, mi pare elementare, io non posso querelare te per le cazzate che hai detto nei confronti di un altro. Al limite ho un interesse patrimoniale ma allora devo dimostrare la lesione di un diritto di credito per la lesione del nome del papà, ma allora è causa civile, ha a che fare con la tutela di interessi patrimoniali attuali e concreti e soprattutto dimostrabili.



Ecco adesso sei stato anche stilisticamente irreprensibile...

è normale che i fan credano di poter tutelare il buon nome del loro idolo, è ovvio che chi non fa l'avvocato e non conosce, dunque, le motivazioni sistemiche per le quali non può un erede e meno che meno un fan sporgere una querela per diffamazione riferita ad un soggetto terzo, possa pensare che quella legge rappresenti una ingiustizia...

è altrettanto ovvio però, che quando un avvocato spiega in maniera chiara il perchè non esiste diritto di querela, gli stessi fan prendano atto della verità giuridica e anzi ringrazino per aver ricevuto un accrescimento culturale...

l'esempio di Craxi era forse un po bislacco, tuttavia il problema non riguarda la verità o meno delle accuse, ma riguarda essenzialmente la legittimazione ad agire, che neppure un figlio o una moglie hanno, per tutelare il padre o il marito, non penalmente almeno...

EDIT: aggiungo da ultimo che io sono tendenzialmente favorevole ad una maggiore tutela del nome anche per i defunti, soprattutto quando si tratta di personaggi pubblici...potendo inserire, solo a favore dei piu stretti congiunti evidentemente, una tutela del patema d'animo...ovviamente con tutte le garanzie di libertà di espressione ecc.ecc.ecc.


Faccio un piccolo esempio, se io dico che MJ era un pedofilo, quando invece è storicamente vero il contrario, forse sarebbe giusto a quel punto che Paris dimostrando il dolore che ha provato leggendo quella notizia possa agire civilmente contro di me per il dolore patito

[Modificato da Keep the faith 22/06/2012 10:08]
22/06/2012 10:30
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Keep the faith, 22/06/2012 09.52:



Ecco adesso sei stato anche stilisticamente irreprensibile...

è normale che i fan credano di poter tutelare il buon nome del loro idolo, è ovvio che chi non fa l'avvocato e non conosce, dunque, le motivazioni sistemiche per le quali non può un erede e meno che meno un fan sporgere una querela per diffamazione riferita ad un soggetto terzo, possa pensare che quella legge rappresenti una ingiustizia...

è altrettanto ovvio però, che quando un avvocato spiega in maniera chiara il perchè non esiste diritto di querela, gli stessi fan prendano atto della verità giuridica e anzi ringrazino per aver ricevuto un accrescimento culturale...

l'esempio di Craxi era forse un po bislacco, tuttavia il problema non riguarda la verità o meno delle accuse, ma riguarda essenzialmente la legittimazione ad agire, che neppure un figlio o una moglie hanno, per tutelare il padre o il marito, non penalmente almeno...

EDIT: aggiungo da ultimo che io sono tendenzialmente favorevole ad una maggiore tutela del nome anche per i defunti, soprattutto quando si tratta di personaggi pubblici...potendo inserire, solo a favore dei piu stretti congiunti evidentemente, una tutela del patema d'animo...ovviamente con tutte le garanzie di libertà di espressione ecc.ecc.ecc.


Faccio un piccolo esempio, se io dico che MJ era un pedofilo, quando invece è storicamente vero il contrario, forse sarebbe giusto a quel punto che Paris dimostrando il dolore che ha provato leggendo quella notizia possa agire civilmente contro di me per il dolore patito




Ah, ma è Stefania Craxi in Italia che conduce la stessa battaglia che fanno i fan di MJ in America, non è colpa mia. Tra parentesi, il giorno che passasse la legge caldeggiata dalla parlamentare la stessa ha in mente di querelare mezz'italia che parlasse male del papà Bottino. Si lamentava, credo si lamenti tutt'ora, di non potere querelare nessuno per diffamazione alla luce della nostra illibertaria legisalzione penale.
Riguardo al tuo edit, malevolo avvocato. Dimentichi di dire che il caso da te prospettato nell'edit prescinde totalmente dalla diffamazione ed è già contemplato in ogni ordinamento, incluso quello americano, ovvero il turbamento psicologico, la lesione della salute nelle sue componenti affettive, psichiche, ballinate varie che in italia non si concedono mai (per fortuna, metti che la pubblicazione di un articolo di giornale portasse alla lesione di un diritto soggettivo*, a napoli fareste un milione di cause tutti i giorni). Ma comunque sempre roba civile è, e quindi prescinde da un accertamento completo della verità dei fatti che è solo incidentale, si scontra con un diritto costituzionalmente garantito quale la libertà di stampa che vola abbastanza in alto nella costituzione americana e mi sa anche in quella italiana. Ed infine per un personaggio pubblico mi pare che la sfera della privacy sia talmente ristretta e l'interesse alla diffusione della notizia alto che avrei perfino qualche dubbio all'esistenza nel caso concreto di un diritto alla rettifica, altro che di azione penale. Che di questo parlava l'articolo in sostanza, mi basta leggere il titolo del thread qua sopra mentre scrivo.


* edit: del tipo qui prospettato, ovvero per cui un figlio o la moglie può fare causa per la tutela del nome del parente deceduto.


[Modificato da °Mark Lanegan° 22/06/2012 10:37]
22/06/2012 10:45
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
°Mark Lanegan°, 22/06/2012 10.30:



Ah, ma è Stefania Craxi in Italia che conduce la stessa battaglia che fanno i fan di MJ in America, non è colpa mia. Tra parentesi, il giorno che passasse la legge caldeggiata dalla parlamentare la stessa ha in mente di querelare mezz'italia che parlasse male del papà Bottino. Si lamentava, credo si lamenti tutt'ora, di non potere querelare nessuno per diffamazione alla luce della nostra illibertaria legisalzione penale.
Riguardo al tuo edit, malevolo avvocato. Dimentichi di dire che il caso da te prospettato nell'edit prescinde totalmente dalla diffamazione ed è già contemplato in ogni ordinamento, incluso quello americano, ovvero il turbamento psicologico, la lesione della salute nelle sue componenti affettive, psichiche, ballinate varie che in italia non si concedono mai (per fortuna, metti che la pubblicazione di un articolo di giornale portasse alla lesione di un diritto soggettivo*, a napoli fareste un milione di cause tutti i giorni). Ma comunque sempre roba civile è, e quindi prescinde da un accertamento completo della verità dei fatti che è solo incidentale, si scontra con un diritto costituzionalmente garantito quale la libertà di stampa che vola abbastanza in alto nella costituzione americana e mi sa anche in quella italiana. Ed infine per un personaggio pubblico mi pare che la sfera della privacy sia talmente ristretta e l'interesse alla diffusione della notizia alto che avrei perfino qualche dubbio all'esistenza nel caso concreto di un diritto alla rettifica, altro che di azione penale. Che di questo parlava l'articolo in sostanza, mi basta leggere il titolo del thread qua sopra mentre scrivo.


* edit: del tipo qui prospettato, ovvero per cui un figlio o la moglie può fare causa per la tutela del nome del parente deceduto.






oh è senz'altro tutelato in teoria il dolore...in Italia, in pratica lo è quasi mai, come tu mi insegni...
mi ero non a caso riferito ad azioni civili ed assolutamente MAI penali, quella è una aberrazione, il solo pensare di poter sporgere querela a favore di un defunto mi fa accapponare la pelle...

EDIT: non è questione di tutela della Privacy dei personaggi pubblici, la privacy c'entra poco se io do del pedofilo a uno che non lo è...mi consenta [SM=g27828]


(per fortuna, metti che la pubblicazione di un articolo di giornale portasse alla lesione di un diritto soggettivo*, a napoli fareste un milione di cause tutti i giorni)




Con la crisi che investe la professione direi che potrebbe essere una buona soluzione [SM=x47979]

[Modificato da Keep the faith 22/06/2012 10:51]
22/06/2012 10:53
 
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Non è che siccome la legge è questa vuol dire che sia giusta....la verità giuridica è un conto, la giustezza della legge è altro...infamare un morto affermando ripetutamente falsità conclamate, come avviene nel caso di MJ (ma anche in altri casi, e Craxi non mi pare l'esempio adatto, visto che era oggettivamente un ladro, non l'unico di sicuro, ma lo era) mi pare assurdo ed è giusto che i parenti stretti possano agire legalmente, al di là degli interessi patrimoniali....specie nel caso di una persona che è morta a causa delle infamie....se mio padre morisse e qualcuno diffondesse voci false sul suo conto, non vedo perché non potrei agire legalmente oltre alla lesione affettiva....è chiaro che la possibilità debba essere limitata ai parenti e non a chiunque...
[Modificato da AntonellaP85 22/06/2012 10:54]
22/06/2012 10:58
 
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Re:
AntonellaP85, 22/06/2012 10.53:

Non è che siccome la legge è questa vuol dire che sia giusta....la verità giuridica è un conto, la giustezza della legge è altro...infamare un morto affermando ripetutamente falsità conclamate, come avviene nel caso di MJ (ma anche in altri casi, e Craxi non mi pare l'esempio adatto, visto che era oggettivamente un ladro, non l'unico di sicuro, ma lo era) mi pare assurdo ed è giusto che i parenti stretti possano agire legalmente, al di là degli interessi patrimoniali....specie nel caso di una persona che è morta a causa delle infamie....se mio padre morisse e qualcuno diffondesse voci false sul suo conto, non vedo perché non potrei agire legalmente oltre alla lesione affettiva....



Perchè il sistema giuridico si fonda sulla necessaria compenetrazione di interessi...non mi dilungo perchè dovrei scrivere un libro per farti capire, ma è così perchè ci sono dinamiche vecchie di secoli e studiate e ristudiate da gente che ha le palle ottagonali, partendo da Giustiniano...o forse da qualcun altro prima di lui...
non tutto quello che può sembrare giusto all'uomo medio in realtà lo è...

e la difficoltà maggiore del mio lavoro è proprio far capire alla gente comune, come te, il perchè non può fare un determinato tipo di causa...
22/06/2012 11:10
 
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Re: Re:
Keep the faith, 22/06/2012 10.58:



Perchè il sistema giuridico si fonda sulla necessaria compenetrazione di interessi...non mi dilungo perchè dovrei scrivere un libro per farti capire, ma è così perchè ci sono dinamiche vecchie di secoli e studiate e ristudiate da gente che ha le palle ottagonali, partendo da Giustiniano...o forse da qualcun altro prima di lui...
non tutto quello che può sembrare giusto all'uomo medio in realtà lo è...

e la difficoltà maggiore del mio lavoro è proprio far capire alla gente comune, come te, il perchè non può fare un determinato tipo di causa...




Fortunatamente conosco un po' la storia e mi risulta che le leggi non sussistano da secoli sempre uguali, ma che si siano evolute in base ai cambiamenti sociali e culturali, altrimenti saremmo ancora alla legge del taglione.
Non tutto ciò che può sembrare giusto all'uomo 'medio' (che non vuol dire stupido, sia chiaro...) lo è, ma nemmeno tutte le leggi sono giuste, non è che siccome esistono sono infallibili o assolute, sono pur sempre un prodotto umano e come tale passibili di essere parziali.
Nel caso di MJ, prescindendo dalla diffamazione, mi sembra ovvio che i parenti subiscano dei danni morali e anche economici.
22/06/2012 11:13
 
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Re: Re: Re:
AntonellaP85, 22/06/2012 11.10:




Fortunatamente conosco un po' la storia e mi risulta che le leggi non sussistano da secoli sempre uguali, ma che si siano evolute in base ai cambiamenti sociali e culturali, altrimenti saremmo ancora alla legge del taglione.
Non tutto ciò che può sembrare giusto all'uomo 'medio' (che non vuol dire stupido, sia chiaro...) lo è, ma nemmeno tutte le leggi sono giuste, non è che siccome esistono sono infallibili o assolute, sono pur sempre un prodotto umano e come tale passibili di essere parziali.
Nel caso di MJ, prescindendo dalla diffamazione, mi sembra ovvio che i parenti subiscano dei danni morali e anche economici.



Se fossi mia cliente credo che ti indirizzerei da qualche bravo collega [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]


22/06/2012 11:48
 
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Re: Re: Re: Re:
Keep the faith, 22/06/2012 11.13:



Se fossi mia cliente credo che ti indirizzerei da qualche bravo collega [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]






Spero di non averne bisogno [SM=x47979]
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