°Mark Lanegan°, 22/06/2012 08.57:
Mica ho dubbi che le accuse di una sedicente giornalista siano infondate nei confronti di MJ. Solo che non si cambiano le leggi penali per rendere giustizia alla memoria di un nome. LA lesione del nome, dell'onore, eccetera è un reato personalissimo e non è trasmissibile per successione; MJ va difeso utilizzando gli stessi metodi della sedicente giornalista, ovvero a mezzo stampa, eccetera. Non è possibile farlo a mezzo di una querela, improponibile a buon diritto. Vi sono, mi pare, delle correnti giurisprudenziali che vorrebbero ampliare la tutela del nome ma non entro limiti così ampi come ventilati nell'articolo qua sopra. Quindi quella parte lì dell'articolo tradotto è sbagliato ideologicamente e non rende giustizia alla denuncia delle cazzate che ha detto la giornalista.
I figli non hanno tutela penale per diffamazione, perché l'interesse leso per mandare qualcun altro in galera deve essere incredibilmente al di sopra di una soglia costituzionale per meritare ascolto. In linea generale, mi pare elementare, io non posso querelare te per le cazzate che hai detto nei confronti di un altro. Al limite ho un interesse patrimoniale ma allora devo dimostrare la lesione di un diritto di credito per la lesione del nome del papà, ma allora è causa civile, ha a che fare con la tutela di interessi patrimoniali attuali e concreti e soprattutto dimostrabili.
Ecco adesso sei stato anche stilisticamente irreprensibile...
è normale che i fan credano di poter tutelare il buon nome del loro idolo, è ovvio che chi non fa l'avvocato e non conosce, dunque, le motivazioni sistemiche per le quali non può un erede e meno che meno un fan sporgere una querela per diffamazione riferita ad un soggetto terzo, possa pensare che quella legge rappresenti una ingiustizia...
è altrettanto ovvio però, che quando un avvocato spiega in maniera chiara il perchè non esiste diritto di querela, gli stessi fan prendano atto della verità giuridica e anzi ringrazino per aver ricevuto un accrescimento culturale...
l'esempio di Craxi era forse un po bislacco, tuttavia il problema non riguarda la verità o meno delle accuse, ma riguarda essenzialmente la legittimazione ad agire, che neppure un figlio o una moglie hanno, per tutelare il padre o il marito, non penalmente almeno...
EDIT: aggiungo da ultimo che io sono tendenzialmente favorevole ad una maggiore tutela del nome anche per i defunti, soprattutto quando si tratta di personaggi pubblici...potendo inserire, solo a favore dei piu stretti congiunti evidentemente, una tutela del patema d'animo...ovviamente con tutte le garanzie di libertà di espressione ecc.ecc.ecc.
Faccio un piccolo esempio, se io dico che MJ era un pedofilo, quando invece è storicamente vero il contrario, forse sarebbe giusto a quel punto che Paris dimostrando il dolore che ha provato leggendo quella notizia possa agire civilmente contro di me per il dolore patito
[Modificato da Keep the faith 22/06/2012 10:08]