articolo di Luka Neskovic sull'Huffington Post - Inserito anche il ringraziamento di Mesereau ai fan del 13/6/2012
Oggi è il settimo anniversario della sentenza di assoluzione nel processo Arvizo. Sette anni fa Michael usciva dal tribunale da uomo libero, ma provato dall'esperienza di essere stato accusato e processato ingiustamente per uno dei peggiori crimini.
Questo articolo è di Luka Neskovic, uno scrittore montenegrino autore del libro "Invincible Sabotage - Inside Michael Jackson's Case" (che mi piacerebbe tanto leggere, ma che non riesco a trovare da nessuna parte purtroppo), questa è la traduzione (ho dovuto prendermi qualche libertà traduttoria perché l'inglese di Luka non è proprio perfetto):
Come i media hanno distrutto l'Uomo nello Specchio
E' stato sette anni fa che i dodici giurati della Contea di Santa Barbara hanno liberato Michael Jackson delle accuse atroci di abusi sessuali, cospirazione e fornitura di alcol ad un minorenne. E' interessante che 12 giurati della Contea più conservatrice della California, senza neanche un afro-americano tra loro, dopo più di quattro mesi di processo, centinaia di testimoni escussi e 30 ore di camera di consiglio, abbiano raggiunto una decisione unanime di "non colpevole" su tutte le dieci accuse.
Se non fosse che questo processo è stato dichiarato un "processo del secolo" e ha mostrato i media nella loro veste peggiore. Sensazionalismo, esclusività, negatività, eccentricità, caos e isteria sono alcune delle caratteristiche. Dopo tutto, questa era la cosa che interessava di più a loro e a noi (e purtroppo sono pochi quelli che non rientrano nella maggioranza).
Mentre lavoravo alla biografia di Michael Jackson
(sta lavorando su un altro libro su MJ, ndt), un paio di settimane fa ho parlato con il suo avvocato Thomas Mesereau, colui al quale in massima parte è attribuita la vittoria legale. Abbiamo parlato anche della copertura mediatica del caso:
E' stato orribile. Ho imparato molto presto che i media erano il nemico, che i media avevano un piano e il loro obiettivo non era la giustizia, non era l'equità, non era la verità [...] Perché ai media piacciono le cose che scioccano la gente, a loro piace il dramma, e un giudizio di colpevolezza e lui messo in prigione avrebbe generato grandi storie per loro. Perciò non ho fiducia nei media, sentivo che stavano cercando di sabotarmi, sentivo che pensavano che fossi un ostacolo per loro, e sapevano anche che non potevano sedurmi o anche trovarmi. Non potevano trovarmi in un ristorante, non potevano trovarmi in un bar, non potevano cercare di mettermi in una posizione compromettente.
Anche se i media non sono riusciti a mettere Mesereau in una posizione compromettente, lo hanno fatto con alcune persone che erano vicine a Jackson. Le dichiarazioni della sua ex moglie Debbie Rowe sono state distorte e rimodellate. I media davano la caccia agli ex dipendenti del suo ranch Neverland per trovare la più piccola particella di dubbio.
Hanno scritto che non era il padre dei suoi figli e hanno ricordato i suoi interventi di chirurgia plastica (elencando un numero crescente di operazioni con ogni nuova pubblicazione), trovando tutto ciò che si potrebbe chiamare "strano", "bizzarro" e "vizioso". Bjork l'ha descritto bene in
un'intervista del 2003: "è come se negli Stati Uniti in questo momento fosse illegale essere un eccentrico".
Le dichiarazioni delle persone che difendevano Jackson venivano estrapolate dal contesto. Spesso le informazioni presentate in trasmissione erano errate. Ad esempio, quando le riviste porno eterosessuali sono state trovate a Neverland (Jackson ha ammesso che ogni tanto sfogliava tali contenuti) la maggior parte dei media si sono riferiti ad esse come materiale pedopornografico.
Molti direbbero che non possiamo mettere tutti i rappresentanti dei media nello stesso stampo. È vero, ci sono stati diversi media e autori che lo stavano seguendo oggettivamente senza alcun pregiudizio, e i loro reportage erano basati sulle trascrizioni del tribunale e sui documenti ufficiali, ma sono, naturalmente, una piccola minoranza. I nostri media (in Montenegro) non sono stati una parte di quella minoranza, ma sono serviti come meccanismo di copia/incolla che prendeva in prestito le informazioni dei colleghi stranieri, ovviamente, solo nella versione tradotta.
E cosa aspettarsi dopo questi reportage? Il 13 Giugno 2005 è arrivato e la maggior parte del pubblico è rimasto sorpreso dal verdetto, dopo tutto quello che avevano letto e sentito sui media.
E una vittima di tutta la storia? Un genio musicale 46enne, che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare gli altri senza chiedere nulla in cambio. Alla fine è diventato una vittima di persone con un unico motivo - il denaro, di persone che hanno approfittato della sua generosità e umanità, e di quelli che inventavano titoli sensazionali al fine di guadagnarci.
www.huffingtonpost.ca/luka-neskovic/michael-jackson-biography_b_1589692.html?utm_h...
Per questa ricorrenza sono state inviate delle lettere di ringraziamento a Tom Mesereau e Susan Yu tramite MJ4Justice.com. Mesereau ha scritto questo messaggio di ringraziamento:
13 giugno 2012: messaggio di Tom Mesereau alla Comunità dei fan
Grazie per le gentili parole.
E' difficile credere che siano passati sette anni dall'assoluzione di Michael.
Inoltre è così tragico che Michael Jackson sia morto in così giovane età.
Tuttavia vi posso assicurare che l'amore e il sostegno che ha ricevuto da fan come voi sono stati molto importanti per lui nei momenti difficili.
Susan Yu è fuori città. Tuttavia posso parlare anche per lei nell'esprimere la nostra gratitudine a tutti voi.
Cordiali saluti.
Tom Mesereau
www.mj4justice.com/thank-you-tmez.html
- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
[Modificato da Compix 19/06/2012 02:50]