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Katherine Jackson, insieme all'artista Brett Livingstone Strong, da Piers Morgan

Ultimo Aggiornamento: 19/05/2012 10:20
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16/05/2012 16:25
 
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intervista del 14 maggio 2012

Come da titolo Katherine è stata ospite alla trasmissione di Piers Morgan pochi giorni dopo i suoi figli. L'argomento di questa intervista è al 100% Michael. Con Katherine era presente l'artista Brett Livingstone Strong, con cui si riparla della collezione d'arte da 900 milioni di dollari di cui si era parlato in questo topic e che era illustrata nel dettaglio in quest'altro e dei progetti futuri riguardo la collezione.

Premetto che la traduzione l'ho fatta direttamente dalla trascrizione sul sito della CNN, per cui non so se il video che mi ha passato tagea (grazie tesora [SM=g27838] ) è completo anche della parte finale, dove Morgan fa fare un giro fra le opere d'arte di MJ. Spero di sì, perché dovrebbe valere la pena [SM=g27822]

Comunque questo è il video (l'incorporamento è disattivato, per cui metto il link):
www.youtube.com/watch?v=VV2ec56NkZM

e questa è la traduzione completa (la prima domanda e la prima risposta della trascrizione mancano nel video):



Piers Morgan: Questa sera l'intervista esclusiva in preparazione da tre anni. L'unica persona che conosceva Michael Jackson meglio di chiunque altro, sua madre Katherine.

Katherine: Ogni mattina, per tutto il giorno penso a Michael.

Morgan: Katherine Jackson parla dell'infanzia di Michael.

Katherine: Così Michael ripensava all'infanzia e diceva che era stato maltrattato. Beh, lo chiamano maltrattamento. Ma a volte se non fosse stato per la cinghia come sarebbe questo mondo oggi?

Morgan: Su ciò che gli mancava.
Ha mai sperato che avrebbe trovato il vero amore?

Katherine: Ci ho sempre pensato, ma Michael sembrava felice. Ha trovato un sacco di gioia nei suoi figli.

Morgan: Sul talento che Michael nascondeva al mondo.

Katherine: Michael amava molto l'arte. Amava i dipinti. Amava i colori ad acqua. Amava anche i pastelli.

Morgan: E la sua teoria esplosiva su Conrad Murray.

Katherine: Ha fatto una cosa terribile. E ci potrebbero essere state altre persone coinvolte. Non lo so questo, ma lo sento.

Morgan: Katherine Jackson, un'ora straordinaria. L'intervista con Piers Morgan inizia adesso.
Stasera uno sguardo straordinario alla vita privata di Michael Jackson attraverso la sua arte profondamente personale. Ha iniziato a disegnare da bambino. Le immagini sono nuove rivelazioni sul cantante iconico. Gran parte della sua arte è conservata in un luogo segreto, in un hangar di un aeroporto di Los Angeles. Una parte è in studio con me stasera.
Si uniscono a me adesso in un'intervista esclusiva la madre di Michael, Katherine Jackson, e il suo mentore e grande amico, l'artista Brett Livingston Strong.
Benvenuti a tutti e due.

Katherine: Grazie.

Strong: Grazie

Morgan: Siamo circondati da questa incredibile arte, di cui la maggior parte non è mai stata vista, creata da suo figlio Michael. Ciò che mi colpisce, mi piace questa immagine, Katherine, che è... quanti anni ha lì, Michael?

Katherine: Circa 9 o 10.

Morgan: E sta stringendo la sua opera d'arte.

Katherine: Sì.

Morgan: L'ha dipinta lui.

Katherine: Sì.

Morgan: Non so cosa sia più impressionante, l'opera o il fantastico cappello che indossa.

Morgan: molto elegante. Ma è chiaro fin dalla tenera età che amava l'arte. Mi parli di questo lato di Michael.

Katherine: Michael amava molto l'arte. Lui amava i dipinti, amava i colori ad acqua. Amava anche i pastelli. E disegnava sempre. E quando era ancora a scuola disegnava delle immagini e hanno preso uno dei suoi disegni e l'hanno messo sulla parte anteriore l'annuario. E...

Morgan: Era autodidatta? Ha imparato da solo?

Katherine: Ha imparato da solo.

Morgan: Incredibile talento.

Katherine: Solo per il talento che aveva. E non posso dire molto più su di lui, solo il padre... anche suo padre era un artista. Amava dipingere e disegnare. Così ho pensato che forse potrebbe averlo preso da lui. Ma Michael aveva un talento naturale per questo.

Morgan: E ha dipinto sempre? Voglio dire, per tutta la vita? Dipingeva di nascosto senza che la gente se ne accorgesse?

Katherine: Sì. Sì. Perché quando era solo un bambino, quando ci trasferimmo a Havenhurst prima che fosse ristrutturata, c'era una piccola casa nella parte posteriore e lui aveva preso quella casetta e ne aveva fatto... uno studio d'arte per sé.

Morgan: Cosa pensa che gli abbia portato l'arte? La pittura e cose così, cosa gli davano?

Katherine: Beh, sai una cosa? Davvero non... non riesco proprio a rispondere a questa domanda. Ma a volte quando non stava facendo nulla, cominciava a dipingere. E penso che è solo... è un modo semplicemente per rilassarsi.

Morgan: Un po' di evasione, vero?

Katherine: Sì.

Morgan: Brett, hai avuto modo di conoscere Michael 25 anni fa. Parlami di come vi siete incontrati e di questa collezione d'arte perché è... la gente in realtà non ne sa molto.

Strong: Giusto. Beh, ci siamo conosciuti circa nel 1979 tramite il sindaco Bradley di Los Angeles e anche attraverso (incomprensibile). In due diverse occasioni. E la prima volta che ho avuto la possibilità di parlare con Michael lui fa 'Quindi tu sei uno scultore'. E io ho detto sì. 'Che tipo di scultura?' Ho detto 'Costruzione di monumenti'. E lui fa 'Wow, non ho mai incontrato un costruttore di monumenti prima'. E io gli ho detto, sapevo chi era Michael, ma gli ho detto 'Beh, cosa fai Michael?' E lui dice 'Amo la vita'.
Lo ricorderò sempre. Ha detto, amo la vita. E ho detto 'Wow, questo è un ottimo lavoro. Anch'io amo la vita.' E lui dice 'Sono un artista anch'io. E mi piace disegnare le cose che ispirano la mia vita. E...'

Morgan: E in questa collezione quanti pezzi ci sono?

Strong: Beh, ho... abbiamo 98 pezzi. Altre persone ne hanno alcuni. E ci sono circa... forse ci sono circa 20 di quei pezzi che ho disegnato, lui ha fatto il suo lavoro artistico sul lato opposto. Ho fatto la carta per Michael negli anni '80, carta speciale, quindi se qualcuno l'avesse avuta non poteva, sai, contraffarla. E così lui... aveva finito la carta, ecco perché ha iniziato a fare i suoi lavori sul retro.

Morgan: Voglio dire, alcuni dei pezzi qui, voglio dire, l'immagine di Martin Luther King, di Abraham Lincoln. A quanto pare ha dipinto molti... ha dipinto un sacco... un sacco di ex presidenti. Amava farlo.

STRONG: Amava Abraham Lincoln. Amava la libertà. Amava l'intero aspetto della gente che era libera. Essere in grado di creare, sai, le cose belle per ispirare le persone come voleva, creare la sua musica.

Morgan: E Katherine, lui aveva una strana ossessione con il numero sette. E con le sedie. Mi dica perché queste due cose sono sempre nelle immagini.

Katherine: Beh, Michael era il settimo figlio. Lui... il suo nome aveva sette lettere. Parlava sempre di questo. E, sai, il sette - il numero sette indica completezza nella Bibbia. Quindi...

Morgan: Quindi è come un numero fortunato per lui.

Katherine: Per lui.

Morgan: E per quanto riguarda le sedie? Perché gli piaceva disegnare o dipingere sedie?

Katherine: Aveva un'ossessione per le sedie. Le sedie che - non solo una semplice sedia, ma le sedie che si vedono che hanno in sé un sacco di arte. Un sacco di curve, un sacco di altre cose del genere. Disegnava quello.

Morgan: C'è un quadro molto profetico di un ragazzino seduto da solo in un angolo. Lo stiamo vedendo sullo schermo. Quello che è toccante è che Michael aveva scritto accanto a questo di suo pugno, "Prima di giudicarmi sforzati di amarmi e guarda dentro il tuo cuore. Poi chiedi, hai visto la mia infanzia?"
Cosa pensi che intendesse dire, Katherine?

Katherine: Sai una cosa? Non saprei dirti. Ma questo è il quadro. Ne ho uno anch'io così. Lo stanno facendo vedere?

Morgan: Sì. Lo stiamo guardando ora. Sì. Ed è... è molto... intendo il ragazzo sembra, credo...

Katherine: Sembra triste. E sembra - sai, penso che sia perché Michael ha sempre detto che ha perso gran parte della sua infanzia.

Morgan: Sì.

Katherine: E amava correre e giocare. Amava i bambini. E credo che questo è ciò che questa foto rappresenta.

Morgan: Ho intervistato un sacco di gente su Michael. Molti della sua famiglia, i suoi figli che ho intervistato, Janet, La Toya, Jermaine. Tutti hanno detto la stessa cosa che Michael era un bambino felice. Amava fare gli scherzi alle persone, cose del genere.
Sente mai rammarico, essendo sua madre, che ha davvero perso l'infanzia per la celebrità? Voglio dire, se potesse tornare indietro, vorrebbe che i bambini, soprattutto Michael, entrassero in quel pazzo mondo?

Katherine: Beh, in una certa misura. Nessuno dei miei figli era in realtà lasciato libero, dato che mio marito era una sorta di... dovrei dire molto rigoroso su cose del genere, perché da dove venivamo c'era un sacco di criminalità. E ci curavamo dei nostri figli. Non li volevamo là fuori in strada, a distruggere le auto e fare come la maggior parte degli altri bambini di allora.
E facevamo le cose con loro in casa, ed è quando hanno cominciato a cantare. Ma per quanto riguarda il divertimento e tutto il resto, erano nel campionato e cose del genere. Poi impararono a suonare la musica. E Michael ha sempre detto che non aveva avuto un'infanzia, ma che gli piaceva quello che stava facendo.

Morgan: Penso che sia vero, no? Lei ha parlato di suo padre che era duro con loro. Secondo lei era troppo duro o no? Lui... doveva essere così duro?

Katherine: Io non pensavo che fosse troppo duro, ma - in quei giorni tutti crescevano i loro figli nello stesso modo. Se facevi qualcosa di sbagliato, che era terribilmente sbagliato, ti prendevi una sgridata e le botte, come le chiamavano. Ma oggi non si può fare. Così Michael ripensava all'infanzia e diceva che era stato maltrattato.
Beh, lo chiamano maltrattamento. Ma a volte se non fosse stato per la cinghia come sarebbe questo mondo oggi?

Morgan: Pensa che il mondo è diventato un po' morbido riguardo la disciplina?

Katherine: Penso che sia diventato un po' troppo morbido. Davvero. E poi ci sono troppe cose da fare per i nostri figli. E sono troppo aperti su un sacco di cose, cose sulle quali non eravamo aperti anni fa. E mi fa star male perché so che il mondo è... penso che sia condannato.

Morgan: Davvero?

Katherine: La Bibbia ci dice che il mondo sarà distrutto. Quindi penso...

Morgan: Guardando all'America, l'America moderna, dove pensa che la gente stia sbagliando, soprattutto nell'educazione dei figli?

Katherine: Beh, credo che la società sia a volte responsabile. Perché dicono ai bambini di chiamare il 911 e in alcuni casi forse lo devono fare. Ma poi in alcuni casi - alcuni genitori hanno paura dei loro figli. E alcuni bambini dicono ai loro genitori 'se mi fai questo chiamerò il 911' o 'chiamerò la polizia' o qualsiasi altra cosa possibile per i bambini. Cosa devono fare i genitori?

Morgan: Voglio dire, è interessante. Quando ho parlato con i suoi figli, tutti loro hanno detto nelle varie fasi della loro vita, beh, abbiamo avuto questa educazione veramente dura. Nostro padre era molto, molto rigoroso. Ma tutti - quando sono cresciuti e in alcuni casi hanno avuto loro stessi dei figli, hanno cominciato a rendersi conto che forse era il tipo di amore duro di cui avevano bisogno.
E' stato interessante per me parlare con loro. Ora sono un po' più vecchi. Deve essere - per lei deve essere un'esperienza interessante, ascoltare le loro opinioni che cambiano man mano che invecchiano.

Katherine: I figli cambiano. Per esempio, Tito, era uno di quelli che ha detto - scusami - che ha detto ho intenzione di crescere i miei figli, proprio come, chiamavano il loro padre Joseph, proprio come Joseph mi ha cresciuto. Perché ha sempre detto i miei figli non devono finire nei guai o qualcosa di simile. Tutte queste cose terribili che attribuivano a Michael, non ha fatto queste cose. Ma è solo che ci sono persone cattive là fuori e ti accusano di averle fatte. Ma...

Morgan: Deve essere stato... deve essere stato molto doloroso per lei, come madre.

Katherine: Mio Dio.

Morgan: Alcune delle cose di cui Michael è stato accusato, i casi giudiziari che ha dovuto combattere e cose simili. Come si sentiva, essendo sua madre?

Katherine: Oh, mio Dio. Mi ha quasi distrutto in un certo senso. Sai, quando dico che fa male. Perché so che Michael non ha fatto quelle cose terribili. Ma poi ci sono così tante persone malvagie. Perché gli fanno questo?

Morgan: Tenga in sospeso questo pensiero per un momento, Katherine. Quando torneremo, voglio parlare con lei della vita di Michael e di quella che è la sua eredità.

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Morgan: Sono tornato ora con la madre di Michael Jackson, Katherine, e il suo amico di lunga data Brett Livingstone Strong.
Ha mai provato a consigliare a Michael che il suo comportamento - sa, ho intervistato Michael pochi anni fa e aveva una qualità molto infantile. Ma è mai stata preoccupata che si stesse mettendo in certe posizioni, sa, quando aveva tutti questi ragazzi che venivano e rimanevano e così via? Ha mai detto come madre, 'Michael, penso che dovresti stare attento a questo, il resto del mondo potrebbe non vedere questo nel tuo modo innocente'?

Katherine: Ne ho parlato con lui. Non gli ho mai detto di smettere di avere bambini intorno. Ma ha smesso di avere un sacco... la maggior parte dei bambini che erano intorno a Michael erano suoi parenti. E mi ricordo che mia cognata, lei entrò nel negozio e lei vide questo - uno di questi tabloid. E avevano qualcosa di brutto da dire, in prima pagina. E lei diventò una furia. Disse 'Questi sono i miei nipoti, sono i cugini di Michael. Perché stanno dicendo questo di lui?'

Morgan: Pensa che tutte le accuse, le dichiarazioni, i processi che ha dovuto passare, pensa che abbiano contribuito alla fine alla sua condizione fisica e alla sua morte precoce? Insomma pensa che tutte le medicine che prendeva per l'ansia, per la mancanza di sonno, gli antidolorifici e così via, fosse tutto collegato alla pressione che sentiva e alla tensione e allo stress?

Katherine: Sai cosa, penso che ci sia un sacco di esagerazione sulle cose diverse che stava prendendo. Perché sono stata a casa di mio figlio senza preavviso. E ci sono stata venendo annunciata. Non l'ho mai visto in quel modo. So che stava prendendo antidolorifici perché si era bruciato in cima alla sua testa, una cosa molto dolorosa. Ma tutte queste altre cose che hanno aggiunto non so se fosse la verità o no. Ma io non credo che abbia qualcosa a che fare con il modo in cui è morto.

Morgan: Cosa pensi, da madre, abbia causato la sua morte?

Katherine: Non lo so. Tutto quello che so è che hanno utilizzato il propofol e non l'avrebbero dovuto usare. Stavano utilizzando l'ambiente sbagliato. Questo è tutto quello che so ed è quello che ha causato la sua morte.

Morgan: Quali sono i suoi sentimenti verso il dottor Conrad Murray? Lo giudica responsabile?

Katherine: Sai una cosa? Non riesco nemmeno a descrivere il modo in cui mi sento nei suoi confronti. Ha fatto una cosa terribile. E avrebbero potuto esserci altre persone coinvolte. Non lo so questo, ma lo penso. Sai, io preferisco non rispondere a questa domanda.
L'unica cosa che ha fatto... per la vita di una persona, quattro anni di carcere non sono abbastanza.

Strong: Michael si fidava di lui.

Katherine: Sì, è vero. Si fidava di lui.

Strong: Si fidava di un sacco di gente.

Katherine: Si fidava di tutti.

Morgan: Ha mai incontrato Conrad Murray?

Katherine: Non l'ho mai incontrato. Fino ad oggi non l'ho mai incontrato.

Morgan: Ha mai provato a contattarla?

Katherine: Non credo.

Morgan: Le ha mai scritto?

Katherine: No.

Morgan: E penso che sia una cosa terribilmente devastante. Ha perso questo figlio, aveva solo 50 anni. Voglio dire, a metà della vita, davvero.

Katherine: Sì.

Morgan: Pensa che riuscirà mai superarlo, Katherine?

Katherine Jackson: Mai. Ogni mattina, per tutto il giorno, penso a Michael. Se mi sveglio durante la notte, la mia mente è lì. Ma...

Morgan: Cosa pensa quando pensa a lui?

Katherine: Che mi manca. Ma essendo cristiana e credendo nella risurrezione, sento che lo rivedrò. Mi dispiace. Io...

Morgan: E' perfettamente comprensibile. Lei è la madre. Non riesco a immaginare qualcosa di peggiore. Sono anch'io un genitore, di quattro bambini. Non riesco nemmeno a immaginare quanto orribile debba essere perdere un figlio.

Katherine: Lo so.

Morgan: E'così innaturale, non è vero?

Katherine: Sì, lo è. E io... e dovrebbe esserlo.

Morgan: Un sacco di persone dicono, Katherine, che Michael stava lavorando troppo, era troppo stanco, non riusciva a dormire, tutto il resto. Lei ha sentito tutto questo. È vero? Perché ho sentito anche da persone che stavano lavorando con lui nel tour che era piuttosto in forma. Che si stava divertendo. Che stava vivendo un buon momento ed era eccitato. Qual è la verità?

Katherine: Qual è la - scusa? Cosa...

Morgan: Come pensava che stesse fisicamente durante i preparativi prima della sua morte?

Katherine: Sai, abbiamo un processo in corso e io preferisco non dire nulla. Ho parlato già molto di questo.

Morgan: Era preoccupata per lui?

Katherine: Oh, sì. Oh, sì. Perché quando mi hanno detto che aveva 50 show da fare, ero preoccupata per quegli show. Ho pensato che fossero un po' troppi perché Michael non era stato sul palco da circa 10 anni. Capisci? E io l'ho chiamato e gliel'ho detto, perché il modo in cui lo avevano strutturato, avevano stabilito ogni altra sera che avrebbe lavorato. Una sera sì, una sera no, una sera sì, una sera no. E lui era... era abituato a lavorare una o due volte alla settimana.
E ho continuato a chiamarlo dicendogli che doveva cambiare quel programma perché era... non mi piaceva il modo in cui stava andando. Pensavo che fosse un po' troppo per lui.

Morgan: La ascoltava, Michael, o...

Katherine: Oh, sì.

Morgan: Pensa che ci fossero persone cattive che lo circondavano?

Katherine: Sì, lo penso.

Morgan: Consenzienti, credo sia la parola che userebbe. Persone che gli permettevano di...

Katherine: Era... io non voglio rispondere a queste domande in questo momento. Ma sento che era così. Non gli importava di lui. Tutto quello che gli importava era il denaro.

Morgan: Lei pensa si trattasse di soldi?

Katherine: Sì.

Morgan: Facciamo una breve pausa. Quando torneremo, voglio parlare di più di questa incredibile arte. Voglio anche parlare di come stanno i figli di Michael. Li sta crescendo lei ora.

Katherine: Sì.

Morgan: Penso che la gente sia affascinata da questo e da come vanno d'accordo. Sembrano essere sempre molto d'accordo, che è - che è una buona notizia.

Katherine: Sì.

Morgan: Torneremo in un attimo.

Katherine: OK.

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(inizio video)

Paris Jackson, figlia di Michael Jackson: Papà è stato il miglior padre che si possa immaginare. E io volevo solo dire che lo amo così tanto.

(fine video)

Morgan: Alcune scene strazianti al funerale di Michael Jackson con Paris Jackson, sua figlia. Un momento che molti non dimenticheranno mai.
Sono tornato per un'intervista esclusiva con la madre di Michael Jackson, Katherine Jackson, e il suo mentore artistico, Brett Livingstone Strong.
Incredibilmente doloroso per quei poveri ragazzi, soprattutto in pubblico così. Ora li ha presi in casa con sé, i figli di Michael.

Katherine: Sì.

Morgan: Come se la cavano?

Katherine: Se la cavano molto bene.

Morgan: Sembrano - voglio dire, sembra stiano molto bene. Inoltre sembrano avere, tra di loro, il suo tipo di gioia di vivere. Il suo talento, la sua sicurezza in pubblico. Tutte quelle cose. E' straordinario da vedere. Deve esserlo anche per lei. Deve essere quasi come rivivere Michael.

Katherine: Sono a scuola, e i due ragazzi più grandi vanno alla scuola privata. Il più piccolo non vuole lasciare la casa ancora, perciò ha... abbiamo un precettore, un insegnante lì per lui. Scusa, a scuola. E il più grande, Prince, il ragazzo più grande è un grande studente.

Morgan: Davvero?

Katherine: I suoi voti sono così buoni. Sono A-più.

Morgan: Vede lo spirito di Michael in loro?

Katherine: Sì, lo vedo.

Morgan: Come si sentirebbe se volessero andare... voglio dire, Paris ha già iniziato su questa strada. Se volessero entrare nel mondo dello spettacolo?

Katherine: Sì, Paris lo fa.

Morgan: E' soddisfatta di questo o preoccupata?

Katherine: Beh, io sono contenta e preoccupata allo stesso tempo, perché non... non credo che Michael avrebbe voluto che fosse là fuori così presto. Ma lei lo voleva così intensamente e continuava a dire, per favore, nonna, voglio questo. Capisci? Ed era qualcosa che lei voleva davvero così ho ceduto e ho detto OK.

Morgan: E quanto è brava? Voglio dire, quanto è talentuosa?

Katherine: Lei è molto brava. Io...
Lei mi stava facendo vedere, ho detto, bene, come fai a sapere che sai recitare? Non ha preso lezioni. Così l'ho mandata a recitazione. Sai, dopo. Ma prima mi ha detto - fammi provare, fammi provare, ha detto. E ha detto, posso piangere al momento giusto. E lei mi ha mostrato come riusciva a piangere. E poi...

Morgan: Fantastico. Non è facile.

Katherine: Lei è molto brava. E' brava.

Morgan: Come pensa che abbiano affrontato la perdita del loro padre?

Katherine: Sai, io non credo che si comportino come bambini normali. Giocano, si divertono. Ma io non credo che dimenticheranno mai, non lo penso. Ma stanno abbastanza bene. Molto bene.

Morgan: Brett, torniamo a te e Michael. Perché tu lo conoscevi molto bene. Molto straziante parlare con Katherine di tutte queste cose. Impossibile avere una voce più potente, davvero, ...

Strong: No.

Morgan: ...della madre di Michael. Ti tocca questa cosa? Voglio dire, qual era la tua sensazione su Michael e il crescendo fino alla sua morte? Eri preoccupato per lui da amico?

Strong: Beh, il suo entusiasmo per avere successo portava tutta la forza in lui. E lui voleva solo creare di più. E voleva essere di fronte ai suoi fans, sai. Ed era entusiasta.

Morgan: Eri preoccupato come suo amico di quello che poteva stare succedendo?

Strong: Beh, nel periodo in cui stava praticamente studiando per fare questi concerti ho avuto pochissimi contatti con lui. Perciò il contatto che ho avuto era ottimista ed entusiasta. Lui mi chiamava nelle prime ore del mattino e mi lasciava dei messaggi fantastici. Quindi non ho mai saputo che avesse mai avuto problemi. Ma so che nel corso degli anni, sai, lui si fidava delle persone e non applicava la dovuta diligenza o talvolta i suoi sentimenti interiori... non li ascoltava. E penso che molta della fiducia la avrebbe dovuta mettere in discussione.

Morgan: Hai anche detto una cosa interessante per me durante la pausa sul rapporto di Michael con suo padre.

STRONG: Sì.. Amava suo padre. E penso che un sacco di pubblicità che è venuta fuori che il padre, sai, potrebbe essere stato duro con lui, penso che la gente deve sapere che lui rispettava suo padre. Pensava che suo padre fosse fantastico, che avesse dato a lui e ai suoi fratelli e sorelle un futuro meraviglioso.
E lo rispettava. Suo padre era presente a tutte quelle terribili prove che ha dovuto passare. Lo sosteneva in tutto. Lui lo amava.

Morgan: Katherine, quale le piacerebbe fosse l'eredità di Michael?

Katherine: So che sarà ricordato come l'artista che era. Ma un sacco di gente lo ha frainteso. Non sapevano che Michael amava la vita. Amava la gente. E ha dato così tanto in beneficenza. E ha sempre amato dare alle persone che non avevano, fin da quando era un bambino di circa sei o sette anni.
Come racconto sempre, la storia che stava sul pavimento a guardare la TV, e ricordo quando i bambini neri hanno le mosche intorno alla bocca e lui si metteva a piangere. E mi diceva - diceva mamma, un giorno, farò qualcosa.

Morgan: Intende le scene dall'Etiopia e altri luoghi in Africa con i bambini che muoiono di fame?

Katherine: Bambini che muoiono di fame, con la pancia grande. E ha sempre dato - ha sempre dato in beneficenza e cose del genere. E ha dato più di quanto la gente sapesse.

Morgan: Quale pensa sia il più grande equivoco su Michael per le persone che non lo conoscono?

Katherine: Le cose che uscivano, le cose che i media - e la maggior parte delle persone credono quello che sentono e che leggono. Erano tutte bugie terribili.

Morgan: Come cosa?

Katherine: Come il fatto che dicevano che molestava i ragazzi e altre cose che stava facendo, che avrebbe potuto essere sotto antidolorifici, cose del genere. Ma per quanto riguarda loro che cercano di farlo sembrare una persona terribile, non era così.

Morgan: Facciamo una breve pausa. Torneremo a parlare di questo fra pochi istanti.

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(inizio video)

Michael Jackson: Ci sono state molte dichiarazioni disgustose fatte di recenti riguardo le accuse di comportamento inappropriato da parte mia. Vi chiedo di aspettare e ascoltare la verità prima di etichettarmi o condannarmi. Non trattatemi come un criminale, perché io sono innocente.

(fine video)

Morgan: Lei è la madre. Dovrebbe conoscere Michael meglio della maggior parte delle persone. Pensa che sia lontanamente possibile che possa aver fatto qualcosa di non appropriato con un ragazzino?

Katherine: Assolutamente no. In nessun modo Michael avrebbe potuto farlo. Lui mi diceva sempre che le cose che amava di più erano i bambini. Avrebbe preferito tagliarsi i polsi che fare del male a un bambino. E ci sedevamo a parlare di questo e diceva la gente vuole farmi passare per questa persona terribile.

Strong: E' stato frainteso da persone che potevano essere stati gelosi del suo successo. Ma lui amava anche gli animali. Amava la natura. E i bambini erano... avevano un feeling speciale nel suo cuore. Erano una fonte di ispirazione per lui.

Morgan: Michael non era convenzionale. Non è mai veramente cresciuto, anche se era un uomo d'affari fantastico e di incredibile successo. Si aveva sempre la sensazione che volesse essere in un mondo infantile. Era come una coperta di sicurezza per lui in vari modi. È questo che lei sente?

Katherine: Sai, Michael, era uno dei miei figli più piccoli. E i suoi fratelli avevano figli. Così è cresciuto anche con loro. E' cresciuto giocando tutto il tempo. E' diventato adulto e i bambini venivano e lui giocava ancora a nascondino con loro e tutto il resto. E ha creato Neverland, lo ha fatto per i bambini. E immagino anche per se stesso perché non aveva la possibilità di andare a questi parchi a tema come facevano gli altri bambini.
E c'erano pullman carichi di bambini, scolaresche, bambini che - anche nel suo cinema aveva due letti, due letti d'ospedale e faceva venire i bambini malati a guardare i film e andare sulle giostre e cose del genere. E i bambini che erano costretti a letto, si assicurava che avessero un posto per loro, in modo che potessero vedere i film o gli spettacoli sul palco e tutto il resto.

Morgan: Come si sentiva riguardo lo straordinario livello di fama che Michael aveva? Perché per anni era la persona più famosa del pianeta. La spaventava quel livello di fama?

Katherine: No, non proprio. Ero come Michael credo. Non si comportava in quel modo, come se fosse la persona più famosa del mondo. Non si comportava come... era semplicemente una persona alla mano. E' molto, molto mite.

Morgan: Quanto spesso parlava con lui?

Katherine: Parlavo con lui almeno due volte al mese e a volte di più.

Morgan: Sentiva che il vostro era un rapporto molto stretto?

Katherine: Sì.

Morgan: Sentiva che lui confidava in lei?

Katherine: Sì.

Morgan: Ha mai sperato che avrebbe trovato il vero amore?

Katherine: Sai, ci ho sempre pensato, ma Michael sembrava felice. Quindi non ero troppo preoccupata. Ha trovato un sacco di gioia nei suoi figli e nei suoi... alcuni dei suoi nipoti a cui... era molto vicino.

Morgan: La cosa che penso fosse... che dovrebbe essere sempre ricordata, penso, quando si parla di Michael è proprio il suo talento incredibile. Voglio dire, non ho mai visto un intrattenitore con più talento, il canto, la danza, la spettacolarità.
Vi dicevo prima... abbiamo iniziato su questo show che ho visto a Parigi, quando faceva la controfigura alla fine e il tipo spaziale vola fuori dallo stadio. Era così pazzesco ed era fatto in modo così brillante che davvero pensavi fosse Michael.
Ed era la fine di un imprescindibile concerto magico, qualcosa che non ho mai visto né prima né dopo. Era un talento unico, non è vero? Uno dei più grandi talenti di sempre nell'intrattenimento. Può rispondere a questo come sua madre o no? Sentiva questo?

Katherine: Io.. sì. Michael era un perfezionista. Qualunque cosa facesse, voleva essere il migliore. Fu il primo ad avere così tanti successi al numero uno nel suo album. Perché ti ricordi, gli album di solito avevano uno o due successi e il resto erano brani da album.

Morgan: Tutte le sue canzoni erano successi, numeri uno.

Katherine: Mi diceva... diceva che non credeva nelle canzoni da album. 'Credo che ogni canzone dovrebbe essere una grande canzone'.

Morgan: Provava delle cose per lei?

Katherine: Sì, mi faceva sentire la maggior parte delle cose che aveva. Le faceva per me.

Morgan: Se lei avesse detto 'Michael, questo davvero non mi piace, l'avrebbe lasciato perdere?

Katherine: Sì. Sai una cosa? Non ho visto nulla che non mi piacesse in quel modo fra quello che ha fatto.

Morgan: Qual era la sua preferita di tutte le sue canzoni?

Katherine: "Man In The Mirror".

Morgan: Davvero? Perché?

Katherine: E' una delle mie preferite. E mi piace "Earth Song".

Morgan: Perché "Man In The Mirror"?

Katherine: Beh, era un messaggio di grandezza. Molte delle sue canzoni avevano messaggi, ma penso che questo fosse il migliore fra loro.

Morgan: Secondo lei era felice, alla fine, Michael?

Katherine: Sentivo che era felice. Non ho mai potuto - e parlavo sempre con la ragazza che era la baby sitter dei bambini, Grace. Diceva sempre... le dicevo sempre, Michael è felice? Perché lo accusavano di tutte queste cose, e lei diceva sempre Michael sta vivendo un periodo felice. Abbiamo avuto bei momenti insieme. Io e i bambini e Michael, giocavamo.
A Michael piaceva correre e giocare sulla spiaggia o qualsiasi altra cosa. E lei mi ha assicurato che, sai...

Morgan: Nonostante tutto, riuscva a vivere tanti momenti felici.

Katherine: Uh-huh.

Morgan: E' una cosa bella da sentire, non è vero?

Katherine: E' bella da sentire. Ma quando sai che non sei colpevole di nulla... ma se avesse pensato, sai cosa, se fosse stato colpevole di queste cose di cui lo accusavano, non avrebbe mai potuto sorridere di nuovo, immagino, perché... e l'hanno messo sui giornali e hanno avuto il processo. E questo... il primo ragazzino lo accusò di molestie su minori perché il padre glielo fece fare. L'ha anche detto a Michael che suo padre glielo fece fare.
Non so se molti sanno questo, ma dopo che Michael è morto... credo che il suo nome sia Jordan.

Morgan: Jordan Chandler, sì.

Katherine: Sì, Jordan. E' uscito allo scoperto e ha detto che avrebbe voluto averlo detto a Michael prima della sua morte, fargli sapere che era uscito in pubblico e aveva ammesso che non lo aveva mai toccato (ovviamente, come nell'intervista con Oprah, Katherine fa riferimento alla fantomatica dichiarazione riportata solo su un blog che è rimbalzata all over the world due giorni dopo la morte di MJ, ma che non è mai stata confermata da Chandler, ndt).

Morgan: Come l'ha fatta sentire?

Katherine: Mi ha fatto sentire bene. Ma l'ho sempre saputo che Michael non aveva fatto nulla, perché sapevo che non lo potrebbe fare.

Morgan: Fra poco, il grande desiderio di Michael era quello di costruire un memoriale. Voglio parlare con tutti e due di questo, dopo la pausa.

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Morgan: Sono tornato con la madre di Michael Jackson, Katherine, e il suo amico di lunga data Brett Livingstone Strong. Mi ricordo quando Michael è morto, tornavo a casa a Londra. E ho tre figli. Il mio figlio più giovane aveva solo otto anni. E d'un tratto ha iniziato a suonare la musica di Michael più e più volte per settimane e mesi. Non aveva mai sentito parlare di Michael Jackson prima.
E' stato davvero sorprendente per me che questa nuova generazione... ed è stato l'unico lato positivo che ho potuto vedere nella sua morte terribile, che in realtà tutta una nuova generazione di ragazzi si è innamorata di Michael Jackson e suonava la sua musica e si rendeva conto di quanto era fenomenale. Una cosa fantastica.
Brett, parliamo di due cose con cui voglio concludere. Una è quello che hai intenzione di fare con questa arte.

Strong: Beh, Michael ci ha messo una buona parte di 25 anni per realizzare questi lavori. Ed era come un mondo privato per lui. Mentre una gran parte del pubblico pensa che possa aver fatto cose che pensavano non dovesse fare, lui in realtà stava creando le sue opere. Ed era come un mondo per lui dove...ritirarsi, in questo tipo spirituale di feeling dove esprimeva le sue idee. E a lui piaceva moltissimo, e lo faceva sentire bene.

Morgan: La gente sentirà parlare di questo. Potranno vedere questi quadri sorprendenti? E vorranno sapere se possono ottenerli.

Strong: Beh, Michael ha sempre voluto esporre la sua arte. Purtroppo questo non è accaduto. Lui voleva venderla e così alcuni pezzi sono stati venduti prima della sua scomparsa. Ma prima abbiamo lavorato insieme, progettando cosa... come esporle.
Ma lui, tanto tempo fa, voleva costruire un monumento dove voleva che i suoi fan si sposassero. E ne abbiamo un modello qui.

Morgan: È incredibile. Si basa sul Prince Albert Monument a Londra?

Strong: Michael ed io siamo andati a vedere quel monumento. Siamo andati in tutto il mondo insieme. Molti... amava i monumenti, e pensava che io fossi profondamente interessato ai monumenti, quindi voleva che andassi avanti. Così siamo andati in giro e abbiamo trovato un monumento. Ha scritto... ha scritto su una carta che aveva quel giorno. E lui ha detto che voleva... ha detto che dovevamo cercare di elaborare un progetto insieme su questo. Siamo arrivati a questo tipo gotico, futuristico.

Morgan: Il suo concetto era che sarebbe diventato come una cappella per matrimoni.

Strong: La sua statua. Ma nel 2002... questo è di anni prima, ma nel 2002 uno dei suoi avvocati mi scrive una lettera dicendo: Ehi Brett, puoi metterci una scultura dei tre bellissimi bambini di Michael, Michael vuole questo. Voleva solo farmi avere quella, che la avessi ufficialmente, in modo che avessi per iscritto quello che voleva. Voleva un posto dove i suoi fan potevano andare e in questa struttura voleva la sua musica.

Morgan: E questo sarà costruito?

Strong: Sì, perché possiamo vendere i suoi lavori... anche se si tratta di un monumento in cui la gente... lui voleva che la gente ci si sposasse, è un monumento al suo amore per la vita.

Morgan: Dove sarà messo?

Strong: A quel tempo pensava a Las Vegas. Dopo quello che gli era successo a Santa Barbara, voleva vivere a Las Vegas. Trovò una casa. La chiamava Wonderland. Ma contava sul successo di "This Is It".

Morgan: Sarebbe... ovviamente quel monumento, ma anche per esporre i quadri e magari per venderne alcuni.

Strong: Sì... Gli piaceva... voleva... pensava che i suoi fan supportassero la sua arte. E con la vendita dei lavoro potrebbe sostenere l'Ospedale dei Bambini di Los Angeles. E siamo andati tutti là e abbiamo messo un po' dei lavori di Michael nell'ospedale quando è stato aperto. E sperava di essere lì nel 2007 o nel 2008, dopo il suo ritorno dal Bahrain.
Voleva metterci un po' dei suoi lavori, ma non avevano finito con l'ospedale. Così, quando lo hanno finito ci siamo andati con Burt e Mary Sugarman. E così speravo che ci avrebbero messo in modo permanente l'arte di Michael, perché è un ospedale pediatrico. Pensavo che avrebbero accolto la sua arte a braccia aperte.

Morgan: Sarebbe fantastico.

STRONG: Con la vendita dei suoi lavori voleva sostenere non solo i bambini, ma anche gli animali. E parte della sua musica era a sostegno del mondo. Era una persona molto buona che... come la sua cara mamma qui, una persona molto dolce e onesta.

Morgan: E' stata un'esperienza affascinante incontrarla, Katherine, e parlare con lei. Lei è una di quelle persone che guardavo da lontano e mi chiedevo sempre come fossero, come avrebbe parlato di Michael. E' stata un'intervista affascinante.
Non mi aspettavo questo, apprezzo che sia così onesta e aperta. Penso che molti dei suoi fans la apprezzeranno perché ha certamente dato loro uno straordinario spaccato di com'era suo figlio. Buona fortuna nell'educazione dei suoi figli. Non riesco a pensare ad una testimonianza più preziosa per la sua vita di quei ragazzi che hanno la migliore occasione nella vita per essere alla sua altezza.

Katherine: Grazie per avermi invitata.

Morgan: E' stato un vero piacere, grazie. E' stato un piacere conoscerla.

Katherine: Grazie, anche per me.

Morgan: Piacere di aver conosciuto anche te, Brett.

Strong: Ti ringrazio molto.

Morgan: intervista straordinaria, Katherine Jackson e Brett Livingstone Strong.

In arrivo, "Only in America".

(inizio video)

Strong: Questo è un pezzo molto interessante, perché Michael ha scritto questa citazione di Michelangelo. Amava l'opera di Michelangelo. E scriveva spesso queste piccole note. Qui sta citando Michelangelo.

(fine video)

Morgan: Uno sguardo raro all'interno del mondo privato di Michael Jackson, un tour esclusivo del luogo segreto pieno di centinaia di milioni di dollari di opere create da Michael.

(pubblicità)

Morgan: Per Only in America di stasera, il Michael Jackson che non abbiamo mai conosciuto. Avete visto alcuni dei suoi disegni e schizzi qui stasera. Ma la maggior parte delle sue opere d'arte è dietro le porte chiuse in un hangar segreto di un aeroporto. Pochi le hanno viste fino ad ora. Questo è il mondo privato di Michael di dipinti e ritratti. Abbiamo avuto un accesso raro e straordinario all'interno di quell'hangar. La sua posizione, come ho detto, deve rimanere un segreto.
Ma i suoi contenuti sono stati rivelati. Questo è il modo in cui l'icona trovava la felicità lontano dal palco e dallo studio, con pennelli, matite e, in particolare, acquerello. Voleva essere conosciuto come un artista, non solo l'intrattenitore più famoso della storia moderna. Questi sono i pastelli di Michael, con cui gli piaceva lavorare.
Alcune stime hanno valutato la raccolta un'impressionante cifra di 900 milioni di dollari. Ecco una foto della Statua della Libertà. Qui uno schizzo di Frankenstein e Peter Pan.
Era ossessionato dalle sedie e dal numero sette. Era il settimo figlio, come sua madre spiegato in precedenza. E qui sulla carta, le parole di Michelangelo che Michael aveva a cuore. Dice: "So che il creatore se ne andrà, ma il suo lavoro sopravviverà. Questo è il motivo per sfuggire alla morte, cerco di legare la mia anima al mio lavoro". Michael Jackson non è sfuggito alla morte, ma la sua anima vive nella musica e nell'arte che ha creato e, soprattutto, nelle vite che ha toccato e cambiato per sempre. Questo è tutto per noi stasera. Adesso inizia "AC 360".

- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -



Video con i sottotitoli in italiano:



[Modificato da 4everMJJ 19/05/2012 10:20]
16/05/2012 16:27
 
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Katherine: Così Michael ripensava all'infanzia e diceva che era stato maltrattato. Beh, lo chiamano maltrattamento. Ma a volte se non fosse stato per la cinghia come sarebbe questo mondo oggi?

Forse un posto migliore... [SM=g27829]

Katherine: Beh, io sono contenta e preoccupata allo stesso tempo, perché non... non credo che Michael avrebbe voluto che fosse là fuori così presto. Ma lei lo voleva così intensamente

Infatti, non avrebbe voluto ma come lei stessa dice Paris lo desiderava. Certamente è ancora molto giovane ma credo debba essere coinvolta nelle decisioni che riguardano il suo futuro,la ragazza è in gamba.Diamole un po' di fiducia![SM=g27811]

Morgan: Pensa che riuscirà mai superarlo, Katherine?

Katherine Jackson: Mai. Ogni mattina, per tutto il giorno, penso a Michael. Se mi sveglio durante la notte, la mia mente è lì. Ma...


Sinceramente mi viene voglia di stringere tra le braccia Katherine,non oso immaginare il dolore che si può provare quando scompare un figlio .Una intervista molto commovente.

Grazie Cri e Tagea [SM=g27823]

Un grazie va anche a Piers Morgan e Brett Livingston Strong perchè hanno avuto delle belle parole per Michael [SM=g27828] [SM=g27828]



[Modificato da Dayna87 16/05/2012 18:26]



16/05/2012 17:12
 
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Visto la lungaggine mi prendo tempo per leggerla con calma, intanto grazie entrambe [SM=g27823]
16/05/2012 17:24
 
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Grazie ragazze, davvero una bellissima intervista!

"Se vieni al mondo sapendo di essere amato e lo lasci sapendo la stessa cosa, allora tutto quello che nel frattempo è accaduto, sarà valso la pena" -Michael Jackson-
16/05/2012 17:28
 
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Cri, Teodora grazie mille x la traduzione!


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La Morte è solo un passo verso l'Immortalità...
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Non mi stupiva il candore del giglio,nè il rosso della rosa.
Solo immagini per me,
solo figure a somiglianza tua,
tu il modello di tutto.

W. Shakespeare
16/05/2012 17:53
 
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Grazie mille Cri, che lavorone! In fondo non ha detto cose troppo differenti dalle solite, però mi ha fatto commuovere la sua pacatezza e la voce rotta dal pianto in certi momenti. Deve essere veramente duro e innaturale per una madre perdere un figlio..... [SM=x47938]
Per quanti difetti e mancanze possa avere questa donna, è sempre una madre che soffre e, se ancora ci sto male io quando ci penso, non oso pensare come si debba sentire lei!

Di tutte le cose che farai la gente ricorderà solo le peggiori e se non le hai mai fatte le creerà dal nulla!
Michael Jackson

I love you more

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16/05/2012 18:40
 
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E lui dice 'Amo la vita'. [SM=g27822] Ciccio!


Del resto, se i fatti son quelli e le fan sempre le stesse domande, non è che la povera K possa inventarsi altri aneddoti [SM=g27824] : è già tanto che ci abbia risparmiato la storia della lavatrice, a questo giro.

Io l'ho trovata una bella intervista, per quel che han detto tutti e 3.

Ecco, magari sull'insistenza dell'ex paggio Fernando (Brett Livingstone) con il brutto monumento che a quanto pare piaceva tanto a MJ e col volerlo costruire davvero da qualche parte (mi mangio il cappello come Rockerduck se il progetto va in porto [SM=g27828] ),si poteva soprassedere.

Molto emozionante il giro finale nell'hangar segreto [SM=g27836](sì Cri, si vede) , e c'è il disegno di una poltrona che sembra una di quelle in vendita da Rampazzi (o forse è solo un disegno molto classico)!!

Grazie traduttora più veloce della luce [SM=g27824](e anche alla segnalatora) !
[Modificato da (Miss Piggy) 16/05/2012 19:35]
16/05/2012 19:23
 
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Bella intervista a tratti commovente!!Mi piace quando Michael risponde "Amo la Vita"!!!

Grazie Cri per la traduzione.
16/05/2012 20:38
 
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ho registrato stanotte la replica dell'intervista in TV.
ho stampato la traduzione e appena si libera la televisione, vado in sala a godermela spaparanzata sul divano !

Grazie a tagea e all'unica, inimitabile nostra traduttrice [SM=x47963]

"Hanno mangiato la mia anima ma non importa, io ho milioni di anime, quelle dei miei fans" (1995 Michael Jackson)
16/05/2012 21:12
 
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Re:
patrimj71, 16/05/2012 17.12:

Visto la lungaggine mi prendo tempo per leggerla con calma, intanto grazie entrambe [SM=g27823]


Ecco.......bignami? [SM=g27828]
Inizio col leggermi i commenti [SM=g27823]

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