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Grillo e il movimento a cinque stelle sono una minaccia per i partiti

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2017 21:44
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08/03/2013 17:10
 
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Re: Re: Re: Re:
AntonellaP85, 08/03/2013 12:32:




Poi tralascio la questione dei contributi all'editoria perché bisogna anche sapere di cosa si parla per esprimere giudizi. Che una riforma sia necessaria è fuori discussione, e anche urgentemente, l'abolizione è una delle cose più antidemocratiche che possano esistere, resterebbe in piedi solo Berlusconi e forse Debenedetti e Caltagirone, chi ha i soldi, altro che democrazia e pluralismo dell'informazione. Il giornalismo diverrebbe una professione ancora più elitaria e difficile da fare, il problema è che con gli slogan sono tutti bravi, la realtà è un'altra cosa. E la rete non è così democratica come si crede.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, qui intanto aspettiamo di sapere da questi signori rivoluzionari cosa vogliono fare per farci andare avanti. C'è un tempo per protestare e c'è un tempo per dialogare, davanti a certe situazioni diventa un obbligo.




Ti faccio alcune domande che non sono né ironiche né hanno secondi fini, meglio precisare.
Del resto, dovrebbe essere il tuo settore di competenza ed io le rivolgo da osservatore esterno. Seguo un'elencazione di massima ma è per darmi consequenzialità logica, tu rispondi come preferisci.

1. Posto che i finanziamenti pubblici vengono comunemente indicati come necessari per l'editoria, addirittura per preservare la democrazia. perché alcuni giornali, in primis il fatto quotidiano, si vantano di rifiutarli?

2. Se i finanziamenti pubblici sono poi necessari per il sostentamento di un quotidiano, perché dunque un giornale come il fatto quotidiano può vivere da anni discretamente bene in edicola senza prendere i milioni di euro pubblici, anzi nemmeno un euro?

3. Sul punto: c'è proprio una corrente di pensiero economico (classico liberale) che, esattamente all'opposto di quello che vanno dicendo i sostenitori del finanziamento pubblico dei giornali quotidiani, afferma che sono proprio i finanziamenti pubblici che alterano la concorrenza dell'editoria, ne snaturano il mercato, alterano il normale principio per cui solo ovviamente chi vende può produrre qualcosa. Ora, se questa corrente di pensiero è sbagliata, perchè sono proprio paesi senza libertà di informazione, tipo cina e blugaria ad avere un sostegno pubblico di finanziamento ai quotidiani, e non vi è invece in paesi liberali, dove l'editoria è garantita ma non sovvenzionata?

4. Se i finanziamenti pubblici sono il bene della democrazia, ne amplificano il senso ultimo eccetera, e visto che in pratica in italia c'è stato questo regime a pieno vigore sino oggi, perché in pratica il panorama dei giornali italiani è il peggiore del mondo occidentale e non, e oramai un lettore quando va in edicola pensa già a che tipo di notizia vuole leggere e poi dice il nome del giornale all'edicolante? In altre parole, se i finanziamenti pubblici servissero, perché l'italia è il simbolo vivente al mondo che i finanziamenti pubblici sono la rovina dell'editoria? Il China daily l'altro giorno ammoniva prendendo a spunto l'italia (oramai facciamo scuola) sostenendo che gli italiani non possono capire nulla della loro situazione politica e qui il voto ridicolo ed è perchè vivono in una favola creata dalla loro informazione.

5. Qual è la norma costituzionale o, se in caso, la legge primaria che dichiara che il finanziamento pubblico all'editoria è coessenziale ad una democrazia? In altre parole, giro meglio la domanda perché così è un trabocchetto e voglio invece chiarirmi le idee, se davvero i finanziamenti pubblici all'editoria avessero le grandi finalità che da vent'anni sento sostenere da tutta la stampa finanziata, perché non vi è mai stata nessuna norma non dico costituzionale ma nemmeno fondamentale o primaria che prevedesse così ed il tutto è nato quando ai partiti sono stati tolti i finanziamenti pubblici (che usciti dalla porta sono così rientrati dalla finestra?)

5. Per assurdo, se proprio la democrazia dovesse essere tutelata attraverso la stampa, perché solo i quotidiani devono ricevere tutela e non i settimanali oppure i mensili? Fanno più informazione le notizie tutti giorni che quelle una volta al mese?

6. Scendendo dal pero, perché solo i gruppi parlamentari, nemmeno partiti politici, pubblicano fogliacci da due lire e fino all'avvento di grillo nessuno, ma proprio nessuno, osava dire che si trattava di tutto fuorché di sostegno all'editoria?

7. Ammesso che di sostegno all'editoria si tratti, perché non avviene tramite agevolazioni di credito, detassazioni, incentivi o cose realmente strumentali all'editoria? Cose che, detto per inciso, ovviamnete aiuterebbero molto di più a stampare. Perché invece si tratta di regalie indiscriminate, fiumi di soldi senza alcun controllo e basta, donazioni che presuppongono ovviamente da qualunque esito e che non aiutano in nulla l'editoria, anzi, al contempo il legislatore pdl cerca di creare un quadro normativo volto a limitare il più possibile la libertà di stampa intesa in senso ideologico?

8. Se il web non è libero o demcratico, perché la massima preoccupazione dei governi di centrodestra è quella di controllare e porre limiti ai siti di informazione, chiudendo i siti e perfino sanzionando penalmente i gestori per reati commessi da terzi, cioè gli utenti ? ricordo ovviamente per i non legali di questo forum che essere sanzionati penalmente per fatti di terzi è la cosa più grave e assurda che possa capiitare in un paese civile, eh? In italia capita anche questo.

9. Se il web non è libero o democratico, la carta stampata italiana, dove ogni partito ha un suo quotidiano, lo è di più? Cioè, se partiamo dal presupposto più assurdo del mondo ovvero che un sito di informazione, poniamo il blog di x o y non è libero tipo questo (e attualmente se non sono liberi è perché proprio interviene a limitarli quel potere pubblico che prevede finanziamenti pubblici all'unità o al giornale) allora la stampa italiana lo è? Ok, ammettiamo per un attimo che il web non sia libero e per assurdo, senza ridere, la stampa italiana invece sì, potendo godere di questi bellissimi finanziamenti pubblici, allora perchè non parificare il tutto, rendere i siti del web altrettanto sovvenzionati come quelli di carta stampata? Forse perché proprio il web non si può controllare ed è intrinsecamente libero, mentre la carta stampata no?

10. Ma in definitiva, perché i finanziamenti pubblici aiutano la democrazia, posto che i milioni che in un anno arrivano a repubblica e il corriere sono l'equivalente di una settimana di pubblicità per questi due grandi giornali e non servono a nulla, mentre ai giornali sulla cacca di cavalli e quelli sulla cacca di mastella e che non vengono letti nemmeno da chi li scrive, non hanno tiratura né distribuzione, servono solo per dare soldi ai partiti, eh perché?


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