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Grillo e il movimento a cinque stelle sono una minaccia per i partiti

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2017 21:44
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08/03/2013 12:32
 
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Re: Re: Re:
Rarronno, 07/03/2013 22:06:



Della fiducia di Crocetta lo sapevo (e in ogni caso lo ricordano incessantemente tutti i commentatori), ma che c'entra? Il dato rilevante è che i grillini non sanno solo votare contro, opporsi, distruggere e vomitare livore inconcludente. Se viene presentato loro qualcosa che condividono, lo votano.

E allora lo dimostrino. Dato che la matematica non è un'opinione, senza fiducia al Senato non si va da nessuna parte e nessuna delle loro proposte potrà essere votata. Ve ne rendete conto o no? Qui si sta buttando al vento un'occasione storica, un Parlamento finalmente LAICO, col nano in minoranza, che potrebbe fare subito quelle riforme urgenti, legge elettorale compresa (senza la quale si rivoterà nello stesso modo), e legge sui diritti civili (fuori i clericali e la Binetti [SM=g2927044] ), e invece si continua a polemizzare?

Poi non vogliano entrare in un governo con gente contro cui hanno vomitato ogni insulto fino a ieri.... Beh, queste cose lasciamole alla Santanche ("Berlusconi le donne le vedo solo orizzontali, ma io non gliela do") e alla Lega ("il nano mafioso di Arcore").
Il fatto che abbiano il 25% dei voti (non il 50%, non hanno manco la maggioranza relativa) non impone loro alcun dovere politico, morale o giuridico di votare la fiducia al governo, al limite hanno un dovere politico e morale di NON farlo.

Hanno un dovere morale e politico verso il Paese, mica solo verso se stessi e chi li ha votati, soprattutto in un momento critico come questo. Non si va in Parlamento per stare seduti a far nulla e criticare senza provare a concretizzare le proposte. La gente, le imprese, tutti noi stiamo aspettando qualcosa di concreto, invece di paventare catastrofi agissero con buon senso, superassero la campagna elettorale e presto. Urlare è una cosa, la politica un'altra.

Che poi si debba formare un governo perchè nuove elezioni costerebbero, è una roba che non verrebbe in mente nemmeno al più feroce critico delle spese inutili dello stato (tipo me).

Quindi, invece di usare la testa per concretizzare qualcosa, dovremmo assecondare i deliri di uno per permettergli di rivotare finché non raggiunge la percentuale di suo gradimento? Ma scherziamo?

Sul fatto che il sistema di Grillo sia destrorso non ti seguo un granchè. Idee di estrema destra di Grillo io non ne ho notate, ed esistono un sacco di populisti di sinistra (per rimanere alla cronaca recente, Chavez).

Vogliamo parlare della questione immigrazione, dell'economia e di tutta una serie di altri aspetti? Che c'entrano i populisti di sinistra o Chavez? Non sono loro nel nostro Parlamento.

Ah, senza un governo non succede nessun cataclisma. Per le emergenze c'è la prorogatio di quello vecchio, l'economia reale va male quanto prima, i BTP rendono poco più di prima delle elezioni e la borsa è in ripresa.
Il Belgio è andato avanti per oltre un anno senza governo "in carica" e son stati benissimo.

Ma sì, meglio l'odiato Monti ultracriticato in campagna elettorale che provare a creare qualcosa di positivo usando un po' di cervello a beneficio di tutti...come si può paragonare uno Stato piccolo come il Belgio con l'Italia, che ha ben altri problemi?





Poi tralascio la questione dei contributi all'editoria perché bisogna anche sapere di cosa si parla per esprimere giudizi. Che una riforma sia necessaria è fuori discussione, e anche urgentemente, l'abolizione è una delle cose più antidemocratiche che possano esistere, resterebbe in piedi solo Berlusconi e forse Debenedetti e Caltagirone, chi ha i soldi, altro che democrazia e pluralismo dell'informazione. Il giornalismo diverrebbe una professione ancora più elitaria e difficile da fare, il problema è che con gli slogan sono tutti bravi, la realtà è un'altra cosa. E la rete non è così democratica come si crede.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, qui intanto aspettiamo di sapere da questi signori rivoluzionari cosa vogliono fare per farci andare avanti. C'è un tempo per protestare e c'è un tempo per dialogare, davanti a certe situazioni diventa un obbligo.
[Modificato da AntonellaP85 08/03/2013 12:36]
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