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La rivoltante bugia che Michael Jackson era un simpatizzante nazista

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2012 08:39
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09/05/2012 23:08
 
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Rabbi Shmuley Boteach difende Michael Jackson (Huffingtonpost, 09.05.12)

Metto questo articolo in News, per non confonderlo nel post di Fiddes.
Spero di non sbagliare.



Tutto quello che un uomo ha in questo mondo è il suo buon nome. Il libro dell'Ecclesiaste (è un testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana,ndt) dice che "un buon nome è meglio di un ottimo olio". La nostra reputazione determina ciò che gli altri pensano del nostro carattere. Abbiamo il diritto, quindi, di difendere il nostro nome contro gli attacchi volgari e calunniosi. Quando quelli che conosciamo non possono difendersi, dobbiamo alzarci in piedi e parlare a loro nome.

Io in genere cerco di evitare il gossip che così spesso parla e scrive su Michael Jackson. Biblioteche di sciocchezze sono state scritte su di lui, e ora che tragicamente non è più in vita, non può difendersi. In generale, non vedo il motivo per mettere in evidenza materiale diffamatorio su di lui, rispondendo ad esso.

Ma alcuni titoli ultimamente hanno attirato la mia attenzione quando ho sentito che un uomo, che afferma di aver lavorato come guardia del corpo di Michael, ha fatto un'accusa incredibile che Michael era un simpatizzante nazista. A questo tipo di cattiveria non si dovrebbe normalmente rispondere perché dà solo più credibilità al racconto. Ma la calunnia contro il nome di Michael in questo caso è così grande che merita di essere confutata.

Come è noto, sono stato il rabbino di Michael per due anni. Durante questo periodo, abbiamo discusso di ogni argomento dell'universo. Una grande quantità di questi dialoghi sono state acquisiti nelle conversazioni che abbiamo registrato appositamente per la pubblicazione dei libri che sono diventati "The Michael Jackson Tapes" e successivamente, "Honoring the Child Spirit".

In una di quelle conversazioni, Michael parlò delle affascinanti capacità oratorie di Hitler. Disse che l'arte oratoria è per molti versi una degli strumenti più efficaci che il male usa per manipolare gli altri e quindi per ottenere il potere. Michael affermò che Hitler usò molte delle stesse tecniche che oggi gli artisti dello spettacolo utilizzano per manipolare l'opinione pubblica e per dirigerla verso cattive azioni. Ero scoraggiato quando il libro venne pubblicato la prima volta, nel vedere alcuni giornali evidenziare questi commenti di Michael completamente fuori contesto e travisarli come qualcuno che avrebbe potuto ammirare Hitler. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.

Michael detestava e disprezzava chiunque avrebbe fatto del male a un altro essere umano, in particolare i nazisti che sterminarono sei milioni di ebrei, un milione e mezzo dei quali erano bambini. Michael detestava tutto ciò che Hitler rappresentava. Come ho ripetutamente affermato, Michael era un grande amico del popolo ebraico. Celebrava il suo rapporto con la comunità ebraica e mai ha evitato di dimostrare quanto aveva imparato dal giudaismo attraverso le nostre conversazioni e la nostra amicizia.

In uno dei nostri primi incontri gli diedi un mezuzah come dono, che consiste in una piccola pergamena dalla Torah, che si affigge allo stipite della porta. Io non gliela avevo dato con l'intenzione che lui lo mettesse alla sua porta poiché la sua non era una casa ebraica. Tuttavia, Michael insistette affinché lo mettessimo sulla porta della sua casa in affitto a Manhattan. Poche settimane dopo venne con me alla Sinagoga Carlebach a Manhattan, in uno dei giorni più felici del calendario ebraico, il Shemini Atzeret, e mi disse più tardi, che era stata la notte più felice della sua vita.

Come ragazzo superstar dei Jackson five, Michael ha avuto una precettrice ebrea che viaggiava con lui e che ha contribuito a crescerlo il cui nome era Rose Fine. Michael ha parlato di lei nei nastri con grande affetto e mi ha rivelato che lui e Janet avevano coperto molte delle spese della sua ex precettrice durante la sua vecchiaia. In una delle conversazioni racconta che come l'aereo del gruppo sbarcò in Germania, la signora Fine cominciò ad agitarsi. Michael le chiese perché e lei condivise con lui gli orrori dell'Olocausto. Era solo un ragazzo ed era la prima volta che aveva sentito parlare del massacro degli ebrei europei.

In seguito, avrei portato Michael a incontrare e conversare con il mio caro amico, Nobel per la Pace, Elie Wiesel, forse la personalità ebrea vivente più grande, che condivise ulteriormente con lui gli orrori dell'Olocausto e l'importanza della riconciliazione e dell'amore. Il Professor Wiesel mostrò verso Michael un gradimento e un affetto sconfinato, che Michael calorosamente ricambiò.

I forti sentimenti di Michael per la comunità ebraica, significavano che era pronto anche a soffrire professionalmente per il suo amore per Israele e per il popolo ebraico. E' ben noto che nel 1993 Michael andò in Israele durante il suo Dangerous Tour, dove si esibì per 160.000 fan a Tel Aviv. Il mio caro amico Frank Cascio, poi diventato manager di Michael, lo accompagnava e mi ha detto quanto a Michael gli era piaciuto essere in terra santa. Meno noto, tuttavia, è la seguente storia.

Alla fine del 2000, un filantropo ebreo mi chiamò e mi disse che il primo ministro israeliano Ariel Sharon stata venendo a casa sua quella sera per un ricevimento. Disse che sarebbe stato un bene per Israele, se Michael fosse venuto lì e incontrare il primo ministro. Mi voltai verso Michael, e alla presenza di alcuni del suo staff professionale, gli chiesi se gli sarebbe piaciuto incontrare il primo ministro israeliano. Michael colse subito l'occasione al volo e mi disse che gli sarebbe piaciuto farlo.

Tuttavia, le persone che lo circondavano in quel momento dissero che avrebbe potuto essere non una buona idea. Dissero che Sharon era odiato in molte parti del mondo, specialmente nelle nazioni arabe. Una fotografia di Michael con Ariel Sharon avrebbe potuto innescare una reazione significativa tra cui un boicottaggio degli album di Michael e la musica. Michael immediatamente respinse le loro preoccupazioni e disse che si sentiva molto eccitato per incontrare il primo ministro. Pochi minuti dopo ci siamo imbarcati in un van di Michael e abbiamo attraversato la città per la riunione.



Le foto di Michael che saluta il Primo Ministro Sharon, insieme a me e il nostro caro comune amico Uri Geller, apparve in tutto il mondo. Lo staff di Michael fu corretto. I siti web il giorno dopo chiedevano un boicottaggio della musica di Michael dicendo che aveva sostenuto l'"odiato" leader di Israele. Tuttavia, a Michael non mi importava. Michael amava Israele e il popolo ebraico ed era entusiasta di incontrare qualcuno della statura del Primo Ministro Sharon.

Sopra ogni altra cosa nel nostro rapporto, Michael era immensamente sensibile alla osservanza ebraica della mia famiglia e ha fatto di tutto per rispettarla in ogni momento. Quando visitavamo le sue case e le suite dell'hotel, ordinava sempre il cibo kosher dai ristoranti locali per noi. Sviluppò un gusto per la cucina di alcuni noti ristoranti kosher e spesso ci andava da solo dopo aver conosciuto il ristorante attraverso me.

Il discorso che ho scritto per lui, basato sulle nostre conversazioni, che fu consegnato alla Oxford Union nel marzo 2001, uno dei suoi massimi successi dove ha ricevuto una standing ovation e che, purtroppo, deve ancora essere pubblicato dall'Estate, era pieno di riferimenti ebrei e di saggezza. Michael lo autorizzò tutto. Come un Testimone di Geova, sentiva un'affinità immediata e un legame con il popolo ebraico ed i loro insegnamenti.

Michael era un afro-americano di sesso maschile che mi ha detto che lui e la sua famiglia avevano vissuto una grande quantità di discriminazioni nella loro vita. Sicuramente si sta aggiungendo la beffa al danno ad accusare Michael di un razzismo che non è mai stato espresso attraverso le sue azioni e mai sentito nel suo cuore.

www.huffingtonpost.com/rabbi-shmuley-boteach/michael-jackson-nazi-sympathizer-bodyguard_b_1502...

- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
[Modificato da 4everMJJ 10/05/2012 07:46]

"Hanno mangiato la mia anima ma non importa, io ho milioni di anime, quelle dei miei fans" (1995 Michael Jackson)
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