Che cosa avrebbe fatto Michael Jackson con il "This Is It" dopo Londra?

Alcuni collaboratori di MJ al "This Is It", compreso lo stesso Travis Payne, (e se non sbaglio anche John Branca ne aveva parlato in un'intervista) avevano già accennato all'intenzione di MJ di proseguire il tour negli anni successivi con la stessa formula, cioè diversi show nella stessa città. Questa intervista, rilasciata dopo uno spettacolo dell'Immortal, aggiunge altri dettagli sulle motivazioni e il modo di lavorare di MJ per cui ho pensato di tradurla.





Cinquanta show alla O2 Arena di Londra erano già al sicuro con il tutto esaurito. Che cosa avrebbe fatto Michael Jackson successivamente con il suo grande show di ritorno della sua carriera, il "This Is It", se un'overdose non avesse portato via la sua vita?

"Kuala Lumpur doveva essere la prossima tappa", ha detto Travis Payne, che allora lavorava sulla coreografia dello show con il suo regista Kenny Ortega. "Michael voleva rivoluzionare il modo in cui venivano fatti i tour. Pensava sempre come un grande produttore, ci diceva che dovevamo progettare un modo per massimizzare il pubblico che poteva vederlo, con meno tempo di viaggio per lui e la compagnia. Così propose l'allestimento dello spettacolo per due o tre mesi in un unico luogo, rendendolo un portale, invece che essere su un aereo, saltando da una città all'altra, due volte alla settimana".

E perché Kuala Lumpur, la città più popolosa della Malesia, e altre località che erano sulla lista dei desideri di Jackson in India e nella Repubblica dello Sri Lanka?

"Proprio come aveva fatto con l'HIStory tour, quando eravamo andati nel Nord Africa, l'idea era di allestirlo in una regione che aveva delle difficoltà e poteva realmente beneficiare economicamente dell'averci lì. Tutto ciò che Michael faceva derivava dall'amore e dall'impegno di fare del bene. Lui era così con noi che lavoravamo nello show, ti sentivi rassicurato, sempre stimolato e incoraggiato a tirare fuori le idee migliori in una situazione collettiva.

"Ed è da questo che veniva la sua arte" ha aggiunto Payne. "La sua idea non era solo di fare una grande canzone che si poteva ballare. Il suo scopo era di attirare e ottenere la tua attenzione, in modo che comprendessi il messaggio profondo. Questa era la sua scienza. Ecco perché la sua musica ha trasceso le generazioni, attirando i bambini piccoli, gli anziani, tutti. E speriamo che anche le persone che vedono lo spettacolo del Cirque stiano sentendo tutto questo. Questo era il nostro intento".

articles.philly.com/2012-04-06/news/31300560_1_cirque-show-comeback-show-drug-...

- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -

..l'idea era di allestirlo in una regione che aveva delle difficoltà e poteva realmente beneficiare economicamente dell'averci lì. Tutto ciò che Michael faceva derivava dall'amore e dall'impegno di fare del bene....


Questo dice tutto, non c'è da aggiungere altro! Grazie Cri! [SM=x47938]

Bella. Grazie Cri [SM=x47938]

grazie per la traduzione!

molto interessante.. spero che sia vero e che corrispondesse realmente alle sue intenzioni
(di certo la considerazione già quotata da Tagea, rientra nel suo stile )

mi faccio sempre questa domanda quando leggo di notizie che riportano il suo pensiero o i suoi 'progetti', e che risalgono al periodo di TII o sono uscite da quando lui non c'è più..

tagea, 07/04/2012 13.56:

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..l'idea era di allestirlo in una regione che aveva delle difficoltà e poteva realmente beneficiare economicamente dell'averci lì. Tutto ciò che Michael faceva derivava dall'amore e dall'impegno di fare del bene....


Questo dice tutto, non c'è da aggiungere altro! Grazie Cri! [SM=x47938]

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Mi associo Tagea...non aggiungo altro!

Come si può non sentire la mancanza di un uomo così?

Grazie per la traduzione...

Dopo la morte ne sto leggendo veramente di tutti i colori. Ogni tanto viene smentita o riconfermata qualcosa.....bah. Non so se quanto detto da Travis Payne sia vero, ma da quel che abbiamo sempre saputo è che dopo Londra, Michael avrebbe continuato il giro del mondo sino al 2011, ritirandosi a fine tournèe ("my final curtain call"....). Era quasi confermata l'Australia ed era in trattativa per New York e Hong Kong. C'erano anche dei rumors insistenti che parlavano di altri paesi (come il nostro), ma nessun altro dettaglio in merito, in quanto doveva ancora iniziare le 50 date.

Mo Travis se ne esce con 'sta roba che Michael voleva fare decine di concerti per paese nei prossimi anni, quando invece lui stesso aveva detto in un'intervista che non voleva morire sul palco come James Brown.

Secondo me, sono tutte panzanate per farsi pubblicità.......

Ma Simo, Travis ha praticamente confermato quello che hai detto tu che si sapeva (cioè che MJ voleva portare il This Is It in tutto il mondo) e che Ortega ha confermato in tribunale sotto giuramento. Che poi lo volesse fare con la stessa formula di Londra, cioè diversi show nello stesso luogo per non stare sempre in volo (cosa che ormai sappiamo gli creava ancora più problemi con la sua insonnia) a me pare una cosa più che logica. E che avesse previsto come tappa Kuala Lumpur e altri paesi nel continente asiatico per le motivazioni citate da Travis Payne lo trovo molto bello, sono sicura che avrebbe trovato il modo di far assistere anche i fan che non avevano tante possibilità economiche, come aveva fatto durante gli altri tour.
Oltretutto in questo momento Travis non ha bisogno di tanta pubblicità: è parte dell'Immortal, lo show numero uno negli USA! [SM=x47932]

Anch'io credo a quello che ha detto Travis Payne.Addirittura io lessi che MJ voleva dopo Londra portare This Is It in Spagna.Michael voleva portare gioia ovunque ce ne fosse stato bisogno.Una cosa e' certa con This is it Michael avrebbe sconvolto(positivamente)il mondo e rivoluzionato il modo di fare concerti.Sarebbe tornato alla grandissima.Peccato che il fato ha voluto diversamente.

...già Carmen
ed è ancora più triste sapere dei suoi sogni e progetti non realizzati.
Grazie