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Bufera sulla Lega:viaggi, alberghi,ristrutturazioni pagati alla famiglia Bossi con i rimborsi elettorali

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2012 19:43
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04/04/2012 00:01
 
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Mesi or sono vi informai dei soldi che la scuola della moglie di Bossi ottenne dal governo(8oomila euro!!),ora quello che ha sempre fatto di"Roma ladrona "lo slogan per attingere voti e simpatizzanti e' indagato insieme al tesoriere per avere pagato spese personali con rimborsi elettorali,chiaramente pagati sempre da noi che intanto facciamo sacrifici...il Trota ,nonostante guadagni 10mila euro al mese si fa pagare cene e alberghi da noi contribuenti! [SM=g27826]
Dal Corriere .it:






MILANO - Il tesoriere della Lega, Francesco Belsito, indagato per truffa, appropriazione indebita e riciclaggio, si è dimesso dal suo ruolo all'interno del partito. È quanto è trapelato da fonti vicine al Carroccio al termine di una giornata nerissima per il Carroccio.

LE ACCUSE - Viaggi, alberghi e cene pagate sia ai figli di Umberto Bossi che all'ex vicepresidente del Senato e segretario generale del Sindacato padano , Rosy Mauro, con i soldi ottenuti per i rimborsi elettorali. Non solo: parte dei fondi sarebbero serviti a pagare i lavori di ristrutturazione della villa di Gemonio di Umberto Bossi. È quanto emerge dalle intercettazioni disposte nell'ambito delle indagini condotte a Milano, Napoli e Reggio Calabria, sul tesoriere della Lega Francesco Belsito. Proprio quest'ultimo, secondo gli accertamenti degli investigatori, avrebbe utilizzato le somme per pagare soggiorni e cene ai figli del leader della Lega Nord e Rosy Mauro.

I SOLDI NASCOSTI NEL CAPPELLO - Nel filone d'inchiesta calabrese i magistrati descrivono un episodio che potrebbe diventare il simbolo dell'indagine che coinvolge il tesoriere della Lega. Secondo l'accusa, in un'occasione, Belsito ha ricevuto una somma di denaro, da parte dell'imprenditore Stefano Bonet, nascosta dentro a un cappello e in una borsa per le bottiglie di vino. È quanto si legge nel decreto di perquisizione emesso dal gip di Reggio Calabria, in base ad alcune intercettazioni.

LE IPOTESI DI REATO - Il tesoriere del partito di Bossi è indagato per le ipotesi di reato di appropriazione indebita, truffa aggravata ai danni dello Stato e riciclaggio. Sono anche indagate, in una operazione congiunta tra le procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria, alcune delle persone che hanno gestito le contestate operazioni finanziarie della Lega in Tanzania e a Cipro.

Le perquisizioni in via Bellerio


Henry John Woodcock
PERQUISIZIONI - I tre uffici giudiziari, coordinati dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini - con la Guardia di Finanza - dai pm Henry John Woodcock e Piscitelli per Napoli - con i carabinieri del Noe - e dal pm Lombardo di Reggio Calabria - con i poliziotti della Dia -, hanno disposto una perquisizione negli uffici di Belsito in via Bellerio, sede della Lega, per acquisire alcuni documenti. Belsito era da tempo al centro di polemiche una serie di «stranezze» che lo riguardano, dal diploma taroccato a Napoli alle lauree fantasma, dal giro di assegni all'investimento in Tanzania. Perquisito anche l'ufficio e la casa di Daniela Cantamessa, una delle segretarie di Umberto Bossi, e la sede del sindacato padano.
MARONI - «È il momento di cogliere l'occasione di fare pulizia, perché queste cose fanno male alla Lega e ai suoi militanti», è stato il commento dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, che ha auspicato le dimissioni di Belsito. Belsito, da quanto si è appreso, avrebbe avuto comportamenti illeciti anche quando era sottosegretario alla semplificazione nel governo Berlusconi.

[SM=g27816] [SM=g27816]


[Modificato da rossijack 04/04/2012 06:37]
04/04/2012 07:23
 
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Eccoli qui gli uomini retti e lavoratori del nord che accusano il sud di rubargli i soldi, sanno solo vedere in casa degli altri e non si accorgono di quello che succede nella propria. Secondo me se ne sono accorti eccome, ma ci hanno "mangiato" insieme per un po', adesso in odore di elezioni, visto che corrono da soli, hanno deciso di far vedere che sono decisi a fare "pulizia" degli elementi marci. Cari signori, tutto il mondo è paese e il marcio non ha collocazione geografica!

Di tutte le cose che farai la gente ricorderà solo le peggiori e se non le hai mai fatte le creerà dal nulla!
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Brava Rossi, è bene metterle in evidenza queste notizie. Spero tanto che i loro elettori capiscano di che pasta sono fatti in realtà i "secessionisti" padani che però magnano a "Roma ladrona" e fanno affari con la mafia! [SM=g27812]

Aggiungo altri articoli per ulteriori dettagli:


Caso Belsito: “Il denaro dei rimborsi elettorali per cene, viaggi e lavori nella villa di Bossi”

Secondo l'inchiesta i fondi destinati alla Lega (18 milioni nel 2011) sono stati usati per i figli del Senatur e per la vicepresidente del Senato Rosi Mauro. Ma anche per finanziare la campagna elettorale di Renzo alle regionali e per ristrutturare l'abitazione di famiglia in provincia di Varese



Secondo la Procura di Milano i conti della Lega sono falsi e il tesoriere Francesco Belsito ha distratto soldi pubblici per sostenere “i costi della famiglia” Bossi. Proprio di questo si parla in alcune conversazioni telefoniche intercettate dal Noe. Nel decreto di perquisizione, eseguito dal Nucleo tributario della Guardia di Finanza di Milano, si legge che questi “costi” sono “esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord. Si tratta di esborsi in contante o con assegni circolari o attraverso contratti simulati”. Di più: secondo un rapporto dei carabinieri con i soldi dei rimborsi elettorali sarebbero stati pagati viaggi, alberghi, cene dei figli di Umberto Bossi e della vicepresidente del Senato – bossiana di ferro - Rosy Mauro. Parte dei fondi sottratti al partito inoltre sarebbero serviti, sempre secondo il Noe, anche per finanziare la campagna elettorale per le regionali del 2010 di Renzo Bossi e per alcuni lavori di ristrutturazione della villa di Bossi a Gemonio (in provincia di Varese).

Per i pm Robledo, Filippini e Pellicano, che hanno acquisito un rapporto della Gdf e uno del Noe (Nucleo operativo dei Carabinieri) di Napoli, il bilancio della Lega “è inveritiero, non dà conto della reale natura delle uscite, non dà conto della gestione in ‘nero’”. Pertanto i magistrati oltre ai reati di appropriazione indebita, contestano a Belsito anche il reato di truffa ai danni dello Stato.

E i magistrati ricordano che alla Lega ogni anno vengono accreditate somme “significative” da Camera e Senato come rimborso per le spese elettorali. Nell’agosto del 2011 la Lega ha avuto “18 milioni di euro”. Una somma che ha avuto come presupposto “la validazione del rendiconto del 2010 sul quale vi è prova della falsità”.

Secondo l’accusa ci sono elementi “inequivocabili” che la gestione della tesoreria della Lega è “opaca” fin dal dal 2004. Il reato di appropriazione indebita aggravata è contestato oltre che a Belsito a Stefano Bonet e Paolo Scala “con riferimento al denaro sottratto al partito politico Lega Nord”.

Belsito è accusato anche di truffa aggravata ai danni dello Stato “con riferimento alle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali e somme percepite dall’erario per la distribuzione del 4/1000 sulle imposte dirette”.

Infine la procura di Milano contesta a Belsito e Bonet il reato di truffa ai danni dello Stato per il contributo dello Stato sotto forma di credito di imposta a favore della società Siram di Milano.

Il 3 febbraio, il 5 e l’8 marzo 2012 i magistrati ricevono dalla Gdf delle relazioni su operazioni sospette. La prima:il prelievo di 95 mila euro da parte di Belsito, nel dicembre 2010, per “alimentare la cassa del partito”. Così il tesoriere leghista avrebbe detto alla Banca che ha fatto la segnalazione. Seconda e terza operazione: si riferiscono agli investimenti della Lega in Tanzania e a Cipro per 6 milioni di euro.

L’investimento in Tanzania era stato effettuato da Bonet “soggetto già segnalato per una possibile truffa ai danni dello Stato”. E proprio sugli investimenti sospetti in Tanzania e Cipro con fondi della Lega la procura di Milano aveva ricevuto anche un esposto di un militante del Carroccio. Nel fascicolo dell’inchiesta ci sono intercettazioni della procura di Reggio Calabria che coinvolgono Belsito e alcuni indagati in un procedimento per riciclaggio e associazione a delinquere.

www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/03/lega-indagato-tesoriere-soldi-distratti-sostenere-costi-della-famiglia-bossi...


Caso Belsito, gli affari del tesoriere leghista con il presunto riciclatore della ‘ndrangheta

Le carte dell'inchiesta di Reggio Calabria svelano il rapporto "decennale" tra il politico del Carroccio e Romolo Girardelli, indagato come colletto bianco della cosca De Stefano. Alla base del giro dei soldi, la legge che garantisce sgravi fiscali agli organismi di ricerca tecnologica. Il denaro è finito anche a Cipro e in Tanzania, come i fondi del partito di Bossi

Quando Roberto Saviano, davanti alla sua vasta platea televisiva, disse che la ‘ndrangheta “interloquiva” con la Lega nord, scoppiò un caso nazionale. E uno sdegnato Roberto Maroni, allora ministro dell’Interno, ottenne una puntata riparatrice di “Vieni via con me”, dove si presentò a rivendicare i propri meriti in fatto di lotta alla mafia. Allora la pietra dello scandalo era la foto di Angelo Ciocca, giovane consigliere regionale lombardo del Carroccio ritratto insieme a Pino Neri, attualmente sotto processo a Milano con l’accusa di essere uno dei capi della criminalità calabrese al nord. Ma il quadro che emerge dall’inchiesta della Procura di Reggio Calabria è ben più pesante.

Francesco Belsito, segretario amministrativo della Lega nord, ex sottosegretario di Roberto Calderoli al ministero della Semplificazione, è indagato per riciclaggio. Le carte del tribunale di Reggio, che ha ordinato una serie di perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta, raccontano che il poltico è amico e socio d’affari da almeno di dieci anni – come risulta dalle intercettazioni – di Romolo Girardelli detto “l’ammiraglio”, già indagato per associazione mafiosa perché “ritenuto associato a elementi di primissimo piano della cosca De Stefano”, vale a dire la crema della ‘ndrangheta reggina. E legato, tra l’altro, a Paolo Martino, già latitante e condannato per omicidio, considerato l’ambasciatore dei De Stefano in Lombardia, dove ha intessuto una considerevole rete di rapporti politici. Il tesoriere leghista – dimissionario in seguito all’inchiesta – e il presunto ‘ndranghetista sono soci, per esempio, nella Effebiimmobiliare sas di Genova, dove compare Alex Girardelli, il figlio di Romolo. Ed è proprio inseguendo il “tesoro dei De Stefano” che gli investigatori si sono imbattuti nel cassiere del partito di Umberto Bossi.

Una terza figura rafforza il legame tra i due: l’imprenditore veneto Stefano Bonet, fondatore della Polare Scarl, “organismo di ricerca” con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Romolo Girardelli risulta essere il responsabile dello sportello genovese della Polare. Ma Bonet – anche lui indagato per riciclaggio – è in strettissimi rapporti anche con Belsito. Rapporti proficui per quest’ultimo, dato che il tesoriere leghista incassa dal gruppo Bonet nel 2011 “250 mila euro”. Parte di questi soldi vengono consegnati in contanti. Il 29 dicembre 2011, scrivono gli investigatori, un collaboratore dell’imprenditore “si incontrava con il Belsito e in quell’occasione effettuava la consegna del denaro, celandolo all’interno di un cappello del Bonet e di una borsa utilizzata per contenere delle bottiglie di vino”.

Alla base del business, il decreto legge 70/2011 che prevede un credito di imposta alle imprese che finanziano progetti di ricerca, anche sviluppati in joint venture con aziende private. Da qui l’attività della Polare Scarl, a cui tra l’altro è intestata un’auto Porsche Panamera passata nella disponibilità di Belsito come “pagamento di una intermediazione svolta dal politico per l’accaparramento da parte della Polare Scarl di un contratto di consulenza a favore di un’associazione tra Comuni”. Polare è in affari con Siram, società del gruppo Veolia, con Fincantieri, della quale il genovese Belsito è consigliere d’amministrazione, e con Grandi navi veloci.

Secondo gli investigatori, però, bonifici per milioni giravano tra la Siram e società riconducibili a Bonet senza essere giustificati “da alcun rapporto reale di natura economico-finanziaria”. Quanto a una fattura da 150 mila euro pagata al politico leghista, Bonet avrebbe poi recuperato la somma ”attraverso il beneficio fiscale del credito d’imposta”. Nelle intercettazioni, a proposito dei progetti con la Siram l’imprenditore ripete più volte che ci sono esborsi apparentemente immotivati, ma necessari perché “è un problema politico lì, cazzo… bisogna pagare e fine della questione”. Il riferimento è a una parcella di 40 mila euro in favore dell’avvocato calabrese – con studio in centro a Milano – Bruno Mafrici, anche lui indagato per riciclaggio.

Il percorso dei soldi si intreccia con l’altra vicenda che qualche mese fa ha portato alla ribalta Francesco Belsito, quella dei fondi della Lega nord investiti, tra l’altro, a Cipro e in Tanzania, destinazioni che riemergono nell’inchiesta reggina. Anche in questo caso, secondo gli investigatori, i soldi espatriati dal tesoriere della Lega viaggiano in parallelo con quelli “riconducibili alle attività criminali poste in essere dalla cosca De Stefano di Reggio Calabria”.

www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/03/caso-belsito-affari-tesoriere-leghista-presunto-riciclatore-della-ndrangheta...

04/04/2012 12:10
 
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parte dei fondi sarebbero serviti a pagare i lavori di ristrutturazione della villa di Gemonio di Umberto Bossi.

Pare che la linea difensiva, incredibile ma vero, sia il solito "m'han ristrutturato la casa a mia insaputa" [SM=g27825] [SM=x47954] .
Mi auguro anche io che serva ad aprire gli occhi a qualcuno dei loro elettori che, schifati, a questo punto andranno solo ad ingrossare l'esercito degli astensionisti.....

05/04/2012 00:07
 
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E' successo anche a me.

Son arrivato a casa un po' prima la sera e ho trovato gli operai. Fossi tornato alla solita ora mi trovavo la casa ristrutturata e non potevo farci niente.
E' stata un po' come la scena dei film in cui si torna a casa prima e si trova la moglie con l'amante.

“You have to be realistic about these things.”
05/04/2012 17:07
 
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Dio, come godo [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] !!!!!


Scandalo Lega, Bossi si dimette
Scoperta cartella intestata a "The family"
Prime rivelazioni sui documenti rinvenuti nell'ufficio dell'ex tesoriere della Lega. La drammatica decisione del segretario nel corso del consiglio federale del partito convocata per nominare il nuovo tesoriere destinato a sostituire l'indagato Belsito


MILANO- Umberto Bossi si è dimesso. La decisione è arrivata nel corso del consiglio federale della Lega che avrebbe dovuto decidere la nomina di un nuovo tesoriere al posto di Francesco Belsito, costretto a lasciare dalle inchieste sull'utilizzo improprio dei rimoborsi elettorali da parte del Carroccio.

La drammatica decisione del leader giunge sulla scia di un stillicidio di nuove rivelazioni su quanto accertato dalle tre procure che indagano sui conti della Lega. La magistratura di Napoli, ad esempio, ha scoperto che nella cassaforte di Belsito sequestrata ieri a Montecitorio c'era anche una cartella con l'intestazione "The family'. L'ipotesi degli investigatori è che i documenti siano relativi alle elargizioni ai familiari di Bossi. Gli atti sono all'esame dei pubblici ministeri di Napoli, Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e John Henry Woodcock. Trovato anche un carnet di assegni che reca la scritta "Umberto Bossi". Il libretto è relativo al conto corrente della banca sul quale vengono versati i contributi per il Carroccio.

La notizia, insieme alle altre in arrivo dalla procura di Milano 1, ha dato il colpo di grazia alla leadership sempre più in bilico del Senatur, piombando su un partito già alle prese con lo schock delle prime rivelazioni sul contenuto delle inchieste giudiziarie. Resta ora da capire che decisioni
prenderà il Consiglio federale del partito riunito in via Bellerio, previsto originariamente come detto per scegliere il nuovo tesoriere. Nella sede del partito sono presenti oltre a Bossi, Maroni, Calderoli, Mauro, Belsito e Castelli. All'esterno si è radunata invece una piccola folla che con grida e striscioni vuole espirimere solidarietà al leader.

"La Lega non ha bisogno di rottamazione ma di congressi, il nostro futuro dipende da cosa facciamo, se passa il messaggio che vogliamo cambiare i cittadini ci seguono", aveva spiegato oggi il sindaco di Verona Flavio Tosi, uno degli esponenti del Carroccio più critici nei confronti dell'attuale dirigenza. "Anche se non sarà più segretario - aveva aggiunto - Bossi avrà comunque sempre un ruolo nel partito". "Su Belsito che aveva la responsabilità di decidere - ha detto ancora Tosi - ha sbagliato evidentemente a non decidere. Questo non perché Belsito sia colpevole, ma perché quando chi ha il ruolo di gestire i soldi riceve accuse di questo genere non può restare al suo posto. Anche il sospetto in queste situazioni basta. Se Belsito uscirà pulito è meglio, se andasse diversamente allora bisogna anche andare a vedere chi lo ha portato nel movimento e chi si è assunto la responsabilità di dargli quel ruolo".
(05 aprile 2012)

www.repubblica.it/politica/2012/04/05/news/contenuto_cassaforte_belsito-32791058/?re...


...e la Sora Cesira è sempre sul pezzo....

[Modificato da (Miss Piggy) 05/04/2012 17:10]
05/04/2012 18:24
 
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"All'esterno si è radunata invece una piccola folla che con grida e striscioni vuole espirimere solidarietà al leader"



" se passa il messaggio che vogliamo cambiare i cittadini ci seguono"




Queste due frasi mi hanno colpito ed e' superfluo dire perche'!
Voglio ancora vedere gli eventuali sviluppi prima di dare un giudizio definitivo...comunque io sono molto sospettosa in merito,secondo me c'e' lo zampino di "qualcuno"che,avendo capito che la Lega voleva correre da sola alle elezioni prossime,ha pensato di giocarle un bel tiro,perche' non serviva piu' a cumulare i voti!
A mio avviso un partito del genere,l'atteggiamento,l'ideologia separatista nord-sud,il fatto di fomentare la divisione dell'Italia,dopo che tanti uomini ci hanno rimesso sangue e pelle,non andava proprio permesso che venisse alla luce perche' contro la nostra Costituzione e la democrazia.Bisogna ancora una volta ringraziare il "nostro"che,pur di avere potere e fare numero,ha foraggiato l'escalation del partito!Quanto ai rappresentanti ometto di dare giudizi su Calderoli e soprattutto su Borghezio,specie quest'ultimo:vi ricordo che gli paghiamo decine di migliaia di euro mensili da anni mentre attualmente c'e' gente che si suicida perche' non ha piu' i soldi per avere una vita dignitosa! [SM=g27825]
05/04/2012 21:15
 
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Mi associo al godimento di Miss Piggy [SM=x47918] [SM=x47918]

Ma devo anche dire che dopo aver dato un'occhiata alle intercettazioni m'è venuta la nausea [SM=g27825] Se volete farvi venire qualche conato di vomito:

www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/04/lega-atti-dindagine-belsito-200mila-euro-figli-bossi...

05/04/2012 21:58
 
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....e si è permesso che questa gentaglia ci governasse per anni....




05/04/2012 22:14
 
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Su La7 "Piazza pulita" e' sull'argomento e ci sono interventi intelligenti,tra cui quelli di Vendola,vale la pena seguire la trasmissione.....


Al contrario di MP e 4ever non godo per niente,sono avvilita e sconcertata da quello che sentiamo ogni giorno riguardo a imbrogli e ruberie dei nostri politici,milioni e milioni di euro tolti a noi,ai nostri bisogni...
Gente inetta e disonesta che ha mandato allo sbaraglio il Paese,si sono dovuti chiamare i tecnici per prendere misure serie per non affondare completamente perche' loro non hanno saputo farlo o si sarebbero inimicati i loro elettori.Cosi' crolla anche la seconda repubblica e non vedo all'orizzonte qualcuno di cui avere fiducia veramente....scusate lo sfogo! [SM=g27825]
[Modificato da rossijack 05/04/2012 22:46]
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