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Campagna "KONY 2012": stop alle atrocità del crudele assassino Joseph Kony!

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2017 20:16
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16/03/2012 22:19
 
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A quanto pare il co-fondatore di Invisible Children presente nel video, Jason Russell, è stato arrestato per ubriachezza e atti osceni in pubblico. Ovviamente questi suoi fatti personali non mettono in discussione la validità del messaggio che i criminali come Kony vadano assicurati alla giustizia.

Giustizia che ha condannato un altro signore della guerra colpevole di aver arruolato e costretto a combattere dei bambini:



Bambini soldato, condannato il signore della guerra Lubanga

Si tratta del primo verdetto dalla Corte penale dell'Aja



Sono tantissimi nel mondo i “bimbi soldato” arruolati dalle milizie dei signori della guerra, oppure da forze armate para-militari in tutti i fronti nel mondo. Oggi per la prima volta l’arruolamento di minori viene giudicato un crimine di guerra da un organismo internazionale.

A farne le spese Thomas Lubanga, leader di una milizia armata della Repubblica democratica del Congo, colpevole di crimini di guerra, per aver arruolato bambini soldato. Ad emettere la sentenza, la prima della sua storia, è la Corte penale internazionale dell'Aja (Cpi): «Siamo giunti all’unanimità alla conclusione, – ha dichiarato il giudice britannico Adrian Fulford – che l’accusa ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che Thomas Lubanga è colpevole dei crimini di coscrizione e arruolamento di bambini di meno di quindici anni e li ha fatti partecipare a un conflitto armato».

Lubanga, 51 anni, era il leader dell'Unione dei Patrioti Congolesi (Upc), una milizia accusata di aver arruolato i minori durante i cinque anni di guerra che hanno insanguinato la Repubblica democratica del Congo fino al 2003, costati la vita a circa 60.000 persone.

Nel 2006 Lubanga era diventato la prima persona mai arrestata in base a un mandato di cattura della Cpi e il processo a suo carico era iniziato nel 2009 per concludersi lo scorso agosto. L’accusa aveva sostenuto che Lubanga aveva avuto un ruolo chiave nel conflitto nella regione orientale dell'Ituri, ricca di miniere di oro, dove mirava a estendere il suo controllo. Lubanga si era dichiarato non colpevole di tutti i capi di accusa e i suoi legali avevano accusato l'accusa di aver presentato prove e testimonianze false.

Il verdetto arriva all’indomani della diffusione del video, realizzato da “Invisible Children” che ha come protagonista Joseph Kony, capo dell’Esercito di resistenza del Signore (LRA), un altro gruppo ribelle ugandese che da anni semina il terrore nei territori fra l’Uganda, il Congo Kinshasa e il Sud Sudan.

Kony è un personaggio molto controverso, che nasconde dietro una matrice religiosa tentativi di genocidio e azioni di guerra. Il suo intento sarebbe "purificare" il popolo degli Acholi e trasformare l’Uganda in una teocrazia fondata sulla personale interpretazione che Kony dei dieci comandamenti. Testimonianze parlano di questo signore della guerra come un fanatico religioso che mischia usanze e tradizioni di tutti i culti, oltre a circondarsi di un numero imprecisato di mogli. Alle accuse di mistificazione del video l’organizzazione umanitaria Invisible Children ha dichiarato di essere ben lieta di aver acceso la discussione su una questione per lungo tempo tralasciata dai media.

Anche Angelina Jolie ha assistito oggi all’Aja alla lettura del primo verdetto della Corte penale internazionale (Cpi). «È un momento importante per la Corte, per la Repubblica democratica del Congo e per il diritto», ha detto l'attrice. «Forse, il verdetto di colpevolezza di oggi porterà qualche sollievo per le vittime delle azioni di Lubanga», ha aggiunto. «Ma ancora più importante, la sentenza invia un forte messaggio contro l’uso di bambini soldato», ha aggiunto Jolie. È la quarta volta che l’attrice-regista visita la Cpi e quella di oggi è stata la sua terza apparizione al processo contro Lubanga. Oltre a seguire la testimonianza di un ragazzo-soldato e di altri casi, la Jolie ha fondato ’The Lubanga Chronicles’ per portare le notizie sul lavoro del tribunale alla comunità internazionale e a quella locale della Repubblica democratica del Congo, attraverso articoli, clips, servizi radio e video.

www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/446408/

[Modificato da 4everMJJ 16/03/2012 22:19]
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