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Michael Jackson: un sex symbol universale che ha attraversato gli stereotipi razziali/sessuali/culturali

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2012 11:47
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01/02/2012 15:59
 
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Ringrazio Cristiana per avermi suggerito come “morigerare” alcuni passaggi un pò particolari. [SM=x47918]

La verità della lussuria, da donna a uomo

Joie: Beh, lo avete chiesto, quindi eccolo qui. E come direbbero le mie ragazze, le" Salt-n-Pepa",.."Parliamo di sesso, baby!"
Dunque, tre settimane fa, nella discussione di “They Don’t Care About Us” ci siamo avventurate in qualche modo nel regno del sex appeal incredibile di Michael Jackson (e potrebbe essere stata colpa mia) e la sezione dei commenti è impazzita.

Willa: Joie! Michael Jackson sexy? Sono davvero scioccata. Il mio interesse per Michael Jackson è puramente accademico, te lo assicuro. Non ho mai notato una volta quegli occhi incredibili, o il modo incredibile di come muoveva il suo corpo sul palco, o quel culetto carino in Thriller..

Joie: Beh, visto che non hai mai notato nessuna di queste cose, Willa, che ne dici di quelle labbra appetitose? Oppure il modo seducente di come la sua voce ti entra dentro? O quella sua risata sexy? O il modo meraviglioso di come riempiva quei sorprendenti pantaloni d'oro nell’History Tour...

Willa: Mi stavo chiedendo quanto tempo ci avresti messo per parlare di quei pantaloni d'oro.

Joie: Cosa posso dire, sono una persona molto visiva! In ogni caso, Willa ho ovviamente toccato una sorta di tabù poco discusso con molte di voi commentando che questo argomento è una specie di “elefante nella stanza” (argomento importante e conosciuto da tutti, ma che non viene discusso, in quanto tale discussione è considerata scomoda e imbarazzante, ndt). E dal momento che questo blog riguarda attraenti “elefanti” su una pista da ballo, abbiamo pensato di iniziare il nuovo anno ballando vigorosamente con “l’elefante” più importante di tutti.

Sai, a essere completamente onesta Willa, ero più che sorpresa quando abbiamo ricevuto così tanti commenti parlando di questo argomento. Voglio dire...ho sempre visto Michael come incredibilmente sexy e molto bello, e sapevo di non essere l'unica là fuori che provava questo per lui. Come Aldebaran ha sottolineato in un commento dopo quel post, tutto quello che dovete fare è andare su YouTube ed è molto facile trovare questi video davvero sensuali fatti dai fan, che mostrano il lato sexy di Michael, un pò di piacere proibito, mi piace chiamarlo “MJ porno”. Ed è tutto finito su YouTube, ce ne devono essere almeno un paio di centinaia là fuori. Quindi, sapevo di non essere l’unica. (E tra l'altro, vorrei solo cogliere l'occasione per ringraziare personalmente tutti coloro che hanno creato detti video e li hanno postati su YouTube per il mio piacere, non avete idea di quanto lo apprezzi!).

Ma indovina un pò, quello che mi ha colpito è che molti dei nostri lettori hanno chiesto una discussione "seria" sul sex-appeal di Michael e di come i media hanno veramente sudato per negargli lo status di sex-symbol che ha meritato così facilmente.

Willa: E’ una questione importante, ma è difficile parlarne. Non è solo un pò un tabù, ancora oggi è molto nebuloso e soggettivo. E’difficile identificare che cos’è esattamente, che lo rende così incredibilmente eccitante.

Joie: No che non lo è; lo hai guardato?!

Willa: Lo so, lo so. Ma diverse persone rispondono in modi diversi, e per ragioni diverse. Era incredibilmente attraente, ma non tutte le persone attraenti sono sexy. Era anche molto sensibile e gentile, e appassionato nelle sue convinzioni, e incredibilmente intelligente, e molto divertente, e aveva quella voce sorprendente, e poteva muoversi come una pantera, e avete notato le vene nei suoi avambracci? Devo dire, ha le vene molto belle...

Joie: E le mani troppo belle, davvero grandi e maschili...

Willa: Comunque, è tutto molto soggettivo, e dal mio punto di vista è difficile parlarne, semplicemente perché i miei sentimenti sono così complicati. Sono tutti confusi con i problemi della razza e dai profondi tabù culturali e dalla mia infanzia, ed è difficile porre completamente rimedio a tutto questo.

Sai, dalla prima volta che ascoltai "Ben" alla radio, ho provato questo legame intimo con Michael Jackson, proprio questa sensazione travolgente che lui fosse uno spirito affine. Non era affatto sessuale, avevo 11 anni, era solo questa sensazione confortante che era qualcuno che guardava alle cose nello stesso modo in cui le sentivo e le facevo io, e che lui era qualcuno che potesse parlare di delle cose che mi stavano disturbando. Era questo che mi preoccupava, per la maggior parte erano le cose che stavo vedendo e sentendo come integrate nelle scuole locali. Lui mi ha veramente aiutato a superare tutto questo, e mi sento ancora molto riconoscente per questo.

E poi la rapida evoluzione in pochi anni, e improvvisamente lui è cresciuto nel ragazzo più sexy che si possa immaginare, ed è stato semplicemente incredibile per me. Non potevo crederci. E’ stato come, “Wow, ti sei sicuramente rivelato, bene!” Quella metamorfosi era incredibile e meravigliosa, ma anche piuttosto confusa. Era splendido, l'uomo più bello che avessi mai visto, ma era così splendido che era in una sorta di isolamento. Sembrava così esotico in qualche modo, con il suo sguardo sensuale, il suo corpo attraente e il suo boa.



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Ma era come il mio amico d'infanzia e lo sentivo così familiare per me. Quindi c'è stato questo strano conflitto tra l'esotico e il familiare.

E poi c'era il brutto pregiudizio che le ragazze bianche non dovevano essere attratte dai ragazzi neri. Soprattutto nel Sud, le ragazze bianche che frequentavano i ragazzi neri erano viste con disgusto, "spazzatura bianca", e anche se ero fortemente in disaccordo con questo, non ho potuto fare a meno di esserne consapevole. Sapevo cosa pensava la gente di quelle ragazze. Ma lui era incredibilmente sexy, ed io ero innegabilmente attratta da lui, molto attratta da lui, e non la percepivo affatto come una cosa sbagliata. Inoltre, come ho detto, lo sentivo così familiare per me, e non c'era modo che potessi accettare che il forte legame che sentivo per lui fosse sbagliato. Era troppo importante per me, era stato troppo una parte di me per tanto tempo per negare tale connessione.

Quindi era come una battaglia strana che continuava dentro di me, tra il familiare e l'esotico, il desiderabile e il tabù, tra ciò che la mia cultura mi diceva che avrei dovuto sentire, e ciò che sentivo dentro di me.

Joie: E’ molto interessante per me, perché la mia esperienza personale è all'altra estremità. Credo di poter capire quale situazione complicata fosse per te, ma come bambina nera, non ho mai dovuto passare niente di tutto ciò. Per me è stato esattamente il contrario, veramente. Michael e i suoi fratelli erano gli idoli della comunità nera, l'orgoglio di un'intera razza, non era solo naturale per me amarlo ma ero stata anche incoraggiata in un certo senso. Tutti i ragazzini neri erano stati invitati a considerarli con ammirazione. Così, quando improvvisamente è diventato questo ultra sexy, super attraente giovane cresciuto, è sembrato molto naturale per me. In realtà, posso dirti se vuoi esattamente quando ho avuto la mia prima vera "cosa" ragazzo-ragazza. E' stata la prima volta che vidi il video “Rock With You”. Ero appena stata raggiunta dalla pubertà, quando l’album “Off the Wall” uscì e improvvisamente, in qualche modo capii che quelle parole: "voglio farmi trasportare con te, per tutta la notte" non era affatto sul ballo ! E poi uscì il video e vederlo in quella tuta stretta color argento, scintillante e gli stivali...era la prima volta che ho pensato a lui (o a chiunque altro per questo) in un vero e proprio modo "adulto", e sai cosa intendo!

Willa: Joie, seriamente, hai rivoluzionato il modo in cui sentivo quella canzone. È incredibile. Non posso nemmeno più ascoltare quella canzone in macchina. Parla con un linguaggio simbolico: "Rilassa la mente/abbandonati e fatti trasportare con me”. Oh mamma mia. Voglio dire, davvero, oh mio Dio. E poi dicono che sono i telefoni cellulari che distraggono! Quella canzone dovrebbe avere una etichetta di avvertimento. Qualcuno che sta guidando può andare in estasi per tutto il tempo e avere un incidente.

Joie: Lo so, bene! E fino ad oggi, quella canzone e il video sono ancora molto speciali per me. Ma capisco completamente quando si parla di "conflitto strano tra l'esotico e il familiare" perché l'ho senza dubbio sperimentato. Da molto prima che mi ricordi, è stato sempre proprio una parte della mia vita, anche da bambino molto piccolo. E come hai detto, era come il miglior amico con il quale potevo sempre parlare. Ma poi, tutto ad un tratto, era un UOMO, rendendomi profondamente consapevole del fatto che stavo diventando una giovane donna! Da quel momento in poi, la mia lunga ossessione per Michael Jackson, assunse una dimensione completamente nuova; c'era ora quest’altro aspetto su di lui e della mia mania per MJ. E nel corso degli anni quella mania è stata quindi approfondita dalle canzoni, dai video sensuali e dai pantaloni più stretti.

Willa: Quindi siamo tornati ai pantaloni d'oro ancora una volta ? Sei troppo divertente!

Joie: Oh, ma non ci sono solo i pantaloni d'oro, ci sono anche i pantaloni di pelle rossa come in “Blood on the Dance Floor”, i jeans rossi come in “Thriller”, e diverse coppie di pantaloni neri, alcune dei quali anche in pelle nera come nei video “Come Together” e “Scream” oh, i pantaloni di pelle grigia e anche un bel paio di paia di jeans blu dall'aspetto veramente piacevole, quindi..ehm..eh? Ehm..di cosa stavamo parlando..?

Willa: Non ne ho idea. Mi sento un pò distratta. Ma finché rimaniamo in argomento, che ne dici di "In the Closet"? E' un video davvero stimolante..

Joie: SI! Jeans stretti neri! Capelli raccolti in una coda di cavallo, una t-shirt aderente senza maniche. Meraviglioso cortometraggio! Molto..artistico!

Willa: Assolutamente. E mi piace il modo come lo hai esposto. E' molto artistico..a diversi livelli. E’ intelligente e divertente, visivamente interessante (amo le silhouette) e incredibilmente sensuale. Non possiamo assolutamente parlare del sex appeal straordinario di Michael Jackson e non menzionare "In the Closet".

Joie: Il sex-appeal! Giusto! Questo è quello di cui stavamo parlando...fa caldo qui dentro?

Willa: Non chiedermelo, sto sventolando il mio volto con una salvietta da quando abbiamo iniziato.

Joie: Forse dovremmo aprire una finestra o qualcosa del genere...Ma, sai, la cosa veramente interessante del sex-appeal di Michael è che se ne è solo parlato in un modo "segretissimo" e solo tra i fans.

Willa: Non so, ho visitato alcuni forum dove i suoi fan non sono affatto segretissimi. In realtà, possono diventare a volte abbastanza scalmanati. Ma hai ragione, non se ne parla molto al di fuori di alcuni siti di fan.

Joie: Beh questo è vero, i fan possono a volte diventare un pò volgari (me compresa). Ma non se ne è parlato al di fuori di alcuni siti di fan e non l'ho mai veramente capito, perché era un uomo incredibilmente sexy e, a volte, era perfino, lo definirei, apertamente sessuale, soprattutto quando era sul palco.

Willa: È vero, poteva essere molto sensuale sul palco, ma come disse al rabbino Boteach, "non credo di aver mai fatto nulla di offensivo sul palco, mai", e sono d'accordo.

Joie: Oh, non fraintendetemi, non mi stavo lamentando!

Willa: Ma per tornare a quello che dicevamo prima, è davvero interessante per me che, per entrambe, i nostri atteggiamenti nei confronti di Michael Jackson si sono evoluti appena lui è cresciuto e noi siamo cresciute. E gli aspetti evoluti dei nostri sentimenti sono stati per certi versi molto simili e per altri molto diversi.

Joie: Sì, sarei interessata a sapere quanti altri hanno avuto un'esperienza simile. E il fatto che lui fosse un uomo innegabilmente, incredibilmente sexy, e che letteralmente milioni di donne (e di uomini) in tutto il mondo percepivano questo su di lui, era stato completamente e totalmente ignorato dai media, è davvero strano. Per quale motivo? Penso che Ultravioletrae ha colpito nel segno quando ha commentato:

"Il vero problema è che la società non poteva accettare che lui osò sfidare ciò che un uomo nero 'doveva' essere. Lui non sarebbe andato a confinarsi in quella “scatola”. Come gruppo siamo completamente ciechi a ciò che era accaduto e non lo discuterò ancora...Credo che la sessualità sia alla base di questo. Quando i Jackson 5 introdussero la loro serie di hits al numero 1, tutti impazzirono. Ma c'era questo dilemma scomodo che doveva essere affrontato, la tacita intesa che, per il bene delle bambine bianche, non si innamorassero di ragazzi neri. Senza nemmeno dover essere detto, le ragazze bianche sapevano che questo comportamento non sarebbe stato tollerato e si erano orientate alle "più adatte" alternative bianche. Le riviste degli adolescenti erano focalizzate su Donny Osmond e David Cassidy".

Questa è una affermazione vera e il "dilemma scomodo" che Ultravioletrae menziona, è solo peggiorato nel corso degli anni appena Michael passò da questo struggente, adorabile idolo degli adolescenti a questa icona sexy per adulti in modo esplosivo. E dopo il successo di “Thriller”, fu letteralmente il più grande, l'artista più influente del nostro tempo e questo preoccupava molte persone. L'istituzione non poteva lasciare essere un uomo nero, ricco, di successo e anche sessualmente attraente per le giovani donne bianche. Questo era fuori questione. Così hanno fatto tutto il possibile per convincere il pubblico che aveva un aspetto stravagante. Egli aveva alterato il suo viso con la chirurgia plastica, che tipo strano! Aveva fatto una rinoplastica? Oh mio Dio, chi lo fa?!

Willa: Elvis, per esempio, l'idolo precedente degli adolescenti, ma era un problema molto più grande per Michael Jackson perché la forma del naso era stata designata come un significato razziale. Così, quando Elvis cambiò la forma del naso, è stato semplicemente visto come una precisa scelta estetica. Ma quando Michael Jackson cambiò la forma del suo naso, si imbatté in tutte quelle grandi domande inquietanti su cosa significasse essere nero, e non era stata vista come una precisa scelta estetica, ma come una testimonianza su come collocasse se stesso nel rapporto con la razza. Perché tutto ciò che faceva era visto attraverso la lente della nostra storia razziale, tutto è stato sempre così molto più complicato per lui.

Joie: E siccome era la più grande celebrità che la nostra società avesse mai visto, tutto ciò che faceva era inoltre sempre molto più esagerato dai media.

Willa: Ma penso che tu abbia ragione: il problema più grande è il tabù contro l’attrazione sessuale tra le donne bianche e gli uomini neri, ed è un tabù su entrambi i lati dell'equazione. Non solo è tradizionalmente vergognoso per le donne bianche essere attratte da uomini neri, era anche molto pericoloso per l'uomo nero attrarre le donne bianche. Gli uomini neri sono stati torturati e uccisi per questo, con i loro corpi esibiti come un avvertimento per gli altri uomini neri. E questo tabù non è stato applicato solo durante il periodo degli schiavi. Nella sua autobiografia Malcolm X, parla di essere stato catturato mentre commetteva un furto con scasso, ricevendo una pena detentiva eccessivamente dura, e insinua che il suo vero "crimine" non era per il piccolo furto, ma per aver incontrato donne bianche.

Joie: Beh sai, tutto quel tabù sessuale che circonda le dimensioni e l'abilità dell'uomo nero, è stato la forza trainante dietro ai linciaggi nel corso della storia.
Mi fa pensare al testo di "Threatened":

“Ogni volta che la tua donna parla, parla di me, minacciato”
“Non sarai mai la mia metà, quindi dovresti sentirti minacciato da me”


Tu sai che amo quella canzone, è una delle mie preferite ma, non ho mai veramente pensato in termini di razza prima, ma di recente ho letto un commento di AnaisKarim dove lei suggeriva che "Threatened" potrebbe essere vista attraverso quella lente razziale. Penso che potrebbe aver trovato qualcosa.

Ma anche oggi, nel 2012, è un problema. Naturalmente, ma a nessuno veramente piace ammetterlo, ci sono ancora un sacco di persone là fuori su entrambi le parti della divisione razziale, che disapprovano apertamente o che segretamente rabbrividiscono ogni volta che vedono un uomo nero con una donna bianca. Proprio il mese scorso, ho letto una notizia online su una chiesa nel Kentucky che non permette alle coppie interrazziali di unirsi alle loro congregazioni. A loro non importa se la gente nera diventa membro delle loro chiese, questo va bene. Ma le coppie interrazziali non sono le benvenute!

Willa: E c'era una rubrica di consigli su un giornale un paio di settimane fa, con una lettera di una donna bianca del sud. Lei veniva evitata dai suoi amici, la gente che era stata vicino a lei per una vita intera, perché avevano scoperto che era uscita un paio di volte con un uomo nero. E' semplicemente incredibile come sono radicati alcuni di questi pregiudizi, e come le persone seguono quei pregiudizi senza pensare.

E questo tabù contro l'attrazione sessuale tra uomini neri e donne bianche si sviluppa in modi che possono essere molto minacciosi e pericolosi. In "L'uomo invisibile" di Ralph Ellison, il protagonista è uno studente di successo delle scuole superiori, ed è invitato a tenere un discorso sulle relazioni razziali ai leader Bianchi della città. (Per quanto mi ricordi, i suoi discorsi erano su come gli uomini neri possono avere successo se mantengono una corretta umiltà.) Ma quando arriva a fare il suo discorso, si ritrova in un ring di pugilato con un gruppo di altri giovani neri, e poi una spogliarellista bianca inizia a danzare tra di loro con i leader della città che osservano libidinosi.

Le emozioni di quella scena sono assolutamente elettriche appena il protagonista descrive ciò che lui e gli altri giovani neri provano nei confronti di questa donna: desiderio, rabbia, compassione, odio e il puro terrore che lei andrà troppo oltre e che gli uomini bianchi li puniranno per questo. Questa dinamica che Ralph Ellison descrive così bene, degli uomini bianchi che usano le donne bianche come scusa per punire e intimidire gli uomini neri, ha una storia molto lunga e molto brutta.

Joie: Sì è così. Una storia radicata nella violenza razziale e nel sangue sulla strada di troppi giovani neri che sono stati linciati, picchiati e/o uccisi per il reato di attrarre, o a volte anche solo di guardare una donna bianca.

Willa: Oppure a volte il "crimine" era l'attivismo politico, ma sono stati falsamente accusati di essere una minaccia per le donne bianche e di fomentare la folla.

Come si evolve un tabù di vecchia data contro gli uomini neri che diventano sessualmente attraenti per le donne bianche, quando sei il primo idolo nero dei teenager di milioni di donne di tutte le razze che pensano che tu sia la cosa più eccitante che mai? Questa è una posizione molto complicata e molto pericolosa, e penso che Michael Jackson ne fosse ben consapevole. "To Kill a Mockingbird" (tradotto in italiano "il buio oltre la siepe, ndt) era uno dei suoi film preferiti, ed è la storia di una donna bianca, sola, che è attratta da un uomo nero e lo bacia, ma quando suo padre entra e li vede, lei sostiene che l'uomo l'ha adescata. La storia si concentra sul suo processo, e anche se il suo avvocato dimostra che è innocente, la giuria bianca lo trova colpevole. Non ha un lieto fine.

A quanto pare, Michael Jackson vide spesso quel film durante il suo processo nel 2005 per aiutare a farsi coraggio per tutto quello che aveva da sopportare, ed i paralleli e le connessioni tra quel film e la sua stessa vita sono agghiaccianti. Non credo che sia casuale che il primo nero della nostra nazione idolo degli adolescenti, sia stato falsamente accusato di crimini sessuali da parte di un uomo bianco titolato arrabbiato.

E non credo che sia una coincidenza che un procuratore distrettuale bianco ha ciecamente accolto le accuse di un uomo, e nonostante tutte le prove contrarie, ha poi usato quelle false accuse come un pretesto per perseguitarlo e tormentarlo per anni. E non credo che sia una coincidenza che i media in gran parte di bianchi (la sua stessa giuria) più volte lo avevano descritto come colpevole, anche se le prove indicavano chiaramente che era innocente, e anche se una giuria esaminate le prove nel processo del 2005 lo trovò innocente.

Joie: Sai, onestamente non ho mai pensato prima in questi termini, ma probabilmente hai esattamente ragione. Non è stato casuale, e certamente non sorprendente, il fatto stesso che fosse il primo idolo nero degli adolescenti della nostra nazione e che ha rappresentato l'adorazione di milioni di ragazzine in tutto il mondo, più della metà delle quali erano probabilmente bianche. L'unico modo era di portare a termine la sua storia con l'essere falsamente accusato di crimini sessuali da un individuo bianco. La storia si ripete sempre e con una personalità nera della sua grandezza, come avrebbe potuto finire in un altro modo?

Willa: Hai assolutamente ragione, Joie. La storia si ripete, perché la facciamo ripetere. Ci sono di sicuro delle narrazioni culturali che raccontiamo a noi stessi ripetutamente, e continuiamo costringendo persone diverse ad adattarsi in quelle vecchie stesse storie ancora, ancora e ancora. Così, naturalmente, il primo idolo nero degli adolescenti della nostra nazione è stato falsamente accusato di crimini sessuali e attaccato da una folla bianca inferocita, anche se nel caso di Michael Jackson, la folla era dotata di telecamere piuttosto che di corde.

Ma la cosa sorprendente è che, in definitiva, la storia è finita in modo diverso questa volta, perché Michael Jackson ha sovvertito quella storia e ha cercato di cambiarla, ha tentato di cambiare la situazione storica culturale. Sembra impossibile, come spostare una montagna, ma lui lo ha affrontato. E mentre è ancora troppo presto per dire come ci sia riuscito, il tentativo stesso è affascinante.

Così la prossima settimana vedremo un argomento davvero importante: le interconnessioni tra razza e sessualità nella storia della nostra nazione, e quali erano le implicazioni per Michael Jackson, e come ha reagito.

dancingwiththeelephant.wordpress.com/2012/01/04/the-truth-of-lust-woman...

Questa passione brucia dentro di me

Willa: Questa settimana Joie ed io stavamo guardando “In the Closet”. Per essere onesti, questo non era il post che intendevamo scrivere, stavamo progettando di dare uno sguardo storico alla razza e alla sessualità e quindi posizionare Michael Jackson in quel contesto storico. Ma, appena abbiamo iniziato a discutere, abbiamo avuto un così vivace dibattito su “In the Closet” che abbiamo deciso di effettuare una deviazione.

Tuttavia, stiamo adottando un approccio leggermente diverso questa volta. Come ci dice il titolo, “In the Closet” riguarda un rapporto tabù. Ma non è un tabù a causa dell'orientamento sessuale, questa è la storia di un uomo e di una donna, quindi ci deve essere qualche altra ragione. Ma perché? Perché questo è un amore proibito? Mentre si parla di questo, Joie ed io abbiamo discusso su quattro risposte diverse a questa domanda, ognuna a suo modo interessante, ciascuna supportata da testi e da indicazioni visive, e ognuna porta ad una interpretazione molto diversa del video nel suo complesso.

Una delle interpretazioni, è che sia un tabù a causa della razza. Il video presenta due personaggi che negoziano i termini del loro rapporto, e questi personaggi sono interpretati da Naomi Campbell, una bella modella nera, e Michael Jackson. Poiché conosciamo il suo background e perché si fa chiamare nero, tendiamo a pensare a lui come nero e riteniamo che lui interpreti un personaggio nero.

Ma lui non sembra un nero in questo video. Sembra un mediterraneo, una interpretazione rafforzata dall'architettura spagnola e da ballerini spagnoli, e il fatto che indossi un anello di nozze alla sua destra piuttosto che alla sua sinistra, come è consuetudine in Spagna. Quindi abbiamo una situazione un pò tipo “Victor/Victoria” in cui Michael Jackson è un attore nero che ritrae un uomo bianco coinvolto in una relazione segreta con una donna nera. (E devo dire, chi se non Michael Jackson potrebbe pensare ad uno scenario come questo? E chi altro potrebbe rappresentarlo così bene? È infinitamente affascinante per me...)

Ciò che rende questo rapporto così un tabù, è la questione del matrimonio. Mentre gli uomini bianchi hanno sempre dormito con le donne nere, con la forza se necessario, non hanno mai sposato donne nere. Si sono sposati le donne bianche. Un matrimonio tra un uomo bianco e una donna nera è a suo modo radicale come il sesso tra un uomo nero e una donna bianca. E penso che sia il tabù che Michael Jackson affronta in “In the Closet”.

Joie: Willa, devo dire che non ho mai pensato a questo video in questo modo prima d'ora. Non ho mica mai guardato “In the Closet” come una canzone che parla della razza. Per me il testo è chiaramente incentrato tutto sul sesso. Il sesso proibito, per essere più precisi. E, come dici tu, tendiamo a pensare a Michael come un uomo nero, perché è così, non l'ho mai visto in questo video come raffigurante un uomo bianco.

Willa: Sono davvero contenta che hai sollevato la questione Joie, perché voglio essere molto chiara su questo. Io non sto suggerendo in alcun modo che, come persona, Michael Jackson non fosse nero o che ha cercato di negare la sua eredità nera. Non lo credo affatto. Sto semplicemente dicendo che, come attore, non credo che si sarebbe limitato a ruoli di nero, e non credo che dovremmo ritenere che tutti i suoi personaggi siano neri. Amo la versione di Kenneth Branagh di “Much Ado about Nothing” (Molto rumore per nulla), nel quale Denzel Washington interpreta un personaggio bianco, Don Pedro. Strano a dirsi,Don Pedro è spagnolo, un nobile spagnolo, e questo film è uscito nel 1993, un anno dopo “In the Closet”.

Joie: Oh, amo troppo quel film ! E’ davvero divertente, non è vero? E ho un debole per Shakespeare! Ma lo so che non stai suggerendo che Michael non fosse nero. Trovo la tua affermazione su questo video davvero sorprendente. E abbastanza intelligente. Ma comunque, Michael spesso portava un anello al dito anulare così, ancora una volta, non ci ho mai pensato molto. Non che io sia in disaccordo con la tua interpretazione, la trovo affascinante. Dico solo che non l'ho mai vista in questo modo prima d'ora. Molto interessante.

Willa: Non sto certo dicendo che questo è l'unico modo di interpretarla, ma io credo che sia una possibilità e un approccio valido. Ci sono diversi segnali visivi che lo consigliano, anche se sono complessi. Il video si apre con una ripresa sull'anello: il personaggio di Michael Jackson sta camminando con le mani in tasca dietro la schiena, e la mano con l'anello è verso la telecamera. Importante, il personaggio di Naomi Campbell non indossa un anello, così simbolicamente questo ci dice che lui è più impegnato di lei nella loro relazione, ma forse no. Mentre lui è più impegnato in qualche modo, e vuole mantenere la loro relazione segreta, lei non lo fa. Lei gli dice nel monologo d'apertura, "non nascondere il nostro amore". Lei non sta pensando al matrimonio, vuole solo una relazione normale.

Lui sta pensando al matrimonio. Lui non è Thomas Jefferson (3° presidente degli Stati Uniti, ndt) che ha avuto fino a sei bambini con una schiava, Sally Hemings, e mai riconosciuta. (In un codicillo segreto del suo testamento, Jefferson liberò i suoi figli, ma non lei. Rimase una schiava per tutta la vita.) Qui sembra molto diverso, anche se si sente ancora spinto a "nascondere il nostro amore". In altre parole, quest’uomo moderno del ventesimo secolo è ancora alle prese con le conseguenze della lunga e dolorosa storia razziale/sessuale/culturale della nostra nazione, una storia che risale prima che fossimo ancora un paese, e comprende almeno uno dei nostri padri fondatori e l'autore della Dichiarazione d'Indipendenza .

Credo che questo sia il tabù con il quale il personaggio di Michael Jackson stia lottando contro. Vuole una vita reale insieme. Porta un anello. Evoca l'immagine di donne che danzano, come a un matrimonio. E lui la porta in una casa, non in un ristorante o in un bar o in una discoteca, ma in un luogo domestico dove poter iniziare una vita insieme. Ma la casa non è in una comunità, è completamente isolata, nel deserto. Lui vuole il matrimonio, ma questo significa trasgredire un tabù culturale forte, e lui non è pronto a fare questo passo. Così tiene la mano sul viso, mostra il suo anello nuziale, e le chiede di "fare un giuramento" con lui. Ma invece di un voto di matrimonio, dice, "Per ora /facciamo un giuramento/teniamolo segreto".

Joie: Beh, come ho detto, trovo la tua interpretazione affascinante, e valida. Ma rifletti un attimo. Forse non indossa un anello di matrimonio NON perché lei non stia pensando al matrimonio, ma semplicemente perché lei non è sua moglie. Forse il motivo è che vuole mantenere la loro relazione segreta, portarla in una casa che è completamente isolata, lontano da occhi indiscreti, perché lei è la sua amante. Quindi, il sesso proibito. Vuole essere libero di amarla pubblicamente, ma semplicemente non è in grado di farlo perché lui è già sposato con un’altra.
Dopo tutto, ci dice in apertura:

“Lei è solo un'amante che mi fa stare bene
Vale la pena di dare, vale la pena di provare
Non puoi unirlo, metterlo nel forno
Non puoi bagnarlo, non puoi bruciarlo”


Nella Bibbia, un libro che sappiamo che Michael leggeva frequentemente, ci dice nella Genesi 2:24, "Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne." Secondo Merriam-Webster (vocabolario), la parola unire significa “ aderire fermamente e strettamente o lealmente e fermamente” Così il testo ci dice che quest'uomo è sposato, ma lui è coinvolto in una relazione segreta con un'altra donna. Lui "non può unirlo" perché ha già promesso di "rimanere fedele" a qualcun altra.
Poi prosegue dicendo :

“E' solo una sensazione, la devi lenire
Non puoi ignorarla, non puoi abusarne
E' solo desiderio, non lo puoi rifiutare
Quindi se lo vuoi, lo proverai ?”


Qui ci sta dicendo che è consumato dalla lussuria e dal desiderio per una donna che non è sua moglie. Ed è a quanto pare, disposto a rischiare molto per soddisfare i suoi desideri, come ci dice:

“Se ti è possibile farlo, vale la pena di provare
lo voglio davvero, non lo posso negare
E' solo desiderio, mi piace veramente
Perchè se provi prurito, devi grattarti”


E aggiunge anche una maliziosa "sfidami?" in tutta la canzone. Lui sa che quello che sta facendo è rischioso e che potrebbe essere beccato da un momento all'altro.

Credo che questa interpretazione sia inoltre avvalorata dal video. Come hai sottolineato, lui la porta in un nido d'amore appartato dove c'è meno possibilità di essere individuato da chiunque conosca qualcuno dei due. Ci sono diversi riprese di rilievo sull'anello che lui indossa e che lei non lo ha. E poi ci sono le riprese di lui che balla con la schiena contro il muro e sulla soglia, né fuori né dentro, perché non è libero di assumere un impegno reale per lei.

Mi piace la tua interpretazione, mi ha dato un nuovo modo di pensare a questo video. Ma tendo a credere che sia la canzone che il cortometraggio, non stanno affrontando tanto la razza, loro sono degli adulteri. Sta romanzando l'idea del sesso proibito. "La verità della lussuria, da donna a uomo".

Willa: Joie, amo la tua analisi, e sono assolutamente d'accordo, è una valida interpretazione di “In the Closet”. E sono incuriosita ora da quella parola "unire". Avevo appena pensato che significasse la sua definizione più comune, che è di spaccare qualcosa a pezzi, come con una mannaia. Non avevo pensato prima alle connotazioni bibliche di questa parola, e come tradizionalmente fa riferimento al matrimonio. Ma per me, questo rafforza l'idea che questo video parla di un amore proibito, che non è stato consacrato dal matrimonio, non è identificato perché è proibito. Potrebbe essere perché lui è già sposato, ma potrebbe anche essere a causa della razza. Per me, questo supporta entrambe le interpretazioni.

Joie: Davvero? Vedi, non sono d'accordo. Penso che la parola "unire" dica tutto. Lui è sicuramente sposato e la donna che ha una cotta per lui, non è sicuramente sua moglie. Altrimenti, non credo che Michael avrebbe usato una parola così inusuale. Stava cercando di trasmettere un messaggio e raccontare una storia e ha scelto questa parola specificamente scritta per noi. Tutto il resto di quel primo verso "mettilo nel forno/non puoi bagnarlo/non puoi bruciarlo", ha anche connotazioni bibliche, penso che lui stesse veramente cercando di dipingere un quadro specifico con quelle righe in apertura.

Willa: Questo è così interessante, Joie, evoca immagini di inferno e di dannazione che non avevo mai associato a tali testi prima. E che suggerisce in realtà una terza interpretazione, e una terza ragione per cui questa relazione è un tabù: perché vede questa donna come una tentatrice. Dopo tutto, lei è chiaramente un essere sessuale, e sembra abbastanza informata sul sesso e sul desiderio.

C'è una secolare convinzione che le donne rispettabili non sentano il desiderio sessuale, e nel 19° secolo, in particolare, questo ha portato molti uomini, e troppe donne, a dividere le donne in due categorie distinte: le donne rispettabili (che non erano sessuali) e le donne sessuali (che non erano rispettabili). Come Edith Wharton scrisse in “The Age of Innocence” quando descrive le credenze dei giovanotti dell’alta società negli anni 1880, c'era un abisso culturale riconosciuto "tra le donne amate e rispettate e quelle commiserate che godevano”. Lei continua a scrivere che, "In questa ottica sono stati diligentemente favoriti dalle loro madri, da zie e da altri parenti anziani di sesso femminile".

Sebbene questi atteggiamenti rigidi e repressivi sono stati notevolmente ammorbiditi, non sono scomparsi del tutto, e il personaggio di Naomi Campbell in questo video è apertamente sessuale e molto soddisfacente con la sua sessualità. Il protagonista maschile, ovviamente, sente una forte attrazione per lei, ma lei è il tipo di donna da portare a casa per il brasato con i genitori? E io continuo a pensare a quelle ballerine spagnole nei loro abiti tradizionali. Balleranno al suo matrimonio, se si sposa con il tipo giusto di donna, ma balleranno al suo matrimonio se sposa lei, una donna molto sessuale?

Guardando “In the Closet” in questo modo, forse "la verità della lussuria, da donna a uomo”, è che le donne sentono il desiderio sessuale, e non dovrebbero essere giudicate per questo. Noi non esigiamo che gli uomini rispettabili neghino la loro sessualità e vivano la vita di un monaco, e allora perché pretendere questo dalle donne?

Joie: Questo è un punto interessante, Willa. E mentre ero seduta a guardare ripetutamente il video per la preparazione di questo post, mi è venuta in mente una quarta interpretazione e una sorta di legame per quello che abbiamo appena detto circa le attitudini sessuali degli anni 1880. Sei sulla strada giusta nel dire che questi atteggiamenti non sono completamente scomparsi. E potrebbe essere che questa canzone, e il video, siano semplicemente la gioia del sesso stesso. Forse non è sposato e la natura proibita della canzone è semplicemente perché il sesso qui è di per sé il tabù. Siamo tutti presunti individui "corretti", e il sesso fuori dal matrimonio, è impensabile e sbagliato. Forse è per questo che lo sente così emozionante e vietato per lui.
Nel ritornello della canzone canta con gioia :

“C'è qualcosa in te, baby
Che mi fa venire voglia di te
Giuro c'è qualcosa in te, baby
Che mi fa venir voglia...”


Lui sa che non dovrebbe sentirsi in questo modo, lui non dovrebbe. La società e la Bibbia gli dicono che è sbagliato. Ma lui non può farne a meno. Lui è umano e ha desideri umani. E anche lei. Ma nella sua esuberanza fa in modo di ricordarle:

“promettimi solo che qualsiasi cosa noi ci diciamo
O qualsiasi altra cosa noi ci facciamo
Per ora, faremo solo un giuramento affinché
Rimanga segreto”


Deve essere un segreto, perché quello che stanno facendo è sbagliato, o per lo meno, del tutto inadeguato.

Willa: È così intrigante, Joie, e fa molto senso. Michael Jackson era molto consapevole della natura complicata del sesso. (il sesso) Può essere una tenera espressione di amore e di intimità, come vediamo in brani come "Break of Dawn". Ma può anche essere utilizzato per la manipolazione, l'ambizione, o per la vendetta, come vediamo in canzoni come "Billie Jean", o può semplicemente soddisfare meccanicamente gli appetiti fisici, come vediamo in canzoni come "Superfly Sister". E le sue canzoni a loro volta, hanno un senso allegorico, quindi credo che un'interpretazione allegorica di questo tipo sia perfettamente adeguata e in linea con la sua visione artistica.

Mi ricordo quando diversi mesi fa stavamo parlando di “My Baby” (https://dancingwiththeelephant.wordpress.com/2011/08/) e stavamo cercando di capire perché il protagonista rimane attratto da queste "bad girls" che ripetutamente fanno del male sia a lui che alla sua “My Baby”. Questo succede ripetutamente in canzoni come "Heartbreak Hotel", "Dirty Diana" e “Dangerous”. Tu suggerivi che forse quelle donne rappresentavano la fama, e perciò era così attratto da loro e non poteva andarsene e lasciarle sole, e, per me, questo ha aperto un modo completamente diverso di vedere quelle canzoni. Ci penso ogni volta che le sento. E penso che qui ci potrebbe essere un elemento allegorico simile.

Joie: Sono d'accordo. E in molte delle sue canzoni si percepiscono a volte metafore precise. Ma sai, sono solo sbalordita per il fatto che siamo riuscite a far emergere così tanti modi diversi di interpretare sia il testo che il cortometraggio di questa canzone. Prima che incominciassimo a parlarne, non avevo mai capito che qui c’erano tanti significati! In realtà è molto profondo e complesso e mi chiedo se il concetto per il cortometraggio sia venuto mentre stava scrivendo il testo o se si è sviluppato più tardi, perché mi sembrano proprio così intrecciati. Davvero affascinante.

Willa: Questa è una ottima domanda. Mi piacerebbe sapere anche questo.
In "Moonwalk", dice :

"I tre video che sono stati pubblicati da Thriller, "Billie Jean", "Beat It" e "Thriller", facevano tutti parte della mia idea originale per l'album. Ero determinato a presentare questa musica più visivamente possibile".

Così sembra che alcuni degli elementi visivi si diffondano nella sua mente fin dall'inizio. Ma penso anche che lui permetta alle cose di svilupparsi durante le sessioni iniziali e durante la produzione, da come ne continua a parlare:

"Sentivo che "Beat It" avrebbe dovuto essere interpretata letteralmente, nel modo in cui era stata scritta, una banda contro l'altra sulle difficili strade urbane. Doveva essere brutale. Questo è ciò che era "Beat It".

“Quando tornai a Los Angeles, vidi una demo di Bob Giraldi e sapevo che lui era il regista che volevo per "Beat It". Ho amato il modo in cui aveva raccontato una storia nel suo lavoro, così parlai con lui di "Beat It”. "Siamo andati sulle delle cose, le mie idee e le sue idee, ed è così che (il video) è stato creato. Abbiamo visto i bozzetti, li abbiamo modellati e creati”.

Così mentre con il suo lavoro in studio produceva le canzoni, sembrava avere una visione di ciò che voleva trasmettere ("sentivo che “Beat It” avrebbe dovuto essere interpretata letteralmente, come l’avevo scritta"), ma poi era in grado di ricavare il meglio dai suoi collaboratori e di lasciare che le cose si sviluppassero durante tutto il processo, sfruttando inoltre le loro idee e capacità.

E sono d'accordo con te, Joie. “In the Closet” è talmente interessante su così tanti aspetti, artisticamente, culturalmente, psicologicamente. Qualunque sia la ragione, Michael Jackson interpreta un personaggio profondamente conflittuale in questo video. Sente ovviamente il desiderio tremendo di questa donna, e vuole fare la cosa giusta, sposarla, ma non può, o perché lui è già sposato, o perché non riesce a trovare il coraggio di sfidare i tabù culturali, o perché lei rappresenta l'incarnazione stessa del sesso pericoloso.

La coreografia e la cinematografia sottolineano il suo conflitto interno. Come hai detto in precedenza, Joie, vediamo le riprese di lui che balla letteralmente con le spalle al muro, e come hai detto, vediamo numerose riprese di lui sulla soglia d’ingresso, né all'interno né all'esterno. Forse le sequenze che più colpiscono sono le sagome meravigliose quando lui sta ballando sulla soglia. Questo si riferisce ancora una volta al matrimonio in quanto lo sposo tradizionalmente porta la sposa oltre la soglia per iniziare la loro nuova vita insieme. Ma non può farlo per qualche motivo, così invece balla sulla soglia della porta, incapace di effettuare una dichiarazione ufficiale di matrimonio, ma incapace anche di fuggire.

Il video finisce con lui che chiude la porta chiudendosi all'interno della casa, dicendoci visivamente che, per ora, è determinato a mantenere questo rapporto "In the closet".

dancingwiththeelephant.wordpress.com/2012/01/11/this-passion-burns-insid...

continua... [SM=g27823]

- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
[Modificato da 4everMJJ 04/03/2012 11:46]
01/02/2012 16:03
 
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2a parte
Pensavano davvero di avere il controllo su di me

Joie: Due settimane fa, abbiamo iniziato il nuovo anno, esaminando l’incredibile sex appeal di Michael Jackson e la discussione a volte si è un pò riscaldata. O forse dovrei dire Willa ed io l'abbiamo a volte un pò surriscaldata, ma in realtà, chi ci potrebbe biasimare? Voglio dire, andiamo. Stavamo parlando di alcuni carini...artistici...cortometraggi...davvero...artistici...abbiamo visto Michael in quei video. In realtà, c’è stata una conversazione molto educativa sui pantaloni di Michael. Volevo dire sull’ARTE! L’apprezzamento...dell’arte, giusto Willa ?

Willa: Cielo, Joie, tu e quei pantaloni d'oro! Meno male che non avevano quei pantaloni al “Fan Fest” o saresti stata ancora lì.

Joie: In realtà, i pantaloni d'oro c’erano al “Fan Fest” ma sai cosa? Che non sembrano così magici quando non c’è lui dentro.

Willa: ci posso credere...

Joie: Beh in ogni caso, abbiamo esaminato ulteriormente quella conversazione con una discussione su "In the Closet" e di tutti i diversi modi in cui la canzone ed il cortometraggio possono essere interpretati. Mi sembrava in qualche modo adatto, dato che siamo state così distratte dal video nel post del sex symbol. Ma questa settimana, vogliamo rimetterci in riga e ritornare a quella conversazione originale sulla razza e sul sesso e il nostro obiettivo è quello di mettere Michael Jackson in un contesto storico e parlare perché questo è stato un fenomeno culturale importante, e perché c'è stata una forte reazione contro di lui a causa di questo. Ma per capire perché l'idea di un sex symbol nero fosse così radicale, abbiamo bisogno di fare un passo indietro nel tempo e guardare l'orribile, vergognosa storia della schiavitù e della sessualità della nostra nazione.

Willa ed io sappiamo che questo è molto doloroso, un argomento molto difficile. E anche se non è facile da leggere o da scrivere per quella questione, siamo certi che questa discussione sia inutile e incompleta senza questa piccola lezione di storia. E' necessaria, al fine di comprendere l'importanza enorme di Michael Jackson, non solo come artista ma come figura culturale.

Willa: questo è proprio vero, Joie, e come hai detto due settimane fa, la storia si ripete. Molto di quello che è accaduto nel 1993 quando fu falsamente accusato di un crimine sessuale, era semplicemente una continuazione dei modelli razziali/sessuali che sono stati presto stabiliti nella storia della nostra nazione, molto tempo fa quando la schiavitù fu introdotta nel Nord America nel 1600. Così possiamo acquisire una migliore comprensione di ciò che accadde nel 1993, e perché la polizia ha agito come ha fatto, e perché Michael Jackson ha risposto come ha fatto, guardando indietro e vedendo come questo intero episodio sia contenuto all'interno di quei disegni più grandi.

Il nostri atteggiamenti sulla razza, sul sesso e sulla sessualità, sono così collegati negli Stati Uniti ed è quasi impossibile districarli. Penso che ci sia una ragione perché Michael Jackson ha attraversato i confini del sesso e della sessualità così come della razza: è perché gli atteggiamenti sono così intrecciati tra di loro che non si possono davvero spostare dal livello profondo psicologico che stava gestendo senza affrontarli tutti e tre.

Il razzismo negli Stati Uniti è stata una lotta in corso per secoli tra l’oppressione del bianco e la resistenza del nero, e quelle battaglie si sono concentrate su veri corpi umani e su chi controlla questi corpi, in particolare i corpi delle donne. Letteralmente, i corpi delle donne sono stati i campi di battaglia su cui si è combattuta questa lotta di potere in corso tra le razze.

Tradizionalmente, gli uomini bianchi avevano accesso ai corpi delle donne nere. Prima della guerra civile, i proprietari di schiavi bianchi possedevano letteralmente i corpi delle donne nere, e molti di quegli uomini rivendicavano il diritto di farci quello che volevano, con la forza e con la coercizione, se necessario. C'è un motivo per cui la maggior parte dei neri americani sono meticci e non "puri" neri, è perché la maggior parte dei neri americani hanno almeno un violentatore bianco nel loro albero genealogico, come si espresse Malcolm X . Anche Thomas Jefferson probabilmente era il padre di uno dei figli schiavi di sua moglie, Sally Hemings.

Joie: Penso che si possa tralasciare il "probabilmente" da quella frase, Willa.

Willa: Penso che tu abbia "probabilmente" ragione, Joie. La prova del DNA ha dimostrato che lui era molto probabilmente il padre di almeno uno dei suoi figli, e forse di tutti e sei. Quindi, anche l'autore della Dichiarazione d'Indipendenza, l'uomo che ha scritto le parole: "Noi riteniamo queste verità essere lampanti, e cioè che tutti gli uomini sono stati creati uguali", a quanto pare anche lui sentiva di avere il diritto al corpo di una donna nera, e mentre questa convinzione era generalmente implicita, era anche tacitamente accettata.

E tradizionalmente, gli uomini neri erano stati vietati ai corpi delle donne bianche da parte di entrambe le leggi e dai costumi sociali, come abbiamo discusso un pò due settimane fa. Le donne bianche che erano associate con uomini di colore, erano viste come traditrici della loro razza, ed erano disprezzate. Gli uomini di colore che erano associati con le donne bianche, o addirittura in alcuni casi che guardavano una donna bianca, erano visti come trasgressori di un territorio che non avevano alcun diritto di reclamare, e molti di quegli uomini sono stati torturati e uccisi. Il messaggio chiaro è che il corpo di una donna bianca era off-limits per un uomo nero, anche se avesse avuto il suo consenso e anche se fosse stata una sua idea.

Così i corpi delle donne sono diventati il paesaggio simbolico sul quale c'era scritto l'oppressione razziale, con gli uomini bianchi che affermano il dominio sui corpi delle donne nere, obbligando violentemente a rispettare i divieti contro gli uomini neri che trasgredivano con il corpo delle donne bianche.

Questa dinamica razziale/sessuale esiste da oltre 300 anni, e in qualche misura gli atteggiamenti persistono ancora oggi. Ma improvvisamente nel 1980 succede qualcosa di radicale: Michael Jackson è diventato un idolo, il nostro primo idolo nero dei teenager e un fenomeno del tutto nuovo nella storia della nostra nazione. Le ragazze bianche svenivano ai suoi concerti, i suoi poster appesi nelle loro camere da letto esprimevano apertamente quanto era sexy, e questo era veramente rivoluzionario.

Joie: Willa...Sono d'accordo con tutto quello che stai dicendo. Ma ho intenzione di fare l'avvocato del diavolo per un minuto e sottolineare che la posizione di Michael come primo idolo nero dei teenager potrebbe non essere stato altrettanto rivoluzionario come si pensa. O forse è meglio dire che, quello che sto per dire, spiegherà come è stata possibile la sua ascesa a questa posizione. E può far luce su dove era la nostra cultura allora. Sento che è importante sottolineare che Michael non è stato il primo. C'era qualcuno altro che tracciò quel sentiero davanti a lui e forse gli ha anche aperto la strada. Come dici tu, nel 1980 era accaduto qualcosa di radicale. Ma solo pochi anni prima, nel 1977, era accaduto qualcosa di ancora più radicale: il suo nome era Teddy Pendergrass.

Teddy Pendergrass era un afro-americano, artista soul R&B che aveva raggiunto il successo come cantante del gruppo "Harold Melvin and the Bluenotes" nei primi anni 1970. Ma nel '77 diventò solista e la sua carriera salì alle stelle. Divenne il primo cantante maschio nero a registrare cinque album consecutivi multi-platino e il suo successo è dovuto non in piccola misura ai suoi successi sensuali come "Close the door", "Turn off the Lights" e "Come Go With Me". A tutti fornì una dose di sano sex appeal. I suoi testi non erano rozzi, come in molti R&B di oggi, ma quando li associò con la sua voce baritonale sexy, sono stati visti come sensuali e romantici, rasentando anche l'erotico. Combinate questo con il fatto che era uno spettacolo per gli occhi, alto, scuro e bello, ed era "un fenomeno del tutto nuovo nella storia della nostra nazione", come hai detto prima. Le donne lo amavano. Tutte le donne. Nere, bianche, non importa. Le donne si ammassavano ai suoi spettacoli tutti esauriti e andavano in estasi, svenivano mentre lui stava sul palco a canticchiare con loro. (per le curiose : www.youtube.com/watch?v=54-9Jvq1Li4, ndt).

E lui sicuramente lo enfatizzò. In realtà, i suoi spettacoli live erano famosi per la loro palese sensualità, indossando sul palco questi abiti un pò stretti (precursori dei pantaloni d'oro) e annunciando addirittura agli uomini in mezzo al pubblico che “stava preparando le loro donne per la notte". Le cose si mettevano così bollenti che cominciarono ad annunciare i suoi spettacoli come "per solo donne", qualcosa che alcune delle star della musica maschile di oggi sta tentando di copiare, e alla fine di ogni spettacolo, il palco poteva essere tristemente pieno di mutandine, molte delle quali con su scritti numeri di telefono. E stiamo parlando di un mare di donne, bianche, nere e di ogni colore.

Alla fine del 1978, Teddy Pendergrass era uno dei sex symbol più importanti, molti dei media aveva cominciato a chiamarlo "l'Elvis nero", e all'inizio del 1982, lo stesso anno in cui Michael Jackson è esploso, Teddy Bear, come le signore amavano chiamarlo, aveva già raccolto la fantasia sessuale di molte donne bianche "in fiamme". Forse le stesse donne bianche che avevano delle figlie adolescenti che in seguito sarebbero andate in delirio e svenute nell'adulazione frenetica su Michael Jackson. Così, proprio come le giovani ragazze bianche stavano andando fuori di testa per Michael Jackson nei primi anni '80, molte delle loro madri erano andati fuori di testa per Teddy Pendergrass alla fine degli anni ‘70. Infatti, se non fosse stato per il suo tragico incidente d'auto nel 1982 che gli cambiò la vita e che lo lasciò paralizzato dalla vita in giù a 31 anni, Teddy Pendergrass avrebbe potuto diventare un acceso rivale musicale di Michael, nei termini di catturare i cuori e le fantasie sessuali delle giovani donne in tutto il mondo. Così, già alla fine del 1970, quei tabù profondi e la struttura del potere razziale/sessuale erano già stati messi in discussione da Teddy Pendergrass prima che Michael assumesse quel ruolo.

Willa: Joie, questo è così interessante. Sapevo che Teddy Pendergrass era una celebrità e una cantante meraviglioso. (Se sei un appassionato di basket del college, lui canta la versione classica di "One Shining Moment", la sigla dei campionati NCAA). E sapevo che c'erano stati belli uomini neri di spettacolo con un appeal prima di Michael Jackson, artisti del calibro di Sidney Poitier, Harry Belafonte, e Al Green ma erano onestamente impercettibili. Sicuramente avevano sex appeal, ma era pacato, non evidente. Non riesco proprio a immagine Sidney Poitier che si strappa la camicia aperta. Non mi rendevo conto del fenomeno Teddy Pendergrass, che aveva tutta un’altra componente. Questo è piuttosto sorprendente.

Joie: Sai, io non me ne resi conto, neanche allora. Ero una adolescente e lo conoscevo, perché mia madre e le mie zie erano fuori di testa per lui, ma fu solo dopo che Teddy Pendergrass morì e mentre guardavo uno di quei 'dietro la musica' che mostrava la sua carriera, che sono arrivata a comprendere perfettamente il suo impatto. E naturalmente, come faccio sempre quando si parla di qualsiasi artista o gruppo musicale, non ho potuto fare a meno di pensare alla connessione con Michael e alla sua carriera. Così quei confini stabiliti dai tabù razziali/culturali venivano intersecati da ogni parte con audacia da Teddy Pendergrass. Ma poi colpì letteralmente un muro e la sua carriera prese una strada diversa. Ma proprio lo stesso anno in cui fu costretto a interrompere di forzare quei confini, Michael Jackson affiorò improvvisamente e lo sostituì, anche se per lui è andata in un modo completamente diverso. Ma credo che sia davvero significativo e per nulla casuale.

Willa: È così interessante, Joie, e hai assolutamente ragione, tuttavia questo ci indica che gli atteggiamenti culturali erano in movimento ed era il momento giusto per uno come Michael Jackson. E wow, ha colto l'attimo. Era la più grande star di tutti, la più grande star per qualsiasi razza, e lui fu riconosciuto in tutto il pianeta come uno dei uomini viventi più sexy.

Ma poi ha fatto qualcosa che, credo, è stato ancora più rivoluzionario. Dopo aver dimostrato che era tremendamente attraente per milioni di donne di tutte le razze, e sicuramente lo ha dimostrato, si è rifiutato di sfruttare tale diritto. Ha mantenuto la sua sessualità molto riservata, e ha rifiutato di usare il sesso come una dimostrazione di potere e di abilità maschile.

Come accennato in precedenza, il potere razziale (e il potere maschile in generale) è sempre stato scritto sul corpo delle donne. Nella storia della nostra nazione, in particolare, gli uomini bianchi avevano accesso ai corpi delle donne nere, e gli uomini neri non avevano accesso ai corpi delle donne bianche. Se Michael Jackson avesse sviluppato la reputazione di dormire con le top model bianche e con le groupies bianche, cantando canzoni che sostenevano questo tipo personaggio, in altre parole, se si fosse comportato come una star stereotipo del rock bianco, avrebbe seriamente messo in discussione la struttura tradizionale del potere e spostato il modo in cui erano stati posizionati “i pezzi sulla scacchiera”.

Ma ha fatto di più. Lui non si limitò solo a spostare i "pezzi" intorno, respinse completamente la "scacchiera". Ha attraversato i confini del sesso, nonché i confini razziali e si rifiutò di scrivere il potere maschile sul corpo delle donne.

Michael Jackson era molto attraente per le donne, ma si è anche identificato con le donne e aveva una forte amicizia con le donne, e alcuni dei suoi lavori più popolari hanno una sensibilità sia maschile che femminile. Era ovviamente un uomo, ma lui non rifiutò le parti femminili della sua personalità, e lo vediamo nel suo lavoro. "Dirty Diana" è una canzone che parla di una groupie e di una rock star, e avrebbe potuto davvero essere basata sullo sfruttamento, ma non lo è stata. In realtà, è scritto in pari maniera sia dalla prospettiva di lei che di lui, con il punto di vista che si sposta avanti e indietro tra i due. E “The Way You Make Me Feel” è uno dei video più femministi che io personalmente abbia mai visto: critica direttamente il modo in cui gli uomini usano le donne per mettere loro stessi alla prova.

Joie: Questo è una valida osservazione, Willa, e sono d'accordo con te. Perfino “In The Closet”, di cui abbiamo parlato la settimana scorsa, è stata scritta sia dal punto di vista di lui che di lei. Lui parla senza sosta di quanto sia attratto da lei, chiedendosi cosa c’è di lei che lo attrae così tanto, ma lei è quella che spiffera tutto sul sesso e sulla relazione.

Willa: non ci avevo pensato, Joie, ma hai ragione, (la canzone) è strutturata come una conversazione tra i due, e comincia con la voce di lei, non con la voce di lui.

Così a Michael Jackson non è bastato attraversare i confini razziali e sfidare l'autorità bianca. Ha attraversato anche i confini del sesso e sfidato l'autorità patriarcale. E' difficile per me esprimere quanto questo sia radicale e importante. E' stato veramente trasgressivo e pure pericoloso. Lui stava violando alcuni dei nostri tabù più profondi e contraddicendo secoli di oppressione razziale/patriarcale/sessuale. E' stato molto pericoloso, ricevette minacce di morte, e affrontò con molta attenzione quel campo minato per più di un decennio.

Joie: È vero, Willa, era una posizione pericolosa per lui. E la prossima settimana, nella seconda metà di questa serie di due parti, andremo ad avventurarci in acque molto torbide, al fine di dare uno sguardo al perché questo che era così pericoloso e provvederemo ad esaminare il luogo e gli eventi del '93, nel contesto storico per capire perché era così importante.

dancingwiththeelephant.wordpress.com/2012/01/18/they-thought-they-really-had-control-of-...

Pensavano davvero di avere il controllo su di me – parte 2

Willa: Allora, sto cercando di essere sincera su questo e dire che lavorare sul post di questa settimana ha messo Joie e me in una terribile depressione, la Grande Depressione, come Joie l’ha chiamata. Si tratta piuttosto esplicitamente, di alcune scene molto dolorose della storia della nostra nazione, comprese le scene di oppressione razziale e di violenza sessuale. Ma abbiamo ritenuto necessario occuparsi di questo contesto per capire cosa è successo nel 1993, e di tutto ciò che ne seguì.

Joie: E Willa non sta scherzando quando dice che ci ha messo entrambe in una Grande Depressione. Questa è stata la conversazione più difficile che abbiamo mai avuto e che ha suscitato alcune emozioni davvero negative in entrambe. Per un pò non sapevamo se ne avremmo parlato, eravamo anche preoccupate di ferire i sentimenti altrui.

Willa: Inoltre, non volevamo ferire o turbare chiunque legga questo, e siamo particolarmente preoccupati per i nuovi lettori che non ci conoscono troppo bene. Abbiamo acquisito molti nuovi lettori e nuovi abbonati con il post sul “sex appeal” alcune settimane fa, è stato un divertimento, è stato un post scritto bene. E' stato un successo, e stiamo progettando di tornare al più presto su alcuni argomenti divertimenti. In realtà, ci stiamo regalando qualcosa ripensando a “Off the Wall” la prossima settimana.

Ma siamo entrambe convinte che a volte basta alzarsi in piedi e dire la verità, anche se è sgradevole e sconvolgente. Riteniamo che il rifiuto del pubblico a guardare le cose che sono spiacevoli è quello che ha permesso al procuratore distrettuale Tom Sneddon di abusare per tanto tempo del potere della sua carica. Quindi, mentre questo è stato molto doloroso scriverlo, anche se abbiamo cercato di essere il più sensibile possibile, ci siamo sentite costrette a parlare onestamente su aspetti specifici del terribile storia della nostra nazione sul razzismo e sull’abuso.

Joie: Quindi questa settimana, continuiamo con la nostra conversazione su Michael come un sex symbol e perché al tempo stesso era significativo e pericoloso per lui e abbiamo finito la scorsa settimana con una discussione sul periodo di tempo dalla fine degli anni 1970 al 1982 quando la carriera di Michael è davvero esplosa con l'uscita di Thriller, e come gli atteggiamenti culturali erano soggetti a frequenti mutamenti. Le cose si stavano un pò spostando ed era il momento giusto per qualcuno con l’ampio raggio dell’appeal di Michael cambiare campo, e lui non esitò un secondo. Si avvicinò e ottenne il massimo vantaggio del momento ed è diventato la più grande star mai vista al mondo.

Willa: Poi, nel 1993, un uomo bianco, Evan Chandler, lo accusò falsamente di un crimine sessuale. Importante, in una conversazione telefonica registrata segretamente, Chandler ammette di avere pagato delle persone a svolgere "un piano che non è solo mio", dicendo:

"Ci sono altre persone coinvolte che stanno aspettando la mia telefonata, che si trovano in certe posizioni. Li ho pagati per farlo. Tutto sta andando secondo un piano che non è solo mio".Dice anche: "Ho fatto delle prove su cosa dire e cosa non dire", e dice che ci sarà "un massacro se non ottengo quello che voglio", cioè 20 milioni di dollari. Questo è chiaramente un tentativo di estorsione.

Per capire cosa è successo dopo, dobbiamo andare indietro nella storia della nostra nazione e guardare alcune scene davvero raccapriccianti. E sappiamo che questo è difficile da leggere. E’ stato incredibilmente difficile scrivere. Ma sentiamo entrambe che non possiamo davvero capire cosa sia successo nel 1993 senza questo background.

Come abbiamo accennato prima, esisteva una storia culturale che gli uomini neri erano una minaccia sessuale tra le donne bianche, e questo storia è stata usata come una scusa per opprimere, umiliare, e abusare gli uomini neri e costringerli a sottomettersi. Uomini neri che non erano propriamente rispettosi avrebbero potuto essere torturati e uccisi. È importante sottolineare che le torture che subivano quegli uomini, tendevano a concentrarsi sulle parti del corpo che erano designate come sessuali, e i loro corpi mutilati, venivano spesso visualizzati in seguito come un avvertimento per gli altri uomini neri.

Così gli uomini neri non erano stati solo abusati fisicamente, erano abusati sessualmente e messi in mostra in modo molto pubblico. E questo tipo di intimidazione sessuale non è stata limitata a solo pochi casi isolati. Era sistematica, e parte integrante dell’ oppressione razziale negli Stati Uniti.

Nelle aree urbane come New Orleans, c'erano le case pubbliche di fustigazione, e se eri uno schiavo avresti potuto essere mandato lì in base al capriccio del proprietario per qualcosa di banale come averlo guardato negli occhi in modo insolente. Lo scopo di quei posti era quello di violare il tuo spirito e di costringere ad accettare l'idea che eri uno schiavo. Uomini e donne erano mandati in quei luoghi, e non venivano frustati attraverso i vestiti. Se eri una donna che era stato mandata lì, avresti dovuto stare prima a torso nudo davanti ad un uomo violento che viveva facendo del male alla gente. Avrebbe legato le tue mani sopra la testa per tenerti in piedi come per essere frustata, ma avrebbe potuto anche punirti in modi che erano meno dolorosi fisicamente, ma forse più dannosi psicologicamente. Avrebbe potuto abusare di te. Avrebbe potuto prendere i tuoi vestiti. Poteva costringerti a stare esposta per ore. Avrebbe potuto umiliarti ed mortificarti tanto quanto voleva. E questo era in un luogo pubblico con le gallerie per gli spettatori, quindi c'era probabilmente una folla di rozzi,selvaggi, uomini beffardi che si riunivano in questi luoghi solo per vedere altri esseri umani essere feriti e umiliati.

Nella capanna dello zio Tom, Harriet Beecher Stowe suggerisce che l’umiliazione intensa alle donne in quel modo (e agli uomini) subita in quei luoghi era una punizione crudele come il dolore fisico che dà subito la frusta. Una bella adolescente, Rosa, è beccata mentre provava un abito che appartiene alla sua padrona, Maria. Come punizione, Maria trascrive un ordine per Rosa di essere presa a frustate nella casa pubblica della fustigazione e di ricevere 15 frustate, "leggermente" esercitate. Una donna anziana cerca di intervenire a favore di Rosa, dicendo: "Ma non potevi punirla in qualche altro modo ? Qualche modo che sarebbe stato meno vergognoso", risponde Maria : "Voglio la sua umiliazione, questo è proprio quello che voglio. Lei ha impostato tutta la sua vita sulla sua finezza, sulla sua bellezza, si atteggia come una lady , finché non dimentica chi è, e io le darò una lezione che la distruggerà, immagino ! "

La vergogna intensa che Rosa proverà in quel luogo non è casuale: come Maria dice: "voglio la sua umiliazione, questo è proprio quello che voglio." Quella estrema umiliazione pubblica è intenzionale, e il suo scopo è quello di "annientarla”, inaridire la sua mente così come il suo corpo e farla sottomettere, costringendola ad accettare e interiorizzare l'idea che lei è una schiava impotente.

Joie: Sai, Willa, non leggo “La capanna dello zio Tom” da quando ero al liceo, ma devo dire, che solo il piccolo frammento che hai citato qui mi fa ricordare il disagio, la collera, l’indignazione, l’impressione, l’oltraggio e il dolore che avevo provato allora a leggerlo. Non è un libro piacevole o facile da leggere per una persona nera.

Willa: Oh Dio, Joie. Alcune di queste scene sono semplicemente terribili da leggere. Avevo 40 anni, ed era ancora molto difficile da comprendere. E posso credere che la sua lettura per una ragazza nera adolescente, sarebbe stata un'esperienza molto diversa rispetto alla lettura di una donna bianca di mezza età. La maggior parte delle cose peggiori che succedono dietro le quinte, per esempio, Rosa piangente che va alla casa delle fustigazioni e che non la rivedremo più, è veramente dolorosa e insopportabile. A molta gente bianca non piace leggere quel libro, sia perché è così doloroso, e sia perché può suscitare molti sensi di colpa collettiva.

So come una ragazza bianca del sud veniva a conoscenza della schiavitù, mi sentivo come se avessi scoperto che mia madre era un assassina. Non potevo certo fare i conti con questo. E in realtà non è stato molto tempo fa. Mia nonna amava suo nonno, e mi raccontava storie su di lui e di come lui fosse gentile. Guardando indietro, più tardi, ho capito che lui aveva 12 anni quando iniziò la guerra civile. Ne aveva 16 anni quando il tredicesimo emendamento abolì la schiavitù. Tendiamo a pensare che sia storia antica, ma in realtà non è stato molto tempo fa. Il nonno di mia nonna era in vita durante quel periodo, e ancora oggi siamo a che fare con molti di quegli atteggiamenti.

Joie: No, non era molto tempo fa. Il bisnonno di mia madre è scomparso in schiavitù. Venduto ad un altro proprietario di schiavi, non se ne seppe più nulla. Questo era appena quattro generazioni fa.

Willa: Oh Dio, Joie. È terribile.

Joie: E anche se quel libro è un romanzo, è basato sull'esperienza reale della schiavitù nel nostro paese. Ed è in gran parte responsabile della creazione e dell’ingranaggio della maggior parte degli stereotipi razziali sui neri che conosciamo oggi nella psiche collettiva americana.

Willa: Hai ragione, è un romanzo, ma attinge dalle esperienze di persone reali. Il marito della Stowe ha visitato una casa delle fustigazioni a New Orleans e ha scritto quello che ha visto là, tra cui una ragazza nuda adolescente, una ragazza come Rosa, e le scene di una crudeltà indicibile. Così molte delle idee per il romanzo della Stowe provenivano da esperienze di vita reale.

Ma molti dei stereotipi razziali che hai menzionato, specialmente lo stereotipo dello zio Tom, non è venuto dal romanzo della Stowe, almeno non direttamente. Il suo romanzo è stato incredibilmente popolare, il romanzo più popolare del 19° secolo, e le scenette tipo "Vaudeville" (genere di varietà, ndt) basate sul suo romanzo sono diventate inoltre molto famose. Quelle scenette spesso presentavano attori bianchi truccati in volti scuri che interpretavano il ruolo di schiavi felici, tra cui un felice zio Tom, ed è da lì che provenivano quegli stereotipi, ma non è affatto così che era il romanzo. Il Tom della Stowe non è lo zio Tom. In realtà, egli venne torturato e ucciso dal suo padrone perché si rifiutò di frustare altri schiavi, o di dirgli dove due schiavi che erano fuggiti, si erano nascosti. Giudicare la "capanna dello zio Tom" per quei stereotipi di Vaudeville è come giudicare Michael Jackson sulla base di Weird Al Yankovic (è il tizio che fece le cover parodistiche di Bad (Fat) e Beat it (Eat it), ndt).

Joie: Sono completamente d'accordo con te. Se è vero che la Stowe probabilmente intendeva fare del personaggio di Tom una sorta di "nobile eroe", e lo stereotipo di lui come un vecchio pazzo servile che si inchina come un bravo schiavo e fa tutto il possibile per mantenere il suo padrone bianco felice, è stata perpetuata sul palco da molte produzioni dove la Stowe non aveva alcun controllo, il suo romanzo è completamente responsabile di molti altri stereotipi razziali. Il pigro, spensierato "negro felice." La figura tragica dell'attraente pelle chiara mulatta femminile che è usata come un oggetto sessuale da parte di tutti gli uomini bianchi. La paffuta, materna, dalla pelle scura "Mammy",(bambinaia nera)con il fazzoletto avvolto intorno alla testa come la zia Jemima. Anche "pickaninny" (termine offensivo per indicare i bambini neri, ndt) stereotipo dei bambini neri, "teste lanose e occhi luccicanti". E' incredibilmente offensivo e proviene direttamente dalle descrizioni e dalle illustrazioni di questo libro. E, come hai sottolineato, a quel tempo, è stato il romanzo più popolare del 19° secolo.

Non sto ignorando la sua importanza come commento prezioso contro la schiavitù. Sto solo sottolineando la sua complicità nel creare e perpetuare tutti quei stereotipi razziali che noi ancora oggi combattiamo.

Willa: Sai, non significa rendere “La capanna dello zio Tom” migliore di quello che è. E’ stato scritto in un luogo e in un periodo molto diverso, con una mentalità molto diversa, e lo ammetto, ho provato un pò di imbarazzo mentre lo leggevo. Ma penso che la Stowe demolisca molti di quei stereotipi che ci portiamo dentro rendendo quei personaggi reali, umani, la complessità delle persone, soprattutto i personaggi femminili. La figura di “Mammy”, Chloe, è una donna intelligente, non senza importanza che dice alcune cose piuttosto sovversive, e se Cassie l’ha avuta vinta, portava un paletto nel cuore dall'uomo che la costrinse ad essere la sua amante. Lei appartiene a se stessa e non diventa mai quello che lui vuole che lei sia. Lei non è una gattina. E Cassie è una figura cruciale. Una delle cose che trovo così importanti della Stowe e il motivo per cui la mantengo come riferimento è che, attraverso personaggi come Rosa e Cassie, mostra le interconnessioni tra la schiavitù e la sessualità, in particolare, come l’abuso di potere in termini di razza, di sesso, e di sessualità siano strettamente correlati e intrecciati.

Joie: Ok. primo, non ho mai detto che i personaggi femminili mulatti fossero delle gattine, ho detto che erano oggetti sessuali (c'è una grande differenza) e uno stereotipo razziale. In secondo luogo, e cosa più importante, non stiamo ovviamente andando d'accordo o addirittura le nostre opinioni su questo libro si scontrano quindi, probabilmente dovremmo solo andare avanti.

Willa: Ok. Non avrei dovuto spingermi così eccessivamente. Mi scuso.

L'idea che sto cercando di far arrivare è che il razzismo e la schiavitù sono false ideologie, artificiali concetti umani, che sono profondamente ripugnanti per la mente umana. Tutto in noi si ribella al pensiero di essere uno schiavo, e questo ci porta ad adottare misure drastiche per interromperci nel punto in cui noi le potremmo accettare. E nel sud dell’America, sono stati utilizzate misure drastiche.

Ed ecco il punto cruciale importante, la ragione per cui è importante ripensare a tutta questa storia terribile: le false ideologie erano "fatti reali" per essere "scritti" su veri corpi umani. Quelle ideologie erano letteralmente scritte nelle cicatrici di fruste o di catene o di marchi a fuoco, ma erano anche scritte in maniera meno evidente attraverso gli abusi sessuali o anche attraverso gli occhi del pubblico, di quegli uomini bianchi che pensavano di avere il diritto di dominare i corpi di uomini e di donne di colore, rifiutando di riconoscere la loro umanità. E questo altro tipo di "scrittura" sul corpo è forse più dannoso per la psiche della sofferenza fisica perché si concentra sulle aree del corpo che si tendono a designare come sessuali. Queste aree sono le più intime e quindi più strettamente allineate con il nostro essere interiore e il senso di sé, quindi si ferisce più psicologicamente quando queste aree sono abusate.

Questo fa parte del terribile lascito della nostra nazione sull’ abuso razziale/sessuale, e questo è lo sfondo di quello che Michael Jackson ha affrontato nel 1993. In questa conversazione telefonica registrata segretamente, Chandler dice anche:

"Questo avvocato che ho trovato (Barry Rothman, ndt) è il peggior figlio di puttana che avrei mai potuto trovare. Tutto quello che vuole fare è renderlo pubblico nel modo più veloce e più eclatante che si possa pensare, e umiliare il maggior numero di persone possibili. Lui è un bastardo, è meschino, è furbo, ed è assetato di pubblicità".

In altre parole, Chandler vuole controllare Michael Jackson, lo vuole sottomettere e costringerlo a piegarsi alla sua volontà, con la minaccia di “umiliarlo” pubblicamente, in un modo sessuale, accusandolo di un reato sessuale. Questo è semplicemente un'estensione di quello che Maria vuole fare a Rosa nella capanna dello zio Tom. Come Maria dice: "ho intenzione di umiliarla, è proprio quello che voglio" e nell’ultimo incontro di Michael Jackson con Chandler, quando si rifiuta di pagargli i soldi che vuole, Chandler punta il dito contro di lui e dice: "stai affondando, Michael, stai affondando". Ancora una volta, questo è semplicemente una variante moderna di quello che Maria ha detto a Rosa più di un secolo prima: "Le darò una lezione che la annienterà".

Quando Michael Jackson rifiuta di cedere alle richieste di Chandler, interviene la polizia, guidata da un procuratore distrettuale bianco di nome Tom Sneddon. Sneddon accetta ciecamente le accuse di Chandler, nonostante tutte le prove siano un tentativo di estorsione, e prende le parti di Chandler contro Michael Jackson. Sneddon utilizza quindi la carica di procuratore distrettuale per ordinare una perquisizione. Pochi giorni prima del Natale del 1993, Michael Jackson è costretto a stare nudo su una piattaforma mentre le parti più intime del suo corpo, le zone designate come sessuali, vengono fotografate e videoregistrate. Se la causa civile arriva al processo, quelle fotografie e il videotape potrebbero essere inserite come prova e rese pubbliche in un'aula di tribunale.

L'intensa umiliazione che Michael Jackson fu costretto a subire durante la perquisizione, e quello che avrebbe dovuto affrontare durante il processo civile, è interamente in linea con la raccapricciante storia della nostra nazione sull’abuso razziale/sessuale. Anche in questo caso, è semplicemente un'estensione delle umiliazioni che gli schiavi erano costretti a sopportare nelle case pubbliche delle fustigazioni, quando le zone più intime del proprio corpo, le aree designate come sessuali, erano esposte al pubblico.

Joie: Hai assolutamente ragione, Willa. E sai, ho sempre avuto difficoltà nel leggere i resoconti di quella perquisizione, e per lungo tempo, ho pensato che fosse solo perché lo sentivo così simile a leggere un racconto di uno stupro. E lo è. Voglio dire, mettiti nei panni di Michael, come si legge da quello che è successo durante quella perquisizione, sembra proprio come se fosse stato violentato da tutti in quella stanza, dai fotografi, dall'operatore video, dal medico del procuratore distrettuale,dai poliziotti che erano nella stanza, da tutti. E’ così imbarazzante da leggere, si sente tale violazione.

Ma, finché non abbiamo cominciato a lavorare su questo post, non ho mai capito che forse avevo un altro motivo perché questa lettura su quell’incidente mi creava così tanto disturbo è perché rievoca anche come si sentisse uno schiavo mentre era esaminato, violato e umiliato pubblicamente prima di essere venduto o frustato.
Credo che Aldebaran ne abbia parlato brevemente nella sezione commenti di un paio di settimane fa:

“Sai per molti americani neri, leggere, guardare la TV, o anche solo parlare di schiavitù in maniera profonda e significativa, è una cosa molto difficile e scomoda da fare. E, come sai Willa, ho avuto un momento molto difficile contribuendo a questa particolare conversazione. Mi sono sentita paralizzata. Quando la prima volta abbiamo parlato di questo, l'ho evitato per settimane. E sono stata molto perplessa su questo per molto tempo fino a quando mi sono seduta a pensare sui motivi. Perché stato provando un momento così difficile? E infine, mi sono accorta che questo argomento era così spiacevole per me, per tanti motivi. La schiavitù è brutta e non mi piace parlarne. Lo stupro è brutto e non voglio parlarne. E cercando di avere un dialogo proficuo su come qualcuno che si ama e si adora era stato umiliato e violentato e fatto sentire come uno schiavo, è...spiacevole. Per non dire altro. E’ sgradevole, e non voglio parlarne."

Willa: Sai, mi sono sentita così per molto tempo. Ho sentito un profondo legame con Michael Jackson da quando avevo nove anni, e ho sempre creduto che fosse innocente, ma non volevo sapere nessun dettaglio. E’ stato troppo brutto, in più ho sempre creduto che la sua vita privata doveva rimanere privata. Non ho mai letto le biografie su di lui mentre era in vita, in realtà, non ha letto nulla di simile fino a quando non ero ad un buon punto mentre scrivevo “M Poetica”, e ho notato come nel suo lavoro successivo,continuava a evidenziare (i fatti) del 1993. Poi ho sentito come se avessi dovuto sapere qualcosa su quello che era successo, solo così ho potuto capire a cosa stava rispondendo e cosa stava cercando di trasmettere.

Ed è stato scioccante. Io non sapevo della perquisizione. Quando ho letto la descrizione di ciò che era accaduto quel giorno, mi sono sentita male fisicamente per ore, svuotata dentro, non riesco nemmeno a descriverlo. E ancora non sapevo delle fotografie e del videotape. Appena l’ho scoperto, ho pensato, ovvio che si accordò. Naturalmente. L’avrei fatto anche io.

Ma non sapevo tutto, di quella registrazione in cui Evan Chandler dice: "Tutto sta andando secondo un piano che non è solo mio", e dice che ha pagato delle persone per aiutarlo a realizzare tale piano. Non sapevo che il figlio di Chandler concordò le accuse dopo essere stato sedato, e non conoscevo i dettagli di come Chandler interrogò il figlio, di come mentì, manipolò e minacciò il figlio fino a che finalmente pattuì le accuse. Continuai a sperare che comparissero alcune prove che avrebbero dimostrato la sua innocenza. Non avevo idea che le prove era già disponibili, ma che la polizia e la stampa le stavano ignorando.

Ripensandoci, credo che Tom Sneddon fu in grado di abusare del potere del suo ufficio, e di abusare e perseguitare Michael Jackson, perché molte persone come me hanno rifiutato di guardare l'evidenza e di osservare cosa stava accadendo. Sei stata migliore di me, Joie, stavi lavorando attraverso il fan club per contribuire a rendere le persone consapevoli, ma guardando indietro mi sento come se fossi stata volontariamente, tristemente ignorante.

Joie: Beh, non stavo lavorando con MJFC allora. Non c'era MJFC nel 1993.

Willa: non sto parlando solo del 1993. Sto parlando di tutto il periodo dal 1993 in poi.Tom Sneddon lo perseguitò per anni.

Joie: Beh, questo è verissimo, lo ha perseguitato a oltranza e credo davvero che fosse ossessionato da Michael. Ma ero al corrente di cosa stava succedendo ancora prima che iniziassi a lavorare con MJFC. Mi sembrava il minimo seguire quello che stava accadendo. Come te, non volevo conoscere nessun dettaglio. Non credo che nessuno volesse veramente guardare troppo da vicino i dettagli, perché era una accusa ignobile. Ho la sensazione che continuando a usare quella parola, ignobile, e mi scuso per questo, mi sembra proprio di scappare da questa conversazione.

Ma per dimostrare che quello che sapevamo era vero, che Michael era innocente, e al fine di educare gli altri alla verità (dato che la notizia sensazionalistica non lo stava facendo di certo) avevamo dovuto guardare i fatti, non avevamo altra scelta. E i fatti chiaramente indicavano una estorsione. E come Sneddon e i suoi tirapiedi li ignorassero per continuare una caccia alle streghe, invece mi sconvolgeva ancora. E non ho dubbi che se fosse andato al processo, Michael avrebbe vinto. Ma capisco assolutamente il motivo per cui improvvisamente smise di spingere per il tribunale dopo la perquisizione e non posso dargli torto. Probabilmente avrei fatto la stessa identica cosa. Anche se appianando la cosa lo fece sembrare colpevole. E mi fa pensare a quella parte del libro di Frank Cascio, "Il mio amico Michael", dove parla di come Michael raramente risollevava la questione, dicendo:

"tutto il mondo sta pensando che io sia un molestatore di bambini. Non sai come ci si sente ad essere falsamente accusato".

Willa: Sono d'accordo, Joie. Se quella causa civile fosse andata al processo, pensa a come sarebbe stato. Non solo sarebbe stato insopportabilmente umiliante, sarebbe anche servito come avvertimento per gli altri uomini neri di quello che poteva accadere se non fossero stati attenti. In altre parole, sarebbe stata un'estensione del messaggio trasmesso dai quei corpi degli uomini neri linciati in passato come un avvertimento per essere sottomessi. Come in tutti gli altri precedenti abusi di potere di cui abbiamo parlato, lo scopo di questa intensa umiliazione sessuale era quello di annientare il suo spirito, per controllarlo, domarlo, e costringerlo ad accettare la posizione culturale stabilita per lui, questa ideologia "scritta" sul suo corpo, scrivendo di come fosse impotente sulle zone più intime del suo corpo.

Ma non funziona. Non lo annientano, non lo controllano, non lo sottomettono. Invece, diventa ribelle, più apertamente provocatorio di quanto lo fosse mai stato prima. La stampa lo definì incontrollabile, scandaloso. E' impressionante per me come quanti articoli sono stati scritti dicendo che qualcuno doveva riportarlo sotto controllo, la sua famiglia, il suo manager, qualcuno. E non è una persona che stava brandendo armi o minacciando le persone o stava causando enormi danni alle proprietà. Lui stava semplicemente mettendo le persone a disagio attraverso ciò che lui chiamava le sue "stranezze eccentriche".

Ma le sue "stranezze eccentriche" non erano casuali, presero una forma molto particolare. Rispose ai tentativi di scrivere le ideologie del razzismo e della sottomissione sul suo corpo, confondendo completamente il nostro modo di leggere e di interpretare il suo viso e il corpo. Manipolò la percezione pubblica del suo volto fino a che fu semplicemente impossibile interpretarlo nei modi convenzionali. Era nero o bianco? Era maschile o femminile ? Era bello e desiderabile, un sex symbol, o era devastato dalla chirurgia plastica? Era eterosessuale? Omosessuale? Bisessuale? Asessuato? Era un pedofilo o una vittima? Innocente o colpevole? Tutti coloro che lo osservavano vedevano qualcosa di diverso. Avevamo quindi perso completamente la capacità di leggere e di interpretare il suo viso e il suo corpo perché lui aveva reso indecifrabili i significati che eravamo abituati a leggere.

E questo non è stato casuale. Come egli stesso ci dice piuttosto esplicitamente attraverso il suo lavoro, è stata una decisione artistica. In particolare, l'illusione della chirurgia plastica era una risposta artistica ai vincoli culturali impostigli, ed è stato brillante. Infatti, per quanto io ami la sua musica, i suoi balli, i suoi film (e io li amo), credo che il suo volto e il suo corpo, e le illusioni che ha creato con loro, siano la sua più grande opera d'arte. Credo che le generazioni future ripenseranno a Michael Jackson e lo vedranno come una figura di trasformazione, e l'artista più importante del nostro tempo, non il più grande cantante o ballerino o regista, ma l’artista più importante, compresi poeti, pittori e commediografi. E credo che vedranno il suo volto come il suo capolavoro.

Tuttavia, il suo volto non è solo la sua opera d'arte più ambiziosa e più importante. E' anche un nuovo tipo di arte, un genere d'arte completamente nuovo. E ci mette a disagio perché si tratta di un nuovo tipo di arte che noi non sappiamo ancora come interpretarla. Ma ha la capacità di "riscrivere" le ideologie che sono state scritte sui nostri corpi, e di modificare il nostro modo di dare un senso a noi stessi e al nostro mondo. E questo è davvero rivoluzionario.

Joie: Willa, sono d'accordo con te, che tutti coloro che lo osservavano vedevano in lui qualcosa di diverso. Ma io tendo a pensare che era il nostro modo di fare, non il suo. Tutti hanno visto qualcosa di diverso, semplicemente perché la gente vede quello che vuole vedere. Tu stessa lo hai detto nel corso della nostra discussione su "Is It Scary" che "se guardi qualcuno con compassione, semplicemente lo vedrai in modo diverso." E quelli che lo guardarono e credettero che lui fosse devastato dalla chirurgia plastica o colpevole come il peccato, o matto da legare o altro, semplicemente perché volevano vederlo in quel modo.

Ma sono d'accordo con te che, nel tempo, il mondo si renderà conto che Michael Jackson è stato in realtà l'artista più importante del nostro tempo. E questa affermazione non ha nulla a che fare con la sua musica o con la sua abilità a ballare o con i suoi cortometraggi. Al contrario, ha tutto a che fare con il fatto che lui, l'uomo più famoso del pianeta, l'artista di maggior successo al mondo, aveva la grande responsabilità di dimostrare al mondo che le persone nere e le persone bianche, sono tutte uguali. E quella responsabilità arrivò con una malattia e fu ridicolizzato, preso in giro e tormentato per il resto della sua vita. Ma lui la affrontò con tanta grazia e dignità, umiltà e coraggio. Fece del suo meglio per usarla a insegnarci alcune lezioni molto profonde lungo il percorso. E hai ragione. Questo è molto rivoluzionario.

dancingwiththeelephant.wordpress.com/2012/01/25/they-thought-they-really-had-control-of-...

- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
[Modificato da 4everMJJ 04/03/2012 11:47]
01/02/2012 18:06
 
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Uggesù! [SM=x47934]

Cristiana l’aveva detto: “Non sapete cosa vi aspetta”. Mi sa che era questo.
Va bene, il titolo è intrigante, vorrà dire che ci metteremo d’impegno.
Intanto grazie [SM=x47981]


01/02/2012 21:12
 
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L'ho letta tutta in una volta!!!!

Adesso Niki caccia fuori la versione non morigerata... [SM=g27828]

Devo dire che questa analisi sulla sessualità di Mike e delle sue implicazioni razziali è veramente affascinante e condivisibile, anche se giunta nella lettura al passaggio del "modo meraviglioso di come riempiva quei sorprendenti pantaloni d'oro" ho cominciato ad avere dei mancamenti..... [SM=x47962]


Mi dispiace per Willa ma io non ho avuto nessuna influenza di pregiudizi razziali....mentre l'esperienza di Joie è anche la mia.....“Rock With You”....e venni fulminata per tutta la vita... [SM=g27836]


Mi è molto piaciuta questa frase "Ha mantenuto la sua sessualità molto riservata, e ha rifiutato di usare il sesso come una dimostrazione di potere e di abilità maschile.", che trovo in perfetta linea con la percezione che ho di Michael come un uomo estremamente sensibile.


Quello che non mi trova d'accordo è l'ultima considerazione sulla chirurgia plastica come risposta artistica ai vincoli culturali che trovo un pò troppo arzigogolata.

Grazie infinite Niki [SM=g27838]


P.S. certo che quel Teddy Pendergrass era un gran bel topolone!!!
[Modificato da Antonella-60 02/02/2012 20:23]
02/02/2012 07:53
 
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Wonderful!!! Sempre interessantissime le conversazioni fra Willa e Joie, per ora ho letto metà della prima parte (in treno dal cell, ci avrò perso due diottrie [SM=g27825] ), torno dopo che avrò letto anche il resto [SM=g27824]

Grazie collega [SM=x47981]

@Vestaluccia: stai buonaaaaaaaaaa [SM=x47982] [SM=x47986]

[Modificato da 4everMJJ 02/02/2012 07:54]
02/02/2012 10:20
 
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grazie Niki - ho letto tutta la prima parte e le analisi che fanno su In the Closet .. e' stata per me molto interessante
02/02/2012 10:58
 
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Sembrava così esotico in qualche modo, con il suo sguardo sensuale, il suo corpo attraente e il suo boa.

Ed il suo meraviglioso sorriso non lo vogliamo ricordare? [SM=x47928] Comunque, bella analisi. Grazie per averla postata.
[Modificato da rosi@ 02/02/2012 11:01]
02/02/2012 16:49
 
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Mamma mia, non finiva più! Sinceramente un pò noiosa, concordo con Antonella-60 sulla chirurgia plastica, non credo sia stata la risposta alle accuse del 93 perchè a quella data Mike già era bianchissimo e con linementi vistosamente modificati. Credo siano altre le motivazioni.
02/02/2012 18:25
 
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Aiutoooooo....sempre più in arretrato sto [SM=g27825]

se continua a nevicare, lo leggerò entro domani [SM=g27828]

Ringrazio anticipatamente niki per il super lavoro [SM=g27811]
02/02/2012 19:11
 
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Su molte cose scritte sono d'accordo fino ad un certo punto,bisogna tenere conto degli interventi di chirurgia plastica ,prima di quelli non e' che avesse una bellezza accecante!Riconosco che avesse una certa sensualita' ed una innata classe,pero'!
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