Nuovo documentario di Joe Jackson: The Architect (cambiato il titolo in "Making Michael")

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2013 20:20
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10/12/2011 01:55
 
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Dopo aver visto il documentario di Conrad Murray penso che Joe Jackson sia il male minore...
10/12/2011 16:44
 
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e dove l'hai visto x curiosità?non che mi interessi il documentario sia chiaro solo x sapere.
12/12/2011 00:48
 
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E' su youtube ma io ho letto le traduzioni perchè l'inglese non lo capisco.
12/12/2011 15:14
 
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perdonami e stè traduzioni dove le trovo?
12/12/2011 21:21
 
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Non voglio creare scompigli, ma leggendo il libro di Jermaine sembra che comunque Michael al di là delle cinghiate e dei trattamenti poco amorevoli, degli orari poco consoni per dei ragazzini per esibirsi, del padre che aimè per lui appunto vista la sensibilità non era poco, però comunque giocava con i fratelli, era felice di quello che faceva e tutto quanto gli veniva naturale. E dice che le ripercussioni maggiori le avevano i fratelli più grandi.
Ma se vogliamo vedere un pochino la cosa sotto un'ottica diversa, il benessere di Michael viene proprio dal fatto che il padre lo abbia con costrizione o senza indirizzato a quel tipo di mestiere.
Michael si è permesso tutto quello che per me rappresenta un grandissimo sogno che non realizzerò nemmeno dopo 10 vite, e lavoro e sgobbo come una matta per non far mancare niente ai miei due figli.
L'ha cresciuto educato e rispettoso, e Michael non si drogava nè era in cattive compagnie, cosa che appunto era molto facile fare in quel periodo nel suo paese natale.
Con questo ripeto non voglio creare scompigli è solo un mio punto di vista. Anche i miei fratelli hanno preso le cinghiate da mio padre, quello era il metodo educativo di 50 anni fa però sono sempre vivi, sono dei grandi lavoratori e non si sono mai avvicinati alla droga nè alle cattive compagnie. Io sono cresciuta sul loro esempio, anche se qualche mestolata me la sono presa anch'io. Abbracci e baci pochi sia da mio padre che da mia madre, ma loro lavoravano tanto e sono riusciti a mantenere e far crescere e studiare 7 figli.
13/12/2011 00:10
 
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Re:
manu68., 12/12/2011 21.21:

Non voglio creare scompigli, ma leggendo il libro di Jermaine sembra che comunque Michael al di là delle cinghiate e dei trattamenti poco amorevoli, degli orari poco consoni per dei ragazzini per esibirsi, del padre che aimè per lui appunto vista la sensibilità non era poco, però comunque giocava con i fratelli, era felice di quello che faceva e tutto quanto gli veniva naturale. E dice che le ripercussioni maggiori le avevano i fratelli più grandi.
Ma se vogliamo vedere un pochino la cosa sotto un'ottica diversa, il benessere di Michael viene proprio dal fatto che il padre lo abbia con costrizione o senza indirizzato a quel tipo di mestiere.
Michael si è permesso tutto quello che per me rappresenta un grandissimo sogno che non realizzerò nemmeno dopo 10 vite, e lavoro e sgobbo come una matta per non far mancare niente ai miei due figli.
L'ha cresciuto educato e rispettoso, e Michael non si drogava nè era in cattive compagnie, cosa che appunto era molto facile fare in quel periodo nel suo paese natale.
Con questo ripeto non voglio creare scompigli è solo un mio punto di vista. Anche i miei fratelli hanno preso le cinghiate da mio padre, quello era il metodo educativo di 50 anni fa però sono sempre vivi, sono dei grandi lavoratori e non si sono mai avvicinati alla droga nè alle cattive compagnie. Io sono cresciuta sul loro esempio, anche se qualche mestolata me la sono presa anch'io. Abbracci e baci pochi sia da mio padre che da mia madre, ma loro lavoravano tanto e sono riusciti a mantenere e far crescere e studiare 7 figli.



Il fatto è che un figlio penso abbia bisogno di sentirsi amato dai propri genitori.
Vedi, io come te di baci e abbracci (ma neanche botte) non ne ho ricevuti molti dai miei, perché loro un po’ per carattere e un po’ per educazione sono persone pochissimo espansive, ma nonostante questo mai, e sottolineo mai, neanche per una frazione di secondo ho dubitato del loro amore per me, perché me l’hanno continuamente dimostrato in altri modi in ogni occasione.
Michael invece ha sempre detto di non sentirsi amato da suo padre; non deve essere una bella sensazione per un bambino, credo che sia stato questo a fargli male ben più delle botte che ha preso. Lui si è sentito considerato da Joe come un mezzo per far soldi, più che come un figlio. [SM=g27825]






There's a crack, a crack in everything, that's how the light gets in
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13/12/2011 00:56
 
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"Ci sono soltanto tre modi per educare: con la paura, con l'ambizione e con l'amore. Noi rinunciamo ai primi due"
Come mamma e come insegnante considero queste parole di Rudolf Steiner il fondamento di ogni azione educativa. Forse è più facile ottenere risultati immediati con la paura o facendo leva sull'ambizione, come egregiamente fatto da Joe Jackson, ma se vogliamo davvero far interiorizzare valori morali è necessario usare altri sistemi, con pazienza, con l'esempio, dando le necessarie spiegazioni, rispettando, ascoltando e rispondendo anche all'eventuale dissenso e, se è il caso, ammettendo i propri errori.
La paura funziona solo fino a quando chi la incute è nei paraggi, l'ambizione solo finchè riusciamo a soddisfarla, ma quando queste prerogative vengono a mancare tutto crolla come un castello di sabbia, e la vicenda umana di Michael ne è, a mio avviso, un chiaro esempio.
13/12/2011 21:12
 
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Abbi pazienza Foreverdarling70, ma come puoi aspettarti queste cose da un uomo ce lavora dalla mattina alla sera in una fonderia che entr col buoi ed esce col buio e quando vai a casa ci sono 9 figli che sono già a dormire????
Come facevo io ad aspettarmi queste cose da mio padre o mia madre che iniziavano a lavorare alle 5 del mattino e fino alle 10/11 di sera non entravano in casa e vedevo solo mia madre che mi preparava il pranzo, la cena e il grambiule della scuola stirato per il giorno dopo? Io posso solo ringraziare i miei genitori perchè hanno sacrificato la loro vita per me. Si sono privati di tutto. E non li biasimo perchè non mi hanno mai abbracciato o baciato.
Avete letto il libro di Jermaine? Sarà anche stato invidioso di Michael, ma offre una spaccato della vita famigliare, molto difficile.
Quell'uomo che ad un certo punto si è messo a fare due lavori per riuscire a comprare gli strumenti poco per volta per far provare i ragazzi. La madre che lavorava per riuscire a fare la spesa.
Dai, posso capire questi discorsi io adesso. Non 50 anni fa. Dove sapevano solo che bisognava lavorare e tanto per avere un briciolo di qualcosa nella vita.
Michael soffriva della mancanza di dimostrazione d'amore del padre, ma quell'uomo comunque prima di pensare al vile denaro (visto il talento dei figli), aveva pensato a mantenere la sua famiglia.
Bravo o cattivo che fosse. Michael aveva una sensibilità particolare che l'ha portato ad essere il grande uomo che è stato, ecco spiegata la ragione della sua sofferenza. Janet , Tito Randy sono stati trattati allo stesso modo da Joseph eppure hanno reagito in modo differente.

14/12/2011 00:31
 
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Re:
manu68., 13/12/2011 21.12:

Abbi pazienza Foreverdarling70, ma come puoi aspettarti queste cose da un uomo ce lavora dalla mattina alla sera in una fonderia che entr col buoi ed esce col buio e quando vai a casa ci sono 9 figli che sono già a dormire????


Ma infatti io non me lo aspetto, nè da Joe Jackson nè da altri, ho semplicemente espresso il mio punto di vista rispetto alle metodologie educative. Non pretendo certo di imporre ad altri le mie convinzioni, ma sono molto sensibile su quest'argomento e mi viene spontaneo ribadire la mia opinione in merito, lo faccio sempre anche con colleghi, amici o altri genitori che, quando spiego che i bambini hanno bisogno di tempo per interiorizzare determinati comportamenti, mi rispondono che con una sberla li imparerebbero subito!! Non è che una sculacciata ci renda cattivi genitori o evidenzi poco amore per i figli, ci mancherebbe altro, quello che non mi piace è farla passare per "educativa": a tutti può capitare di perdere la pazienza, solo che poi bisogna anche avere la lucidità di ammettere che quel gesto è servito a smaltire la nostra rabbia, non a dare un insegnamento morale a nostro figlio ( e pazienza se gli altri genitori mi guardano con commiserazione quando lo dico...).
Sono convinta che Joe amasse i suoi figli ed abbia fatto in buona fede quello che riteneva meglio per loro con gli strumenti che aveva a disposizione per carattere, per i tempi e per l'ambiente in cui viveva, nel mio post infatti non giudico lui ma i suoi sistemi, cosa ben diversa.
Termino aggiungendo che l'amore si palesa in svariati modi ed i figli sono sensibilissimi ed avvertono fortemente l'amore dei genitori, ci leggono nell'animo.
15/12/2011 01:29
 
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Condivido il vostro discorso, entrambe esprimete due punti di vista diversi ma compatibili: amore e pazienza fanno a pugni con la vita di una famiglia di Gary degli anni 50 molto numerosa, la cui vita era molto difficile a causa della violenza delle band giovanili. E' stato questo a spingere Joe a determinati comportamenti, il coraggio di un uomo che ha usato metodi che non condivido, per emergere dalla povertà, mostrando ai figli come il lavoro duro ed il sacrificio potevano essere strumenti per emergere da certe situazioni. Solo che aimè lo ha applicato a bambini che sono cresciuti un pò instabili emotivamente. E' vero si stringevano gli uni agli altri nel momento del bisogno come un clan, non si drogavano nè bevevano. Però hanno avuto quasi tutti problemi sentimentali e non solo. E poi non mi piaceva il Joe post Thriller che ingannava Michael per fargli firmare contratti che lui non voleva firmare e che ha insegnato agli altri figli a non camminare da soli nella vita, perchè in verità non hanno mai saputo essere autonomi, dipendevano molto da Michael e Joe.
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