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[Aggiornamento] L'operazione è stata completata. Un'operazione della Sony su EMI riunirebbe i brani di Michael Jackson con quelli dei Jackson 5

Ultimo Aggiornamento: 07/07/2012 00:48
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15/11/2011 15:18
 
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La EMI è stata acquistata da Universal e Sony: la divisione editoriale sarà gestita da Sony/ATV
Negli anni seguenti in cui Michael Jackson divenne una superstar internazionale, il brano "I Want You Back" ha assunto un nuovo significato per lui.

Gli enormi guadagni della sua carriera solista, gli permettevano di realizzare molti dei suoi desideri e uno di questi, era quello di acquistare i diritti di pubblicazione di alcune delle canzoni che aveva registrato come membro dei Jackson 5, tra cui "I Want You Back", del catalogo Motown allora di Berry Gordy e sua sorella. Nonostante il serio interesse di Jackson all'acquisto, Berry Gordy (che ha sempre visto Michael come un figlio), vendette il 50% dei diritti alla EMI per 132 milioni di dollari nel 1997.

Il Re del Pop, anche se da defunto, è riuscito comunque a realizzare questo desiderio. Gli investitori della Sony hanno infatti acquistato l'intero catalogo della EMI Publishing per 2,2 miliardi di dollari. Tra gli investitori figuravano il miliardario David Geffen, la GSO Capital Partners LP del Blackstone Group e la Michael Jackson Estate. Secondo fonti vicine alla negoziazione, pare che la quota dell'Estate, sia del 38% sull'intero catalogo EMI Publishing.

Questo colpo di mercato però, va ben oltre i sentimentalismi. La Michael Jackson Estate è ancora co-proprietaria insieme a Sony della Sony/ATV Publishing. Tale società, è guidata dall'ex capo della EMI, Martin Bandier, che amministrerà i nuovi beni acquisti dalla EMI per conto degli investitori.

Eppure, questo è ancora nulla. Sony/ATV inizierà presto a ricevere le spese amministrative dai nuovi proprietari del catalogo EMI, con un valore di circa 2 miliardi di dollari.

L'Estate di Michael Jackson ha guadagnato più di mezzo miliardo di dollari dalla sua morte avvenuta due anni e mezzo fa e pare sia destinata a guadagnare ulteriormente grazie alla sua partnership con il Cirque du Soleil per la realizzazione dell'Immortal World Tour, che darà all'Estate un guadagno di 2,4 milioni di dollari per tappa. Attualmente, si vorrebbe estendere la durata del tour a 3 anni, con oltre 100 spettacoli l'anno.

www.forbes.com/sites/zackomalleygreenburg/2011/11/14/sony-emi-deal-reunites-jackson-5-songs-with-michael-...


[Modificato da 4everMJJ 21/04/2012 12:11]

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SimoneMJJ
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Aggiungo ulteriori dettagli di questa operazione finanziaria conclusa da poco che riguarda oltre la Sony anche la Universal: le due si sono infatti spartite il controllo della EMI:


EMI, la venerabile casa discografica che ospita i Beatles, i Beach Boys e il catalogo delle canzoni Motown, è stata venduta per 4,1 miliardi di dollari attraverso un paio di contratti che inaugurano una nuova ondata di consolidamento nel settore della musica.

In una vendita complessa mediata da Citigroup, la Universal Music Group, una divisione della Vivendi francese, assorbirà le operazioni sulla musica registrata di EMI per 1,9 miliardi di dollari, mentre la divisione editoriale di EMI sarà venduta per 2,2 miliardi di dollari a un consorzio di investitori guidato da Sony, hanno annunciato le aziende venerdì scorso.

Oltre ai Beatles, il più grande trofeo della parte musicale, i beni della divisione EMI della musica registrata sono i Pink Floyd, Nat King Cole, il periodo di mezzo di Frank Sinatra e star attuali come Katy Perry e i Coldplay. Le sue etichette includono Capitol, Virgin e Blue Note.

Le vendite hanno concluso quattro mesi d'asta che è stata rallentata dalla instabilità dei mercati creditizi internazionali. Eppure i prezzi erano più alti rispetto a quanto molti nel settore della musica e di Wall Street avevano previsto, aiutando Citigroup a recuperare alcuni dei 5,5 miliardi di dollari che aveva prestato quattro anni fa come parte di una disastrosa private equity per l'acquisizione del marchio.

La scissione di EMI completa il più grande cambiamento nella struttura aziendale della musica in quasi un decennio, riducendo il numero di case discografiche da 4 a 3 e consentendo a Sony e Universal, già le più grandi forze della musica, di diventare ancora più grandi.

Con Universal e Sony ora molto superiori al terzo grande, la Warner Music Group, il panorama competitivo del settore si sposterà. Warner, che è stata venduta per 3,3 miliardi in maggio all'investitore di origine russa Len Blavatnik, aveva offerto circa 1,5 miliardi per EMI, ma è uscita fuori della gara due settimane fa per un disaccordo sul prezzo.

"Da un punto di vista competitivo sarebbe stato meglio per l'industria se Warner e EMI si fossero fuse", ha detto Jeffrey Rabhan, il presidente del Clive Davis Institute of Recorded Music della New York University e un manager di artisti. "Sarebbero meglio tre giocatori forti che due e mezzo".

Gli affari di Universal e Sony per la EMI saranno oggetto di approvazioni normative, e la Universal - che controlla già circa il 30 per cento della musica venduta in tutto il mondo - affronterà un attento esame in Europa. La quota di mercato di EMI per la musica registrata è di circa il 9 per cento.

EMI, una società inglese con origini che risalgono al 1887, è stata in crisi finanziaria dal 2007, quando Terra Firma, una società di private equity, l'ha acquistata per 8,4 miliardi di dollari con il prestito di 5,5 miliardi dollari da Citigroup. La banca ha preso la EMI a febbraio, dopo che l'etichetta non è riuscita a rimborsare il prestito.

Lucian Grainge, il presidente di Universal, si è impegnato a preservare l'identità britannica della EMI.
"Per me, da inglese, la EMI è stata la società musicale per eccellenza con cui sono cresciuto", ha detto Grainge in un comunicato. "I suoi artisti e la loro musica hanno fornito la colonna sonora alla mia adolescenza. Pertanto, U.M.G. si impegna a preservare il patrimonio culturale e la diversità artistica di EMI e anche di investire nei suoi artisti e nelle persone per far crescere il patrimonio della società per il futuro".

Nei loro bilanci annuali più recenti, la Universal aveva poco meno di 6 miliardi di dollari di fatturato lo scorso anno, le operazioni musicali di Sony erano 5,7 miliardi di dollari e la Warner 3 miliardi. La parte musicale di EMI ha avuto 1,8 miliardi di fatturato e il suo lato editoriale 749 milioni di dollari per l'anno terminato a marzo 2010, l'ultimo periodo per il quale ha riportato i conti.

La Universal ha detto che avrebbe finanziato l'accordo con le sue linee di credito esistenti. In apparente previsione delle contestazioni dell'antitrust, la società ha detto che avrebbe venduto 680 milioni dollari di "attività non principali". Quando ha comprato il catalogo editoriale BMG nel 2007, la Universal ha dovuto vendere più di 100 milioni di dollari in beni per garantirsi l'approvazione della Commissione Europea.

L'offerta di Sony è stata finanziata da un mix di investitori, tra cui l'unità della Blackstone GSO Capital Partners, Mubadala, il braccio degli investimenti di Abu Dhabi; Jynwel Capital, dalla Malesia, e il magnate dei media David Geffen. Il gruppo è stato messo insieme da Robert Wiesenthal, capo del settore finanziario di Sony Corporation americana. (le edizioni musicali, separate dalla musica registrata, riguardano i diritti d'autore per la musica e i testi che sono alla base di ogni registrazione).

I 325 milioni di dollari di investimento della Sony le danno una quota di minoranza nella joint venture, che manterrà il nome di EMI. Sarà gestita come un'unità indipendente all'interno di Sony da Sony/ATV, la casa editrice di proprietà di Sony e dell'estate di Michael Jackson. "E' stato un processo lungo, ma qualcosa che la gente ha visto come difficile - i problemi dei mercati finanziari - ha finito per maturare a nostro vantaggio", ha detto Wiesenthal. "Abbiamo trovato investitori a lungo termine, che non guardano solo i rendimenti tipici a breve termime di un private equity".

L'affare Sony riunisce anche Martin Bandier, direttore generale di Sony/ATV, con la divisione editoriale della EMI, che aveva creato come capo del settore prima di andarsene nel 2007. Tra gli 1,3 milioni di brani controllati da EMI c'è un catalogo di migliaia di canzoni Motown, e ha anche contratti con molti attuali R. & B. e cantautori pop come Alicia Keys e Kanye West.

Alcuni analisti hanno detto che le perturbazioni nel mondo della musica negli ultimi dieci anni significano che le etichette devono ora giustificarsi con generazioni di artisti che hanno imparato a farne a meno.

"Sarà una sfida interessante vedere come queste due etichette si ricostruiranno nel 21° secolo", ha detto Mike McGuire, analista dei media di Gartner. "Ci sono così tante opzioni a disposizione degli artisti che ora le etichette sono costrette a mostrare, più che mai, il loro valore come entità gigantesca".

www.nytimes.com/2011/11/12/business/media/emi-is-sold-for-4-1-billion-consolidating-the-music-industry.h...


Universal Music Group e Sony Corp. hanno raggiunto un accordo con Citigroup Inc. per acquistare il business musicale di EMI Group per $ 4,1 miliardi di dollari, un premio dell'8% rispetto al prezzo minimo iniziale richiesto da Citigroup.

La doppia operazione prevede la divisione della EMI, che ha sede a Londra, in due, con l'etichetta musicale che andrà alla Universal per circa 1,9 miliardi di dollari e la divisione editoriale venduta a Sony per 2,2 miliardi di dollari, hanno annunciato le aziende venerdì mattina. Citigroup nel mese di ottobre aveva chiesto un minimo di 1,9 miliardi di dollari per il settore musicale e 2,5 miliardi di dollari per il business editoriale della EMI, più piccolo ma più redditizio.

Nella lista degli artisti EMI ci sono i Coldplay, Norah Jones, Katy Perry e i Pink Floyd, solo per citarne alcuni. Inoltre, il suo catalogo editoriale contiene 1,4 milioni di canzoni, tra cui "New York New York", "The James Bond Theme", "Empire State of Mind", "We Are the Champions", "Wild Thing", "Have Yourself a Merry Little Christmas ".

Le offerte sono soggette alle approvazioni dalle autorità di regolamentazione antitrust sia negli Stati Uniti che in Europa. Universal è già la più grande società di musica registrata in tutto il mondo, con una stima del 27% del mercato globale, secondo la Federazione internazionale dell'industria fonografica. L'aggiunta di azioni di EMI per circa il 9% avrebbe messo la Universal ad una distanza confortevole rispetto a Sony, la cui quota di mercato si è avvicinata e, a volte, ha superato la Universal in materia di musica registrata.

Il business della musica registrata riguarda principalmente la vendita di dischi e nuovi artisti, mentre le edizioni musicali raccolgono le royalties dalla musica che è concessa in licenza per l'utilizzo in pubblicità, giochi, spettacoli televisivi e altri fini commerciali.

Per Sony, l'accordo per comprare EMI Publishing è arrivato all'ultimo momento, il finanziamento per il suo acquisto di 2,2 miliardi di dollari si è consolidato la scorsa settimana o giù di lì attraverso una rete di partner che comprendono Mubadala, un fondo di investimento di Abu Dhabi, Blackstone, Guggenheim Partners, UBS Investment Bank e molti altri. L'offerta ha scalzato quella da 2,1 miliardi dollari da parte di BMG Chrysalis, una società di edizioni musicali di proprietà del gigante dei media tedesco Bertelsmann and Kohlberg Kravis Roberts & Co.

Sony è considerata un investitore e proprietario parziale nell'affare, ma gestirà il business attraverso la sua divisione editoriale Sony/ATV, che possiede o amministra i diritti di pubblicazione di 750.000 canzoni, tra cui il catalogo dei Beatles.

L'accordo è un colpo da maestro per l'amministratore delegato di Sony, Howard Stringer, che ha fatto della musica una priorità per l'azienda in un momento in cui l'industria è stata devastata dalla pirateria e dal crollo delle vendite di CD. Nel 2008, Stringer ha speso 1,2 miliardi per comprare una quota del 50% di Bertelsmann in una joint venture, Sony BMG.

Per Universal, l'acquisto mantiene EMI lontana dalle grinfie di Warner Music Group, che avrebbe guadagnato quote di mercato sufficienti per rivaleggiare con Universal e Sony.

Alla fine l'affare si è articolato su una soluzione per gli obblighi del piano pensionistico dei 21.000 dipendenti di EMI. Warner si era offerta di assumersi la responsabilità delle pensioni, ma avrebbe pagato circa 1 miliardo di dollari in contanti. L'offerta della Universal di 1,9 miliardi dollari in contanti, tuttavia, ha lasciato Citigroup con gli obblighi previdenziali. Le stime per l'ammontare di denaro necessario per pagare le pensioni in base al piano hanno spaziato drasticamente da 200 milioni a 600 milioni di dollari.

latimesblogs.latimes.com/entertainmentnewsbuzz/2011/11/universal-and-sony-snap-up-emi-mu...


Lo sforzo di Sony di assorbire la EMI Music Publishing, una delle due proposte che consoliderebbe ulteriormente l'industria della musica, ha fatto un passo avanti lunedì, quando la società ha depositato la sua domanda formale di fusione alla Commissione europea.

Sony guida un gruppo di investimento che nel mese di novembre ha fatto un'offerta di 2,2 miliardi dollari per le attività editoriali di EMI, che comprende i diritti d'autore per più di un milione di composizioni. La Universal Music Group, che ha offerto 1,9 miliardi di dollari per la divisione discografica dell'etichetta EMI, ha presentato i suoi documenti il 17 febbraio.

Un rappresentante del gruppo Sony, che tra gli altri include Mubadala, il braccio di investimento di Abu Dhabi, ha confermato il deposito in una dichiarazione lunedì, dicendo che "le parti continueranno a impegnarsi in modo costruttivo con la Commissione e siamo sicuri che l'operazione sarà approvata".

Le offerte di Sony e Universal per la EMI - che negli Stati Uniti sono oggetto di revisione da parte della Federal Communications Commission - incontrano l'opposizione del Warner Music Group, che sarebbe l'unica altra grande azienda discografica, una volta che EMI venisse assorbita, e anche da gruppi di commercio indipendente. Impala, un gruppo di Bruxelles che rappresenta artisti indie, ha alzato la voce contro le fusioni da quando sono state annunciate, dicendo che vuole che le offerte vengano bloccate a titolo definitivo.

Ma la maggior parte degli analisti e dirigenti del settore dicono che il risultato più probabile è che la commissione richiederà dismissioni di attività, in particolare dalla Universal, che in alcuni paesi europei finirebbe con oltre il 50 per cento del mercato. Sony dovrebbe affrontare un rischio minore nel processo di revisione. In sostanza controllerebbe il catalogo EMI Music Publishing, ma avrebbe una quota di minoranza nella società.

La quota del 38% di Sony in EMI verrebbe suddivisa con l'Estate di Michael Jackson, che è già suo partner in Sony/ATV, l'entità che controlla il catalogo dei Beatles. Sony non ha detto quale sarebbe la ripartizione con il patrimonio di Jackson. Gli altri investitori nel tentativo di Sony su EMI sono Jynwel Capital, dalla Malesia; l'unità della Blackstone GSO Capital Partners e David Geffen.

Dopo il deposito, la commissione effettuerà una valutazione iniziale, che potrebbe richiedere diversi mesi, prima di autorizzare le offerte o aprire di una revisione più approfondita, che potrebbe anche richiedere diversi mesi.

mediadecoder.blogs.nytimes.com/2012/02/27/sony-files-emi-merger-application-in-europe...



Un gruppo guidato da Sony Corp. ha offerto dei compromessi alle autorità di regolamentazione dell'Unione europea, che stanno esaminando il suo acquisto da 2,2 miliardi di dollari dell'unità editoriale della EMI Group, per rispondere alle preoccupazioni dell'antitrust.

La Commissione europea ha esteso la scadenza per pronunciarsi sul contratto al 19 aprile dopo che le imprese hanno fatto l'offerta, secondo un documento sul proprio sito web. Non ha fornito alcun dettaglio circa le misure correttive proposte.

L'UE sta sondando l'offerta del gruppo guidato dalla Sony, che comprende l'Estate di Michael Jackson, Mubadala Development Co. e Blackstone Group. Sta anche conducendo una approfondita analisi dell'offerta della Universal Music Group per acquistare parti della casa discografica EMI.

Il gruppo guidato da Sony "continua a impegnarsi in modo costruttivo con la Commissione in merito alla sua proposta di acquisizione di EMI Music Publishing," ha detto il portavoce di Sony/ATV, Jimmy Asci, in una e-mail informativa. E "rimane fiducioso che l'operazione sarà approvata".

Asci ha declinato ogni commento su quali concessioni il consorzio abbia offerto. Anche la Commissione Europea ha rifiutato di commentare.

La Universal della Vivendi aveva detto che si aspettava una profonda verifica del suo piano di acquistare il settore della musica registrata della EMI Music, che comprende gli album dei Beatles. Sony ha accettato di acquistare la parte editoriale, che possiede i diritti d'autore delle canzoni e rappresenta gli autori, tra cui Beyonce, Jay-Z e Tinie Tempah.

I rivali e i clienti del gruppo Sony sono stati interrogati dall'autorità antitrust dell'UE, per valutare se l'acquisto avrebbe permesso al gruppo di aumentare i prezzi. L'UE ha anche chiesto se le licenze per il portafoglio Sony Music e EMI fossero critiche per i servizi musicali online, secondo una copia del questionario visionato da Bloomberg News. La Commissione Europea aveva una scadenza precedente, il 2 aprile, per pronunciarsi sull'offerta.

www.bloomberg.com/news/2012-03-27/eu-extends-deadline-of-sony-emi-review-to-april...

Il gruppo di investitori che include la Sony Corporation of America completa l'acquisizione di EMI Music Publishing

NEW YORK, 29 giugno 2012 / PRNewswire tramite COMTEX / - Un gruppo di investitori composto da Sony Corporation of America, l'Estate of Michael Jackson, Mubadala Development Company PJSC, Jynwel Capital Limited, the Blackstone Group's GSO Capital Partners LP e David Geffen ha annunciato oggi la chiusura della sua acquisizione di EMI Music Publishing da Citigroup. Sony/ATV Music Publishing, una joint venture tra Sony e l'Estate di Michael Jackson, amministrerà la EMI Music Publishing a nome del gruppo di investitori.

L'acquisizione mette insieme due tra i principali editori musicali, ognuno con cataloghi completi e variegati di copyright musicali che coprono tutti i generi, periodi e territori in tutto il mondo. La EMI Music Publishing possiede oltre 1,3 milioni di copyright, inclusi i più grandi successi della Motown, colonne sonore classiche di film e televisione e pezzi classici senza tempo, e Sony/ATV Music Publishing possiede più di 750.000 copyright, che vanno dai Beatles a superstar contemporanee al catalogo Leiber Stoller.

"Le edizioni musicali, insieme al resto delle nostre imprese di intrattenimento, è stato un punto luminoso nel nostro portafoglio di business, e ci aspettiamo che il trend continui con questa importante acquisizione", ha detto Kazuo Hirai, Presidente e amministratore delegato di Sony Corporation. "Attraverso la nostra Sony ATV Music Publishing, joint venture con l'Estate of Michael Jackson, Sony è diventata l'operazione di editoria musicale preminente in tutto il mondo, gestendo il catalogo più prolifico e diversificato in tutto il mondo."

Martin Bandier, Presidente e Amministratore delegato di Sony ATV Music Publishing, ha aggiunto: "Oggi è un giorno davvero speciale. Per me, la parte migliore dell'essere nel business dell'editoria musicale è sempre stata la possibilità di essere associato con autori di talento e grandi canzoni. Essendomi riunito con la società che ha molti dei più grandi autori e canzoni di tutti i tempi, non vedo l'ora di contribuire a creare la migliore casa editrice musicale al mondo, con lo straordinario talento - di artisti, autori e personale - alle unite Sony/ATV ed EMI."

EMI Music Publishing rappresenta alcuni degli autori di maggior successo che lavorano nel settore della musica oggi, tra cuiBeyonce, Drake, Jay-Z, Norah Jones, Alicia Keys, P!nk, Scissor Sisters, Rihanna, Stargate, Usher, Kanye West, Pharrell Williams, Tinie Tempah, Duffy, Arcade Fire, Dallas Davidson, Don Omar, Alan Jackso e Hillary Scott. Il suo catalogo notevole attraversa i decenni con alcuni dei più grandi successi risalenti dall'inizio del 20° secolo ad oggi. EMI Music Publishing detiene i diritti di alcuni di più grandi successi della Motown degli anni '60, tra cui "Baby Love "Heard It Through the Grapevine" e "My Girl", così come altri classici senza tempo, come "Bohemian Rhapsody", "Every Breath You Take" e "You've Got a Friend." Il suo catalogo è la patria di una vasta gamma di colonne sonore di film e TV, tra cui alcuni dei brani più riconoscibili di tutti i tempi, come "New York, New York", "Over the Rainbow" e "Have Yourself A Merry Little Christmas".

Citi's Corporate and Investment Bank ha agito come consulente finanziario di Citi e EMI Group. Clifford Chance LLP, Shearman & Sterling LLP e Freshfields Bruckhaus Deringer LLP hanno agito come consulenti legali di Citi, e EMI Group.The Raine Group, Peter J. Solomon Company, UBSInvestment Bank, Guggenheim Securities LLC e Shot Tower Capital hanno agito come consulenti finanziari per il gruppo di investitori. UBS Investment Bank ha agito come organizzatore esclusivo delle linee di credito senior. White & Case LLP, Weil, Gotshal & Manges LLP, Allen & Overy LLP, Arnold & Porter LLP, Baker & McKenzie LLP, Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP, Greenberg Traurig LLP, Grubman Indursky & Shire, PC, Kirkland & Ellis LLP, Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison LLP e Ziffren Brittenham LLP hanno agito come consulenti legali del gruppo di investitori e Sony/ATV Music Publishing.

Sony Corporation of America

Sony Corporation of America, con sede a New York, NY, è la filiale americana di Sony Corporation, con sede a Tokyo, Giappone. Sony è un produttore leader di audio, video, comunicazioni e prodotti informatici per i mercati dei consumatori e professionali. Il suo cinema, le imprese televisione, computer entertainment, musica e business on-line fanno di Sony fanno una delle aziende di entertainment tecnologiche più complete del mondo. Le principali aziende statunitensi di Sony includono Sony Electronics Inc., Sony Computer Entertainment America LLC, Sony Pictures Entertainment Inc. e Sony Music Entertainment. Sony ha registrato un fatturato consolidato annuo di circa 79 miliardi di dollari per l'anno fiscale conclusosi il 31 marzo 2012, e impiega 162.700 persone in tutto il mondo.

Sony/ATV Music Publishing

Sony/ATV Music Publishing, fondata nel 1995 come joint venture tra Sony e Michael Jackson, è il più importante editore musicale del mondo. Insieme con EMI Music Publishing, Leiber Stoller, Mijac, Motown e i cataloghi Famous Music, Sony/ATV possiede o gestisce più di 2 milioni di copyright, tra cui alcune delle migliori canzoni conosciute mai scritte. Il catalogo Sony/ATV comprende "New York, New York", "All You Need Is Love","You've Got a Friend," "Moon River," "Jailhouse Rock," "The Mission Impossible Theme," "Ain't No Mountain High Enough," "Over the Rainbow," "Stand By Me," "I Heard It Through the Grapevine" and "Singin' in the Rain." Inoltre, Sony/ATV rappresenta i diritti d'autore di artisti leggendari come The Beatles, Leonard Cohen, Neil Diamond, Bob Dylan, Marvin Gaye, Michael Jackson, Carole King, Kraftwerk, Joni Mitchell, Willie Nelson, Roy Orbison, Queen, The Rolling Stones, Richie Sambora, Sting, Wyclef Jean, Hank Williams e Stevie Wonder, tra gli altri. La sua sempre crescente lista di artisti da alta classifica, autori e produttori comprende Beyonce, Fall Out Boy, Jessie J, Jay-Z, Norah Jones, Alicia Keys, Lady Antebellum, Lady Gaga, John Mayer, P!nk, RedOne, Shakira , Ed Sheeran, Stargate, Taylor Swift e Kanye West.

FONTE Sony Corporation of America

www.marketwatch.com/story/investor-group-including-sony-corporation-of-america-completes-acquisition-of-emi-music-publishing-20...

- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -

[Modificato da 4everMJJ 30/06/2012 10:12]
15/11/2011 20:30
 
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che giro di soldi....

La musica è una sostanza pesante senza effetti collaterali. (Gigi D'Agostino)
29/02/2012 07:40
 
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Ci sono ulteriori sviluppi: a quanto pare la doppia operazione non si è ancora concretizzata ed è in attesa del via libera della Comunità europea:



Lo sforzo di Sony di assorbire la EMI Music Publishing, una delle due proposte che consoliderebbe ulteriormente l'industria della musica, ha fatto un passo avanti lunedì, quando la società ha depositato la sua domanda formale di fusione alla Commissione europea.

Sony guida un gruppo di investimento che nel mese di novembre ha fatto un'offerta di 2,2 miliardi dollari per le attività editoriali di EMI, che comprende i diritti d'autore per più di un milione di composizioni. La Universal Music Group, che ha offerto 1,9 miliardi di dollari per la divisione discografica dell'etichetta EMI, ha presentato i suoi documenti il 17 febbraio.

Un rappresentante del gruppo Sony, che tra gli altri include Mubadala, il braccio di investimento di Abu Dhabi, ha confermato il deposito in una dichiarazione lunedì, dicendo che "le parti continueranno a impegnarsi in modo costruttivo con la Commissione e siamo sicuri che l'operazione sarà approvata".

Le offerte di Sony e Universal per la EMI - che negli Stati Uniti sono oggetto di revisione da parte della Federal Communications Commission - incontrano l'opposizione del Warner Music Group, che sarebbe l'unica altra grande azienda discografica, una volta che EMI venisse assorbita, e anche da gruppi di commercio indipendente. Impala, un gruppo di Bruxelles che rappresenta artisti indie, ha alzato la voce contro le fusioni da quando sono state annunciate, dicendo che vuole che le offerte vengano bloccate a titolo definitivo.

Ma la maggior parte degli analisti e dirigenti del settore dicono che il risultato più probabile è che la commissione richiederà dismissioni di attività, in particolare dalla Universal, che in alcuni paesi europei finirebbe con oltre il 50 per cento del mercato. Sony dovrebbe affrontare un rischio minore nel processo di revisione. In sostanza controllerebbe il catalogo EMI Music Publishing, ma avrebbe una quota di minoranza nella società.

La quota del 38% di Sony in EMI verrebbe suddivisa con l'Estate di Michael Jackson, che è già suo partner in Sony/ATV, l'entità che controlla il catalogo dei Beatles. Sony non ha detto quale sarebbe la ripartizione con il patrimonio di Jackson. Gli altri investitori nel tentativo di Sony su EMI sono Jynwel Capital, dalla Malesia; l'unità della Blackstone GSO Capital Partners e David Geffen.

Dopo il deposito, la commissione effettuerà una valutazione iniziale, che potrebbe richiedere diversi mesi, prima di autorizzare le offerte o aprire di una revisione più approfondita, che potrebbe anche richiedere diversi mesi.

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29/02/2012 17:04
 
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Mi gira la testa leggere di tutti stì soldi!
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Re:
chiara64, 29/02/2012 17.04:

Mi gira la testa leggere di tutti stì soldi!



Per questo si chiamano cifre da capogiro [SM=x47979]

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SimoneMJJ
01/03/2012 01:09
 
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Re: Re:
Simone Jackson, 01/03/2012 00.58:



Per questo si chiamano cifre da capogiro [SM=x47979]




[SM=x47954] [SM=x47954] [SM=x47954]

questa merita la nomination per battuta dell'anno!!! [SM=x47983]

01/03/2012 10:04
 
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Simone,GRANDE!
28/03/2012 07:59
 
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Un gruppo guidato da Sony Corp. ha offerto dei compromessi alle autorità di regolamentazione dell'Unione europea, che stanno esaminando il suo acquisto da 2,2 miliardi di dollari dell'unità editoriale della EMI Group, per rispondere alle preoccupazioni dell'antitrust.

La Commissione europea ha esteso la scadenza per pronunciarsi sul contratto al 19 aprile dopo che le imprese hanno fatto l'offerta, secondo un documento sul proprio sito web. Non ha fornito alcun dettaglio circa le misure correttive proposte.

L'UE sta sondando l'offerta del gruppo guidato dalla Sony, che comprende l'Estate di Michael Jackson, Mubadala Development Co. e Blackstone Group. Sta anche conducendo una approfondita analisi dell'offerta della Universal Music Group per acquistare parti della casa discografica EMI.

Il gruppo guidato da Sony "continua a impegnarsi in modo costruttivo con la Commissione in merito alla sua proposta di acquisizione di EMI Music Publishing," ha detto il portavoce di Sony/ATV, Jimmy Asci, in una e-mail informativa. E "rimane fiducioso che l'operazione sarà approvata".

Asci ha declinato ogni commento su quali concessioni il consorzio abbia offerto. Anche la Commissione Europea ha rifiutato di commentare.

La Universal della Vivendi aveva detto che si aspettava una profonda verifica del suo piano di acquistare il settore della musica registrata della EMI Music, che comprende gli album dei Beatles. Sony ha accettato di acquistare la parte editoriale, che possiede i diritti d'autore delle canzoni e rappresenta gli autori, tra cui Beyonce, Jay-Z e Tinie Tempah.

I rivali e i clienti del gruppo Sony sono stati interrogati dall'autorità antitrust dell'UE, per valutare se l'acquisto avrebbe permesso al gruppo di aumentare i prezzi. L'UE ha anche chiesto se le licenze per il portafoglio Sony Music e EMI fossero critiche per i servizi musicali online, secondo una copia del questionario visionato da Bloomberg News. La Commissione Europea aveva una scadenza precedente, il 2 aprile, per pronunciarsi sull'offerta.

www.bloomberg.com/news/2012-03-27/eu-extends-deadline-of-sony-emi-review-to-april...

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E' ufficiale: l'acquisizione guidata dalla Sony della EMI Music Publishing è stata approvata dall'Unione Europea.

Riassumo: nonostante le proteste da parte di gruppi di etichette indipendenti e della Warner Music Group, il consorzio guidato da Sony Corporation America ha ottenuto l'approvazione della UE con solo concessioni minori.

Un mese fa Sony / ATV avevano offerto di vendere attività editoriali del valore di $ 20 milioni in royalties nel tentativo di far approvare all'Unione europea l'operazione, senza dover affrontare seconda fase di indagine. La mossa di Sony ha funzionato e oggi l'Unione Europea ha approvato la sua acquisizione di EMI Music per 2.2 miliardi di dollari. Fonti dicono che anche la US Federal Trade Commission approverà rapidamente la transazione.

Secondo l'Ue, la loro decisione di approvazione è subordinata alla cessione dei diritti di pubblicazione in tutto il mondo di quattro cataloghi e delle opere musicali di 12 autori contemporanei e quattro cataloghi. Le attività da cedere sono Virgin Music Publishing UK, Virgin Europe, Virgin US, e Famous Music UK, e opere di grandi autori come Gary Barlow, Ozzy Osbourne, Robbie Williams, Ben Harper, Lenny Kravitz, Placebo e The Kooks.

La ragione per cui sta facendo cedere agli acquirenti alcune attività è perché "dopo l'operazione la nuova entità avrebbe avuto in tutto i in parte i diritti di pubblicazione di più della metà dei successi da classifica nel Regno Unito e in Irlanda. Tale potere di mercato avrebbe compromesso la capacità dei probabili clienti interessati alla licenza della musica non solo in questi paesi ma anche a livello multi-territoriale e paneuropeo".

Ma dopo la cessione di tali attività, "l'operazione non ostacolerà in maniera significativa una concorrenza effettiva nell'ambiente musicale o in una parte sostanziale di esso, ha concluso la Commissione.

In una dichiarazione il consorzio guidato da Sony consorzio ha detto che "accoglie con favore l'approvazione della fase 1 da parte della Commissione europea", ma ha osservato che deve ancora affrontare i processi di revisione normativa in altre regioni del mondo ancora.

"Dopo aver trascorso oltre 17 anni della mia vita professionale contribuendo a costruire EMI Music Publishing, oggi non è solo una tappa importante nel cammino verso l'approvazione definitiva, ma un giorno molto speciale per me, personalmente, "ha detto il presidente e amministratore delegato della Sony / ATV Music Publishign Martin Bandier in una dichiarazione. "Ma oltre a questo, tutti alla Sony / ATV si uniscono a me nel riconoscere il talento senza pari e le attività incredibili di EMI Music Publishing e le grandi opportunità che ci attendono".

Come è stato riportato in precedenza, la Sony / ATV farebbe da amministratore per le attività editoriali di EMI, che verrebbe mantenuta in una società separata in quanto ha una diversa struttura di proprietà rispetto a Sony / ATV. Quest'ultima società è una joint venture tra Sony Corp. of America e l'Estate di Michael Jackson, e la Sony / ATV avrebbe una partecipazione del 38% in EMI Music Publishing se otterrà l'approvazione dell'agenzia di regolamentazione.

Nel frattempo un articolo del New York Times aveva pubblicato un rapporto che diceva che se l'acquisizione di EMI fosse approvate la Sony taglierà 326 posti di lavoro in due anni. Martin Bandier ha inviato una nota al suo staff dicendo che il rapporto era prematuro e che il piano era sì di ridurre il numero totale dei dipendenti delle due società, ma che devono ancora essere valutate tutte le informazioni. Senza dubbio hanno intenzione di mantenere i lavoratori migliori e più brillanti di entrambe le società.

www.billboard.biz/bbbiz/industry/publishing/it-s-official-sony-led-acquisition-of-emi-10068155...
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