::: Gli indovinelli di Michael :::
"Se prendi una delle mie giacche e la metti in una stanza insieme ad altre cinquanta giacche, come fai a sapere qual è la mia?"
Quella volta Michael non aveva telefonato per proporre il suo indovinello giornaliero. Era un giorno settimanale del 1988, pose a me e Dennis questa domanda, semplice ma impegnativa, mentre si guardava intorno nel laboratorio che avevamo costruito sotto casa nostra.
Era raro avere Michael come ospite a casa, di solito dovevamo incontrarlo ovunque fosse - al ranch, in studio, sul set, in tour. Ma penso che, ogni tanto, a Michael facesse piacere vedere dove il nostro contributo alla sua magia prendeva forma: in una modesta sala 60 x 40 con piastrelle e intonacata in stile toscano.
Io e Dennis pensammo alla preoccupazione di Michael, che temeva che i suoi vestiti non fossero abbastanza originali e riconoscibili. Chiunque avesse indossato argenteria sulla sua giacca avrebbe potuto dare per scontato che la gente lo avrebbe riconosciuto al volo.
Comunque, in quel momento eravamo già nella testa di Michael, quindi sapevamo che, con Michael, era una progressione inarrestabile. Nulla poteva rimanere uguale per troppo tempo. Dovevamo sempre aggiungere qualcosa che spiccasse e allo stesso tempo che facesse dire alle persone: "Perché?"
Quindi aggiungemmo una fascia lungo il braccio.
Larga 6,30 centimetri e lunga almeno 45, il colore della fascia cambiava sempre. Il mondo si fermava per vedere il colore della fascia e la stoffa di cui era fatta.
Vi fu anche un momento in cui Nancy Grace, opinionista in materia legale su HLN, spese addirittura del tempo in prima serata durante le notizie nazionali nel tentativo di comprendere cosa quella fascia significasse.
Michael si stava prendendo gioco di tutti, manipolando la stampa e stuzzicando i fan con altri "Cosa vuol dire?" e "Perché l'ha cambiata?"
Sembrava troppo importante per non significare nulla. Indipendentemente da qualunque significato finì per assumere, la fascia al braccio funzionò come soluzione per assicurarsi che Michael potesse essere riconoscibile anche solo vedendo il suo braccio di sfuggita.
Farsi venire in mente la fascia fu pura improvvisazione. Gli indovinelli di Michael ci hanno sempre spinti a creare senza rimuginare. Ci ha insegnato a non pensare tropo e, semplicemente, agire. Faceva leva sulla parte delle nostre menti che ci spingeva a metterci in gioco".
Dal libro "The King of Style: Dressing Michael Jackson", di Michael Bush.
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Traduzione a cura di
dearmichael per il Michael Jackson FanSquare.