Lo so che è meglio
che ti racconti della felina
che solitaria, sotto la luna
sta sopra il muro di antiche pietre
e guarda i campi, gli ulivi stanchi
e ascolta i cani latrare, assurdi
senza nemici da allontanare.
Lei, quando è sera
lascia il cortile, la compagnia
degli altri mici
e prende posa, quasi superba
come una dea senza fedeli
che assume un ruolo di gatta “non”
e si addolora, in controluce
da solitaria che non comprende
cosa la strugge
cosa l’attira di quella luna
che tutta sola, nel cielo alta
intorno a lei la magia spande.
galatea.unblog.fr/2017/05/05/clovis/