vanni-merlin
00venerdì 23 febbraio 2018 23:39
dicono che la poesia
si legge anche tra le righe
io ci metto solo spazi bianchi
poi resto in attesa che arrivino
parole nuove
è forse per questo che scrivo
solo cazzate
tengo le braccia morbide
sulla tastiera
e chiudo gli occhi
poi mi disegno schemi mentali
ma non basta
mi emergono ricordi
decorati di emozioni
imprevisti
appuntiti come schegge di vetro
spariscono al crepuscolo
mi dico che sono ingenuo
e vado in cerca di sensi di colpa
ma non ottengo
ciò che voglio
scrivere versi è come stare
in una catena di montaggio
le parole si inseguono
ed appaiono esposte
per un po' le ignoro
poi le guardo di sottecchi
non si sa mai che siano buone
alcune le taglio
non mi piacciono più
vado oltre il sonno
e mi assolvo da ogni peccato
salvo tutto nella cartella cazzate
accendo una sigaretta
e mi metto a ridere
vanni 2018 febbraio