Per quanto mi riguarda sono molto combattuto sulla questione. Le cose son due: mantenerla o vietarla.
Abolirla in nome della morale, nell'economia dunque di una politica atta al vietare qualsiasi cosa vada contro i valori base della società come il pudore, la dignità e la famiglia, oppure mantenere un atteggiamento libertario, secondo il quale ognuno è padrone di sè stesso e capace di compiere qualsiasi azione che non rechi danno al prossimo.
Ma il punto è proprio qui: la prostituzione sfocia spesso nello schiavismo e, paradossalmente, disturba chi con questa non ha nulla a che vedere. Lasciando perdere la battuta di Max (la quale comunque sottoscrivo :p ), la domanda che ci si dovrebbe porre è non tanto "la prostituzione va vietata?", ma bisognerebbe interrogarsi sul come andrebbe gestita.
Cercando di sradicare un aspetto talmente proprio della società mondiale (intendendo con "mondiale" quella di adesso e di avant'ieri), per quanto questo possa essere malsano, si porta le persone, ormai assuefatte a certi meccanismi, ad aggirare l'ostacolo nel tentativo comunque di arrivare ad un obiettivo che ora è precluso loro. Abbiamo avuto nella storia tanti esempi in questo senso. Qualcuno ha detto proibizionismo?:angel:
Per farla breve, prostituzione sì ma legale/legalizzata, e soprattutto dentro le case. Le città non verrebbero deturpate, i bigotti la smetterebbero di scassare l'augello, ne guadagneremmo tutti in privacy e soprattutto si eliminerebbe definitivamente il fenomeno dello sfruttamento.
Beh, questo almeno in teoria.
Killer be serial, Copperfield material. My dream is vivid, work hard to live it.
[Modificato da clarence82 11/12/2002 10.25]