vanni-merlin
00domenica 14 maggio 2017 16:09
lo seguivano sui social
e si sentiva importante
essenziale quasi
li chiamava followers
perché oggi si dice così
e sperimentava la vita sostenibile
davanti al monitor
navigava di notte
senza vento e senza vele
audace al canto delle sirene
ma slegato dall'albero maestro
era un creativo
oggi va di moda
nell'outlet delle cazzate
e fino alle due del pomeriggio
ogni domenica
celebrava il rito della gioia
scambiando selfie
con l'ultimo smartphone
resistente all'acqua
stava nel suo palcoscenico
a farsi corteggiare
dai contatti virtuali
che chiamava amici
alla fine si innamorò
e l'anima gli confuse il cuore
era solo una fiction
ma faceva tendenza
voleva scaricare
l'app della passione
ma non aveva più campo
senza wifi
fu allora che si suicidò
vanni 2016 novembre
luigi38
00domenica 14 maggio 2017 18:26
molto divertente, complimenti
joanna.
00mercoledì 17 maggio 2017 15:27
Io la trovo triste: una realtà virtuale che non può soppiantare i sentimenti e le emozioni.
Molto bravo,come sempre
Un saluto
Jo