La canzone del 1995 è stata copiata da
'If We Can Start all Over', un pezzo belga dei fratelli Danny e Eddy Van Passel
datato 1993. Lo ha deciso il tribunale di Bruxelles, che ha decretato il versamento dei proventi del singolo di Jackson ai due cantautori
Los Angeles, 11 settembre 2007 - Lo storico pezzo di Michael Jackson 'You Are Not Alone' (1995) è
un plateale plagio di una precedente canzone belga. Lo ha stabilito un tribunale di Bruxelles, accogliendo la citazione in giudizio presentata dai fratelli Danny e Eddy Van Passel. Le note della canzone, secondo quanto ha appurato il giudice in seguito ad una perizia musicale, sarebbero state copiate da 'If We Can Start all Over', pezzo composto dai due cantautori belgi nel 1993,
due anni prima dell'uscita del fortunato single della popstar americana.
La querelle legale tra i fratelli Van Passel e Jackson andava avanti da più di dieci anni. Il giudice ha deciso che
i proventi di 'You Are Not Alone', una hit campione di incassi e per settimane in testa alle classifiche mondiali, dovranno essere versati ai suoi compositori reali che risiedono a Aarschot, in Belgio.
Tuttavia la sentenza di Bruxelles non avrà alcun effetto all'estero, secondo quanto ha precisato l'organizzazione belga per la tutela del diritto d'autore.
Un episodio che ricorda quello sollevato dal cantante italiano Al Bano Carrisi. Al Bano aveva aperto un «contenzioso» con il grande 'Jacko', accusato di aver plagiato una sua vecchia canzone intitolata 'I cigni di Balakà (testi di Willy Molco e musica di Al Bano) uscita 1987. L'interprete italiano, infatti, aveva accusato la star internazionale di aver copiato il suo pezzo «clonandolo» nel brano 'Will You be There' inserito nel 1990 dalla pop-star nell'album «Dangerous». Un tribunale aveva dato ragione a Carrisi, condannando Michael Jackson ad una multa più le spese processuali, perchè ritenuto colpevole di aver copiato la canzone del pugliese. Al Bano, sul finire degli anni '90, aveva chiesto un risarcimento di 5 miliardi di lire, con l'intenzione di devolverlo in beneficenza.
fonte:
quotidiano.net