Xscape nei media: commenti e recensioni

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4everMJJ
00sabato 5 aprile 2014 12:01
Postate le recensioni dei giornalisti dopo la presentazione ufficiale a Londra e New York - aggiornato con le recensioni di maggio
Apro questo topic per i commenti e le recensioni dei media su Xscape [SM=g27822] Sto traducendo alcune recensioni dei giornalisti che hanno assistito all'ascolto esclusivo a Londra, intanto inauguro il topic con questo bell'articolo che mi pare ci stia benino [SM=g27823]

Michael Jackson è ancora vivo online



Michael Jackson è ancora vivo nei cuori di molti. Cinque anni dopo la sua sfortunata morte uscirà un nuovo album del Re del Pop dal titolo Xscape. Il mondo online è animato dalle notizie sul nuovo disco che uscirà il 13 maggio 2014.

La copertina del nuovo album è assolutamente sbalorditiva e semplice. Lo sguardo di Jackson fa capolino dal suo futuristico abbigliamento trasparente, lo sguardo in quegli occhi è un bagliore intenso che dice: "Sono ancora qui" e "Non vado da nessuna parte." Difficile da credere anche cinque anni dopo che Jackson non sia più qui ad esibirsi.

Jackson è più di una semplice icona musicale, è una forza che nessuno potrà mai dimenticare. La sua portata è stata come nessun altro e il suo modo di danzare era follemente originale per il suo tempo. La sua musica ha attraversato generazioni e contagiato la cultura pop con il suo ammaliante buon lavoro vocale.

Quando Elvis morì c'erano molti fanatici che speravano che non morisse mai. Forse pensavano che si fosse preso una vacanza o si fosse nascosto. Nacque lo slogan "Elvis Vive", e mentre i fan di Jackson si preparano per la pubblicazione di queste otto nuove canzoni rielaborate da LA Reid forse nascerà un nuovo slogan. Grazie a Reid è come se Jackson non se ne fosse mai davvero andato, come se fosse ancora qui a lottare per l'amore e per il piacere di fare musica per il mondo. In molti modi Jackson è ancora vivo. Online, e nei ricordi e nei cuori delle persone che lo amavano.

Reid ha potuto scegliere in esclusiva dagli archivi musicali di Jackson. Canzoni che non sono mai state pubblicate. Solo otto brani sono stati rielaborati con una manciata di produttori di successo per aiutare Reid a progettare un nuovo sound moderno sul lavoro vocale di Michael. Solo otto. Immaginate la miniera d'oro di altre tracce segrete a disposizione solo di un paio di orecchie? Ciò solleva la questione: quante canzoni sono negli archivi per continuare l'eredità di Jackson?

La musica è una intangibile e perenne fonte di gioia per molti. Jackson si proponeva di scrivere canzoni che non solo raggiungessero la vetta delle classifiche, ma commuovessero le persone, dessero alla gente un senso di appartenenza o di consolazione. Auspicabilmente il nuovo album avrà lo stesso scopo, almeno in alcuni dei brani.

Due canzoni che i fan possono aspettarsi di sentire sul nuovo album sono la title track, Xscape, e Chicago (che abbiamo stabilito essere "She Was Lovin Me", ndt), prodotta da Timbaland. Reid definisce la risistemazione dell'album un "attualizzazione" delle idee originali di Jackson.

In questi giorni la gente parla di storie che infrangono i record su Internet. Jackson ha infranto i record nelle classifiche con Thriller, l'album più venduto di tutti i tempi. Il video di Thriller è stato uno dei video musicali più influenti di sempre in termini di creatività e agili coreografie.

E' un peccato che non ci sarà alcun nuovo video con Michael Jackson insieme alla nuova musica, sarebbe stato qualcosa da vedere! Jackson era orgoglioso di essere un perfezionista che ti consegnava l'intero pacchetto, non solo le canzoni. Tuttavia non c'è niente di cui lamentarsi, ora che la notizia del nuovo album è uscita online. Più del semplice materiale promozionale che è spuntato fuori contano le storie sul perché la musica di Jackson è ancora importante per il mondo. Sono queste storie condivise che aiuteranno a tenere Jackson vivo per sempre.

Opinione Di Katie Sevigny

guardianlv.com/2014/04/michael-jackson-is-still-alive-online/

Le recensioni dei giornalisti inglesi alla presentazione dell'album: articoli del Guardian, Digital Spy e Mirror

Recensione di Vibe dopo l'ascolto di New York

Recensione di Usa Today

Recensioni del L.A. Times e di Edward T. Bowser di SoulInStereo.com

Recensione di Michele Boroni di Wired

Recensione di Alfredo Marziano di Rockol

Recensione di Gianni Poglio da Panorama.it

- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
alex945
00sabato 5 aprile 2014 12:34
Bellissimo articolo!
Dangerous89
00sabato 5 aprile 2014 14:33
grazie della traduzione
MJ's twins 7097
00sabato 5 aprile 2014 14:46
....oddio che meraviglia di articolo!!!

...grazieee... [SM=x47981]
Yukino.mjj
00domenica 6 aprile 2014 10:24
che sorta di articolo! Grazie Cristianuccia
4everMJJ
00domenica 6 aprile 2014 11:07
Come promesso ecco gli articoli di alcuni giornalisti che hanno avuto l'invito al primo ascolto di Xscape [SM=g27822]




Dal Guardian - Michael Cragg

Quando Michael Jackson ha pubblicato il suo doppio album del 1995, HIStory, lo ha promosso facendo navigare una sua statua di 10 metri di altezza attraverso Londra, lungo il Tamigi. La dichiarazione era chiara: Michael Jackson era tornato e, brillantemente OTT (over the top) come sempre. Andate avanti di 19 anni e Michael Jackson è, beh, morto, e l'industria discografica non ha i soldi per diffondere enormi effigi galleggianti. Ma c'è ancora aria di meraviglia e di mistero su un "nuovo" album di Michael Jackson, nonostante la prima uscita postuma del 2011, Michael, sia stata un disastro assoluto. Purtroppo la musica pop nel 2014 non aspetta proclami enormi e grandi gesti; fughe di notizie su Twitter prima che si possa dire "la casa discografica incassa".

La scorsa settimana un certo numero di giornalisti ha ricevuto una mail che li invitava all'ascolto di un misterioso nuovo album. L'unica informazione inclusa era la location - un hotel assurdamente sciccoso a Knightsbridge - l'orario (le 18:00) e le parole "The Best You've Never Heard". Questo è tutto. I giornalisti hanno dovuto chiamare il PR per scoprire di chi si trattava, con nessuna conferma via email nel caso in cui qualcuno avesse deciso di diffondere tutto su Twitter. Cosa che, purtroppo, è quello che è successo quando Epic - l'etichetta di Jackson - ha deciso di annunciare la notizia di un nuovo album di Jackson in anticipo, con informazioni che hanno iniziato ad emergere alla spicciolata su Twitter, prima che fosse inviato un comunicato stampa completo, cosa avvenuta ieri all'ora di pranzo. Difficilmente ciò spinge una chiatta enorme lungo un fiume, ma cosa si può fare in tempi di ristrettezze?

Quindi, cosa sappiamo? Sappiamo che l'album si chiama Xscape, prende il nome da una canzone prodotta da Rodney Jerkins e registrata durante le sessioni per l'ultimo album di Jackson, Invincible, e ora rielaborata da Jerkins per il nuovo album. Sappiamo che il lead producer dell'album, portato dall'Amministratore Delegato di Epic Records LA Reid ad "attualizzare" le canzoni dall'archivio di Jackson, è Timbaland e che altri produttori coinvolti includono Stargate, Jerome "J-Roc" Harmon e John McClain.

Quello che non possiamo ancora dirvi è il titolo delle canzoni, con i giornalisti riuniti nella sala multifunzionale del fantascientifico nightclub bianco da incubo stile anni '80 dell'hotel a cui è stato detto che i titoli dei brani non saranno condivisi e non possono essere menzionati in quanto sono ancora in fase di ultimazione (se potessi azzardare un'ipotesi direi che stanno tenendo i titoli dei brani nascosti perché molte canzoni sono già trapelate e non è così eccitante sentire le parole "otto nuove canzoni di Michael Jackson" se si possono facilmente trovare le demo online). Abbiamo dovuto consegnare tutti i telefoni all'ingresso, mentre questo povero giornalista in prima linea ha dovuto combattere con due guardie di sicurezza per poter di portare all'interno una borsa contenente un computer portatile che non aveva intenzione di abbandonare nel retro di un armadio (alla fine ho dovuto tirare fuori il portatile dalla borsa per dimostrare che non era attrezzato con una sorta di dispositivo di registrazione speciale).

Una volta dentro la folla chiacchierante è stata accolta da foto di Jackson sul muro, così come il poster "tentatore" che era incluso nell'invito, accanto a uno che riportava "Ascoltare per credere" (a quanto pare questi manifesti hanno già iniziato ad apparire in giro per Londra per contribuire a generare curiosità). Dopo aver aperto l'intero evento un po' grossolanamente con un annuncio per un nuovo telefono cellulare Sony - che avrà l'album pre-caricato - il Direttore Esecutivo di Sony UK ci dice che, al fine di presentare l'eccellente qualità del suono del cellulare l'album sarà riprodotto da un telefono cellulare attraverso gli altoparlanti. Dato che a tutti noi sono stati appena sequestrati i cellulari tutti danno per scontato che stia scherzando, ma non è così; il primo ascolto mondiale di un album di Michael Jackson gestito da Timbaland si svolge attraverso un telefono cellulare. Purtroppo suona come un cellulare, con quasi tutte le canzoni che si perdono in mezzo a bassi riverberanti e batteria troppo alta.

Nonostante lo scarso suono c'è abbastanza in mostra per dire categoricamente, senza dubbio, che Xscape è anni luce avanti rispetto a Michael, un album segnato non solo dalla partecipazione di Akon, ma da accuse che in alcune delle canzoni presenti ci fosse un imitatore di Michael Jackson. Aprendosi con uno scoppio di soul venato di disco è un album che sembra concentrarsi su canzoni del Jackson pre-anni '90, con la prima canzone che suona come una luminosa e ariosa registrazione dell'era Off The Wall. Con un Jackson giovanile in mezzo alla produzione costosa ricorda, un po' ironicamente, Justin Timberlake, in particolare il suo doppio album The 20/20 Experience. In realtà un sacco di produzioni di Timbaland scivolano esattamente nell'epoca di FutureSex/LoveSounds di Timberlake - tutti i ritmi "melmosi", un sacco di "drum clap" e profusione di archi synth - o il suono più opulento di The 20/20 Experience. La seconda canzone - forse dal titolo Chicago e citata da Timbaland come futuro singolo - cade nel primo gruppo, con Jackson che utilizza una parte vocale più dura racchiusa in un grande melange industriale di ritmi stile martello pneumatico.

Mentre lo scopo dichiarato dell'album di rendere contemporaneo il suono di Jackson è seguito alla lettera, ci sono momenti in cui la produzione sopraffà canzoni che forse non sono abbastanza robuste per sostenere la sovrastruttura aggiunta. Il terzo brano riprodotto è un'altra stile Off the Wall, una canzone d'amore mid-tempo con un giovane, quasi ingenuo suono vocale. Si percepisce come una canzone che non ha trovato spazio in un vecchio album, e mentre la produzione è buona - c'è un ritmon incredibile in tutta la canzone - dà l'impressione di essere un po' debole. E quando una delle canzoni richiama direttamente la linea di basso di The Way You Make Me Feel sembra andare troppo oltre, ricordando ancora una volta che queste erano canzoni che Jackson, sempre perfezionista, non ha finito per una buona ragione.

Per fortuna dopo cinque canzoni c'è un adeguato, innegabilmente incredibile successo nella forma di ciò che può o non può, alla fine, essere intitolato Do You Know Where Your Children Are (l'incarnazione originale della canzone trapelata nel 2012). Aprendo con una delicata cascata di sintetizzatore anni '80 si sente l'incarnazione perfetta del vecchio e del nuovo, con alcuni "hee hee" d'epoca spontanei che vivacizzano la sofisticata rete elettronica. Presenta inoltre una tipica sezione pre-ritornello di Jackson, che poi si apre nel miglior ritornello dell'album, prima che un grande falso momento di pausa preannunci una parte finale ancora più pazza, con Jackson che parte con i suoi hee-hee e ow.

La sesta canzone, Slave to the Rhythm, è apparsa la prima volta la scorsa estate, quando una versione di alta qualità trapelata in duetto con Justin Bieber (e di nuovo in forma snippet su uno spot per un telefono cellulare). Fortunatamente Bieber non è presente nella versione finale, che Timbaland ha utilizzato per mostrare tutti i suoi tocchi di produzione - profusione di beatboxing nella intro, tic vocali ovunque, linee di basso a ragnatela e, come su alcuni dei suoi altri brani su Xscape, a malapena spazio per la canzone per respirare. Fortunatamente Slave to the Rhythm - pensata per essere registrata inizialmente per Dangerous nel 1991 e poi tolta da Invincible all'ultimo minuto - è abbastanza forte per farsi strada attraverso il disordine. Da lì arriviamo forse all'unico vero punto più basso dell'album in un numero che fa percepire tre canzoni diverse in lotta per l'attenzione, prima di finire con Xscape di Jerkins, l'unica canzone che suona un po' come una lotta vocalmente, con i vari tic vocali di Jackson che diventano quasi un ostacolo piuttosto che qualcosa di più disteso. Si nutre anche della paranoia che Jackson ha portato nella sua musica, dopo le accuse di abusi su minori della metà degli anni '90 con versi come "Non mi nasconderò" e "Io non posso fare quello che voglio fare" ringhiati piuttosto che cantati. Ma ancora una volta, la produzione è vivace, con archi synth e campionamenti di fiati che spuntano a sorpresa e un po' verso la fine, dove i vari strati cadono per lasciare delle brillanti improvvisazioni e l'ultima parola, "escape".

Xscape si percepisce come un album creato per mostrare una manciata di canzoni di Jackson che nel complesso merita di essere ascoltato. Si ha la sensazione immediata che un sacco di tempo (e denaro) sia stato speso per queste canzoni e che c'è stato un lavoro accurato per mostrare le canzoni nella luce migliore possibile. Mentre alcune sono, ovviamente, brani da album al massimo, ci sono lampi di genio che non sono stati diluiti o annacquati. Infatti, Xscape riesce a portare la maggior parte di loro in vita.

www.theguardian.com/music/musicblog/2014/apr/01/first-listen-michael-jackso...



Da Digital Spy - Lewis Corner

E' la notizia che i fan stavano aspettando da un po' - Michael Jackson ha un 'nuovo' album di materiale inedito in uscita a maggio.

Naturalmente, gli album postumi dividono completamente le opinioni. C'è chi non vuole rassegnarsi al fatto che non potrà mai sentire nulla di nuovo dal suo idolo e c'è chi sostiene la propria fedeltà nella protezione dell'eredità lasciata alle spalle. Considerando la risposta tiepida alla prima uscita postuma di Michael Jackson, Michael, possiamo vedere perché quest'ultimo caso possa sembrare più vero parlando del prossimo album Xscape.

La verità è che se l'Estate di Jackson può stare raschiando il barile per mettere insieme l'ennesima collection per raccogliere denaro, dobbiamo ricordare che si tratta di un barile abbastanza sorprendente da raschiare. Dopo aver ascoltato Xscape per la prima volta si rimane con la sensazione che solo il meglio di ciò che Jackson ha lasciato alle spalle è stato "attualizzato", e nulla di più.

La prima traccia arriva all'improvviso con gli archi, prima di posarsi su ritmi disco anni '80 e schiocchi di dita. "La notte promette bene" ci assicura Michael - e mentre il motivo non avrebbe mai potuto raggiungere il suo picco pop, il groove del brano è intriso di nostalgia. Probabilmente dovremmo notare a questo punto che noi non conosciamo ancora nessun titolo delle tracce, perché non sono state finalizzate.

Jackson praticamente ha dato vita al genere 'dirty-pop', e la traccia due riporta a quel periodo in cui non lo si vedeva sul palco senza bassi aggressivi e ritmi hip-pop. "Lei ti ha mentito/Mi ha mentito", proclama nel suo tipico grugnito, mentre il brano successivo è una serenata dal retrogusto anni '80, con esplosioni orchestrali e armonie corali. Anche se ci è stato detto che una serie di produttori come Timbaland, Darkchild, Stargate e Jroc hanno "attualizzato" le demo originali, è chiaro che hanno anche reso omaggio al suono che ha trasformato MJ in un'icona culturale.

La maggior parte di Xscape riporta alla grandezza dell'appeal pop di Jackson. Non ci è stato detto quando è nata ciascuna delle tracce, ma la loro forma definitiva rimanda alla santa trinità di MJ, gli album Off The Wall, Thriller e Bad. La quinta canzone che ci hanno fatto sentire si apre con sintetizzatori computerizzati mentre le iconiche improvvisazioni della star, i suoi "hee-hee" e "aaaow", colpiscono con entusiasmo. L'eco dei ritmi del rullante e l'assalto dell'assolo di chitarra la rendono una delle tracce che spiccano, anche se nel ritornello lo sentiamo chiedere: "Do you know where your children are?".

La traccia numero sei - che abbiamo identificato come 'Slave to the Rhythm ' - inizia con un massiccio fruscio di archi di proporzioni sceniche prima di cadere completamente in elettronica e ritmi sferraglianti. Il suo groove trascinato la identifica come un classico di MJ, rendendola un altro punto culminante. Ancora meglio, Justin Bieber non figura sulla traccia dopo quella preoccupante diffusione di una versione alternativa nel 2013 .

Quincy Jones può non aver avuto una mano nel progetto, ma la qualità cinematografica delle canzoni dimostra che la scuola dei produttori che hanno contribuito a questo disco sono ovviamente stati influenzati dalle sue tecniche. La canzone numero sette - che potrebbe essere intitolata 'Blue Gangsta' - si apre con archi a tema in stile Bond e ritmi ossessivi prima di sentire Michael lamentarsi: "Guarda cosa mi hai fatto / non riesco più a sorridere". Il racconto complessivo di Xscape è quello che abbiamo sempre amato di Jackson, la superstar che è sfortunata in amore, ma non dubita mai del suo potere.

La raccolta postuma si conclude con la title track 'Xscape', che sappiamo essere stata originariamente scritta da Jackson e Rodney Jerkins durante le sessioni di Invincible. E' l'unico brano che è stato rielaborato dal suo produttore iniziale e dà la sensazione del Jackson all'alba del nuovo millennio che ringhia su un mix di disco anni '70 e R&B anni '90. Il suo potenziale per qualche coreografia ultraterrena è palpabile e questo provoca un triste retrogusto pensando a quello che sarebbe potuto essere.

Quindi, Xscape è un buon lavoro? C'è stato uno sforzo concertato per ricatturare Jackson durante la sua fase imperiale negli anni '80; il dio della musica che senza sforzo si muoveva fra soul, R & B, electro, rock e pop in paesaggi sonori di brillantezza. No, non è così buono come Michael al suo meglio, ma di nuovo, non lo sarà mai più.

Detto questo, si tratta di una collezione ponderata e degna di gemme rielaborate che ci ricorda quanto era importante Michael Jackson - e, diciamocelo, non molti altri artisti sono in grado di pubblicare i loro avanzi di lavorazione e farlo così bene.

Il nuovo album di Michael Jackson Xscape uscirà in tutto il mondo il 13 maggio. I clienti Sony Mobile di nuovi dispositivi selezionati, tra cui Xperia Z2, tablet Xperia Z2 e Xperia M2, potranno scaricare il nuovo album gratuitamente il giorno del rilascio digitale attraverso l'applicazione Xperia Lounge.

www.digitalspy.co.uk/music/feature/a561541/michael-jacksons-new-album-xscape-how-good-is-it.html#~oAAt0c...


Dal Mirror - Kevin Hughes

In gran parte composto da brani registrati negli anni '90 e nei primi anni 2000, Xscape è un album più coeso rispetto a "Michael" del 2010.

Otto brani inediti sono stati (secondo le parole del Produttore Esecutivo LA Reid) 'attualizzati' da artisti del calibro di Timbaland, Stargate e Rodney Jerkins.

E mentre la nuova produzione 2014 potenzia la tipica parte vocale di MJ, non toglie nulla alla canzone originale e al genio della visione del Michael autore.

Mentre inizia l'album si viene immediatamente trasportati all'epoca Thriller, grazie ad un incredibile groove da discoteca del 1983.

Con la sua voce appassionata, una base contagiosa e archi orchestrali, è una canzone che urla 'classico di Jackson' e dice molto dell'influenza se si considera che non suonerebbe fuori luogo sul ultimo album di Pharrell.

Sfido chiunque a non avere la pelle d'oca dopo aver sentito un altro brano con armonie seducenti che si ritiene sia stato registrato nel 1998 e una canzone che merita di essere suonata dalle radio di tutto il mondo.

"Slave To The Rhythm", trapelata poco tempo fa, è un riempipista per una nuova generazione, mentre un altro brano imbevuto di RnB ha echi di "The Way You Make Me Feel".

Altri due brani contengono il dna di precedenti classici di Jackson, ma ancora una volta la musica beneficia della dalla nuova produzione e offre una panoramica sulla volontà evidente di Michael di connettersi con la generazione hip-hop.

La buona notizia per i fan è che le tracce sono altrettanto forti di quello che è stato pubblicato nei suoi due ultimi album in studio.

Ma uno dei brani notevoli dell'album "Xscape" è una canzone in cui un Jackson enfatico discute i valori della famiglia e la pedofilia su una linea di basso pulsante e un riff di chitarra.

Anche se io non sono convinto che la nuova produzione abbia aggiunto qualcosa a quella originale, è comunque una canzone che farà parlare di sé.

E mentre l'album si conclude con la title track "Xscape", una porzione sonora di electro-pop stile primi anni 2000, io resto soddisfatto che l'eredità di Michael durerà grazie ad una raccolta di materiale accuratamente selezionato, sapientemente re-ingegnerizzato per milioni di fan e nuovi fan.

C'è una ragione per cui è stato definito il Re del Pop, dopo tutto. E merita un altro No.1 in tutto il mondo.

www.mirror.co.uk/3am/celebrity-news/michael-jacksons-xscape-lovingly-restored-3332961#.Uzr2fTXEas0....

- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -

migi.mj
00domenica 6 aprile 2014 11:39
La maggior parte di Xscape riporta alla grandezza dell'appeal pop di Jackson

....... speriamo bene [SM=g27828]

grassie Cri per le tue traduzioni
alex945
00domenica 6 aprile 2014 12:07
A quanto letto dovrebbe essere un buon album, speriamo bene
FOREVER.
00lunedì 7 aprile 2014 00:23
Grazie Cri.
Recensioni interessanti e piuttosto positive [SM=g27822]
E` un po' strano, pero`, che nessuno abbia nominato e tantomeno commentato le demo.







dollarboy77
00lunedì 7 aprile 2014 01:25

Forse avranno fatto ascoltare loro la "Standard" [SM=g27828]

Anche se il giornalista del Mirror dice:

"Anche se io non sono convinto che la nuova produzione abbia aggiunto qualcosa a quella originale, è comunque una canzone che farà parlare di sé."
Neverland1973
00lunedì 7 aprile 2014 23:43
Grazie Cri per questa traduzione! [SM=x3072554] [SM=g2927039]
Questo album sarà sicuramente migliore di "Michael"...ne ha tutte le premesse a quanto pare! [SM=g27817]
black_mamba
00mercoledì 9 aprile 2014 15:56
io lo compro 100% al lancio, non vedo l'ora che arrivi la data, spero di trovarlo subito nei negozi...
4everMJJ
00venerdì 11 aprile 2014 21:25
C'è stato un altro evento a inviti per l'ascolto del nuovo album, stavolta a New York. Su Vibe raccontano di un ascolto particolare di Xscape [SM=g27822]



Mentre saliamo all'attico al 65° piano del Rockefeller Center il pozzo dell'ascensore viene illuminato da un mini spettacolo di luci rosse e blu, con la faccia di Michael Jackson che ci guarda dal tetto trasparente dell'ascensore, come se ci invitasse su nel paradiso musicale. Sì, martedì 8 aprile l'evento per l'ascolto del secondo album postumo di Michael Jackson, Xscape, ha usato tutte le risorse disponibili, dalla maestosa vista dello skyline di Manhattan agli interventi del Presidente di Epic Records Sylvia Rhone, del Presidente e Amministratore Delegato L.A. Reid e di un rappresentante dell'Estate di Jackson. Sono stati serviti stuzzichini gustosi e bevande, mentre i produttori Salaam Remi e Rodney Jerkins si mischiavano in una stanza con non più di 125 persone ad ascoltare il prossimo lavoro di Mike.

Come accade per molti progetti postumi, c'è stata una nube di cinismo su Xscape (in uscita il 13 maggio), che condivide stranamente il suo titolo con il gruppo R&B degli anni '90 di Kandi Burress. Ma questo non è la vicenda dei "Biggie Duets" - non si sente Future che balbetta improvvisazioni senza senso o Drake che canticchia ritornelli. Le melodie suonano organiche, insieme nostalgiche e contemporanee, senza fastidiose star del momento che si fanno dare un passaggio. Timbaland, Rodney Jerkins e le parti strumentali di Stargate non sopraffanno la voce unica di Michael. E dal momento in cui parte la prima traccia ti ricordi quanto ti manca Michael.

Qui ci sono cinque feeling positivi dopo un primo ascolto della collezione di outtake dalle sessioni di Dangerous e Invincible di Michael Jackson "attualizzate". - John Kennedy


Thriller nacque dall'Insoddisfazione

Dopo aver ricevuto con la più grande placca che abbia mai visto (ci sono voluti due uomini per sollevarla tramite la sua pesante cornice nera), che celebra i 100 milioni di album venduti in tutto il mondo di Thriller, un membro dell'Estate di Jackson ha parlato dell'impulso dietro al Santo Graal della musica pop. Dice che Michael si era sentito snobbato quando il suo album Off The Wall vinse un solo Grammy: "Don't Stop 'Til You Get Enough" come Migliore performance maschile R&B. Quella delusione è stata la forte motivazione che ha alimentato Thriller .


Sarai a due passi da "Love Never Felt So Good"

Questo brano di apertura dell'album ha un feeling vecchia scuola anni '80 che è semplicemente irresistibile. Non combatterlo, muovi quei piedi.


Michael canta sull'essere il fidanzato n° 2

Su "Chicago (She Was Lovin' Me)" MJ canta del suo essere accecato da una donna con cui sta uscendo. Viene fuori che ha un marito e dei figli! Si dice che Michael abbia co-scritto pezzi della traccia. Vai avanti e sorseggia il tuo tè.


MJ ha trovato ispirazione nei PSA televisivi (Public Service Announcement)

Tutti ricordano quel vecchio annuncio del servizio pubblico che precedeva le notizie della notte: "It's 10 p.m. Do you know where your children are?" (Sono le 22:00, sai dove sono i tuoi figli?). In un modo simile Michael racconta la storia di un ragazzino in fuga in “Do You Know Where Your Children Are?” su un loop di sintetizzatore galattico che è ancora bloccato nella mia testa, due giorni dopo.


2Pac E Michael Jackson avrebbero fatto Grande Musica insieme

Nella seconda riproduzione di Xscape, dopo che molti dei partecipanti avevano già recuperato cellulari e borse dal guardaroba, L.A. Reid ha portato alla luce una versione della title track con le parti vocali da "Changes" di Tupac Shakur. E che ci crediate o no, è stato epico. Si possono solo immaginare Mike e Makaveli (un altro dei nomi con cui era conosciuto Tupac, ndt) che uniscono i pugni in Thugz Mansion (canzone postuma di Tupac, ndt). Purtroppo questa versione non sarà inclusa nell'album Xscape in vendita.

www.vibe.com/article/what-happens-when-michael-jackson-and-2pac-mashup-plus-4-other-things-we-learned-mj...
humannature
00venerdì 11 aprile 2014 22:03
Grazie 4 everMJJ,per l'articolo. [SM=g2927039]
Molto interessante.
Neverland1973
00venerdì 11 aprile 2014 22:51
Che bell'articolo, grazie Cri [SM=g2927039]
Peccato per l'ultima versione che non sarà nell'album in vendita...non si può avere tutto nella vita... [SM=g27834]
dollarboy77
00venerdì 11 aprile 2014 22:53

Grazie Cri.

Mi immagino la scena del tetto trasparente dell'ascensore... vedere con lo sguardo all'insù mentre sali lo sguardo di Michael che si avvicina [SM=x47979]

Dai, speriamo bene per l'album [SM=g27811]
alex945
00venerdì 11 aprile 2014 23:25
Peccato per la versione di Xscape con 2pac
ornellamj
00sabato 12 aprile 2014 01:35
Re:
dollarboy77, 11/04/2014 22:53:


Grazie Cri.

Mi immagino la scena del tetto trasparente dell'ascensore... vedere con lo sguardo all'insù mentre sali lo sguardo di Michael che si avvicina [SM=x47979]

Dai, speriamo bene per l'album [SM=g27811]



concordo....fantastico!!!

grazie Cri [SM=g27823]


tiziamj
00sabato 12 aprile 2014 15:21
Non vedo l'ora di sentirlo...
Grazie Cri [SM=x3072554]
Dangerous89
00sabato 12 aprile 2014 15:27
cavolo non mi sarebbe dispiaciuto per niente una versione di Xscape con 2Pac che la mettono in una raccolta cavolo, ecco vorrei sapere se Michael a proprio collaborato insieme a 2Pac o hanno preso solo le parti vocali per fare un mashup
(Miss Piggy)
00lunedì 14 aprile 2014 15:43
L.A. Reid ha portato alla luce una versione della title track con le parti vocali da "Changes" di Tupac Shakur.

Da questa frase direi che si tratta solo di un mashup, purtroppo [SM=g27823] !
4everMJJ
00lunedì 21 aprile 2014 21:41
Un'altra recensione, stavolta da USA Today:



E' facile, e probabilmente salutare, approcciare qualsiasi nuova release di musica di Michael Jackson con un certo scetticismo. Quasi cinque anni dopo la sua morte il Re del Pop rimane un'influenza indelebile su artisti contemporanei e una fonte di quel tipo di fascino libidinoso e cupo che è sempre così commerciabile, se non così memorabile, come una grande melodia.

Fortunatamente il postumo Xscape, in uscita il 13 maggio, offre per cominciare alcuni promemoria del perché Jackson è entrato nella nostra coscienza collettiva. Le otto canzoni presentate, selezionate dal caveau della defunta superstar, sono state originariamente registrate tra il 1983 e il 1999, dopo il precoce picco creativo di Jackson come artista (con le sue svolte soliste del 1979 Off the Wall e del 1982 Thriller).

Eppure il produttore esecutivo L.A. Reid e il capo produzione Timbaland - con il supporto alle console di altri noti creatori di successo come Stargate, J-Roc e Rodney Jerkins - garantiscono che i punti di forza duraturi di Jackson come cantante siano rappresentati, stratificati nelle moderne strutture elettroniche senza sovraccaricare le sinuose parti vocali o la struttura generale dei brani.

Love Never Felt So Good - scritto e inizialmente prodotto da Jackson e Paul Anka, e qui co-prodotto da John McClain, co-esecutore del patrimonio di Jackson, e da Giorgio Tuinfort - ha schiocchi e fremiti vecchia scuola, con gli archi avvolgenti che richiamano la forza melodica e ritmica del lavoro di Jackson con Quincy Jones.

Loving You, realizzata da Jackson durante le sessioni per Bad del 1987 e rivisitata qui da Timbaland, è altrettanto gioiosa e nostalgica, con tintinnanti accordi di pianoforte e solleticanti percussioni poste nel contesto dell'ultimo ritmo sincopato dell'artista.

Altre tracce sono più taglienti e più aggressive, sia dal punto di vista sonoro che nei testi. Per Jackson, l'amore e l'ansia erano spesso inestricabilmente intrecciate; Do You Know Where Your Children Are (sempre dall'era Bad) documenta l'incubo di un genitore con un groove martellante, mentre la fredda Chicago, scritta da Cory Rooney, trova il suo narratore contrariato da una donna doppiogiochista.

In Slave to the Rhythm, un'intrigante creazione del 1989 di Reid/Babyface riportata alla luce da Timbaland e Jerome Harmon, è la ragazza che soffre, mentre Jackson canticchia, durante un arrangiamento vorticoso e scoppiettante, di una donna che cerca di rompere le catene che la legano a casa e lavoro.

Slave è giocosa in un primo momento, si apre con i classici strilli e singhiozzi di Jackson, ma c'è chiara empatia nel suo ritratto di una persona intrappolata, alla ricerca disperata di trovare "un ritmo tutto suo." Sembra particolarmente toccante qui che per questa star la fuga, come Xscape, sia arrivata solo postuma.


www.usatoday.com/story/life/music/2014/04/21/first-listen-michael-jackson-posthumous-xscape/7553229/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter&dlvri...


Yukino.mjj
00martedì 22 aprile 2014 11:13
Cri grazie per queste recensioni [SM=g27822]
real palermo 1985
00martedì 22 aprile 2014 11:21
si ma basta con le recensioni VOGLIO L'ALBUM!!!!!


:D :D :D
4everMJJ
00domenica 11 maggio 2014 21:24
Visto che l'album è uscito in molti paesi e ormai siamo quasi all'uscita ufficiale anche da noi torno a postare qualche recensione di critici musicali (queste prime due sono positive, ma ce n'è anche qualcuna non proprio entusiasta, pur dando 3 stelle su 5... ma partiamo con quelle buone [SM=g27822] )





All'inizio c'era la voce, e con essa Michael Jackson ha costruito la bellezza. Le paillettes e il moonwalk vennero dopo.

Anche da bimbo ha affascinato con la purezza di tono, e nei successivi quattro decenni e 10 album da solista quella voce è stata un'unione, immersa non solo all'interno di brani universali, ma nei nostri stessi neuroni - come chiunque si sia mai svegliato con la linea di basso di " Billie Jean "o il ritornello di" Rock With You" improvvisamente nella testa può attestare. "Devi sentire quel calore" infatti.

Quasi cinque anni dopo la sua morte quella voce rimane, ed è alla massima potenza sul nuovo album "Xscape". Otto canzoni che usano le demo di Jackson come modelli per costruire brani moderni, vivaci, il secondo album postumo di registrazioni in studio dell'artista suona incredibilmente vitale, come se i produttori incaricati di reinventare questo lavoro avessero sfruttato dei defibrillatori da pista da ballo.

Altrettanto vive sono le otto demo di queste canzoni incluse nel pacchetto deluxe, con una conseguente forte aggiunta al confronto del Re del Pop. A quasi ogni rotazione "Xscape" riesce nel suo obiettivo previsto di "trovare modi nuovi e interessanti per catturare l'essenza, l'emozione e la magia che è Michael Jackson", come indicato nelle note di copertina.

Considerando che una di quelle otto è un riff su "A Horse With No Name" della soft rock band degli America non è cosa da poco. (La traccia finale della deluxe abbina l'erede Justin Timberlake con Jackson per un duetto falso di "Love Never Felt So Good." E' superfluo.)

Fin dai primi versi del primo brano, "Love Never Felt So Good" scritta da Paul Anka, "Xscape" conferma che sentire Michael cantare "nuovo" materiale può essere ancora un'esperienza mistica, e per tutte le registrazioni prodotte ex novo il suono di uno spirito ancora vitale sfreccia nel presente con energia rinvigorita.

È possibile ascoltare il suo respiro nel crescendo di "Chicago", su un appuntamento innocente andato storto, puoi quasi toccare il tremolio nel suo falsetto durante "Loving You". "Blue Gangsta" è puro funk, con una portata vocale che è stupenda in modo imbarazzante e una concezione che aumenta l'atmosfera "Smooth Criminal". Quella crepa di emozione, ascoltata in cuffia, porta verso il centro del piacere, mentre i produttori della traccia, tra cui Dr. Freeze, Timbaland e Jerome "J-Roc" Harmon, costruiscono un Robocop sonoro per sostenerla.

In effetti "Xscape" spesso supera la prova dello scettico.

Ha un buon ritmo? Sì. Sembra un album fatto per obbligo contrattuale? No. Onora l'eredità di Jackson? Sì. Si può ballare? Dio, sì. Si può eccitarsi con esso? Sicuramente.

Prodotto del "produttore/curatore dell'album" Antonio "L.A." Reid e dei produttori esecutivi Timbaland e i curatori dell'Estate di Jackson, la release offre ologrammi sonori del migliore tipo. Ciò è particolarmente vero per la title track prodotta da Rodney Jerkins, che chiude l'album con gloria robotica, e per l'apertura quasi perfetta, "Love Never Felt So Good".

Il che, onestamente, è un sollievo, perché un modo sicuro per distruggere la grande arte è attraverso lo sfruttamento incontrollato.

Dopo 4 anni che Elvis Presley era morto, per esempio, la sua Estate aveva autorizzato 12 uscite diverse, e al 10° anniversario il fantasma di Presley era stato monetizzato per 24 diversi album autorizzati. La reputazione del Re ne ha sofferto. L'Estate di Jimi Hendrix ha così diluito il mercato con outtakes del defunto chitarrista che è difficile sapere da dove cominciare e dove finire.

Per questo i fan di Jackson sono giustamente preoccupati che dei graffitari dipingano i baffi sulla loro Monna Lisa. Poi sono diffidenti dall'essere rimpinzati di musica da parte di coloro responsabili di massimizzare i profitti del patrimonio.

C'è da dire che l'Estate di Jackson è stata finora avara, pubblicando solo un album postumo di registrazioni in studio, "Michael", a partire dal 2010. Un'altra offerta, l'edizione anniversario "Bad 25", è uscita nel 2012. L'unico vero flop estetico, la spesso ridicola produzione del Cirque du Soleil "Immortal", comunque è stato un successo commerciale in tutto il mondo.

Una misura del successo di questo sforzo? Jackson compie qualcosa di praticamente impossibile quando, durante "A Place with No Name", rende funky il suono del gruppo vocale soft rock America. Una rivisitazione con lui perso nel deserto della canzone dei primi anni '70, la suo demo è del tutto sorprendente, come Frank Ocean che trasforma una canzone degli Eagles nella sua "American Wedding". Aggiornata dai maestri della dance-pop svedese Stargate ('"The Fox" di Ylvis, "Diamonds" di Rihanna, "Firework" di Katy Perry), la nuova traccia colpisce con ganci e melodie classici.

Tematicamente "Do You Know Where Your Children Are" è meno efficace nel suo messaggio di "Sign O' the Times" di Prince, e mette in mostra il lato sdolcinato più fastidioso del tardo periodo di MJ, il dolce protettore degli innocenti che faceva la morale sui problemi dei giovani e sui genitori assenti, con una ammirevole, se indulgente, rettitudine. L'originale "Slave to the Rhythm" suona più come un jam di Roger Troutman e Zapp che come una traccia di MJ, con la voce rauca e il grugnito forte e convincente. Aggiornata dal produttore esecutivo L.A. Reid e dagli altri, la sua robustezza è impressionante.

Per concludere i produttori hanno ipotizzato un futuro per l'ologramma Michael, uno che brilla in modo surreale, catturando l'idea dell'artista come cifra, e rendendoci temporaneamente ciechi alla verità che i suoi resti sono sepolti a Glendale. Allo stesso tempo "Xscape" offre la possibilità di essere nuovamente riportati alla sua primitva fase creativa e ricordare l'uomo prima che i suoi difetti lo facessero cadere, quando era intoccabile.

Voto 3,5 stelle su 5

www.latimes.com/entertainment/music/la-et-ms-michael-jackson-xscape-review-20140510-col...




Ci vuole un grande uomo per ammettere quando sbaglia, per cui guardatemi mentre mi muovo come Hulk.

Quando qualche settimana fa è trapelata la notizia che un altro album postumo di Michael Jackson stava per uscire ero piuttosto scettico.

Beh, ancora più del solito.

La maggior parte degli album postumi si conclude in un disastro totale, che forza la voce di un artista defunto in ritmi di tutt'altra generazione di musica. Il risultato è uno scontro estremo di stili. Non avevo nessun desiderio di sentire la voce di MJ schiaffeggiato su una traccia intossicata con la voce di Future sparata in background.

Ma dopo la diffusione di "Love Never Felt So Good" mi sono rincuorato. Questo era il suono vintage di MJ che ci piaceva, consegnato a una nuova generazione di fan. Ha funzionato.

E per fortuna è così per Xscape, la migliore collezione di canzoni di Jackson che abbiamo sentito da anni.

"Love Never Felt So Good" trionfa perché ci dà tutto quello che amavamo del Re del Pop - un'elegante partitura che schizza attraverso gli altoparlanti con energia incommensurabile. E' puro divertimento - il tipo di canzone che anche vostra nonna può improvvisare.

Anche se la produzione è sicuramente degna di nota, in gran parte grazie a Timbaland, con Rodney Jerkins e gli altri che restano fedeli ai suoni classici, le parti vocali di Michael sono ancora una cosa seria.

"Loving You" dà spazio appena sufficiente alla voce di MJ per essere in mostra, prima che la 808 inizi a martellare nel gancio. Inoltre i fiati celestiali in "Blue Gangsta" sono un complemento perfetto per la voce di Jackson.

Ancora meglio, non ci sono tentativi di ristrutturare il materiale di MJ a immagine di qualche artista più giovane. MJ non fa "popping bottles" (dallo stappare bottiglie di champagne nei club, espressione usata nelle proprie canzoni da molti artisti contemporanei fra i quali Usher, Kanye West, Akon, ndt) né si tira giù il cappuccio, per fortuna. I suoi temi di lunga durata rimangono gli stessi.

"A Place With No Name" vede MJ affrontare la tentazione, ma poi corre nella direzione opposta. Non è mai stato noto per apprezzare il sesso mercenario, non c'è bisogno di cambiare la sua immagine. "Slave to the Rhythm", che inizia con rumore di catene come Django prima che il ritmo le spazzi via, è il suo omaggio alle donne non apprezzate. E, naturalmente, Michael ne ha uno per i bambini - “Do You Know Where Your Children Are”mette in evidenza la difficile situazione dei giovani che vanno su una cattiva strada. Avrebbe potuto facilmente venire fuori come sdolcinata, ma il ritmo ad alta energia (quasi frenetica) intratterrà l'ascoltatore fino alla fine.

Gl intenditori di musica potrebbero intercettare alcuni problemi tecnici su Xscape. Orecchie allenate potrebbero notare che alcune parti vocali sono leggermente fuori squadra con il ritmo, ma questo è il prezzo per l'utilizzo di parti vocali vecchie di 13 anni. Eppure, questi casi sono pochi e lontani tra loro.

Xscape raggiunge i livelli di Thriller ? Neanche per idea. Ma come album tributo è un successo travolgente - oserei dire in molti modi che è più coeso dell'ultimo album vero e proprio di MJ, Invincible.

Fan di MJ, confessate. Va bene ammettere di aver sbagliato.

E io sto iniziando con l'uomo nello specchio (cit. da Man in the Mirror, ndt).

Migliori brani: “Love Never Felt So Good,” “Blue Gangsta,” “Slave to the Rhythm”

Voto 4 stelle su 5

youknowigotsoul.com/album-review-michael-jackson-xscape-4...

FOREVER.
00domenica 11 maggio 2014 23:42
Grazie Cri [SM=g2927039]per queste due ultime interessanti recensioni.

All'inizio c'era la voce, e con essa Michael Jackson ha costruito la bellezza. Le paillettes e il moonwalk vennero dopo. [SM=x47928]


Quasi cinque anni dopo la sua morte quella voce rimane, ed è alla massima potenza sul nuovo album "Xscape". [SM=g27811]


Per concludere i produttori hanno ipotizzato un futuro per l'ologramma Michael, uno che brilla in modo surreale, catturando l'idea dell'artista come cifra, e rendendoci temporaneamente ciechi alla verità che i suoi resti sono sepolti a Glendale. [SM=g27813]
























DOUBLE-D
00lunedì 12 maggio 2014 14:07
Michael Jackson, album di inediti in salsa Timbaland
In “Xscape” anche un duetto con Justin Timberlake

Da quando se n’è andato nel 2009 in un mare di solitudine e miserie, non solo Michael Jackson ha decuplicato le proprie ricchezze, ma ha anche consegnato al mondo due album di inediti. Il primo, Michael, è uscito nel dicembre 2010, mentre domani tocca ad Xscape, compilation di cui si favoleggia da mesi, tanto che ancor prima di vedere la luce è entrata nella Top 5 di ben 67 paesi. Sono le prodezze della nostra èra tecnologica, cui nemmeno prestiamo più attenzione perché chiunque si rispetti oggi - da Nathalie Cole che ha cantato con il padre fino a Bono che si è sincronizzato con Sinatra - ha nel suo carnet almeno un duetto con un morto: figurarsi in questo caso, con il culto della star ancora imperante e la Sony intenzionata a sfruttare appieno il pingue forziere, per anni ancora.



Xscape, così chiamato in omaggio alla predilezione di Michaelino per i titoli di una sola parola e presi da una canzone dell’opera, contiene otto canzoni, la prima già conosciuta grazie al duetto con Justin Timberlake su Love never felt so good, che apre la compilation di cui si troveranno varie versioni, per semplici appassionati o per patiti: una con i soli inediti, tutti registrati tra il 1983 e il 1999 (e probabilmente lasciati da parte perché non abbastanza soddisfacenti), e poi le deluxe, con anche le incisioni originarie o un DVD-documentario sulla realizzazione dell’intero lavoro. Love never felt so Good è in effetti un brano nello spirito del Jackson più romanticamente effervescente, scritto con Paul Anka: all’apertura della track-list egli canta solo, la coproduzione di Timberlake gli dà una tinta assai contemporanea.



Già, sembrato passati secoli e non solo qualche anno dalle sonorità con cui Jackson usava lavorare. Un pezzo come Chicago, ascoltato in originale, suona datato: ecco dunque pronta la permanente elettronica che gli hanno fatto Timbaland (uno dei principali produttori dell’album) e Jerome Hermon per ritornare di botto ai nostri giorni, con tappeti sintetici un po’ freddini in verità, funky e beats inquieti. Analogo trattamento subiscono tutti i brani, di cui Loving You ha con il suo soul il più diretto rimando ai tempi della collaborazione con Quincy Jones. Una parola a parte merita la sinteticissima Do You Know Where Your Chil dren Are, per l’intemerata nel testo contro i genitori distratti: «Lei ha scritto che è stanca del suo patrigno che la usa/Le dice che le comprerà cose e intanto ne abusa sessualmente»: un tema che può aver suggerito in passato di lasciar da parte il titolo, e suona a favore dell’innocenza di Jackson nelle note vicende che ne hanno oscurato la carriera.



L.A. Reird, produttore esecutivo del lavoro, che d’intesa con la famiglia Jackson ha avuto accesso allo sterminato archivio di casa, avrà senz’altro un tornaconto da quest’operazione; ma in fondo quel che esce è la capacità di Michael Jackson di vestire abiti più contemporanei senza troppo snaturare il suo stile unico. Il problema, semmai, verrà strada facendo, se il business non saprà fermarsi.

www.lastampa.it/2014/05/12/spettacoli/musica/michael-jackson-album-di-inediti-in-salsa-timbaland-V5QyG68C5LpL4EDVDyfqvM/pag...
ValentinaMJ
00lunedì 12 maggio 2014 14:44
Michael Jackson, l'energia dell'artista rivive nell'album "Xscape" ed emoziona
Tgcom24 ha ascoltato gli otto brani inediti di "Xscape"

08:15 - Il primo pensiero sarà anche stato quello di una perfetta operazione commerciale ma all'ascolto di "Xscape" qualcosa cambia. L'album con otto inediti di Michael Jackson, in uscita il 13 maggio, è commovente e ci restituisce il talento di uno dei migliori artisti della scena pop mondiale. Il progetto è stato voluto e prodotto con cura da L.A. Reid. Il pezzo forte è il duetto con Justin Timberlake, suo erede, in "Love never felt so good".
L.A. Reid ha avuto la possibilità di esplorare gli archivi di Michael Jackson che raccoglie 40 anni di brani. Il produttore si è concentrato su otto brani scritti e registrati tra il 1983 e il 1999, poi ha chiamato a raccolta anche altri colleghi per poter dare un abito attuale e moderno a queste canzoni. Se nella versione standard di "Xscape" ci sono le otto canzoni "rivisitate", nella deluxe sono presenti anche le versioni originali. Ed è stupefacente come proprio queste ultime siano moderne e attuali.

Tornando ai brani curati da L.A. Reid si segnalano il beat sensuale di "Chicago" ma anche il pop di "Loving You". Gli anni 80 rivivono in "A Place With No Name" mentre "Do You Know Where Your Children Are" ci restituisce Michael più scatenato che mai. Menzione a parte va fatta per "Love Never Felt So Good" presente in duetto virtuale con quello che è considerato, di diritto, suo erede: Justin Timberlake. Insomma "Xscape" è testimonianza, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il mondo della musica ha avuto tra le sue stelle un artista capace di precorrere i tempi e di rimanere sempre attuale ancora oggi, nel 2014.

La tracklist: STANDARD 1. Love Never Felt So Good 2. Chicago 3. Loving You 4. A Place With No Name 5. Slave To The Rhythm 6. Do You Know Where Your Children Are 7. Blue Gangsta 8. Xscape; DELUXE 1. Love Never Felt So Good 2. Chicago 3. Loving You 4. A Place With No Name 5. Slave To The Rhythm 6. Do You Know Where Your Children Are 7. Blue Gangsta 8. Xscape 9. Love Never Felt So Good (Original Version) 10. Chicago (Original Version) 11. Loving You (Original Version) 12. A Place With No Name (Original Version) 13. Slave To The Rhythm (Original Version) 14. Do You Know Where Your Children Are (Original Version) 15. Blue Gangsta (Original Version) 16. Xscape (Original Version) 17. Love Never Felt So Good - Michael Jackson & Justin Timberlake

FONTE: www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/2014/notizia/michael-jackson-l-energia-dell-artista-rivive-nell-album-xscape-ed-emoziona_20441...




Questo non riesco a incollarlo quindi ve lo linko.
Il Secolo XIX www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/05/12/ARgcBhE-jackson_michael_inedi...
FOREVER.
00lunedì 12 maggio 2014 15:21
Grazie DD e Valentina per le recensioni riportate.

Insomma "Xscape" è testimonianza, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il mondo della musica ha avuto tra le sue stelle un artista capace di precorrere i tempi e di rimanere sempre attuale ancora oggi, nel 2014.


Smettiamola con l’effigie del Michael sciroccato e incerto sulla propria identità. Queste canzoni sono un pugno nello stomaco. Ma anche l’imprimatur per tanti artisti più giovani. Non amo particolarmente Jacko, ma questa volta lo sento vicino.

(Miss Piggy)
00lunedì 12 maggio 2014 17:51
Recensione di Wired [SM=g27823] !!!

8 cose da dire su Xscape di Michael Jackson

Michele Boroni
Critico di mass media, comunicazione e cultura pop
Pubblicato maggio 12, 2014

Domani, 13 maggio, esce in tutto il mondo Xscape (Epic-Sony), il disco postumo di Michael Jackson.
Dopo averlo ascoltato, ecco 8 cose – otto, quante le canzoni contenute nella versione standard – da dire su questo disco che rischia di diventare un successone globale dell’estate 2014.


1- Premessa - La dicitura disco postumo dovrebbe mettere in guardia, specialmente se si tratta di canzoni e demo incisi dal 1983 al 1991, cioè quando Michael Jackson era in gran forma e si meritava in pieno la nomea di The King of Pop. Voglio dire, ci sarà un motivo per cui queste canzoni non sono state inserite in dischi come Thriller e Bad, nemmeno come b-side, no? Forse quindi non erano all’altezza. Ma magari oggi ci accontentiamo pur di ascoltare la gracile vocina e il groove contagioso di Michael. E poi c’è tutta la storia del business del caro estinto. Quindi partiamo da qui per tenere basse le aspettative.
2- Premessa/2 Liberiamoci comunque dal pensiero di “Michael”, il primo disco postumo, una raccolta mal assemblata uscita frettolosamente nel 2010 con inutili duetti (50 cent, Akon) e una produzione complessivamente così scadente che gli stessi membri della famiglia misero in dubbio che la voce fosse davvero la sua (c’è una vasta letteratura su internet sull’ipotesi che il cantante della gran parte dei pezzi fosse tal Jason Malachi e non MJ). Questa è un’altra storia.
3- Produzione L.A. Reid, gran capo della Epic, ha preso dei pezzi completi dall’archivio di MJ (compresi nella versione deluxe del disco) e ha chiamato un dream team di produttori r’n'b da classifica per rendere le tracce più contemporanee. A presidiare il tutto c’è Timbaland, ma anche Stargate (produttore di Rihanna) e Rodney Jerkins che collaborò con MJ sul disco “Invincible” .
LA Reid ha annunciato tronfio che “il disco è stato realizzato nello spirito dei piani originali di Michael, in linea con ciò che lui voleva”. Ovviamente questo non lo sapremo mai. Ma il lavoro fatto sulle canzoni originali è mediamente di ottimo livello, visto che non stravolge le canzoni più old fashioned e riesce a dare una buona spinta alle più recenti.
4-Versione standard e deluxe Come gran parte delle grandi produzioni degli ultimi tempi, anche Xscape ha la sua bella versione deluxe con brani aggiuntivi. Ma in questo caso l’edizione lusso ha decisamente più senso, considerato che contiene le versioni originali trovati nei cassetti di Michael Jackson, alcune con accompagnamenti acustici (solo piano in “Love never felt so good”) o arrangiamenti già completi (“Blue Gangsta”, “Slave to the rhythm”).
5- Il processo di costruzione delle canzoni Per i fan di MJ, ma in generale anche per gli amanti del pop, sarà uno spasso vedere i cambiamenti che i produttori hanno apportato rispetto alle demo per crearne le versioni contemporanee (il caso di “Love never felt so good” in questo caso è esemplare). Ma è anche interessante vedere come i pezzi contenuti nella versione deluxe siano in fondo dei semilavorati o fasi intermedie per altre canzoni: ad esempio, “A place with no name” ha portato evidentemente alla scrittura della hit “Leave me alone” e certe idee vocali di “Blue Gangsta” potrebbe aver ispirato“Earth song”.
6-Thumbs up Oltre al già citato singolo Love never felt so good, canzone scritta insieme a Paul Anka nel 1983 dopo Thriller e non inserita in Bad (forse perché ricordava molto il Jacko di Off The Wall) c’è “Loving you” che magari paragonata ai grandi classici del periodo Quincy Jones risulta una cosetta, ma oggi ai nostri orecchi ci sembra un gran bel pezzo pop. Citerei anche “Blue Gangsta” che sembra in tutto e per tutto un pezzo di Justin Timberlake.
7-Thumbs down Sì, ci sono i due pezzi WTF che non avremmo voluto ascoltare. “A place with no name” è, nella versione originaria, un’inutile versione black di “A horse with no name” degli America (?!) e anche dopo il “trattamento Stargate” non migliora affatto. E poi c’è “Do you know where the children are” che parla di una ragazza sessualmente abusato dal suo patrigno (ehm): testo e trattamento, con un abuso (ancora) di “ih iihh” e respiri vari di MJ, personalmente li avrei evitati volentieri. Ah, anche il featuring di Timberlake (contenuto solo nella deluxe version) non aggiunge nulla al pezzo, e il sapore è quello di un’occasione mancata.
8- Quindi? Conoscendo la fame di blockbuster che hanno oggi le case discografiche mi aspettavo che l’operazione fosse da ascrivere sotto la categoria “raschiamo-forte-dentro-il-barile”. E forse un po’ lo è davvero. Però pur nella sua totale mancanza di coerenza di insieme, il disco ci ricorda, ancora una volta, che senza MJ difficilmente avremmo canticchiato “Happy” di Pharrell, qualsiasi pezzo di Justin Timberlake e mille altri ancora.
Consigliato l’acquisto della versione deluxe.

www.wired.it


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