capitolo 2
Da allora Michael fu mio padre , mai chiamato con questo nome tranne che per ironizzare.
Era il giorno del mio 18esimo compleanno e alle 6 ero sveglia urlando , svegliando il personale , corsi in camera di Mike e gli balzai addosso saltando sul suo letto come a Natale.
-ma che..-
-Mikk-
-ehh ho sonnoo-
-che giorno è?-
-bho-
boom caddi a peso morto su di lui fingendomi svenuta,
era preoccupatissimo-Makeila, Mailky dai lo so che è il tuo compleanno- mi disse con le lacrme quasi agli occhi
-scherzetto!-
-piccola monella se ti acchiappo- rotolai sul lettone ma mi afferrò per un piede e mi fece il solletico
-o-ok basta hahahahh non resisto!-
la smise ma la situazione fu al contrario, e lui mi implorava
-ti lascio-
e andammo a fare colazione
-papinoooo i miei amici volevano sapere se potevi mettere gli alcolici-
-No SAI CHE SONO CONTRARIO-
-Daiiiiiiiiiiiiiii-
-no-
-daiiiiiiiiiiiiiiiii-
-ok-
-yuppieee- scattai dalla sedia e gli stampai un bacio sulla fronte lui arrossì , scappai in camera mia e presi il borsone andai in sala prove e ballai per due ore e il resto andai ad allenarmi in piscina, Mike mi venne a chiamare e come sempre rimase folgorato dal delfino, il mio stile preferito.
con una banale scusa lo tirai in acqua e corsi fuori sbattendo contro Patrick e la sua torta di panna.
Sporca e a terra Mike sghignazzò ricominciò la corsa cademmo entrambi l'una sull' altro sul divano in pelle rossa. I miei occhi e i suoi s'incatenarono e provai strane sensazioni, baciai l'angolo della sua bocca e scappai in camera a fare la doccia e a pensare al mio folle gesto.Andai alla ricerca di un reggiseno con un asciugamano addosso e la porta si spalancò.
-scusa scusa - esclamò Mike rossissimo , gli andai incontro e gli baciai il nasino.
-ok, calma che c'è-
-è..è pronto i-il pranzo-
-ok scendo.-
mi vestii e scesi.