Talvolta La Mer

k e n s
00mercoledì 5 luglio 2017 17:55


di nuovo pare più adatto alle case
l'infoltirsi annunciato del tiglio
o in piccole semisfere
l'aggetto, dalle recinzioni
di parenti educati del biancospino.

Benché saluti Primavera
volgendo a un verde più vivo
soffre i vortici insensati, ogni pino
troppo distante dalla brezza
che sa scolpirne il portamento e l'inclina
o, fattasi burrasca, lo scompiglia.

Può consolarlo talvolta
insignire di sé un crinale, un luogo famoso
- alto, mai troppo distante dal blu
oppure, se da balcone dischiuso fluendo
lo raggiunge, La Mer

l'amour.

--
luigi38
00venerdì 14 luglio 2017 17:16
stavolta hai usato la penna con la leggerezza del pennello di Morandi.
Antonellat
00venerdì 14 luglio 2017 17:48
Non sapevo che La Mer fosse un'opera di Debussy e quelle note si intrecciano molto bene con le fronde del tiglio, nel suo progredire o ergersi a stèle commemorativa

ciao Nicola
apassoleggero
00sabato 15 luglio 2017 09:08

E' di una delicatezza che commuove...

grazie,

Anna

k e n s
00giovedì 10 agosto 2017 18:49
Grazie, Luigi, ché m'induci così spesso ad attenuare le gravi lacune che ho sul versante della pittura. Touchè ;)

Grazie anche a te, Antonella; qui indagatrice parallela a me sulle tracce di Morandi. Il mio amore per Debussy -della sua modernità...- è una conquista recente -posso dirlo? ;) della quale vado fiero.

Grazie Anna nonostante la brevità. Senza -sommessa- commozione non c'è Poesia.

A quando sì potrà; con pazienza, senza fretta... :)

n.

P.S. a proposito di Debussy; cercate le esecuzioni dell'immenso Benedetti Michelangeli...
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