Il 13 Giugno di 11 anni fa si chiudeva una delle pagine più vergognose della giustizia americana.
Quel giorno per 14 volte nell'aula del tribunale di S.Maria risuonarono le parole:
NOT GUILTY, non colpevole.
Michael Jackson era entrato in tribunale da uomo INNOCENTE, ma non è importato.
Per 5 interminabili mesi Michael ha subito qualcosa di insopportabile, ogni giorno durante il suo arrivo in tribunale portava con se una dignità incontrastata, quella dignità che possiedono solo gli uomini innocenti, apparendo sempre più magro, più fragile, più spento...subire l'infamia di quelle accuse lo stava dilaniando nell'anima e nel corpo, ed era evidente agli occhi di tutti.
Però niente ha impedito di trasformare quel processo in una parata fatta di bugie, corruzione, morbosità, scandalo, gossip sfrenato. A nessuno è importato dell'INNOCENZA di un uomo, gridata e dimostrata in tutti modi possibili.
Michael Jackson è stato VITTIMA di una macchina infernale senza precedenti, di un gioco al massacro pari solo alla grandezza della sua fama.
Un gioco al massacro che gli ha inferto umiliazione, dolore, sofferenza, notti insonni...fino a strappargli la vita.
Tutto il mondo dovrebbe chiedergli perdono, per aver umiliato e distrutto un'anima che è stata capace solo di amore e bontà, che ha fatto dono al mondo della sua arte senza mai risparmiarsi, neanche quando era solo un bambino.
Tutto il mondo deve chiedergli perdono per non aver saputo aver cura di lui, lui che invece ha avuto così tanta cura per tutti.
Tutto il mondo deve chiederti perdono Michael, e gridare la tua INNOCENZA...tutto il mondo.